Posso portare fuori il cucciolo, se non ha ancora fatto tutti i vaccini? La risposta è SI! SI cavolo, portate fuori sti cani! O meglio quasi sempre si, perché sia chiaro, non è che a farlo non esistono rischi o situazioni a rischio, è che in genere, non succede nulla, ma soprattutto, il problema che si cerca di evitare è difficile si verifichi, mentre quello che è più probabile che succeda è che il carattere e l’equilibrio del cane da adulto ne possano risentire non portandolo fuori,
Del resto come vado dicendo spesso, anche noi umani ci vacciniamo per varie malattie, e non finiamo di certo a pochi giorni dalla nascita, ma non è che i “cuccioli di uomo”, stanno in casa o non hanno contatti con gli altri per anni, fino a fine piano vaccinale. Non si capisce quindi perché per i cani si faccia tutto questo terrorismo.
Il problema è che alcuni veterinari e/o allevatori spaventano i proprietari, dicendo appunto che il cucciolo non può uscire finché non ha finito i vaccini. Altri invece dicono magari di stare attenti e di portarlo solo in certe zone, alcuni dicono evitare zone con erba, altri va bene anche su erba ma non aree di sgambamento, insomma capisco che non sia facile sapere come comportarsi, o che venga da tenere il comportamento che riteniamo più sicuro, dopo che qualcuno ci ha terrorizzato.
Spesso l’argomento esce da domande dirette, ma spesso anche indirette del tipo, “” Quando gli si dice, butta quella traversina e porta fuori il cucciolo rispondono, “non posso, non ha ancora finito i vaccini”, e io qui mi sparerei!!!! Vi assicuro non ne posso più, come non ne potrei più anche “solo” di sentir parlare di traversina (se non è davvero strettamente necessario usarla), quando il cucciolo ancora non la tiene il tempo fra un’uscita e l’altra.
Quindi vediamo quando, come, per cosa e perché si vaccinano i cani. E perché eccezioni a parte, non ha senso tenere i cuccioli a casa. E cosa rischiano veramente se li portate fuori comunque. Allora, i vaccini detti ” core ” che vengono fatti ai cuccioli, sono contro cimurro, parvovirosi e adenovirus canino, ed è un solo vaccino che li contiene tutti e tre.
Poi verrà fatta anche la leptospirosi, consigliata soprattutto in zone a rischio. L’ antirabbica serve per lo più per espatriare e per prove cinofile, in realtà in Italia al momento la rabbia è debellata e non è obbligatorio fare il vaccino, ma a dire il vero obbligatori non lo sono nemmeno gli altri.
Ovviamente però, tutti noi vogliamo proteggere i nostri cani e quindi, novax a parte, perché si, abbiamo anche i novax cinofili, i vaccini li facciamo. Ci sono vaccini che proteggono anche da altri patogeni oltre ai core, diciamo che i raccomandati sono i core ma magari dal secondo richiamo in poi si fanno quelli più completi.
- In realtà le linee guida dicono che se non è necessario, non ha senso fare vaccini per ulteriori patogeni oltre i core, ma la prassi è questa.
- Perché ovviamente, ci sono delle linee guida per le vaccinazioni, le ultime più aggiornate di WSAVA (World Small Animal Veterinary Association) sono,
- Io vi riporto solo a parole più semplici il loro contenuto.
Linee guida che però, appunto, non tutti i veterinari hanno/ancora recepito. Figuriamoci se il semplice proprietario della porta accanto potrà conoscerle/interpretarle perfettamente, o avere le conoscenze per capire se sta facendo giusto o meno. Chiaro che ci si affida a chi almeno appare o riteniamo saperne abbastanza.
Vediamo allora come funziona il sistema immunitario del cane e di conseguenza come ci si dovrebbe comportare con i vaccini. Quando il cucciolo nasce, salvo problemi che a volte possono verificarsi, dopo il parto assume il colostro dalla mamma, tramite il quale acquisisce l’immunità verso certi patogeni contro cui ha già le difese lei stessa.
Questo vale per le prime ore dopo la nascita, poi il colostro diventa latte e gli anticorpi non ci sono quasi più. Studi hanno dimostrato che queste difese acquisite da mamma cominciano a calare significativamente attorno alle 8 settimane di vita, e di fatti il primo vaccino “core”, e solo quello, andrebbe fatto proprio a quell’età.
Non tutti i cuccioli però sono uguali, a 8 settimane alcuni avranno ancora un sistema immunitario troppo immaturo, altri ancora troppi anticorpi di mamma in corpo che interferiscono con la vaccinazione, sta di fatto che non è affatto sufficiente la prima inoculazione. Il vaccino ci mette 3 settimane ad essere efficace, ecco perché spesso i veterinari ve lo fanno ripetere dopo 3 settimane, anche se alcuni dicono 4 settimane un mese.
Questa volta in genere usandone uno che protegga anche verso altre cose e non solo parvovirosi, cimurro e adenovirus e aggiungendo anche il vaccino per la leptospirosi. Il problema è che molti veterinari si fermano qui, al secondo vaccino, o fanno anche il terzo, ma sempre dopo 3 settimane dal secondo, mentre si è visto da studi sulla titolazione degli anticorpi, che se vaccinati l’ultima volta a 14 settimane (ovvero 8+3+3 settimane) ancora un cucciolo su 10 non resta immunizzato,
- Ecco perché le ultime linee guida dicono di fare l’ultimo richiamo dei core dopo le 16 settimane.
- Calcolando che il primo vaccino dovrebbe farlo fare l’allevatore a 8 settimane, ne consegue che, se il veterinario vi fa fare UN solo altro richiamo dopo 3-4 settimane dal primo, o due richiami a distanza di 3 settimane ciascuno, non è affatto detto che alla fine il vostro cucciolo sia realmente immunizzato, e magari lo sarà davvero solo a un anno, quando farete il successivo richiamo, avendo di fatto portato in giro un cane scoperto per varie patologie per un anno,
Per fortuna però anche per loro esiste l’immunità di gregge e non è detto che comunque il cane incontri il patogeno sebbene non sia coperto. Dopo il primo richiamo ad un anno, i core andrebbero ripetuti ogni 3 anni, Per cani in zone a rischio il vaccino contro la leptospirosi andrebbe fatto ogni 6 mesi se è di tipo L 2 (vaccino più vecchio e che contiene meno ceppi), e ogni anno se di tipo L 4 (vaccino più nuovo e con più ceppi, quello che sarebbe meglio richiedere al veterinario nel caso non lo facesse già lui).
Spesso piuttosto, assurdamente, si comincia a portare il cucciolo fuori subito dopo l’ultimo vaccino fatto, e anche ammesso che il protocollo sia stato seguito correttamente, abbiamo detto che ci vogliono 3 settimane perché sia efficace, quindi portarlo fuori il giorno dopo è come se lo avessimo portato fuori anche i giorni prima di fare l’ultimo vaccino, vanificando il fatto di averlo tenuto in casa per sicurezza fino in quel momento.
I tempi corretti per portare fuori il cucciolo in sicurezza, dopo aver fatto tutto il piano vaccinale nel migliore dei modi quindi sono, fare l’ultimo vaccino dopo le 16 settimane e portarlo fuori a 16+3 settimane, ovvero dopo le 19 settimane, ovvero 4 mesi e mezzo.
- E direi che quasi nessuno aspetta sul serio fino a questo momento.
- Quindi alla fine tante precauzioni e tanta ipocondria per rischiare comunque lo stesso.
- Insomma tanto valeva portarli fuori da subito no? Si perché come dicevo un po’ di rischio c’è.
- I patogeni si possono incontrare.
- Di certo quindi i cuccioli non vanno portati in mezzo a randagi o in posti frequentati anche da randagi, se sappiamo di vivere in un posto dove ce ne sono tanti, serve indubbiamente un occhio di riguardo in più.
State attenti anche a cuccioli provenienti da negozi, spesso specie se arrivano dall’est possono essere affetti da malattie come parvovirosi e cimurro. Ma è inutile anche non portarli sull’erba sperando che non possiamo passare con lui in un posto si, senza erba, ma dove ha fatto cacca/pipi/leccato un cane infetto e noi non lo sappiamo, inutile non farli uscire quando noi stessi o l’altro cane adulto che invece portiamo già al parco, possiamo incontrare il patogeno e portarlo in casa.
Ma dal momento che il periodo di socializzazione del cucciolo si chiude a 4 mesi, eccezioni a parte si rischia di più che il cucciolo non diventi un adulto equilibrato perché non ha fatto le necessarie esperienze quando avrebbe dovuto farle, e quindi si rischia di avere un cane problematico, pauroso, o aggressivo, o che non sa stare in certe situazioni, o che non gestisce bene i rapporti con i suoi simili ecc, rischio più concreto che non avere un cane che si è ammalato o addirittura è morto per quelle malattie.
Per chi fosse curioso c’è un che spiega meglio i periodi sensibili del cucciolo. Fate uscire quei cuccioli! Ne hanno bisogno come ne hanno bisogno i cuccioli umani! Per chi ha una mezz’oretta da perdere, ecco il di un video pubblicato sul profilo Facebook di SCIVAC (SCIVAC è dove vanno a formarsi e aggiornarsi i veterinari), nel filmato un medico di WSAVA spiega il miglior piano vaccinale contro la parvovirosi, quella che di fatto alla fine ogni tanto più di una qualche vittima ancora la fa.
Contents
Quanto tempo si deve giocare con un cucciolo?
Quanto movimento è abbastanza per un cucciolo? – I cuccioli sono pieni di energia, corrono tutto il tempo per casa e poi cadono in un sonno profondo. I cuccioli hanno bisogno di brevi, ma frequenti passeggiate o sessioni di gioco, con pause per riposarsi tra un attivitè e l’altra. Una lunga passeggiata nel vicinato può essere troppo faticosa per un cucciolo. In genere, i cuccioli devono fare 5 minuti di esercizio, due volte al giorno, per ogni mese di età, Quindi, un cucciolo di 3 mesi avrà bisogno di 15 minuti di attività due volte al giorno. I cuccioli di cane diventano adulti tra i 6 e 18 mesi di età, in base alla razza. I cani di taglia grande hanno bisogno di più tempo per diventare maturi.
Quando si fa il primo vaccino a un cucciolo?
Linee guida per la corretta vaccinazione del tuo Pet VACCINAZIONE DEL CUCCIOLO Nelle prime settimane di vita I cuccioli sono protetti dagli anticorpi trasmessi dalla madre che tendono a diminuire tra le 8 e le 12 settimane d’età. Gli anticorpi materni hanno un effetto neutralizzante nei confronti degli anticorpi indotti dalla vaccinazione.
- Per queste ed altre ragioni, come ad esempio il territorio e lo stile di vita del cane, un singolo protocollo standard che vada bene per tutte le situazioni
- In generale, si consiglia di effettuare una prima vaccinazione tra 8-9 settimane di età seguita da una seconda dopo 3-4 settimane e una terza vaccinazione dopo altre 3-4 settimane.
- In termini immunologici, le ripetute vaccinazioni nel primo anno di vita del cucciolo non costituiscono effetto “booster” ( richiamo della memoria immunitaria), ma sono tentativi di indurre una risposta immunitaria primaria iniettando un virus attenuato ( vivo modificato), in un animale privo di anticorpi neutralizzanti ( materni).
La presenza degli anticorpi materni è la ragione più comune del fallimento della vaccinazione. Tuttavia quando l’ultima vaccinazione viene somministrata tra le settimane 14-16 di vita l’immunità passiva è ridotta al minimo e l’immunizzazione attiva si ha nella maggior parte dei cuccioli ( >98%).
- In tutto il periodo del protocollo vaccinale i proprietari devono avere grande cautela nell’esporre il cucciolo a rischio di infezioni evitando le uscite e i contatti con altri cani soprattutto se non regolarmente sottoposti a vaccinazioni.
- Dopo 12 mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazioni i cuccioli devono ricevere un primo richiamo.
VACCINAZIONE DEL CANE ADULTO I cani che hanno risposto alla vaccinazione con i vaccini di base mantengono una solida immunità per diversi anni in assenza di qualsiasi richiamo. Sebbene le vaccinazioni di base potrebbero essere ripetute ad intervalli di tre anni a fare eccezione sono i vaccini contro Leptospira, Bordetella, Borrellia ed i virus parainfluenzali che richiedono richiami più frequenti.
- Per queste ragioni e per motivi legati al territorio in cui vivono i nostri cani, un adulto spesso è vaccinato ogni anno ed in particolar modo la vaccinazione contro la Leptospira si ripete anche più volte l’anno ( ad esempio ogni 6 mesi).
- Un cane adulto che ha ricevuto da cucciolo un ciclo completo di vaccinazioni di base e un richiamo a 12 mesi che però successivamente non è stato regolarmente vaccinato richiede solo una singola dose di vaccino per aumentare l’immunità.
In una situazione del genere un tempo si consigliavano due vaccinazioni ma questa pratica si ritiene ormai ingiustificata. Al contrario un approccio con due somministrazioni a distanza di un mese l’una dall’altra è da preferire per un cane adulto di cui non si conosce la storia vaccinale.
VACCINAZIONE CONTRO LA RABBIA Anche i protocolli vaccinali per la rabbia variano molto a seconda che il cane viva in un area considerata endemica o meno, allo stile di vita ed agli spostamenti che fa. A differenza degli altri vaccini quello contro la rabbia è regolamentato dalla legge in modo diverso soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti dentro e fuori la comunità europea.
Prima dunque di effettuare un viaggio bisogna informarsi tramite il proprio veterinario riguardo al regolamento del paese di destinazione. In linea generale, nel cucciolo la prima vaccinazione si può fare a tre mesi di età per poi essere ripetersi a distanza di un anno e successivamente con richiami annuali o ogni 3 anni.
- Vaccinazioni di base nel cane: CPV-2 ( parvovirus); CDV ( distemper virus); CAV-1 e CAV-2 (adenovirus); Rabbia ( in base alla localizzazione geografica)
- Vaccinazioni opzionali nel cane: CPiV (parainfluenza); Bordetella bronchiseptica; Borrellia burgdorferi; CIV (influenza virus)
- VACCINAZIONI NEL GATTINO
Quanto discusso per i cuccioli di cane vale anche per i gattini. La maggior parte dei gatti sono protetti dagli anticorpi materni nelle prime settimane di vita. Senza test sierologici, il livello di protezione e il momento in cui il gattino è suscettibile di infezione e / o in grado di rispondere immunologicamente alla vaccinazione è sconosciuto.
Generalmente,l’immunità materna diminuisce tra le 8-12 settimane di età e di conseguenza la prima vaccinazione è raccomandata tra le 8-9 settimane di età seguita da una seconda vaccinazione 3-4 settimane dopo. Tuttavia, gattini con scarsi anticorpi materni possono essere vulnerabili (e in grado di rispondere alla vaccinazione) ad una età più giovane, mentre altri possono avere titoli di anticorpi materni alti ed essere quindi incapaci di rispondere alla vaccinazione anche dopo 12 settimane di età.
Pertanto si raccomanda la somministrazione della dose finale gattino a 14-16 settimane di età. Tutti i cuccioli dovrebbero ricevere i vaccini di base. Sono raccomandate un minimo di tre dosi: una a 8-9 settimane di età, una secondo 3-4 settimane dopo e dose finale a 14-16 settimane di età.
- VACCINAZIONE NEL GATTO ADULTO
- Tutti i gatti dovrebbero ricevere un primo richiamo dopo 12 mesi dal termine del protocollo vaccinale da cuccioli.
- In base allo stile di vita indoor o outdoor i richiami successivi saranno annuali oppure ogni tre anni.
- Un gatto adulto che ha ricevuto da cucciolo un ciclo completo di vaccinazioni di base e un richiamo a 12 mesi che però successivamente non è stato regolarmente vaccinato richiede solo una singola dose di vaccino per aumentare l’immunità.
In una situazione del genere un tempo si consigliavano due vaccinazioni ma questa pratica si ritiene ormai ingiustificata. Al contrario un approccio con due somministrazioni a distanza di un mese l’una dall’altra è da preferire per un gatto adulto di cui non si conosce la storia vaccinale.
VACCINAZIONE CONTRO LA RABBIA NEL GATTO Come per il cane i protocolli vaccinali per la rabbia si rendono obbligatori a seconda che il gatto viva in un area considerata endemica o meno, allo stile di vita ed agli spostamenti che fa. A differenza degli altri vaccini quello contro la rabbia è regolamentato dalla legge in modo diverso soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti dentro e fuori la comunità europea.
Prima dunque di effettuare un viaggio bisogna informarsi tramite il proprio veterinario riguardo al regolamento del paese di destinazione. In linea generale, nel gatto la prima vaccinazione si può fare a tre mesi di età per poi essere ripetuta a distanza di un anno e successivamente con richiami che variano a seconda della legislazione locale.
- Vaccinazioni di base nel gatto:FPV (panleucopenia);FHV (herpes virus); FCV ( calicivirus); Rabbia ( in base alla localizzazione geografica).
- Vaccinazioni opzionali nel gatto: FelV (leucemia felina); Chlamydophila felis ; Bordetella Bronchiseptica
Fonte: WASAVA ( Word Small Animal Veterinary Association) Guidelines for the vaccination of dogs and cats. Journal of Small Animal Practice. Vol 51. June 2010. Tags : : Linee guida per la corretta vaccinazione del tuo Pet
Quanti sono i vaccini per i cani cuccioli?
Quali vaccini somministrare al cucciolo? – Il protocollo che le linee guida consigliano prevede di vaccinare contro Cimurro+Epatite+Parvovirosi (CEP) a partire dalla 6/8 settimana. A partire dalla 12° settimana si aggiunge la Leptospirosi (L4) con rivaccinazione alla 16° settimana.
Quanti sono i primi vaccini per i cani?
Il calendario delle vaccinazioni del cane –
- I primi vaccini da fare al tuo cucciolo, come accennato prima, sono quelli contro il cimurro, l’epatite, la parvirosi e la leptospirosi, da effettuare secondo un calendario definito.
- Tuttavia, è possibile optare anche per un vaccino polivalente (DHPP), efficace contro le diverse malattie tramite un’unica iniezione.
- Ecco di seguito il calendario dei vaccini di base in Italia :
- dopo le prime 6-7 settimane di vita, al cucciolo va somministrata una prima dose di vaccino contro cimurro e parvovirosi ;
- a 8 settimane, va somministrato il vaccino polivalente ;
- a 12 settimane, è il turno del richiamo del vaccino polivalente ;
- a 16 settimane va somministrato il vaccino contro la rabbia.
Ogni anno, invece, va effettuato il richiamo del vaccino polivalente e dell’ antirabbico,