Cerenia Cane A Cosa Serve
Nei cani, Cerenia può essere utilizzato per il trattamento e la prevenzione del vomito sia come compresse che come soluzione iniettabile somministrato una volta al giorno. Cerenia soluzione iniettabile può essere somministrato fino a cinque giorni e Cerenia compresse fino a quattordici giorni.

Quando dare Cerenia?

Le compresse di Cerenia sono somministrate ai cani per la prevenzione o il trattamento del vomito, alla dose di 2 mg di maropitant/kg di peso corporeo una volta al giorno per un massimo di 14 giorni.

Come funziona antiemetico?

Il vomito o emesi consiste nell’espulsione violenta del contenuto gastrico dalla bocca; generalmente è preceduto dalla nausea, sensazione del vomito, la quale però non necessariamente giunge al vomito vero e proprio. Spesso, comunque, alla nausea seguono i conati di vomito dovuti alla contrazione della muscolatura respiratoria, responsabile dell’atto del vomito.

  1. In genere il vomito si accompagna ad altri sintomi, come l’aumento della salivazione, il pallore, la sensazione di freddo e l’aumento della sudorazione.
  2. Il vomito è regolato a livello del SNC dal cosiddetto ‘ ‘centro del vomito “, situato a livello bulbare e protetto dalla barriera ematoencefalica, e dalla zona grilletto (CTZ), meno protetta e più facilmente raggiungibile.

A questo centro pervengono stimoli periferici da varie parti dell’organismo: dalla corteccia cerebrale, che può stimolare il centro mediante sapori, odori, ricordi, emozioni, immagini; dall’ orecchio, che trasmette soprattutto informazioni relative alla posizione del corpo rispetto allo spazio; da diverse parti dell’apparato digerente (gola, stomaco, intestino ); o da altri organi come il cuore,

Al centro del vomito arrivano anche altri stimoli, come traumi meccanici, sostanze chimiche tossiche (ad esempio tossine prodotte dal feto ), eventi emozionali sgradevoli o particolarmente importanti, chemioterapia, Una volta eccitato, il segnale del vomito viaggia lungo i neuroni afferenti, che lo inviano alle ghiandole salivari, alla muscolatura dell’addome, al diaframma e a diverse porzioni dello stomaco, dell’ esofago e del duodeno,

I farmaci antiemetici agiscono bloccando la trasmissione del segnale da parte del centro del vomito. I principali antiemetici sono:

  • Gli antimuscarinici, come la scopolamina somministrata per via transdermica mediante cerotti;
  • Gli antistaminici, anti H1 contro il mal da movimento e la nausea gravidica (ma solo in casi eccezionali; viceversa è bene evitare di assumerli perché riescono ad oltrepassare la barriera placentare);
  • I bloccanti dei recettori della dopamina, come il metoclopramide ( Plasil ) antiemetico e pirocinetico (agevola la peristalsi intestinale e la digestione );
  • Gli antiserotoninergici e i cannabinoidi, impiegati come antiemetici in seguito a chemioterapia;
  • Le benzodiazepine, esplicano un’azione antiemetica secondaria alla principale azione sedante, ideale in casi di vomito da ansia ;
  • I glicocorticoidi il cui meccanismo d’azione antiemetico è sconosciuto;
  • Gli antagonisti del recettore della neurochinina-1, anche questi indicati in caso di vomito acuto post chemioterapia, poiché inibiscono i recettori Actz che viceversa attiverebbero il centro del vomito.
  • Lo zenzero, antiemetico naturale largamente usato per placare la nausea in gravidanza

A cosa serve Prevomax?

Soluzione limpida, da incolore a giallo chiaro. Cani Per il trattamento e la prevenzione della nausea indotta da chemioterapia. Per la prevenzione del vomito ad eccezione di quello indotto da cinetosi. Per il trattamento del vomito, in combinazione con altre misure di supporto.

Quando dare Cerenia al cane?

Dosaggio parenterale di Cerenia (soluzione iniettabile) – Cerenia soluzione iniettabile deve essere somministrato per via sottocutanea o endovenosa, alla dose di 1 mg per kg di peso corporeo, una volta al giorno. La durata del trattamento parenterale non deve superare i 5 giorni.

  1. Per prevenire il vomito, Cerenia soluzione iniettabile deve essere somministrato con più di un’ora di anticipo, poiché la durata dell’effetto è di circa 24 ore, può essere somministrato la notte prima del trattamento chemioterapico.
  2. La forma iniettabile non è raccomandata per prevenire il vomito indotto dal mal d’auto.

Una volta dettagliata la dose e la durata dell’effetto di cerenia, va notato che il maropitant può accumularsi nell’organismo dopo la somministrazione giornaliera, quindi è possibile che dosi inferiori a quelle raccomandate siano efficaci nella prevenzione o nel trattamento del vomito.

Quanto dura l’effetto del cerenia?

Per la prevenzione del vomito, Cerenia soluzione iniettabile deve essere somministrato più di un’ora in anticipo. La durata dell’effetto è circa 24 ore e pertanto il trattamento può essere somministrato la notte prima della somministrazione di un agente che può causare vomito per es.

Cosa fare per aiutare il cane a vomitare?

Ultime news | Ambulatorio Veterinario Lazzari

  • Nel caso in cui il vostro animale abbia ingerito accidentalmente dei farmaci (es aspirina, paracetamolo) o delle sostanze potenzialmente nocive, come del veleno (es rodenticidi, insetticidi) o dell’antigelo (glicole etilenico), farlo vomitare subito potrebbe limitare di molto i danni.
  • Come fare?

Con una siringa senza ago fategli ingerire 2-3ml di acqua ossigenata per ogni kg di peso. In 10 minuti il cane dovrebbe cominciare a vomitare.

  1. Se non avete dell’acqua ossigenata, si può tentare con dell’acqua e sale.
  2. Questo serve perché venga assorbita la minor quantità possibile, dopo si che portate SUBITO il cane dal veterinario per una opportuna visita e terapia.
  3. Quando invece NON far vomitare un cane:
  4. -se sono passate più di 2 ore da quando ha ingerito la sostanza
  5. -se ha ingerito sostanze corrosive o irritanti (es varechina, ammoniaca)
  6. -se ha ingerito oggetti pungenti o di grandi dimensioni
  7. -se l’animale è privo di sensi
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Cosa fare se il cane soffre la macchina?

Le conseguenze del mal d’auto nel cane – Spesso la cinetosi inizia ad affliggere il nostro cagnolino quando è ancora cucciolo. Si associa, infatti, spessissimo alla sensazione di disagio e di paura che il piccolo sperimenta quando arriva nella sua nuova casa attraverso l’auto della famiglia che lo accoglierà,

  • Il senso di equilibrio dei cuccioli non è ancora perfettamente tarato e i sobbalzi del viaggio, le curve e il rumore del traffico possono aggravare il problema.
  • La cinetosi procura nausea, ipersalivazione, vomito, dolori addominali, tachicardia.
  • I cani possono soffrire di cinetosi anche solo alla vista della macchina, quando l’auto è ferma o solo per brevissimi tragitti.

Per il mal d’auto esistono diversi farmaci che possono contribuire ad alleviare o a evitare completamente il problema. I farmaci più efficaci nel trattamento della cinetosi canina sono gli antistaminici e gli antinausea. Gli antistaminici sono più efficaci quando la cinetosi sembra essere causata da ansia o paura del viaggio o dell’auto.

Questi farmaci di solito calmano il quattrozampe e alleviano l’ansia, apportando però una leggera sonnolenza. Il loro effetto è di breve durata ed è riservato pertanto ia viaggi più brevi. I farmaci antinausea, specie quelli contenenti fenotiazina, sono più efficaci nei casi in cui il cane sviluppa cinetosi conseguente al movimento fisico stesso.

Molti di questi cani amano viaggiare, ma non tollerano il movimento del veicolo. I derivati fenotiazinici forniscono sedazione e riducono o prevengono nausea e vomito. Questi farmaci hanno una durata maggiore rispetto agli antistaminici, ma possono causare più effetti collaterali, come confusione e possibile aggressività. Esistono ottimi rimedi naturali per contrastare il mal d’auto nei cani.

Come si cura la cinetosi?

Cinetosi: di cosa si tratta, cosa fare e evitare Dettagli Pubblicato: 06 Febbraio 2019 – Ultimo aggiornamento: 06 Dicembre 2021 La cinetosi o malattia del movimento o chinetosi, comunemente chiamata mal d’auto o anche mal di mare, mal d’aria, mal di treno, include una serie di disturbi che si manifestano quando ci si trova su un mezzo di trasporto (automobile, nave, aereo, treno).

  1. La cinetosi è provocata dall’invio al cervello di messaggi integrati contrastanti da parte degli organi principalmente coinvolti nell’equilibrio: orecchio interno, occhi, muscoli e articolazioni.
  2. In particolare, l’orecchio interno invia al cervello un segnale diverso rispetto a quello che perviene tramite gli occhi.

Ciò genera confusione e conseguente malessere. Tra le cause, è presente una ipersensibilità del centro dell’equilibrio (labirinto/apparato vestibolare) situato nell’orecchio interno che, nelle persone predisposte, sollecita più del dovuto il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale).

Di regola, il cervello percepisce il movimento attraverso segnali veicolati dalle orecchie, dagli occhi, dai muscoli e dalle articolazioni; quando si viaggia su un qualsiasi mezzo di trasporto, il cervello riceve segnali dai diversi organi ma in alcuni casi tali segnali possono essere contrastanti tra di loro.

Ad esempio, se si legge mentre si è in autobus, gli occhi sono focalizzati su un elemento, il testo del libro, del giornale, ecc, che risulta fermo. L’orecchio interno, invece, percepisce il movimento del mezzo di trasporto sul quale si trova e invia al cervello un messaggio diverso da quello comunicato dagli occhi.

  • Viceversa, quando si guarda fuori dal finestrino di un’automobile in marcia, l’occhio percepisce il movimento e invia il relativo segnale al cervello mentre l’orecchio comunica che si è seduti e fermi.
  • Questi segnali contraddittori possono provocare la cinetosi.
  • Si tratta di un disturbo piuttosto comune, soprattutto tra i bambini di età compresa tra i 2 e i 12 anni, e tra le persone che soffrono di,

Inoltre, le donne ne sono particolarmente colpite in, Non si tratta di una vera e propria malattia, ma può essere fonte di notevoli disturbi in chi ne soffre, rendendo particolarmente spiacevole il viaggio. È possibile prevenirla o ridurne gli effetti attraverso alcuni accorgimenti.

pallore nausea sudorazione fredda respirazione frequente (iperventilazione) salivazione eccessiva (ipersalivazione) stanchezza estrema (spossatezza) sonnolenza

Alcuni di questi sintomi possono anche essere contemporanei. Normalmente, i disturbi (sintomi) cessano al termine del viaggio. Nel caso di tragitti lunghi come, ad esempio, una crociera, migliorano man mano che il corpo si abitua. In casi rari, le persone non riescono ad adattarsi e soffrono per tutta la durata del viaggio e oltre.

orecchio interno (labirinto/apparato vestibolare), controlla la direzione del movimento (su/giù, sopra/sotto, avanti/indietro, ecc.) occhi, verificano la posizione del corpo nello spazio e le direzioni del movimento recettori di pressione, presenti nelle articolazioni degli arti inferiori e nella colonna vertebrale, indicano quale parte del corpo è in basso e a contatto con il suolo recettori sensoriali muscolari e articolari (chiamati anche recettori propriocettivi), segnalano quali parti del corpo sono in movimento indipendentemente dai segnali inviati dall’occhio sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale), elabora tutte le informazioni che gli pervengono contribuendo al mantenimento dell’equilibrio

I disturbi tipici della cinetosi compaiono quando il sistema nervoso centrale riceve messaggi contrastanti dai quattro sistemi sensoriali. Non si conoscono esattamente le cause che determinano la comparsa dei disturbi in alcune persone e non in altre.

  • La cinetosi colpisce soprattutto i bambini tra i 2 e 12 anni, le donne, in particolare durante la, e le persone che soffrono di,
  • Nei bambini è più frequente, probabilmente perché il complesso sistema che regola il senso dell’equilibrio non è ancora ben sviluppato.
  • Normalmente, con il processo di crescita il disturbo si attenua fino a scomparire del tutto.

La cinetosi, inoltre, appare più frequentemente nelle persone che viaggiano per la prima volta su un certo veicolo, oppure quando il movimento è più intenso e marcato del solito come avviene, ad esempio, quando si viaggia in nave e il mare è particolarmente agitato o quando si verificano turbolenze d’aria mentre si è in aereo.

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Oltre ai più comuni mal d’auto, mal di mare e mal d’aria, alcuni individui possono soffrire di cinetosi anche quando si trovano sulle giostre o guardano immagini in movimento particolarmente veloci come avviene, ad esempio, in alcuni film, in videogiochi o su schermi di dispositivi elettronici (computer, smartphone, tablet).

Un caso a parte è il cosiddetto mal di sbarco, un disturbo che si può manifestare dopo un viaggio su una nave o su un aereo. Si manifesta quando, anche dopo lo sbarco, la persona continua a percepire la sensazione di movimento come se si trovasse ancora sul mezzo di trasporto.

Non esistono test o esami specifici per accertare (diagnosticare) la cinetosi. Il medico ne conferma la presenza in base alla storia personale dell’individuo che ne soffre e ai disturbi (sintomi) riferiti. In alcuni casi, per escludere altre cause, può prescrivere alcuni esami specifici come il test per l’udito, per il movimento degli occhi e per l’equilibrio e, a volte, anche una (RM) cerebrale.

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Accertato che si tratta di cinetosi, il medico consiglia la terapia più adeguata al caso, in base all’intensità del disturbo e all’età della persona. Esistono in commercio diversi farmaci specifici per contrastare i disturbi causati dalla cinetosi. Nella maggior parte dei casi hanno un’azione lieve e non necessitano di specifica prescrizione medica.

ridurre al minimo la sensazione di movimento sedersi nella parte anteriore dell’automobile posizionarsi nella area centrale della nave scegliere i posti vicino alle ali in aereo guardare dritto davanti a sé fissando un punto, come ad esempio l’orizzonte respirare aria fresca, aprendo un finestrino o posizionandosi nella porzione esterna della nave, se possibile chiudere gli occhi e respirare lentamente, concentrandosi sulla respirazione distrarsi, parlando con altre persone o ascoltando musica fare brevi soste, quando possibile, per prendere aria, bere acqua o fare una passeggiata mangiare zenzero (anche sotto forma di integratore), per contribuire a ridurre la sensazione di nausea

Comportamenti da evitare

leggere, guardare film o utilizzare dispositivi elettronici (computer, tablet, smartphone) guardare oggetti in movimento, come automobili, andamento delle onde o paesaggio che scorre sedersi nei posti opposti alla direzione di avanzamento del veicolo assumere cibi pesanti, piccanti o bevande alcoliche poco prima o durante il viaggio inalare odori forti come benzina, profumi o aria viziata fumare o stare vicino a persone che fumano andare sulle giostre, se si ha una sensibilità specifica

Nel caso di bambini piccoli, ai genitori si consiglia anche di:

partire la mattina presto, quando il bambino è ancora assonnato guidare tranquillamente, con velocità moderata e costante far mangiare un piccolo spuntino al bambino, con alimenti secchi come cracker o grissini, prima del viaggio e durante, se il viaggio è lungo far bere solo acqua o tè a piccoli sorsi, evitare bevande gassate distrarre il bambino con giochi o canzoncine mantenere l’ambiente dell’auto fresco e ventilato (lasciando un po’ aperto un finestrino o mediante l’aria condizionata)

Se questi accorgimenti non dovessero avere effetto si può pensare di prendere un farmaco. Tra quelli comunemente usati per la cinetosi vi sono gli da banco, ad esempio quelli contenenti dimenidrinato (sicuro per i bambini oltre i 2 anni) o la meclizina.

  • Possono avere la forma di capsule molli oppure di gomme da masticare e vanno presi almeno 30-60 minuti prima di iniziare il viaggio.
  • In caso di percorsi lunghi l’assunzione va ripetuta dopo 4-6 ore.
  • Altro farmaco molto utilizzato è il cerotto che rilascia scopolamina.
  • Va applicato dietro l’orecchio almeno due ore prima di iniziare il viaggio.

Deve essere usato solo dietro consiglio medico per i possibili effetti indesiderati (effetti collaterali come la dilatazione della pupilla o midriasi) che potrebbero comparire. Per i bambini, l’uso dei farmaci deve essere sempre consigliato e prescritto dal pediatra, anche se alcuni di essi sono rappresentati dai cosiddetti farmaci da banco e sono dispensati senza bisogno di ricetta medica.

  • Sebbene possano essere di aiuto, i farmaci spesso producono effetti indesiderati (effetti collaterali) come sonnolenza, secchezza della bocca e del naso o visione offuscata.
  • Metodi alternativi (non convenzionali) come la digitopressione o l’uso di magneti, attraverso l’applicazione di appositi braccialetti, sembrano poter contribuire alla prevenzione e al controllo della nausea, anche se non sono attualmente disponibili evidenze scientifiche sulla reale efficacia di questi sistemi.

Comunque, non provocando alcun effetto collaterale, possono essere presi in considerazione anche nei bambini. Non esistono complicazioni specifiche legate alla cinetosi perché i disturbi (sintomi) normalmente cessano al termine del viaggio. Se, invece, dovessero permanere anche dopo la sua conclusione o, comunque, dovessero presentarsi anche in assenza di movimento, è consigliabile consultare il proprio medico poiché potrebbero essere segnali di qualche altro disturbo come, ad esempio, la labirintite.

Cosa fare se il cane soffre la macchina?

Le conseguenze del mal d’auto nel cane – Spesso la cinetosi inizia ad affliggere il nostro cagnolino quando è ancora cucciolo. Si associa, infatti, spessissimo alla sensazione di disagio e di paura che il piccolo sperimenta quando arriva nella sua nuova casa attraverso l’auto della famiglia che lo accoglierà,

  • Il senso di equilibrio dei cuccioli non è ancora perfettamente tarato e i sobbalzi del viaggio, le curve e il rumore del traffico possono aggravare il problema.
  • La cinetosi procura nausea, ipersalivazione, vomito, dolori addominali, tachicardia.
  • I cani possono soffrire di cinetosi anche solo alla vista della macchina, quando l’auto è ferma o solo per brevissimi tragitti.

Per il mal d’auto esistono diversi farmaci che possono contribuire ad alleviare o a evitare completamente il problema. I farmaci più efficaci nel trattamento della cinetosi canina sono gli antistaminici e gli antinausea. Gli antistaminici sono più efficaci quando la cinetosi sembra essere causata da ansia o paura del viaggio o dell’auto.

Questi farmaci di solito calmano il quattrozampe e alleviano l’ansia, apportando però una leggera sonnolenza. Il loro effetto è di breve durata ed è riservato pertanto ia viaggi più brevi. I farmaci antinausea, specie quelli contenenti fenotiazina, sono più efficaci nei casi in cui il cane sviluppa cinetosi conseguente al movimento fisico stesso.

Molti di questi cani amano viaggiare, ma non tollerano il movimento del veicolo. I derivati fenotiazinici forniscono sedazione e riducono o prevengono nausea e vomito. Questi farmaci hanno una durata maggiore rispetto agli antistaminici, ma possono causare più effetti collaterali, come confusione e possibile aggressività. Esistono ottimi rimedi naturali per contrastare il mal d’auto nei cani.

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Come si induce il vomito in un cane?

Come e quando far vomitare un cane – Nel caso in cui il vostro animale abbia ingerito accidentalmente dei farmaci (es aspirina, paracetamolo) o delle sostanze potenzialmente nocive, come del veleno (es rodenticidi, insetticidi) o dell’antigelo (glicole etilenico), farlo vomitare subito potrebbe limitare di molto i danni.

Come fare? Con una siringa senza ago fategli ingerire 2-3ml di acqua ossigenata per ogni kg di peso. In 10 minuti il cane dovrebbe cominciare a vomitare. Se non avete dell’acqua ossigenata, si può tentare con dell’acqua e sale. Questo serve perché venga assorbita la minor quantità possibile, dopo si che portate SUBITO il cane dal veterinario per una opportuna visita e terapia.

Quando invece NON far vomitare un cane: -se sono passate più di 2 ore da quando ha ingerito la sostanza -se ha ingerito sostanze corrosive o irritanti (es varechina, ammoniaca) -se ha ingerito oggetti pungenti o di grandi dimensioni -se l’animale è privo di sensi

Come mai il cane vomita?

Quando il cane vomita: perché e come aiutarlo. Il vomito nel cane è un fenomeno molto comune e spesso, fortunatamente, non nasconde cause molto gravi e preoccupanti. I nostri amici cani, infatti, tendono ad ingurgitare qualsiasi cosa per verificare che sia commestibile. L’area cerebrale che fa scattare il comando del vomito nell’organismo dei cani è molto sviluppata proprio per permettere loro di espellere le sostanze non commestibili velocemente e senza causare danni.

Prima di conoscere le principali cause del vomito nei cani, è bene imparare a distinguere tra vomito e rigurgito, Quando il cane espelle cibo non ancora digerito e che si presenta dunque ancora parzialmente intero, si parla di rigurgito. In questo caso il cibo appena masticato va ad accumularsi nell’esofago e non riesce a scendere.

Quando l’esofago è pieno, il cane rigurgita il cibo. Nel caso del vomito, invece, il cibo espulso ha già raggiunto lo stomaco ed è stato parzialmente processato. L’organismo attiva un meccanismo di autodifesa per espellere le sostanze indigeste. Il cane, prima di vomitare, appare spesso ansioso e cerca le nostre attenzioni.

ingestione di sostanze non commestibili;

esercizio fisico intenso e sforzi subito dopo mangiato;

pasti consumati troppo velocemente o troppo abbondanti;

presenza di parassiti nello stomaco;

mal d’auto, mal di mare, mal d’aria.

Il vomito nel cane annovera tra le cause scatenanti anche malattie e disturbi più gravi, Se il cane vomita può infatti trattarsi del sintomo di un’insufficienza renale, di malattie del fegato, colite, enterocolite, parvovirosi, cimurro, pancreatite, cancro, peritonite, diabete, gastrite acuta, allergie alimentari, avvelenamento, ostruzione intestinale.

La frequenza degli episodi, il colore e la consistenza del vomito possono esserci di grande aiuto per individuare la causa e capire quando è il caso di contattare il veterinario per una diagnosi. Se un cane vomita un fluido chiaro, giallastro e schiumoso probabilmente ha un problema di stomaco come la gastrite acuta,

O ancora potrebbe trattarsi di pancreatite, peritonite o di un’ostruzione intestinale. Contattate immediatamente il veterinario, in questi casi la tempestività è fondamentale. Se il cane è scosso da conati di vomito ma non espelle nulla, potrebbe trattarsi di dilatazione gastrica,

quando il vomito contiene tracce di sangue o presenta un colore marrone come il caffè. In questo caso è sangue parzialmente digerito;

quando il cane vomita più di una volta al giorno e continua a vomitare anche il giorno seguente;

quando il vomito è accompagnato da diarrea e/o letargia, ovvero uno stato di profonda depressione e apatia del cane, indifferente agli stimoli esterni che solitamente lo entusiasmavano;

quando il cane vomita nonostante non tocchi cibo da diverse ore;

in caso di gonfiore addominale.

I cani che subiscono maggiormente i danni del vomito, esponendo l’organismo al rischio di disidratazione, sono i cuccioli, i cani anziani e i cani malati, già debilitati da altre patologie. Per aiutare il veterinario ad effettuare una diagnosi accurata, è bene che noi proprietari annotiamo e segnaliamo al medico i sintomi associati al vomito, la frequenza degli episodi e la consistenza del cibo rigurgitato.

evitare di somministrare acqua e cibo al cane nelle dodici ore successive per consentire all’organismo di riprendersi;

trascorso questo periodo di digiuno, possiamo reintrodurre gradualmente acqua e cibo, iniziando con piccole quantità di acqua nella ciotola o due cubetti di ghiaccio e della carne di pollo morbida bollita e insipida. Se il cane tollera il cibo, si può gradualmente tornare alla normale alimentazione, in caso invece vomiti nuovamente, è bene contattare il veterinario per capire cosa non va.

In base alla causa scatenante del vomito, il veterinario può prescrivere una cura a base di antibiotici, farmaci antiemetici che controllano il vomito, o ancora può consigliarvi di apportare dei cambiamenti nelle abitudini alimentari e nello stile di vita del cane. da webmd.com : Quando il cane vomita: perché e come aiutarlo.