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Quando dare Antepsin al cane?
Come si usa Antepsin ? Dosi e modo d’uso – Antepsin compresse: una compressa 4 volte al giorno, salvo diversa prescrizione medica. Antepsin sospensione orale: un cucchiaio dosatore da 5 ml 4 volte al giorno, salvo diversa prescrizione medica. L’Antepsin deve essere assunto a stomaco vuoto, un’ora circa prima dei pasti e al momento di coricarsi.
Quanto gastroprotettore dare al cane?
I dosaggi del gastroprotettore per cani – I dosaggi degli inibitori di pompa protonica, come l’omeprazolo, il lansoprazolo o il pantoprazolo, variano a seconda del disturbo da trattare. Nei cani e gatti il dosaggio consigliato è:
tra 0,5 e 1mg per ogni kg corporeo, una volta al dì, in caso di ulcera, gastrite, esofagite e come profilassi per la terapia con FANS;tra 0,5 e 2mg per ogni kg corporeo, una o due volte al giorno, in caso di ulcere severe, esofagite erosiva e sindrome di Zollinger-Ellison. I dosaggi e la frequenza di somministrazione possono essere variati in base alla gravità delle patologie.
In ogni caso si raccomanda sempre di consultare il medico veterinario per una corretta somministrazione del gastroprotettore, Qual’è il gastroprotettore migliore per cani? Le attuali evidenze scientifiche non hanno mostrato alcuna significativa differenza tra gli inibitori di pompa protonica disponibili in commercio.
A cosa serve Antepsin cane?
Antiulcera – gastroprotettore. INDICAZIONI TERAPEUTICHE: Ulcera gastrica, ulcera duodenale, gastrite acuta, gastriti croniche sintomatiche, gastropatia da FANS (antinfiammatori non steroidei), esofagite da reflusso.
Quanto dura cura con gastroprotettore?
Cosa sono gli inibitori di pompa protonica e a cosa servono? – Gli Inibitori di Pompa Protonica (IPP) sono tra i farmaci gastroprotettori più prescritti, che agiscono bloccando la produzione di acido cloridrico nello stomaco per una lunga durata (dalle 18 alle 24 ore).
Questi farmaci sono utilizzati per curare la gastrite, l’ulcera peptica e il reflusso gastroesofageo, patologie che possono o meno essere associate a infezione da Helicobacter Pylori, Esistono alcune situazioni in cui si rende necessario un effetto protettivo sulla mucosa gastrica, come nel caso di assunzione di farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS): grazie all’utilizzo di IPP si riesce a ridurre il rilascio di succhi gastrici nello stomaco.
I farmaci di questa categoria comprendono:
- l’omeprazolo
- il pantoprazolo
- il lansoprazolo
- l’esomeprazolo
- il rabeprazolo.
La loro efficacia si è dimostrata sovrapponibile così come i possibili effetti collaterali.
Come somministrare Antepsin al cane?
4.2 Posologia e modalità di somministrazione Antepsin sospensione orale: un cucchiaio dosatore da 5 ml 4 volte al giorno, salvo diversa prescrizione medica. L’Antepsin deve essere assunto a stomaco vuoto, un’ora circa prima dei pasti e al momento di coricarsi. La sospensione deve essere agitata prima dell’uso.
Cosa contiene Antepsin?
Cosa contiene ANTEPSIN 1 g/5 ml sospensione orale – Il principio attivo è sucralfato. Ogni 100 ml di sospensione contengono 20 g di sucralfato (1g/5 ml).
Come si cura il reflusso nei cani?
Con il termine “esofagite” si indica l’infiammazione della mucosa (e a volte anche della sottomucosa) dell’esofago. Le cause dell’infiammazione esofagea possono essere varie e nei casi cronici si può arrivare a stenosi esofagea o megaesofago. I segni clinici variano in base al tipo di danno locale, l’estensione e il grado di infiammazione.
Se l’infiammazione è minima gli animali possono essere anche completamente asintomatici. Nel caso di infiammazione moderata o grave i segni clinici che si manifestano più frequentemente sono ipersalivazione, anoressia, odinofagia (estensione della testa e del collo durante la deglutizione), disfagia, spesso rigurgito (a volte con la presenza di sangue fresco), perdita di peso e cachessia.
Per la diagnosi, di solito una buona anamnesi può già indirizzare verso l’esofagite, invece gli esami del sangue (emocromocitometrico e biochimico) raramente mostrano delle alterazioni. Le radiografie del torace non sono abbastanza sensibili per indicare uno stato infiammatorio.
- Radiografie con contrasto ( esofagogrammi ) possono evidenziare ritenzione di bario nell’esofago, lieve dilatazione esofagea oppure alterazioni della mucosa esofagea.
- La fluoroscopia, un esame dinamico, può mostrare ostruzioni parziali che possono sfuggire ad un esame radiografico.
- L’ endoscopia è la tecnica più sensibile e specifica per diagnosticare problemi nell’esofago.
Negli animali con lieve infiammazione l’esame può’ evidenziare solo lieve eritema dei tessuti ma negli animali con infiammazione severa si possono vedere eritema, erosioni e a volta anche ulcere. Nel caso di reflusso gastro-esofageo le lesioni sono più evidenti nella parte distale dell’esofago vicino al cardias (sfintere esofageo basso).
La terapia per l’esofagite si basa sull’eliminazione dei fattori predisponenti (per esempio ernia iatale, corpo estraneo etc.), medicazioni appropriate e dieta con piccoli e frequenti pasti a basso contenuto di lipidi e alto contenuto proteico per aumentare il tono del cardias e minimizzare il reflusso.
In animali che non possono nutrirsi adeguatamente a causa del vomito o di stenosi esofagea è consigliabile applicare un sondino alimentare gastrico (per es: PEG etc.) in modo da riuscire ad alimentarli bypassando l’esofago e riducendo un’ulteriore irritazione esofagea.
I sondini esofagei e naso- esofagei non sono consigliabili. Nel caso di stenosi sarà necessaria la dilatazione e il bougienance endoscopico. Raramente la chirurgia e’ indicativa in questi casi e deve rappresentare l’ultima soluzione. La durata della terapia e’ variabile in base al grado di infiammazione.
E’ vivamente consigliabile la valutazione endoscopica a distanza di qualche giorno/settimana dall’inizio della terapia per valutare i risultati ottenuti. La prognosi dipende dal grado di esofagite. Di solito nei casi lievi e moderati la prognosi è eccellente con trattamento medico e dieta appropriata, ma nei casi gravi la prognosi è riservata poichè può verificarsi stenosi esofagea che non sempre può essere risolta anche con multiple dilatazioni endoscopiche.
- La percentuale di successo che e’ stato riportato in questi casi varia da 77-88%.
- Nella maggioranza dei casi il trattamento precoce dell’esofagite è risolutivo dei segni clinici e previene la formazione di stenosi esofagee.
- Un consiglio: quando ad un animale si somministra una terapia farmacologica orale (soprattutto se si tratta di compresse) è buona abitudine somministrare successivamente dell’acqua in modo da evitare che il farmaco stazioni in esofago e possa dare infiammazione e conseguente esofagite.
“DVM, CertSAM, Diplomata ECVIM-CA, EBVS® – European Veterinary Specialist in Small Animal Internal Medicine – Animali da compagnia (Gastroenterologia, Ematologia, Autoimmunità, Endocrinologia, Medicina Interna).”
Quando si prende il protettore per lo stomaco?
Quando assumere il pantoprazolo? – Non ci sono limitazioni circa il momento più giusto per l’assunzione di questo gastroprotettore, Diciamo, comunque, che è preferibile prenderlo 30 minuti prima del pasto. La compressa deve essere ingoiata intera, non va nè schiacciata nè masticata.
- L’assorbimento, e quindi l’attività, del pantoprazolo non è influenzato se preso insieme a farmaci antiacidi.
- La quantità di inibitore di pompa protonica somministrata che raggiunge la circolazione sistemica senza subire alcuna modificazione chimica e la velocità con cui il farmaco è reso disponibile nella circolazione sistemica si definisce biodisponibilità.
Quella relativa al pantoprazolo è del 77% quando viene assunto oralmente.