Ferite lievi – “Tanto per cominciare, se la ferita è lieve, molto superficiale, e riguarda mani, gambe o braccia, non c’è bisogno di allarmarsi ” rassicura Antonino Reale. “La prima cosa da fare è sciacquare abbondantemente con acqua corrente, per rimuovere i residui di saliva e terra, lavando poi con acqua e sapone”.
Spesso non occorre neppure applicare una garza o un cerotto. Per sicurezza va avvisato il medico – va benissimo il pediatra di famiglia o all’occorrenza la guardia medica, non occorre andare al pronto soccorso – perché possa valutare se servono terapie mediche. “La saliva del cane contiene germi e batteri e può contenere anche le spore del tetano ” spiega il pediatra.
“Per questo, va verificato che il bambino abbia la copertura vaccinale contro questa malattia”. Se è in regola con le vaccinazioni previste dal calendario vaccinale non ci sono problemi: in caso contrario, sarà utile effettuare la vaccinazione, ed eventualmente somministrare anticorpi specifici contro il tetano per garantire una protezione immediata.
Contents
Cosa si deve fare quando un cane ti morde?
Che si tratti di morsi di cane o gatto la prima cosa da fare è lavare la ferita con acqua fresca corrente e procedere a disinfettarla. Se si è stati morsi da un cane è consigliabile poi recarsi in pronto soccorso: il personale sanitario valuterà se occorre suturare la ferita o prescrivere una terapia antibiotica.
Perché un cane morde un bambino?
Perché i cani mordono i bambini Sarebbero i pit bull e i meticci a mordere di più i bambini e a causare il maggior danno a seguito di questi incidenti. Lo stesso vale per i cani con teste larghe e corte, che pesano tra i 66 e i 100 chili. Questo secondo l’identikit tracciato da una nuova ricerca dell’Ohio State University, che identifica razze e tratti fisici canini che contribuiscono ad aumentare il rischio di morsi con gravi lesioni.
- Lo studio è pubblicato sull’ International Journal of Pediatric Otorhinolaryngology e non mira a puntare il dito contro questi animali, bensì sui comportamenti sbagliati dell’uomo e spesso, purtroppo, dei bambini,
- Lo scopo di questo studio – spiega Garth Essig, autore principale e otorinolaringoiatra del Wexner Medical Center dell’Ohio – è stato quello di valutare i morsi di cane nei bambini, esaminando in particolare come la razza si rapporta alla frequenza e alla gravità del morso.
E poiché anche i cani di razza mista rappresentano una porzione significativa dei casi di morsicatura, abbiamo preso in considerazione anche altri fattori che possano aiutare a prevedere la tendenza al morso quando la razza è sconosciuta. Fra essi il peso e la forma della testa”.
Per valutare la gravità del morso, i ricercatori hanno riesaminato 15 anni di casi di trauma facciale legati a questi eventi dal Nationwide Children’s Hospital e dall’ University of Virginia Health System, Hanno studiato la dimensione della ferita, la lacerazione dei tessuti, le fratture ossee e altri danni abbastanza gravi da giustificare la consultazione con un chirurgo ricostruttivo, e hanno creato una scala di gravità del danno.
Il team ha anche eseguito una vasta ricerca bibliografica dal 1970 a oggi, sui documenti relativi ai morsi di cane che riportavano la razza e i dati ospedalieri. “Ci sono circa 83 milioni di cani di proprietà negli Stati Uniti ed è un numero che continua a salire”, ricorda Essig.
- Il nostro scopo è fornire alle famiglie dei dati per aiutarle a determinare il rischio per i loro figli e per informarle su quali tipi di cani vanno bene nelle famiglie con bambini “.
- Secondo i Centers for Disease Control and Prevention, 4,7 milioni di persone negli Stati Uniti vengono morse da un cane ogni anno, e il 20% richiede cure mediche, prevalentemente bambini dai 5 ai 9 anni.
“I bambini piccoli sono particolarmente vulnerabili ai morsi di cane perché non notano i segnali ‘sottili’ che indicano che un cane potrebbe stare per mordere”, spiega Charles Elmaraghy, coautore dello studio. Le circostanze che causano il morso di un cane variano – segnalano gli esperti – e possono essere influenzate dalle t endenze di comportamento della razza e dall’ atteggiamento della vittima, dei genitori e del proprietario del cane,
- I bambini infatti imitano mamma e papà”, evidenzia Meghan Herron, professore associato di servizi clinici veterinari presso il College of Veterinary Medicine dell’Ohio State.
- Bisogna dunque essere un modello per il proprio bambino ed evitare qualsiasi interazione conflittuale o rischiosa che possa scatenare paura o reazione di aggressività se il bambino dovesse imitarla, compresi i rigidi rimproveri, gli schiaffi o la rimozione forzata di un oggetto” dalla bocca o dalle zampe del ‘pet’.
Herron offre utili suggerimenti ai proprietari di cani : la maggior parte dei morsi ai bambini – ricorda – avviene da parte del cane di famiglia, perché l’animale sta riposando e il bambino si avvicina. Sistemare quindi le cucce e i giacigli per i quattro zampe lontano da dove i bambini corrono e giocano.
- Ancora, molti morsi ai bambini si verificano anche quando c’è un adulto nella stanza: se si pensa di non poter dedicare la propria attenzione alle interazioni tra il cane e il bambino, potrebbe essere meglio sistemare una barriera fisica tra di loro, come un cancelletto.
- Questo è particolarmente importante per i bambini i cui comportamenti sono più irregolari, imprevedibili o potenzialmente terrificanti per un cane.
Bisogna poi insegnare ai bambini a lasciare riposare tranquilli i cani e a non entrare mai nelle cucce o in altri luoghi di riposo designati per il cane. Se il punto preferito del cane è sul divano, sistemare un asciugamano o una coperta per delineare chiaramente lo spazio dell’animale rispetto allo spazio del bambino.
- Altro elemento molto importante: i bambini non devono avvicinarsi, toccare o interagire in altro modo con i cani mentre questi mangiano : occorre prevedere aree tranquille dove i cani possano mangiare lontano dalle zone in cui i bambini corrono e giocano.
- Infine, insegnare ai bambini di rivolgersi subito a un adulto se un cane prende uno dei loro giocattoli o un pezzo del loro spuntino, per evitare che tentino di recuperare da soli questi oggetti.
: Perché i cani mordono i bambini
Perché il mio cane aggredisce i bambini?
Cani e bambini: «Mai lasciarli soli insieme» La piccola, la bimba di 14 mesi, che era sola con il nonno, è uscita nel giardino della sua casa di Flero, provincia di Brescia: i cani l’hanno aggredita e ferita mortalmente alla testa, Il nonno non è riuscito ad aiutarla: è stato morsicato ed è finito in ospedale.
Non si sa perché i pitbull abbiano azzannato Victoria, ma è già successo altre volte che i cani diventassero pericolosi per i bambini dei loro proprietari. Come può accadere? E come evitarlo? Ne abbiamo parlato con Chiara Mariti, medico veterinario esperto in comportamento, ricercatrice del Dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa e membro fondatore dell’Avec, associazione di medici veterinari esperti in comportamento.
Perché accade che i cani aggrediscano i bambini? «Perché sono anche fisicamente più piccoli, e non sono in grado di interpretare il linguaggio dei cani e di leggere i loro segnali di avvertimento: i bambini sono le più frequenti vittime di morsicature, soprattutto di quelle letali.
- Per un cane è più facile morderli, ad esempio, sulla testa, o nelle zone più delicate del corpo».
- E quali sono i segnali di avvertimento? «Il ringhio è uno di quelli fondamentali.
- Ma lo sono anche i segnali di paura, come le orecchie e la coda basse: un cane intimorito può reagire in modo aggressivo.
- Un altro è lo snapping, il “morso a vuoto” in aria, con cui il cane indica uno stato di tensione.
Almeno il 90% dei cani manda segnali prima di aggredire». Che cosa può fare un genitore? «Intanto, non sgridare il cane perché ringhia: l’animale potrebbe smettere di inviare i suoi segnali di tensione e passare direttamente all’azione. È importante poi non lasciare mai soli i bambini con i cani: è necessaria la supervisione attiva di un adulto».
Fino a quando? «Fino a quando il bambino non ha nove o dieci anni: se fino ai quattro anni circa non sa interpretare i segnali del cane, quando ne ha 6 o 7 anni può iniziare a comportarsi in modo un po’ cruento, per sperimentare le reazioni dell’animale. Ad esempio, può mettergli un laccio, o strattonarlo.
E il cane può diventare insofferente». E un bambino piccolo come Victoria, che aveva poco più di un anno, come può scatenare la reazione aggressiva di un cane? «Anche un bimbo che gattona può raggiungere un cane che sta dormendo e disturbarlo, oppure irritarlo con la voce alta.
I piccoli non sono consapevoli delle loro azioni: non devono mai e poi mai essere lasciati soli con il cane». I pitbull sono più pericolosi dei cani di altre razze? «La differenza fra un pitbull e un altro cane è la potenza, ma tutte le razze possono mordere. I pitbull non sono più predisposti degli altri ad aggredire le persone: con nessun cane bisogna abbassare il livello di attenzione.
I pitbull prima sono stati demonizzati, poi considerati tutti buoni: è un errore in tutti e due i casi. Come i cani di tutte altre razze possono essere aggressivi o no: occorre sempre una valutazione individuale». Un cane tranquillo può diventare improvvisamente aggressivo? «Può succedere, anche se è un’evenienza rara, quando c’è un motivo scatenante.
- Può capitare che aggrediscano se li si tocca dove sentono dolore.
- L’aggressività è una risposta che non si può mai escludere.
- Sono rarissimi i casi in cui i cani aggrediscono senza una causa: può succedere, ad esempio, in caso abbiano un tumore cerebrale».
- Nel caso di Brescia, se ci fosse stato solo un cane l’attacco sarebbe stato meno probabile? «Impossibile dirlo, perché non si sa quale sia stata la causa scatenante dell’aggressività.
Se un cane attacca, spesso l’altro gli va dietro: si possono creare alleanze, ma non è detto. Bisogna esaminare sempre la situazione specifica e non si può generalizzare». La situazione in cui il cane vive ed è stato cresciuto è influente? «Molto. I cani hanno bisogno fin da piccoli di imparare a socializzare e a conoscere le persone, stabilendo con loro rapporti positivi, altrimenti diventano o paurosi o aggressivi.
Come difendersi dalle aggressioni dei cani?
Difesa attiva. – E se la minaccia degenera in aggressione? Se niente di quanto suggerito fosse bastato a calmare o dissuadere l’animale e questo continuasse a minacciarci, è il momento di utilizzare dei dissuasori, I cani vengono spaventati dai rumori forti e per un primo livello di difesa può essere efficace un Si tratta di un piccolo apparecchio molto comodo da portare durante gli allenamenti che si attiva semplicemente sganciando un perno.
- Emette un suono acuto e potente che arriva fino a 130 DB, utile anche per attirare l’attenzione della gente più distante e chiedere aiuto in caso di emergenza.
- In alternativa può funzionare la classica trombetta da stadio o una bomboletta ad aria compressa.
- Uno strumento estremamente efficace per scongiurare l’aggressione è la pistola al peperoncino,
Una ferma qualsiasi bestia feroce senza danneggiare la salute dell’animale. È assolutamente legale e assicura un effetto bloccante IMMEDIATO. A differenza degli spray raggiunge la distanza di 3 metri che significa anzitutto avere una discreta distanza di sicurezza tra noi e il cane.
Inoltre la pistola al peperoncino è molto più adatta per l’uso all’aperto perchè il colpo esce a forte velocità (180km/h) e non viene deviato o indebolito da agenti atmosferici come vento e pioggia. La particolare efficacia della MIDifendo GA3 è dovuta all’alta quantità di principio attivo irritante (non letale) di cui è composto il gel al peperoncino contenuto nelle cariche.
Se tutte le accortezze sono risultate inutili e l’attacco è inevitabile mantieni la calma ed estrai lentamente la tua pistola al peperoncino, il liquido raggiunge fino a tre metri generando una “rosa” che ti permetterà di colpire le parti sensibili del cane senza difficoltà, grazie alle forti esalazioni basterà un colpo per mettere in fuga l’animale.