Terapia – Per la terapia contro la costipazione è necessario conoscerne le cause. Bisogna distinguere i casi di stitichezza semplice e di breve durata da quelli gravi, recidivi e di lunga durata. Nei casi più semplici può bastare un cambio temporaneo dell’alimentazione, includendo latte, lattulosio, psillio e molti liquidi.
- È inoltre possibile ammorbidire le feci espulse attraverso l’utilizzo di diversi tipi di clistere.
- Nei casi più gravi, il veterinario somministrerà al cane innanzitutto dei liquidi con delle flebo.
- Se necessario, verranno poi espulse le feci attraverso particolari clisteri e delicati massaggi in regime di anestesia.
Per l’espulsione delle feci è a volte necessario utilizzare degli strumenti, e nei casi più gravi sottoporre addirittura il cane a un’operazione. È ovviamente indispensabile individuare ed eliminare le cause del problema per determinare la terapia ed evitare ricadute.
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Cosa dare al cane quando fa le feci dure?
I lassativi, come il lattulosio, la zucca in scatola o l’olio d’oliva, aiutano ad ammorbidire le feci, facilitandone il passaggio. Si può iniziare con uno o due cucchiaini ad ogni pasto. Controlla il peso del cane, poiché anche il sovrappeso favorisce la stitichezza.
Perché le feci si fermano nell’ano?
Le cause – “La difficoltà espulsiva è di solito causata dalla presenza di un prolasso del retto all’interno del retto stesso. Si può paragonare a un cannocchiale: più lo si chiude, più il lume libero si riduce. Quindi riducendosi sempre più il lume libero del retto, l’evacuazione risulta più difficoltosa e le feci ristagnano ed escono in maniera frammentata e incompleta.
Tutto questo, sommato allo sforzo del paziente di andare di corpo, porta a uno sfiancamento della parete anteriore del retto che prende il nome di rettocele, ovvero un’erniazione del retto verso la vagina (una sorta di sacca) in cui vanno a ristagnare le feci che, insieme al prolasso, contribuiscono all’ostruzione”.
Molte volte il prolasso del retto è associato anche a un prolasso uro-ginecologico e spesso il trattamento di quest’ultimo corregge anche il prolasso del retto. È, quindi, fondamentale la visita specialistica al fine di studiare e trattare nel modo più corretto tali patologie.
Alcune volte, la difficoltà all’espulsione può anche essere data da una patologia funzionale e cioè da un rilasciamento non adeguato dei muscoli del pavimento pelvico che, nel momento in cui il paziente spinge per defecare, invece di rilassarsi e aprire il canale anale per far uscire le feci, si contraggono chiudendolo.
Quando il paziente contrae i muscoli addominali per defecare, ma incontra una importante incoordinazione dei muscoli del pavimento pelvico che, invece di favorire sinergicamente l’espulsione, la ostacolano, si verifica una dissinergia del pavimento pelvico.
Quali sono gli alimenti più lassativi?
Quali sono gli Alimenti Lassativi – Gli alimenti lassativi stimolano la peristalsi del colon, favorendo od accelerando di riflesso l’ evacuazione delle feci, Appartengono a questa categoria le verdure, il miele, i legumi, la frutta, la birra, il latte, il pane nero ed il brodo, L’effetto lassativo degli alimenti non può prescindere dal generoso consumo di acqua, Tra gli alimenti lassativi più efficaci ricordiamo il tamarindo e la cassia, generalmente assunti sotto forma di marmellata o sciroppo. Spostandoci alle nostre latitudini, il cibo lassativo per eccellenza è dato dalle prugne secche (in caso di stitichezza ostinata, si consiglia di immergerle la sera in un bicchiere d’acqua, consumandole poi al risveglio insieme al liquido residuo e ad un cucchiaio di miele).
Cosa non mangiare con le feci dure?
LA DIETA CONTRO LA STITICHEZZA – Per combattere la stitichezza, ecco alcuni consigli per correggere il proprio piano alimentare e ristudiarlo con l’ausilio di un medico specialista o di un nutrizionista:
assumere almeno una porzione di verdura ad ogni pasto, cotta o cruda. Tra le verdure cotte, preferibilmente lessate o cucinate al vapore, privilegiare spinaci, zucchine, broccoli e cavolfiori (da consumarsi con moderazione in caso di meteorismo, aumentando a poco a poco le dosi), fagiolini, melanzane e carciofi consumare ogni giorno 2-3 frutti di medie dimensioni, scegliendo soprattutto tra kiwi (al mattino a digiuno), pere, albicocche, fichi e prugne. Quando possibile mangiare la frutta con la buccia, o in alternativa cotta a cena, includere un piatto in brodo o un minestrone di verdure, anche passato alternare i cerali raffinati, quali pane, pasta e riso, con quelli integrali consumare almeno due volte a settimana i legumi. In caso di meteorismo preferirli passati o centrifugati includere nella propria dieta, ogni giorno, una porzione di yogurt o di latte fermentato aumentare l’apporto di liquidi a almeno 1.5-2 litri al giorno, bevendo preferibilmente acqua oligominerale naturale ma anche tisane o brodo limitare l’assunzione di alcool, tè e caffè (benché uno al mattino aumenti i movimenti intestinali) evitare i formaggi fermentati, i fritti e i grassi di origine animale.
In caso di diverticolosi non complicata (formazione di piccole sacche di mucosa intestinale, specie nel sigma) la dieta va mantenuta libera; in caso di infiammazioni dei diverticoli (diverticolite), vanno limitati il consumo di:
verdure filamentose ( sedano, finocchi, fagiolini con il filo) frutta e verdura contenenti i semini (uva, fragole, kiwi, frutti di bosco, pomodori) bucce di legumi (da consumarsi passati o centrifugati).
Frutta, verdura, fibre e acqua gli alimenti contro i diverticoli
Qual è l’acqua più lassativa?
Acqua contro la stitichezza: quale scegliere? – Prima di scegliere un’acqua contro la stitichezza bisogna assicurarsi di bere a sufficienza e idratarsi correttamente durante tutto l’arco della giornata, avendo cura di consumare almeno 1.5/2 litri di acqua nelle 24 ore.
magnesio (> 50 mg/L) zolfo (> 200 mg/L) cloro (> 200 mg/L) sodio (> 200 mg/L)
Utilizzando il nostro strumento di ricerc a è possibile selezionare tutte le minerali italiane con queste caratteristiche, scegliendo in modo rapido l’acqua contro la stitichezza più adatta. Queste acque minerali non vanno però consumate per tutta la giornata, perché potrebbero avere un effetto purgativo importante, provocando una perdita eccessiva perdita di liquidi e un aumento della pressione arteriosa.
Cosa si può usare al posto della vaselina?
Cosa posso usare al posto della vasellina? Buonsalve forum, volevo chiedere, con quale materiale posso sostituire la vasellina per creare delle esche? Io ho già provato con la cera per le labbra, imbevendo il cotone, ma ho notato che fa molta fatica e non brucia in modo ottimale.
- Grazie in anticipo.
- Pece?! scusa ho detto senza riflettere, xche vuoi sostituire vaselina, preferisci qualcosa d più naturale? altrimenti ci sono tanti oli che van bene per combustibile e tanti altri materiali altamente infiammabili, io ho pensato a qualcosa di naturale e facilmente reperibile, anche gli sfiuti dei pioppi che però trovi solo a stagione, sono fenomenali.
Ultima modifica: 2 Gennaio 2017 : se la tua domanda è motivata da ragioni di tipo ecologico potresti, rinuciando al cotone imbevuto di qualunque cosa, usare i funghi del legno ben essiccati, o la lanugine di Typha Latifoglia. pece?! scusa ho detto senza riflettere, xche vuoi sostituire vaselina, preferisci qualcosa d più naturale? altrimenti ci sono tanti oli che van bene per combustibile e tanti altri materiali altamente infiammabili, io ho pensato a qualcosa di naturale e facilmente reperibile, anche gli sfiuti dei pioppi che però trovi solo a stagione, sono fenomenali. scusate.non ho resistito.eh eh eh. domanda, l’olio alla citronella non va bene? Grappa, o alcool denaturato. Ma io preferisco la grappa Che io sappia la grappa, a 40/45°, a freddo non brucia (temperatura ambiente 20°C), bisogna scaldarla per far evaporare l’alcool, quelle con gradazione più elevata, sui 55°, come la grappa cinese di rose o quelle più “toste” come quelle fatte in casa, è già più facile, Al limite si potrebbe provare con zucchero e grappa, molto zucchero e poca grappa, praticamente si dà fuoco allo zucchero che a sua volta, bruciando, scalda la grappa bruciandola in seconda battuta, un pò come si usa per il caffè alla valdostana con la grolla. qualcuno ha mai provato i famosi “gel igenizzante mani”? sulla confezione lo da come altamente infammabile ed è una cosa che ci si porta dietro anche per un uso non di emergenza, nei giri con pernotto (fanno sia le monodose, sia le confezioni da viaggio). Lasciate perdere la grappa che è roba da pivelli. questo dovrebbe evaporare abbastanza alcool.anche a freddo.eh eh eh. uelle con gradazione più elevata, sui 55°, come la grappa cinese di rose o quelle più “toste” come quelle fatte in casa, è già più facile, certo che sarebbe un peccato capitale usarla così Appunto. Più piace la grappa meno la usi per l’ innesco. Solo una volta non son riuscito ad accendere il fuoco con ciò che si trova. Prova a berti la vasellina o l’alcol denaturato Ho sempre portato dietro un contenitore tupperware,quelli verdi piccoli e quadrati con il coperchio morbido con chiusura a pressione,con dentro l’accendifuoco a pezzetti,quello bianco che puzza di petrolio. Ne basta poco. Non l’ho mai usato perche’ al momento di accendere,nelle passate escursioni con pernottamento, c’era sempre chi mi precedeva, ed e’ sempre li’ pieno, anzi,mi avete ricordato che dovro’ sostituirlo con un prodotto un po’ piu’nuovo.
Cosa dare al cane per pulire l’intestino?
Metodi naturali di cura e prevenzione – “Un’alimentazione fresca, che sia cucinata con carboidrati (dieta casalinga) o cruda senza carboidrati (dieta barf) – continua Mayer – agisce sul microbiota intestinale rafforzando popolazioni di microbi che diventano ‘antagonisti’ di determinati parassiti evitandone la crescita incontrollata.
Complementi fitoterapici estremamente utili per rafforzare le difese immunitarie, soprattutto a livello intestinale, possono essere per esempio l’echinacea o il cardo mariano, Quest’ultimo in particolare si è dimostrato in grado di aumentare l’efficacia della classica terapia farmacologica contro la Giardiasi, patologia molto frequente nei cucciolo e cuccioloni”.
Anche la Terra Diatomacea per uso alimentare può essere utilizzata come terapia efficace, Si tratta, infatti, di un preparato naturale composto da un residuo fossile di microscopiche alghe dette Diatomee che è molto ricco di silicio. “La Terra Diatomacea, a livello intestinale, effettua una pulizia completa delle pareti dell’intestino, attuando una sorta di leggero scrub e rimuove meccanicamente eventuali parassiti”.
- A seconda dei diversi ospiti indesiderati si potrà, comunque, attuare una diversa prevenzione.
- In linea generale – prosegue l’esperta – è importante ovviamente evitare le fonti di infestazione.
- Un esempio? Sarà basilare controllare l’eventuale presenza di pulci per quanto riguarda la Dipylidium caninum che tende spessissimo a comparire nell’intestino di cani afflitti da questi indesiderati piccoli ospiti.
Punto fondamentale, comunque, è mantenere il sistema immunitario del nostro quattrozampe sempre efficiente con una corretta e completa alimentazione e con l’uso di specifici componenti fitoterapici su indicazione veterinaria.