Come Adottare Un Cane Al Canile
Dove adottare? – Le associazioni locali e i canili sono il luogo ideale per conoscere cani da adottare. Professionisti e volontari conoscono a fondo i loro cani e possono darti consigli e aiutarti a scegliere quello giusto. Inoltre, tu e la tua famiglia sarete in grado di vederli e interagire con loro.

Quanto ci vuole per adottare un cane dal canile?

ECCO GLI STEP PER ADOTTARE UN CANE Il processo di adozione di un quattrozampe rappresenta un momento di grande eccitazione e cambiamento nella vita di ognuno di noi. Ecco di seguito i vari passaggi da seguire per aggiungere alla nostra famiglia un componente pelosetto. Il primo step da seguire consiste nell’identificare un canile o struttura adatta a ospitare cani abbandonati. Una volta al canile, solitamente, si viene sottoposti a un’intervista o un questionario, in modo da capire meglio quali possano essere i quattrozampe più adatti alle esigenze di ognuno. In seguito, si può provare a passare del tempo col pelosetto per entrare in sintonia con lui.

Per adottare un cane sarà necessario rispettare alcuni requisiti come: consegnare un documento di identità, dichiarare l’indirizzo di residenza o domicilio, essere maggiorenni e firmare un contratto in cui ci si impegna a soddisfare le esigenze di Fido.In molti canili questo processo è gratuito, in altri invece bisogna pagare una tassa di adozione, che va dai 100-150€ e comprende parte dei costi dei vaccini, del microchip e della sterilizzazione affrontati dal canile.A volte i canili offrono la possibilità di un periodo di “pre-affido” in cui si può sperimentare la convivenza con Fido.

Da compagni di Fido avrete degli obblighi da rispettare. Ad esempio, alcuni giorni dopo l’adozione, sarete tenuti a portare il vostro fedele amico dal veterinario per eseguire dei controlli di routine e consigli riguardo a vaccinazioni e possibili malattie o intolleranze.

Al termine della visita, il veterinario vi consegnerà il libretto sanitario di Fido, dove saranno presenti tutte le informazioni fondamentali (nome, peso, età, razza, eventuali patologie e gli appuntamenti vaccinali). Adottare Bau è un gesto di amore ed enorme responsabilità che sicuramente porterà una sferzata d’amore nella vostra casa.

Continua a leggere altri consigli utili sul nostro! : ECCO GLI STEP PER ADOTTARE UN CANE

Quanto tempo ci vuole per l’adozione di un cane?

Legalmente è possibile adottare un cucciolo dopo i 60 giorni di vita. Tuttavia, è consigliato posticipare l’adozione al termine del cosiddetto ‘periodo di condizionamento’ che termina dopo 90 giorni dalla nascita.

Chi paga il canile?

Canili in Italia – In Italia non esistono canili pubblici gestiti direttamente dallo Stato. Lo Stato infatti delega la gestione dei cani a strutture private convenzionate, che paga con i soldi pubblici: ogni comune organizza dei bandi che secondo criteri del tutto discrezionali assegnano la gestione dei cani ad un canile piuttosto che ad un altro.

  1. E’ assolutamente possibile infatti, che dei cani rinvenuti nel Lazio finiscano quindi in un canile disperso nelle Marche.
  2. In alcuni canili del sud, ma non solo, gli scandali (anche se essendo un fenomeno diffuso non vengono trattati come tali) per il sovraffollamento e le gare al ribasso (far spendere 60,00 Euro anziché 150,00 al mese a cane è per alcuni Comuni criterio preferenziale) per aggiudicarsi i quadrupedi rinvenuti in altre regioni, sono all’ordine del giorno.

Bisogna infine per completezza distinguere canili sanitari dove vengono portati per un primo accertamento i quasi 100.000 cani recuperati per strada ogni anno (i cani abbandonati sono di più ma molti muoiono prima di poter essere soccorsi), dai canili rifugio: strutture adibite all’accoglienza del cane in attesa di adozione che non ha più bisogno di accertamenti o assistenza medica (vi arriva circa il 70% dei cani rinvenuti: quelli che non sono stati reclamati da alcun proprietario).

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Come si fa il preaffido?

Pre-affido del cane: cos’è e come funziona? Per aumentare la probabilità che l’ adozione di un cane vada a buon fine è necessaria una buona conoscenza sia del cane che si dà in adozione, sia della persona o comunque della famiglia con cui il quattrozampe andrà a vivere. A tal fine tra i volontari e gli operatori che si occupano delle adozioni è stata messa in atto la pratica del pre-affido, con tutti i controlli a corollario.

Innanzi tutto chi segue l’adozione del cane si incarica di tenere un colloquio preliminare con gli aspiranti adottanti, cui sarà inoltre fatto compilare il questionario di pre-affido sull’apposito modulo. Con il controllo pre-affido si vuole di fatto valutare chi accoglierà il cane. In pratica l’incaricato volontario o l’operatore responsabile andrà a trovare la persona o la famiglia prima dell’adozione presso l’abitazione in cui il cane andrà a vivere, così da poter valutare sia il contesto che le persone coinvolte.

In questa occasione vengono di fatto poste le medesime domande presenti nel questionario del modulo di pre-affido, ma l’indagine si può anche allargare in base a ciò che viene osservato nel contesto domestico. Quello che gli operatori devono capire da questo colloquio di pre-affido è se chi si è proposto come adottante si rende realmente conto di cosa significa accogliere un cane in casa e di come questo cambierà la vita e le sue dinamiche, nel rispetto dei bisogni dell’animale.

  • L’altra cosa di cui ci si accerta, durante il pre-affido, è l’effettiva volontà di integrare il cane nel nucleo famigliare: il cane deve essere amato e accettato per com’è e chi lo adotta deve impegnarsi a dargli le cure e le attenzioni di cui necessita.
  • Questo significa essere disposti a fare sacrifici, a modificare la propria routine e crearne una nuova che si adatti alle esigenze del quattrozampe.

Alle volte i cani che vengono dati in adozione hanno alle spalle situazioni problematiche e può essere difficile accompagnarli nel loro percorso di recupero: per questo motivo è importante sincerarsi preventivamente che la famiglia sia effettivamente in grado di accogliere il cane.

  • La compilazione del modulo di pre-affido aiuta chi si occupa delle adozioni a capire se davvero ci sono i presupposti per l’affido e l’adozione.
  • Serve inoltre per identificare e quindi suggerire il cane più adatto alle esigenze degli adottanti.
  • Infatti, nonostante ogni modulo di pre-affido sia diverso dall’altro, di fatto in tutti vengono raccolte più o meno le medesime informazioni, ovvero (oltre ai dati anagrafici dell’aspirante adottante) quelle relative all’abitazione e al contesto in cui il cane andrà a vivere, al nucleo familiare (qualcuno soffre di allergie? Ci sono bambini? etc.) e alle abitudini lavorative di ciascuno, o quelle relative a come si progetta di far vivere il cane (dove si pensa di farlo vivere di giorno e di notte, quanto tempo trascorrerà da solo, quanto tempo gli si dedicherà per le passeggiate e altre attività, chi si occuperà di lui in caso di necessità/emergenza, e così via).

E, ancora, raccoglie informazioni che vogliono sondare sia la consapevolezza di chi adotta relativamente al fatto che un cane ha bisogno di essere seguito dal punto di vista veterinario (il che comporta una spesa), sia le aspettative rispetto al cane che si desidera accogliere (un cane da guardia o da compagnia, per esempio).

  • La raccolta di tutte queste informazioni aiuta a inquadrare l’adottante, ma non implica automaticamente che il cane venga sicuramente affidato.
  • Se gli aspiranti adottanti sono stati valutati idonei in fase di pre-affido, si procede quindi all’organizzazione del cane in famiglia, con la firma del modulo di affido.
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Dopodiché, i volontari e gli operatori incaricati dell’adozione rimarranno a disposizione per fornire eventuale aiuto ai nuovi proprietari. Si incaricheranno inoltre di fare visita periodicamente agli adottanti e al cane per valutare l’effettiva nuova vita dell’animale, oppure per fornire supporto qualora vi siano delle criticità. Consigli e articoli specifici per le esigenze del tuo cucciolo. Contenuti pensati dal nostro team di esperti. Iscriviti alla nostra newsletter : Pre-affido del cane: cos’è e come funziona?

Dove posso lasciare il mio cane per sempre?

Scegliere un canile se non si può più tenere il cane – Altra cosa che si può fare quando si ha un cane di cui non ci si può più prendere cura, e senza abbandonarlo, è quella di fare una ricerca per sapere se nel proprio luogo di residenza vi siano canili che possano accogliere il cane e come sono.

  • Capita, infatti, spesso di vedere e leggere notizie di canili dove i cani sono costretti a vivere in condizioni davvero terribili, per cui è necessario sapere con certezza che dove si lascerà il nostro cane è un posto dignitoso e dove possono assicurargli tutte le cure dovute.
  • E’, infatti, questa la prima premura di bravi padroni.

Essere costretti a dover lasciare un cane, infatti, non è sempre dipendente dalla volontà ma è possibile che nonostante voglia di tenerlo e amore per lui si verifichino condizioni i casa per cui non è più possibile averlo, per l’esempio l’insorgere di problemi di salute di bambini in casa, o se non si hanno più i mezzi economici per provvedere a tutte le spese e cure richieste per un cane.

  1. Il canile che si può cercare per lasciare il proprio cane può essere sia comunale che privato,
  2. I canili sono, per legge, obbligati, lì dove avessero chiaramente disponibilità di spazio e posti, a ricevere l’animale, pagando per la custodia del cane.
  3. Bisogna poi recarsi nel proprio Comune di residenza per registrare l’atto di rinuncia sul cane in modo da permette al canile di rendere il pet adottabile da un’altra famiglia.

In alcuni canili viene richiesto il pagamento di una somma per le spese di gestione del cane. : Cosa fare se non posso più avere e curare il mio cane. Le soluzioni per non abbandonarlo

Che fine fanno i cani portati al canile?

2, vieta la soppressione degli animali randagi e prevede che i cani presenti in canili e rifugi possano essere soppressi solo se gravemente malati, incurabili o di comprovata pericolosità.

Quanto costa prendere un cane?

Quanto costa un cane? – Innanzitutto, è bene effettuare qualche ricerca, soprattutto se non sei ancora sicuro di quale razza scegliere. In questo caso, pensa al tuo stile di vita, al luogo in cu vivi e al tempo che potrai dedicargli ogni giorno. Questo perché alcuni cani richiedono lunghe passeggiate o la necessità di passare molto tempo all’aria aperta, il che potrebbe essere un problema se vivi in un appartamento in città o lavori lontano da casa.

Acquisto presso un allevatore certificatoAcquisto presso un negozio di animaliAdozione presso un rifugio per cani

Dei tre, l’acquisto presso un allevatore è probabilmente l’opzione più costosa. A seconda della razza, infatti, un cane può costare tra 800 € e 1.200 € (alcune razze però, come il mastino tibetano, possono arrivare a costare fino a 2.500 €). L’acquisto presso un negozio di animali domestici è un’opzione, ma ricorda che qui non troverai cagnolini in vendita che non siano già stati svezzati, per cui dovrai aspettare almeno i 3 mesi di vita del cucciolo prima di poterlo portare a casa con te.

Vaccinazioni: da 20 € a 50 €Microchip: da 20 € a 30 €Oggetti essenziali (ciotola, guinzaglio, giocattoli, targhetta): da 50 € a 150 € a seconda dei materiali e design sceltiCibo per cani: da 15 € a 25 € al meseSterilizzazione del cane: da 150 € a 300 € per la sterilizzazione di un cane femmina; da 150 € a 200 € per la sterilizzazione di un cane maschio.

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Secondo quanto indicato, il costo di un cane si aggira intorno ai 600 € durante le prime settimane. La buona notizia è che molti di questi costi vanno affrontati una sola volta, perciò sarà più facile preventivare le spese legate al cibo, alla toelettatura e ai richiami vaccinali per il futuro.

Come vengono finanziati i canili?

Canili privati e comunali –

  1. I canili che siano pubblici o privati si occupano di accogliere i cani, addestrarli e riabilitarli, nonché cercano di trovargli una casa e dei nuovi padroni che si prendano cura di loro.
  2. La differenza tra i canili comunali e quelli privati non è rappresentata nemmeno dall’iter burocratico da affrontare per aprirli, né dalla gestione e dall’organizzazione delle strutture, quanto soprattutto dal modo in cui vengono finanziati.
  3. Ed infatti, i canili comunali sono finanziati con fondi pubblici (che possono essere erogati dallo Stato, dagli enti locali, oppure dalla Regione, dalle Province e dai Comuni, da privati, da associazioni di privati, da associazioni senza scopo di lucro o da chiunque voglia fare una donazione); i canili privati invece sono autofinanziati, e si fa spesso ricorso alle donazioni, alla beneficenza e alle raccolte di fondi per affrontare le spese.
  4. Ciò comporta che i canili aperti dai privati devono sempre dimostrare di lavorare con una certa qualità e di fornire un buon servizio, per convincere le persone a contribuire economicamente.

Quanto paga il Comune per un cane?

ADUC – Articolo – Adotti un cane randagio? Il Comune ti paga Adotti un cane randagio? Il Comune ti paga Articolo di 12 maggio 2022 8:40 Togliere i cani abbandonati dal canile. E anche risparmiare sulle spese del loro mantenimento. Sono questi gli obiettivi del nuovo regolamento “per l’adozione e il sostegno dei cani randagi”, approvato dal consiglio dei comuni. Un regolamento valido per i comuni di Barberino di Mugello, Scarperia e San Piero, Borgo San Lorenzo, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Vicchio e Dicomano, ma non per Firenzuola, perché questo Comune non ha aderito alla gestione associata della Polizia Municipale.

  1. Oggi i cani randagi catturati sui territori dei comuni del Mugello, se non se ne rintraccia il proprietario tramite microchip, dopo una sosta al canile Usl per i controlli sanitari, finiscono ricoverati nel canile comunale di Firenze.
  2. Nell’area mugellana, diversamente dal passato, non ci sono più strutture di accoglienza per i cani, accreditate dalla Regione Toscana, e così si deve andare a Firenze.

Qui il costo di mantenimento, sborsato dai Comuni è di 5 euro al giorno. Il Mugello ha 15 posti riservati nel canile fiorentino – non tutti sempre occupati – Comunque sia, anche con una decina di ospiti, il costo sfiora i 20mila euro. Ecco allora l’idea di incentivare la scelta di un cane mugellano ospitato nel canile, per chi è in cerca di un amico a quattro zampe.

E l’incentivo è un contributo economico di rilievo, fino a 1.200 euro. Se infatti si prenderà un cane che è in custodia nel canile da almeno tre anni, per tre anni si riceveranno 400 euro l’anno. Il contributo è di 300 euro annui se si sceglie un cane che è nel canile da almeno 180 giorni fino a tre anni, mentre spetteranno 200 euro per tre annualità a chi preferisce un cucciolo di età inferiore a un anno.

Gli animali potranno essere adottati da privati, associazioni o istituti che dimostrino di avere i requisiti per poterli trattare con il rispetto che meritano. E il regolamento prevede un’altra possibilità, che potrebbe suscitare anche qualche polemica: quella di “adottare a distanza” un cane, lasciandolo nel canile ma partecipando alle spese di mantenimento.