Contents
Quando dare Altadol al cane?
Da 2 a 4 mg/kg una – due volte al giorno o secondo necessità in base all’intensità del dolore per via orale.
A cosa serve Altadol per cani?
Terapia sintomatica degli stati dolorosi acuti e cronici di diverso tipo (es.: stati dolorosi indotti da interventi diagnostici e chirurgici). Per cani.
Quanto costa Altadol per cani?
Confronta 2 offerte per Altadol a partire da 11,07 €
Che antidolorifico si può dare a un cane?
Antidolorifico per cani dopo sterilizzazione – Il post operazione dopo una sterilizzazione può essere doloroso e anche per parecchi giorni. Dipende molto da cane a cane, e da veterinario a veterinario, ma non escludiamo a priori di utilizzare degli analgesici che non sono FANS (farmaci anti-infiammatori non steroidei).
vomito diarrea feci con sangue perdita dell’appetito ittero delle mucose incremento del consumo di acqua aumento della minzione eruzioni cutanee
Alla lunga possono esserci anche effetti indesiderati come l’ulcera gastrointestinale. E’ quindi importante non esagerare mai con l’utilizzo dell’antidolorifico per cani che deve essere sempre occasionale e non l’abitudine. Di solito tra i prodotti più utilizzati troviamo quelli che hanno principi attivi come il carpofene, oppure i farmaci come il meloxicam o il firocoxib (antinfiammatorio non steroideo).
Come sospendere il tramadolo?
Contramal – Foglio Illustrativo Attacchi epilettici sono stati riportati in pazienti che assumevano tramadolo ai dosaggi raccomandati. Il rischio potrebbe aumentare quando i dosaggi di tramadolo superano quelli raccomandati, oltre la dose limite giornaliera di 400 mg.
- Informi il medico se uno di questi problemi si manifesta durante il trattamento con Contramal o si è manifestato in precedenza.
- CONTRAMAL con, bevande ed alcool
- Non beva alcool durante il trattamento con Contramal, poiché il suo effetto può essere aumentato.
- L’ non l’effetto di Contramal.
- , e fertilità
- Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con, chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere questo medicinale.
Ci sono poche informazioni riguardanti la sicurezza di tramadolo nelle donne in gravidanza. Pertanto, se lei è incinta, non deve usare Contramal, L’uso cronico durante la gravidanza, potrebbero portare a sintomi di astinenza nei neonati. Generalmente, l’uso di tramadolo non è raccomandato durante l’allattamento.
Piccole quantità di tramadolo sono secrete nel materno. Di solito, dopo una singola non è necessario interrompere l’allattamento. Non ci sono sufficienti dati di fertilità nell’uomo. Studi sugli animali non evidenziano un effetto del tramadolo sulla fertilità nel maschio mentre mostrano effetti ad alte dosi nella femmina.
Guida di veicoli ed utilizzo di macchinari Contramal può causare, e problemi alla vista ( confusa) e pertanto può pregiudicare le sue reazioni. Se sente che la sua capacità di reagire è influenzata, non guidi macchine o altri veicoli, non usi strumenti elettrici né adoperi macchinari, e non lavori senza un appoggio sicuro.
Se lei ha preso per errore una dose in più, ciò non dovrebbe avere effetti negativi. Lei può continuare ad assumere il medicinale come prescritt Dopo aver assunto dosi molto elevate possono verificarsi: a spillo,, caduta della, del veloce,, disturbi della coscienza fino al (profonda incoscienza), attacchi epilettici, e difficoltà nel respiro fino all’arresto respiratorio.
In questi casi chiamare il medico immediatamente. Se dimentica di prendere Contramal Se dimentica di assumere Contramal, è probabile che il dolore ritorni. Non raddoppi il dosaggio per compensare questa dimenticanza, continui semplicemente ad assumere le capsule come prima.
- Se interrompe il trattamento con Contramal
- Se interrompe o termina il trattamento troppo presto, è probabile che il dolore ritorni.
- Se desidera interrompere il trattamento a causa di effetti indesiderati, consulti il suo medico.
- In genere quando si termina il trattamento con Contramal non si verificano effetti da sospensione.
Tuttavia, in rari casi, alcune persone quando smettono di colpo di prendere Contramal dopo un certo periodo di tempo, possono non sentirsi bene. Si possono sentire agitati,, nervosi o deboli. Possono essere iperattivi, avere difficoltà a dormire o avere disturbi di o dell’.
- Pochissime persone possono avere,, sensazioni insolite quali, formicolio, intorpidimento, e rumore nelle orecchie ().
- Inoltre, molto raramente, sono stati riportati insoliti sintomi del come, delusione, modifica della percezione della propria personalità () e modifiche della percezione della realtà () e senso di persecuzione ().
Se lei avverte uno qualsiasi di questi sintomi dopo aver terminato la terapia con Contramal, consulti il suo medico. Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di questo medicinale, si rivolga al medico o al farmacista. Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestano.
- molto comune (può interessare più di 1 su 10 persone)
- comune (può interessare fino a 1 su 10 persone)
- non comune (può interessare fino a 1 su 100 persone)
- raro (può interessare fino a 1 su 1.000 persone)
- molto raro (può interessare fino a 1 su 10.000 persone)
- non nota (impossibile da quantificare sulla base delle informazioni disponibili)
- Consulti immediatamente un medico se avverte sintomi di una come, della lingua e/o della gola e/o difficoltà a o unita a,
- Gli effetti indesiderati più comuni durante il trattamento con Contramal sono nausea e, in più di 1 su 10 persone.
- Disturbi del :
- Raro : (ad esempio difficoltà a respirare,, orticaria) e shock (caduta improvvisa della pressione).
- e della circolazione
Non comune : effetti sul cuore e sulla circolazione del sangue (, battito veloce del cuore, sensazione di mancamento o collasso). Questi effetti indesiderati possono manifestarsi in particolare in pazienti in posizione eretta o sottoposti a sforzo fisico.
- Raro: lento.
- : aumento della pressione del sangue.
- Molto comune:,
- Comune:,,
- Raro : sensazioni insolite (prurito, formicolio, intorpidimento),, respiro rallentato, attacchi epilettici,, movimenti scoordinati, perdita transitoria della coscienza (), disturbi del linguaggio.
- Attacchi epilettici si sono manifestati soprattutto dopo la somministrazione di dosi elevate di tramadolo o dopo trattamento contemporaneo con farmaci che predispongono alle convulsioni.
- Disturbi del e della
- Raro: modifiche dell’ Frequenza non nota: diminuzione del livello di nel sangue
- Disturbi psichiatrici
- Raro : allucinazioni, confusione,,, e,
Dopo trattamento con Contramal possono verificarsi disturbi psicologici. La loro intensità e natura può variare (in base alla personalità del paziente e alla durata della terapia). Possono manifestarsi come cambiamento dell’umore (in genere, raramente irritazione), dell’attività (in genere riduzione, raramente aumento) e riduzione delle percezioni sensoriali e cognitive (alterazioni delle sensazioni e della capacità di distinguere, che possono portare ad errori di valutazione).
- Patologie dell’
- Raro: problemi alla vista (visione confusa).
- Eccessiva dilatazione delle pupille (), restringimento della ().
- Patologie dell’
- Raro: rallentamento del respiro, ()
- Nel caso siano superate le dosi raccomandate, o siano assunti contemporaneamente altri farmaci che deprimono la funzionalità cerebrale, il respiro può rallentare.
- È stato osservato un peggioramento dell’, comunque non è stato stabilito se possa essere stato causato da tramadolo
- Patologie gastrointestinali
- Molto comune : nausea.
- Comune:,, vomito.
- Non comune : conati di vomito, disturbi dello stomaco (senso di, gonfiore),,
- Patologie della
- Comune : abbondante ().
- Non comune: reazioni della pelle (per esempio: prurito, ).
- Patologie
- Raro :,
- e
- Molto raro : aumento dei valori degli,
- Patologie urinarie
- Raro : difficoltà o dolore ad, riduzione della quantità di ().
- Disordini dell’organismo in generale
- Comune :,
Quanto dura effetto metacam?
Tutti i principali metaboliti sono risultati farmacologicamente inattivi. Eliminazione Meloxicam è eliminato con un’ emivita di 24 ore. Circa il 75 % della dose somministrata viene eliminata con le feci, il resto con le urine.
Come dare pasticca ai cani?
Come nascondere le medicine nel cibo del cane – Ecco alcuni consigli per camuffare i medicinali :
- nascondere la medicina nella ciotola e mescolarla in mezzo alla pappa
- sbriciolare la pillola all’interno del cibo con l’aiuto di un coltello; questo metodo, però, può essere adottato solo se il medicinale non è a lento rilascio
- avvolgere la pastiglia nel cibo per cani creando una sorta di bocconcino.
- Se queste tecniche non hanno successo si dovrà cercare di dare la medicina manualmente,
- In tal caso, il veterinario può suggerire le tecniche e i trucchi più giusti per avere successo, senza però far del male al pet o innervosirlo.
- Un esempio è far sedere il cane, fargli aprire la bocca e inserire la pastiglia, spingendola verso il fondo in modo che possa ingerirla in sicurezza.
- Per essere sicuri che la ingoi, si può soffiare sul naso dell’animale; una volta che quest’ultimo si lecca il naso è segno che la pillola è stata assunta con successo!
Un altro trucchetto consiste nel rendere il tutto un gioco; come? Visto che ai cani piace afferrare il cibo che gli viene lanciato, lo stesso si può fare con la medicina, magari mischiandola con un po’ di cibo,
A cosa serve il Meloxoral per cani?
Meloxoral è usato nei cani per attenuare l’infiammazione e il dolore nei disturbi muscolo-scheletrici. È indicato sia nei disturbi acuti, osservati per esempio dopo una lesione, sia nei disturbi cronici (di lungo periodo).
Come scalare gli oppioidi?
Astinenza – La sindrome da astinenza da oppiacei in genere comprende sintomi e segni di iperattività del sistema nervoso centrale. L’inizio e la durata della sindrome dipendono dalla sostanza specifica e dalla sua emivita. I sintomi possono comparire già 4 h dopo l’ultima dose di eroina, hanno un picco entro 48-72 h, e regrediscono dopo circa 1 settimana. A uno stato d’ansia e a un desiderio impellente (craving) per la droga seguono un aumento della frequenza respiratoria a riposo ( > 16 atti/min), in genere accompagnata da diaforesi, sbadigli, lacrimazione, rinorrea, midriasi e crampi allo stomaco. Successivamente possono svilupparsi piloerezione (pelle d’oca), tremori, contrazioni muscolari, tachicardia, ipertensione, febbre e brividi, anoressia, nausea, vomito e diarrea. L’astinenza da oppiacei non causa febbre, convulsioni o alterazione dello stato mentale. Nonostante dal punto di vista sintomatico possa essere drammatica, l’astinenza da oppiacei non è fatale. La sindrome da astinenza in soggetti che assumevano metadone (che ha una lunga emivita) si sviluppa più lentamente e può essere meno grave come intensità di quella da eroina, sebbene i tossicomani possano descriverla come peggiore. Anche dopo che la sindrome da astinenza si risolve, letargia, malessere, ansia e disturbi del sonno possono persistere fino a diversi mesi. Il craving per la sostanza può persistere per anni.
Di solito una diagnosi clinica
Terapia di supporto Per l’astinenza da oppiacei, talvolta terapia farmacologica (p. es., con un farmaco agonista oppure agonista-antagonista oppure antagonista degli oppiacei o con la clonidina)
Il trattamento per mantenere la pervietà delle vie aeree e il supporto respiratorio sono la prima priorità.
Naloxone da 0,4 mg a 2 mg EV Talvolta intubazione endotracheale
I pazienti con respirazione spontanea possono essere trattati con un antagonista degli oppiacei, in genere il naloxone 0,4-2 mg EV (per i bambini di < 20 kg, 0,1 mg/kg); il naloxone non ha nessuna attività di agonista e ha un'emivita molto breve (vedi tabella Sintomi e trattamento di intossicazioni specifiche Sintomi e trattamento di intossicazioni specifiche ). Il naloxone inverte rapidamente gli stati di incoscienza e di apnea causati da un oppiaceo nella maggior parte dei pazienti. Se l'accesso EV non è immediatamente disponibile, anche la somministrazione IM, sottocute o intranasale è efficace. Può essere somministrata una 2a o 3a dose se entro 2 minuti non vi è alcuna risposta.
Una massiccia overdose da oppiacei e un’intossicazione con oppioidi sintetici come i derivati del fentanil possono richiedere dosi più alte di naloxone. Poiché alcuni pazienti diventano agitati, deliranti e aggressivi quando riprendono coscienza e poiché il naloxone scatena uno stato di astinenza acuta, una leggera contenzione fisica può essere indicata se si verificano questi sintomi e deve essere applicata prima della somministrazione del naloxone.
Per alleviare l’astinenza nei tossicodipendenti di vecchia data, alcuni esperti suggeriscono la titolazione di dosi molto piccole di naloxone (0,1 mg) quando la situazione clinica non richiede un trattamento di emergenza. I pazienti apneici possono essere trattati inizialmente con naloxone 2 mg EV se può essere somministrato senza ritardi; notare che la dose è più alta rispetto a quella dei pazienti che sono sonnolenti.
In alcune parti degli Stati Uniti e in alcuni paesi il naloxone è disponibile senza prescrizione in modo che i pazienti apneici possano essere salvati da amici o familiari. Quando il naloxone è disponibile ed è somministrato velocemente, l’intubazione endotracheale è raramente necessaria. I pazienti devono essere posti sotto osservazione per diverse ore dopo che avranno ripreso una respirazione spontanea.
Poiché la durata d’azione del naloxone è minore di quella di alcuni altri oppiacei, la depressione respiratoria può ripresentarsi nell’arco di alcune ore di un’overdose di metadone o con le compresse di ossicodone o di morfina a rilascio prolungato. Quindi, la durata dell’osservazione deve variare a seconda dell’emivita dell’oppioide coinvolto.
- Generalmente, i pazienti che hanno assunto oppioidi a lunga azione devono essere ricoverati per essere messi sotto osservazione; i pazienti che hanno assunto oppioidi a breve azione possono essere dimessi dopo alcune ore.
- Se si ripresenta la depressione respiratoria, il naloxone deve essere somministrato nuovamente a una dose adeguata.
Il regime di dosaggio migliore non è chiaro. Alcuni medici ripetono il bolo alla stessa dose in cui era stato efficace inizialmente. Altri continuano l’infusione di naloxone; generalmente cominciano con circa 2/3 della dose inizialmente efficace per ora.
In teoria, l’infusione continua deve consentire alla dose di essere ridotta per mantenere la frequenza respiratoria senza innescare il ritiro; tuttavia, in pratica questo può essere difficile da effettuare e la vita del paziente dipende dalla sicurezza dell’accesso EV, la depressione respiratoria ricorrerà velocemente se l’infusione è interrotta (p.
es., se il paziente estrae il catetere venoso). Entrambi i regimi richiedono uno stretto monitoraggio, generalmente in terapia intensiva. I pazienti devono essere osservati fino a quando non è più presente nessuna attività farmacologica del naloxone e non ci sono più sintomi legati agli oppiacei.
Nessun trattamento Sostituzione con buprenorfina o metadone Clonidina per alleviare i sintomi Assistenza a lungo termine e, eventualmente, naltrexone
La sindrome da astinenza da oppiacei è autolimitante e, sebbene molto drammatica, non è pericolosa per la vita. Per un periodo fino a 6 mesi possono persistere effetti minori, fisici e metabolici, dell’astinenza. La sospensione è in genere gestita in regime ambulatoriale, a meno che i pazienti non richiedano l’ospedalizzazione per concomitanti disturbi di ordine medico o psichico.
Le opzioni per la gestione della sospensione consistono nel lasciare che il processo faccia il suo corso (“tacchino freddo”) dopo l’ultima assunzione di oppiacei da parte del paziente e nel somministrare un altro oppiaceo (terapia sostitutiva) che può essere scalato in un programma controllato. Il trattamento farmacologico con buprenorfina e naloxone è diventato la scelta primaria di trattamento.
La buprenorfina, un agonista oppiaceo parziale, in genere somministrato per via sublinguale, è stato usato con successo nel trattamento della sindrome da astinenza. Alla buprenorfina si aggiunge il naloxone per ridurne il potenziale effetto da abuso.
Se assunti per via sublinguale prevalgono gli effetti della buprenorfina (agonista degli oppiacei), riducendo i sintomi di astinenza. Se schiacciati e iniettati, predominano gli effetti del naloxone, aumentando i sintomi di astinenza. La prima dose di buprenorfina viene somministrata per via sublinguale quando compaiono i primi segni di astinenza.
La dose necessaria per controllare efficacemente i sintomi gravi è titolata il più rapidamente possibile; sono tipicamente utilizzate dosi per via sublinguale da 8 a 16 mg/die. La buprenorfina viene poi ridotta per diverse settimane. La Substance Abuse and Mental Health Services Administration (SAMHSA) fornisce informazioni sulla buprenorfina e sulla formazione necessaria per beneficiare dell’autorizzazione di prescrivere il farmaco, così come protocolli per l’uso della buprenorfina per la disintossicazione o la terapia di mantenimento (che sono disponibili per il download).
- Il metadone è fornito solo da programmi di trattamento oppioidi certificati SAMHSA e in strutture di terapia intensiva in circostanze limitate.
- Il metadone viene somministrato per via orale nella quantità minima sufficiente a prevenire i sintomi gravi di astinenza, ma non necessariamente tutti i sintomi.
La dose iniziale tipica è compresa tra 10 e 30 mg. La titolazione deve essere individualizzata. La dose non deve essere aumentata di più di 10 mg ogni 5 giorni. Una volta stabilizzata lo svezzamento iniziale, la dose giornaliera comune è di 60-120 mg/die.
Lo svezzamento dal metadone per i tossicodipendenti agli oppiacei che hanno seguito un programma di mantenimento con tale sostanza può risultare particolarmente difficile, poiché la dose di metadone raggiunta può essere maggiore di 100 mg 1 volta/die; in questi pazienti è opportuno che la dose venga gradualmente ridotta a 60 mg 1 volta/die per diverse settimane, prima di tentare una disintossicazione completa.
La clonidina, un farmaco adrenergico ad azione centrale, è in grado di sopprimere la sintomatologia autonomica da astinenza da oppiacei. Il dosaggio di partenza è 0,1 mg per via orale ogni 4-6 h e può essere aumentato a 0,2 mg per via orale ogni 4-6 h, se tollerato.
La clonidina causa ipotensione e sonnolenza e la sua sospensione può portare rapidamente all’insorgenza di agitazione, insonnia, irritabilità, tachicardia e cefalea. Protocolli rapidi e ultrarapidi sono stati valutati per la gestione della sospensione e della disintossicazione. Nei protocolli rapidi, combinazioni di naloxone, nalmefene e naltrexone sono utilizzati per indurre la sospensione, e clonidina e vari farmaci adiuvanti sono utilizzati per sopprimere i sintomi di astinenza.
Alcuni protocolli rapidi utilizzano la buprenorfina per sopprimere i sintomi di astinenza da oppiacei. I protocolli ultrarapidi possono utilizzare boli di naloxone e diuretici in grandi quantità per aumentare l’escrezione degli oppiacei mentre i pazienti sono sotto anestesia generale; questi protocolli ultrarapidi non sono raccomandati perché hanno un alto rischio di complicanze e nessun sostanziale beneficio aggiuntivo.
- I medici devono capire che la disintossicazione non è un trattamento di per sé.
- È solo il primo passo e deve essere seguito da un programma continuo di trattamento, che può comportare vari tipi di consulenza ed eventualmente l’uso di antagonisti degli oppiacei (p.
- Es., naltrexone).
- Le seguenti risorse in lingua inglese possono essere utili.
Si noti che il Manuale non è responsabile per il contenuto di queste risorse.
Substance Abuse and Mental Health Services Administration (SAMHSA) : un dipartimento dell’US Health Agency che dirige le azioni di salute pubblica per migliorare la salute comportamentale e fornisce risorse, tra cui locatori di trattamento, assistenza telefonica gratuita, strumenti di formazione per gli operatori, statistiche e pubblicazioni su una varietà di argomenti legati alle sostanze. Findtreatment.gov : lista di fornitori US con licenza per il trattamento del disturbo da uso di sostanza.
Che farmaco è il Patrol?
Patrol contiene le sostanze attive tramadolo cloridrato e paracetamolo. Il tramadolo cloridrato appartiene ad un gruppo di medicinali chiamati oppioidi ed il paracetamolo appartiene ad un gruppo di medicinali chiamati analgesici. Patrol è usato per il trattamento del dolore acuto moderato.
Come si fa a dare le medicine al cane?
Come nascondere le medicine nel cibo del cane – Ecco alcuni consigli per camuffare i medicinali :
- nascondere la medicina nella ciotola e mescolarla in mezzo alla pappa
- sbriciolare la pillola all’interno del cibo con l’aiuto di un coltello; questo metodo, però, può essere adottato solo se il medicinale non è a lento rilascio
- avvolgere la pastiglia nel cibo per cani creando una sorta di bocconcino.
- Se queste tecniche non hanno successo si dovrà cercare di dare la medicina manualmente,
- In tal caso, il veterinario può suggerire le tecniche e i trucchi più giusti per avere successo, senza però far del male al pet o innervosirlo.
- Un esempio è far sedere il cane, fargli aprire la bocca e inserire la pastiglia, spingendola verso il fondo in modo che possa ingerirla in sicurezza.
- Per essere sicuri che la ingoi, si può soffiare sul naso dell’animale; una volta che quest’ultimo si lecca il naso è segno che la pillola è stata assunta con successo!
Un altro trucchetto consiste nel rendere il tutto un gioco; come? Visto che ai cani piace afferrare il cibo che gli viene lanciato, lo stesso si può fare con la medicina, magari mischiandola con un po’ di cibo,