Uno dei rimedi naturali più comuni per far passare un singhiozzo particolarmente brutto al tuo cane è dargli un cucchiaio di miele, sciroppo di karo o sciroppo d’acero. Questi sciroppi creano una sorta di rivestimento nella gola del cane e alleviano qualsiasi irritazione.
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Cosa vuol dire quando il cane ha il singhiozzo?
Anche i cani adulti possono avere il singhiozzo ma non c’è da preoccuparsi: generalmente le cause sono innocue. Il più delle volte il tuo peloso ha mangiato troppo velocemente oppure è stressato. Tuttavia, non bisogna ignorare il fatto che alcune malattie gravi possono causare il singhiozzo.
Come Farsi passare il singhiozzo?
Risorse sull’argomento Il singhiozzo è dovuto a spasmi involontari ripetuti del diaframma seguiti dall’improvvisa chiusura della glottide che blocca l’ingresso dell’aria generando il caratteristico suono. Episodi transitori sono molto frequenti. Il singhiozzo persistente (durata > 2 giorni) e intrattabile (durata > 1 mese) è raro, ma abbastanza invalidante. Il singhiozzo segue l’irritazione di nervi diaframmatici afferenti o efferenti o di centri midollari che controllano i muscoli respiratori, in particolare il diaframma. Il singhiozzo è più frequente negli uomini. La causa del singhiozzo è generalmente sconosciuta, ma un singhiozzo transitorio è spesso causato da:
Distensione gastrica Consumo di alcol Deglutizione di sostanze calde o irritanti
L’ anamnesi della malattia attuale deve evidenziare la durata del singhiozzo, i rimedi tentati, e la correlazione dell’insorgenza con recenti malattie o interventi chirurgici. La rassegna dei sistemi è volta a ricercare eventuali sintomi gastrointestinali concomitanti, quali reflusso gastroesofageo e difficoltà nella deglutizione; sintomi toracici come tosse, febbre, o dolore toracico; ed ogni altro sintomo neurologico.
- L’ anamnesi patologica remota deve ricercare patologie gastrointestinali e neurologiche note.
- Un’anamnesi farmacologica deve comprendere dettagli riguardo al consumo di alcol.
- L’esame obiettivo generalmente non fornisce risultati, ma deve ricercare segni di patologia cronica (p.
- Es., cachessia).
- È importante una valutazione neurologica completa.
I seguenti segni sono particolarmente preoccupanti:
Segni e sintomi neurologici
Non è necessaria alcuna valutazione specifica per un singhiozzo acuto, se l’anamnesi e l’esame obiettivo di routine sono negativi; le eventuali anomalie vanno approfondite con esami appropriati. I pazienti con singhiozzo di maggior durata e nessuna causa evidente devono essere sottoposti a esami quali elettroliti sierici, azotemia e creatininemia, RX torace ed ECG.
- Devono essere presi in considerazione l’endoscopia del tratto gastrointestinale superiore e talvolta anche il monitoraggio del pH esofageo.
- Se questi esami sono negativi, si possono eseguire RM cerebrale e TC del torace.
- Vanno trattate le cause organiche (p.
- Es., inibitori della pompa protonica per reflusso gastroesofageo, dilatazione per stenosi esofagea).
Per il sollievo dei sintomi, possono essere adottate varie semplici misure, benché ognuna sia solo parzialmente efficace: la PaCO2 può essere aumentata e può essere inibita l’attività diaframmatica trattenendo più volte il fiato dopo inspirazioni profonde o respirando profondamente in un sacchetto di carta.
ATTENZIONE: i sacchetti di plastica possono tappare le narici, pertanto va evitato l’uso ). Può essere efficace la stimolazione vagale da irritazione faringea (p. es., deglutendo pane secco, zucchero granulato o ghiaccio tritato, applicando una trazione sulla lingua, stimolando il vomito). Esistono numerosi altri rimedi popolari.
Il singhiozzo recalcitrante spesso è refrattario al trattamento. Molti farmaci sono stati impiegati in casistiche aneddotiche. Può essere efficace il baclofene, un agonista dell’acido γ‑aminobutirrico (5 mg per via orale ogni 6 h, aumentabile a 20 mg/dose).
- Altri farmaci orali comprendono la clorpromazina da 10 a 50 mg 3 volte/die, se necessario, il metoclopramide 10 mg da 2 a 4 volte/die e vari anticonvulsivanti (p.
- Es., gabapentin).
- Inoltre, si può somministrare empiricamente un ciclo di inibitori di pompa protonica.
- Per i sintomi gravi, può essere somministrata clorpromazina da 25 a 50 mg IM o EV.
Nei casi intrattabili, il nervo frenico può essere bloccato con piccole quantità di soluzione di procaina allo 0,5%, avendo cura di evitare la depressione respiratoria e lo pneumotorace. Perfino la frenicotomia bilaterale non sempre è risolutiva.
La causa è di solito sconosciuta. Raramente, è presente una patologia grave. La valutazione tipicamente è insoddisfacente, e deve essere approfondita in caso di un singhiozzo che persiste a lungo. Dei numerosi rimedi esistenti, nessuno ha un’efficacia superiore (o, addirittura, risulta essere utile).
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Quali cibi fanno venire il singhiozzo?
Come mangiare (e quali cibi evitare) per non avere il singhiozzo Contrazioni ripetute e involontarie del diaframma causano il singhiozzo che, in genere, si manifesta improvviso e fastidioso. Il nervo frenico controlla il movimento del diaframma quando si contrae per l’inspirazione e si distende durante l’espirazione.
Spesso dopo aver mangiato capita di accusare il singhiozzo, che si verifica quando il diaframma va in spasmo provocandone la sua contrazione improvvisa e anche dei muscoli tra le costole, ciò attira rapidamente l’aria nei polmoni e subito si chiude l’epiglottide, cioè il lembo che chiude le vie aeree per evitare che il cibo entri nei polmoni.
La sua chiusura rapida fa emettere il caratteristico suono del singhiozzo. I cibi che irritano lo stomaco o lo fanno espandere rapidamente provocano comunemente il singhiozzo. Ciò include la qualità di ciò si mangia e anche quanto velocemente lo si ingurgiti.
Se riempiamo lo stomaco troppo rapidamente, questo si sovradistende provocando il singhiozzo. Anche i cibi solidi o liquidi che irritano o cambiano improvvisamente la temperatura dell’esofago possono stimolare i nervi inducendo la contrazione del diaframma. I nervi principali sono il nervo frenico e il nervo vago e risiedono vicino all’esofago, quindi cibo e liquidi possono stimolarli durante la deglutizione.
Gli irritanti possono includere: cibo molto caldo, cibo piccante, cibo acido, liquidi molto freddi e l’alcol. Trangugiare molto rapidamente bevande alcoliche come la birra, magari per dissetarsi può distendere lo stomaco. Anche la carbonatazione nella birra e in altre bevande gassate come la soda possono aumentare la distensione gastrica.
L’alcol può anche essere irritante per l’esofago. Alcune tipologie di cibi possono maggiormente stimolare il singhiozza per esempio i cibi secchi, come il pane, che possono solleticare o irritare la parte posteriore della gola. Il cibo secco è anche più difficile da masticare e deglutire rispetto ai cibi morbidi o liquidi, inoltre se si ingeriscono bocconi grandi, è più facile che si dilati lo stomaco.
Così accade anche cibandosi di alimenti difficili da masticare, perché si ingerisce più aria. Come negli adulti, il singhiozzo nei neonati è comune e generalmente non preoccupante. Naturalmente fintanto che si manifesta il fenomeno bisogna interrompere l’alimentazione.
Per aiutare il neonato o il bambino si può provare a cambiare la posizione cercando di far fare il ruttino. Può accadere però che riprendendo l’alimentazione il singhiozzo si fermi. Se il bambino ha spesso il singhiozzo durante le poppate, gli si dia da mangiare quando egli è già rilassato e non ha ancora molta fame.
Il singhiozzo di solito scompare da solo. La buona notizia è che il singhiozzo generalmente non dura più di pochi minuti ma anche quando durasse fino a due giorni non è preoccupante. Come risolvere il singhiozzo? Nulla è stato dimostrato per fermarlo, tuttavia, ci sono alcuni metodi che si possono provare per risolvere più in fretta: bere dell’acqua fresca oppure acqua calda e miele, oppure ancora trattenere il fiato restando in apnea per un breve periodo, per il tempo che si riesce, ma si può ripetere.
Cosa succede se il singhiozzo non passa?
Singhiozzo: cause, rimedi e accorgimenti per allontanare il fastidioso disturbo «Capita a tutti, ma nei casi più persistenti il singhiozzo può essere associato anche a problemi seri. A provocarlo è l’irritazione del nervo frenico – spiega il professor Alessandro Repici, responsabile dei Servizi di Endoscopia digestiva della Clinica Fornaca – ma alcuni piccoli accorgimenti possono prevenirlo».
- Il singhiozzo è un disturbo frequente ma fastidioso, causato da una contrazione involontaria del diaframma,
- Spesso i rimedi della tradizione aiutano a farlo passare e alcuni piccoli accorgimenti possono prevenirlo, ma se persistente questo fenomeno può nascondere problemi anche più gravi.
- Ne abbiamo parlato con il professor Alessandro Repici, responsabile dei Servizi di Endoscopia digestiva della Clinica Fornaca, direttore di Endoscopia dell’Istituto clinico Humanitas di Milano e docente di Gastroenterologia alla Humanitas University.
Ecco i consigli e gli otto punti per conoscere e prevenire il disturbo: 1) Le contrazioni del diaframma causano il singhiozzo La causa scatenante di questo disturbo è l’irritazione del nervo frenico, deputato al controllo delle contrazioni del diaframma,
Questo muscolo si contrae inspirando e si distende espirando e se irritato in un punto qualsiasi, dà origine a movimenti ripetuti e involontari che provocano il singhiozzo.2) La durata media è di pochi secondi, ma se persistente il singhiozzo può nascondere altri problemi In media un episodio di singhiozzo ha una durata che varia da pochi secondi a qualche minuto,
Nei casi di singhiozzo persistente, legato a patologie, il disturbo può persistere per diverse ore e durare anche giorni nei casi più gravi.3) Il singhiozzo è involontario e coinvolge il sistema nervoso Il singhiozzo coinvolge anche alcune parti del sistema nervoso, in particolare i centri che presiedono la respirazione e l’ipotalamo, una parte del cervello non controllabile dalla volontà.
4) Alcuni accorgimenti per prevenire il singhiozzo Evitare una rapida ingestione di cibo e liquidi, masticando bene prima di deglutire, potrebbe prevenire la comparsa del singhiozzo, così come limitare l’assunzione di bevande alcoliche e l’ingestione di alimenti troppo caldi o troppo freddi,5) Il singhiozzo può manifestarsi in presenza di altre patologie
Il singhiozzo occasionale e transitorio non deve destare alcuna preoccupazione. Nei casi in cui sia particolarmente persistente, il disturbo potrebbe essere determinato da problemi agli organi interni, come per esempio una pericardite, ossia un’infiammazione del pericardio (la guaina che fascia il cuore); vari disturbi dell’apparato digerente, quali il reflusso gastroesofageo (un problema per cui il contenuto dello stomaco tende a risalire verso l’alto) o la gastrite (cioè l’infiammazione della mucosa gastrica che riveste le pareti interne dello stomaco).6) I rimedi della tradizione funzionano Già più di 2000 anni fa, Ippocrate consigliava il metodo tuttora più usato per far passare il singhiozzo, ossia quello di trattenere il fiato e restare in apnea per 10-25 secondi,
Questa manovra induce il diaframma a rilassarsi e deve essere preceduta da un’inspirazione profonda. Esistono anche altri rimedi efficaci, tra cui ingerire rapidamente acqua a piccoli sorsi, assumere un cucchiaino d’aceto o di succo di limone, favorire uno starnuto, inghiottire rapidamente un cucchiaio di zucchero.7) Abitudini scorrette possono favorire la comparsa del singhiozzo L’ ingestione eccessiva di bevande alcoliche può danneggiare la mucosa gastrica – il tessuto di rivestimento dello stomaco – e provocare la sua infiammazione, irritando indirettamente il diaframma e causando il singhiozzo.
Anche bruschi sbalzi di temperatura, come passare dal caldo al freddo o bere una bevanda bollente o gelata, possono favorirlo.8) Se il singhiozzo non passa è meglio consultare il medico Possono verificarsi casi in cui il singhiozzo è particolarmente persistente e tende a non passare, nonostante gli accorgimenti utili adottati.
- In queste situazioni è opportuno consultare il medico curante e recarsi al Pronto soccorso per sottoporsi a esami di accertamento (come radiografia del torace ed ecografia).
- Da un punto di vista terapeutico, negli attacchi gravi possono essere somministrati farmaci come antispasmodici, rilassanti e sedativi,
In alcuni casi è necessario ricorrere a un intervento chirurgico per devitalizzare i nervi frenici. : Singhiozzo: cause, rimedi e accorgimenti per allontanare il fastidioso disturbo
Quali farmaci provocano il singhiozzo?
Causa di singhiozzo intrattabile includono neurolettici, sulfamidici, desametasone, clordiazepossido, metildopa, diazepam e barbiturici a breve emivita.
Come si beve al contrario?
1. Bere un bicchiere d’acqua al contrario – Bere un bicchiere d’acqua appoggiando il labbro inferiore al bordo interno del bicchiere e inclinandosi in avanti, aiuterebbe a rilassare il diaframma e i muscoli del tratto respiratorio superiore, favorendo così la scomparsa del singhiozzo, Per aumentare l’effetto, vi consigliamo di bere piccoli sorsi di acqua ripetutamente. Pubblicità