Come interpretare la tabella peso cuccioli cane Quando si accoglie un cucciolo in casa una delle prime domande che ci si pone è: quanto diventerà grande? Quando si conosce la provenienza del cane, se ad esempio è stato preso da un allevatore, è facile rispondere a questa domanda. Al contrario, quando non si conoscono i genitori del cane, è più difficile capire quanto diventerà grande da adulto.
- Ma come vengono classificati i cani in base al peso e all’altezza? Esiste una specifica tabella peso per classificare il cane in base al suo peso e alla sua altezza.
- I cani vengono classificati in base al peso e all’altezza.
- Vediamo come vengono classificati i cani in base alla taglia.
- I cani toy sono quelli che pesano meno di 5 kg e sono alti meno di 25 cm.
I cani piccoli pesano fra i 5 e i 10 kg e sono alti fra i 25 e i 35 cm.I cani medi pesano fra i 10 e i 25 kg e sono alti fra i 35 e i 50 cm. I cani grandi pesano fra i 25 e i 45 kg e sono alti fra i 50 e i 70 cm. Infine i cani giganti sono quelli che superano i 45kg di peso e i 70 cm di altezza.
La taglia dei genitori Il peso del cucciolo Grandezza delle zampe
Come abbiamo anticipato in precedenza, se si conoscono i genitori si può intuire quanto diventerà grande il cucciolo, ma spesso questo non è possibile. A volte infatti uno o entrambi i genitori del cucciolo sono ignoti e quindi bisogna utilizzare gli altri criteri.
Se un cane a 3 mesi pesa 1 – 3 kg è molto probabile che resterà di taglia piccola. Allo stesso modo, se a 3 mesi un cane pesa 10-15 kg probabilmente diventerà di taglia grande o gigante. A 14 settimane di vita un cane pesa più o meno la metà di quanto peserà da adulto. Per quanto riguarda l’altezza, a 6 mesi il cane è alto ¾ di quanto sarà alto da adulto.
Un altro criterio da utilizzare è osservare le zampe del cucciolo. Un cucciolo con zampe grandi probabilmente sarà un cane adulto di taglia grande o gigante. Quando si prende un cucciolo da un allevatore è facile sapere quanto diventerà grande perché si conoscono i genitori e la sua provenienza.
- Quando invece non si conosce la provenienza del cucciolo i criteri che abbiamo elencato possono dare delle indicazioni abbastanza precise sulla stazza che il cane avrà da adulto.
- Conoscere la stazza del proprio cane è molto importante soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione.
- Il è un criterio importante da conoscere per poter fornire al cane un’alimentazione corretta e bilanciata.
In caso di dubbi bisogna sempre consultarsi con il medico veterinario. Il medico potrà consigliare la al cane in base al suo peso e verificherà anche che il cane abbia un peso idonea alla sua taglia. : Come interpretare la tabella peso cuccioli cane
Contents
- 0.1 Quanto cresce un cane di 5 mesi?
- 0.2 Quanto cresce un cucciolo di 6 mesi?
- 0.3 Quanto deve pesare un cucciolo di cane di 3 mesi?
- 0.4 Quando finisce la crescita di un cucciolo?
- 1 Quando il cane smette di rosicchiare?
- 2 Quante volte deve uscire un cucciolo di 6 mesi?
- 3 Quanto deve crescere un cucciolo di cane alla settimana?
- 4 Quanto deve crescere un cucciolo di cane alla settimana?
Quanto cresce un cane di 5 mesi?
Il cucciolo tra i tre e i cinque mesi – Che sia di taglia grande o piccola, in questa fase, il tuo cucciolo crescerà abbastanza rapidamente. Entro cinque mesi, i cani di taglia grande avranno sviluppato la struttura scheletrica di cui hanno bisogno per l’età adulta e avranno raggiunto la metà del peso definitivo.
Quanto sarà grande il mio cane?
Tabella delle taglie per cani (altezza al garrese)
Taglia | Altezza al garrese | |
---|---|---|
Taglia: | Altezza al garrese: | 26 – 40 cm |
Taglia: | Altezza al garrese: | 41 – 57 cm |
Taglia: | Altezza al garrese: | 58 – 65 cm |
Taglia: | Altezza al garrese: | Oltre i 66 cm |
Quanto cresce un cucciolo di 6 mesi?
Il peso del cucciolo – Se incontrate il vostro cucciolo a 3 mesi e questo pesa 1-3 kg è facile che resti un cane di taglia piccola o addirittura mini. Se il invece il cucciolo della stessa età pesa 10-15 kg è chiaro che non resterà tanto piccolo, anzi diventerà un cane di taglia grande o persino gigante.
- Nel grafico sottostante presentiamo la crescita di cani di taglie differenti, dalla mini alla gigante, da 0 a 52 settimane.
- Per leggere facilmente il grafico, cercate l’età del vostro cucciolo sull’asse orizzontale, per esempio 3 mesi, cioè 12-13 settimane, individuate il peso del vostro cucciolo sull’asse verticale, per esempio 6 kg, e trovate così la linea più vicina al punto che avete individuato.
Nel nostro esempio siamo prossimi alla linea verde e quindi è probabile che il cucciolo da adulto sarà un cane di taglia media. Potete cliccare sul grafico per ingrandirlo. Il grafico è anche utile per controllare la crescita del vostro cucciolo se avete deciso di adottarlo. In alternativa, nel form sottostante potete inserire l’età (in settimane) e il peso del cucciolo e calcolare, mediante il pulsante, un’indicazione della taglia a cui appartiene e il peso approssimativo che raggiungerà una volta cresciuto. Se siete al canile, state scegliendo un cucciolo e non potete consultare velocemente il grafico, esistono dei metodi rapidi per capire la taglia del cucciolo in base al peso.
Il peso del cucciolo a 14 settimane (3-4 mesi) è la metà del peso che avrà da adulto, Quindi se un cucciolo a quell’età pesa 6 kg è probabile che da adulto ne peserà 12. Il cane potrebbe fermarsi a 10kg come arrivare a 15kg e oltre: la misura non è certamente precisa, ma almeno sappiamo che il cane dell’esempio potrebbe essere di taglia media (vedi tabella sopra). L’altezza del cucciolo a 6 mesi di vita è circa il 3/4 dell’altezza definitiva. Quindi se un cucciolo a 6 mesi è alto 30 cm al garrese, è probabile che da adulto arrivi a misurare 40cm, quindi rientrare nella taglia media (vedi tabella sopra).
Per concludere, non esistono metodi totalmente affidabili e sicuri per predire precisamente quando il cucciolo crescerà, ma i dati qui forniti possono dare un’idea approssimativa della taglia che raggiungerà e solitamente questo è sufficiente a rispondere alla domanda sulle dimensioni del cucciolo. ! Eccone un esempio.
Quanto deve pesare un cucciolo di cane di 3 mesi?
Come interpretare la tabella peso cuccioli cane Quando si accoglie un cucciolo in casa una delle prime domande che ci si pone è: quanto diventerà grande? Quando si conosce la provenienza del cane, se ad esempio è stato preso da un allevatore, è facile rispondere a questa domanda. Al contrario, quando non si conoscono i genitori del cane, è più difficile capire quanto diventerà grande da adulto.
Ma come vengono classificati i cani in base al peso e all’altezza? Esiste una specifica tabella peso per classificare il cane in base al suo peso e alla sua altezza. I cani vengono classificati in base al peso e all’altezza. Vediamo come vengono classificati i cani in base alla taglia. I cani toy sono quelli che pesano meno di 5 kg e sono alti meno di 25 cm.
I cani piccoli pesano fra i 5 e i 10 kg e sono alti fra i 25 e i 35 cm.I cani medi pesano fra i 10 e i 25 kg e sono alti fra i 35 e i 50 cm. I cani grandi pesano fra i 25 e i 45 kg e sono alti fra i 50 e i 70 cm. Infine i cani giganti sono quelli che superano i 45kg di peso e i 70 cm di altezza.
La taglia dei genitori Il peso del cucciolo Grandezza delle zampe
Come abbiamo anticipato in precedenza, se si conoscono i genitori si può intuire quanto diventerà grande il cucciolo, ma spesso questo non è possibile. A volte infatti uno o entrambi i genitori del cucciolo sono ignoti e quindi bisogna utilizzare gli altri criteri.
Se un cane a 3 mesi pesa 1 – 3 kg è molto probabile che resterà di taglia piccola. Allo stesso modo, se a 3 mesi un cane pesa 10-15 kg probabilmente diventerà di taglia grande o gigante. A 14 settimane di vita un cane pesa più o meno la metà di quanto peserà da adulto. Per quanto riguarda l’altezza, a 6 mesi il cane è alto ¾ di quanto sarà alto da adulto.
Un altro criterio da utilizzare è osservare le zampe del cucciolo. Un cucciolo con zampe grandi probabilmente sarà un cane adulto di taglia grande o gigante. Quando si prende un cucciolo da un allevatore è facile sapere quanto diventerà grande perché si conoscono i genitori e la sua provenienza.
Quando invece non si conosce la provenienza del cucciolo i criteri che abbiamo elencato possono dare delle indicazioni abbastanza precise sulla stazza che il cane avrà da adulto. Conoscere la stazza del proprio cane è molto importante soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione. Il è un criterio importante da conoscere per poter fornire al cane un’alimentazione corretta e bilanciata.
In caso di dubbi bisogna sempre consultarsi con il medico veterinario. Il medico potrà consigliare la al cane in base al suo peso e verificherà anche che il cane abbia un peso idonea alla sua taglia. : Come interpretare la tabella peso cuccioli cane
Quando finisce la crescita di un cucciolo?
La crescita fisica termina quando il cucciolo raggiunge l’altezza di un cane adulto, che ovviamente dipende dalla razza. In generale, le razze di taglia piccola raggiungono le dimensioni di un cane adulto a 12 mesi, mentre le razze di taglia grande possono continuare a crescere anche fino a due anni.
Quando il cane smette di rosicchiare?
A che età il cane crescendo si calma dipende dalla razza e dalla taglia – Più cresce la dimensione e maggiormente si allontana l’età nella quale il cane diventerà adulto. Ad esempio, quelli di dimensioni medie dovrebbero calmarsi e smettere di rosicchiare tutto tra i 12 e i 18 mesi.
Per quelli più grandi, invece, dovremo attendere i due anni, ma quelli “giganti” hanno un periodo che dovrebbe variare dai 30 ai 36 mesi. Ribadiamo che sono indicazioni di massima che possono variare in base ai casi. Diciamo comunque che, in linea di massima, tutti, dopo i 6 mesi, dovrebbero smettere di rosicchiare cose in casa.
: A che età il cane crescendo si calma e quando smette di rosicchiare tutto
Quante volte deve uscire un cucciolo di 6 mesi?
Quante volte portare fuori il cane e perché? – Gli animali hanno bisogno di movimento ed esercizio, esattamente come gli umani. Questo permette loro di tenere sotto controllo il peso, mantenere sane le ossa e le articolazioni, esprimere l’energia repressa, socializzare.
Quanto crescono i cani di taglia media?
Fino a che età cresce un cane di taglia media? – Le razze di cani di taglia media crescono circa fino ai 12 mesi di età, Il Labrador, taglia media per eccellenza, matura abbastanza rapidamente, raggiungendo l’altezza da adulto talvolta prima dei 12 mesi.
Quanto deve crescere un cucciolo di cane alla settimana?
La fase dell’allattamento nella femmina dura normalmente fino a quando i cuccioli hanno raggiunto l’età di 6-8 settimane ma sicuramente per le prime 4 settimane i fabbisogni nutrizionali dei cuccioli sono soddisfatti interamente dal latte. La crescita più naturale e sicura è garantita dal colostro, inizialmente, e poi dal latte materno ma può capitare che la femmina non abbia latte a sufficienza per i cuccioli o che per qualche problema alimentare o patologico non ne abbia del tutto: in tal caso deve intervenire l’allevatore.
Alimentazione sotto la madre Il principale obiettivo dell’allevatore, durante la fase d’allattamento materno, deve essere quello di fornire alla femmina un’alimentazione idonea sia dal punto di vista qualitàtivo sia quantitativo così da coprire i fabbisogni di crescita della cucciolata senza intaccare eccessivamente le sue riserve energetiche; per ottenere questo l’allevatore deve riuscire a trovare il corretto equilibrio tra la richiesta di latte da parte dei cuccioli e la produzione stessa di latte da parte della madre.
A seconda della razza, il peso di un cucciolo alla nascita può variare da 70 a 700 g e dopo una perdita di peso fisiologica il primo giorno di vita, che comunque non deve superare il 10%, il peso deve crescere molto rapidamente, dal 5 al 10% al giorno nel corso delle prime settimane; un controllo quotidiano del peso, a orari prestabiliti, aiuta a monitorare una corretta crescita.
- In linea di massima, un cucciolo che non prende peso per due giorni consecutivi deve essere controllato e seguito in modo particolare dato che qualsiasi ritardo nella crescita deve indurre l’allevatore a ricercarne rapidamente la causa.
- Il motivo infatti può essere legato alla madre se l’insieme della cucciolata è sofferente o a fattori soggettivi se solo alcuni cuccioli accusano il ritardo.
L’ascolto dei guaiti, l’osservazione delle poppate e del comportamento materno, la valutazione della vitalità, della temperatura rettale e dello stato di idratazione dei cuccioli rappresentano parametri utili da controllare regolarmente durante il primo periodo, quando la mortalità può comparire all’improvviso.
- La produzione lattea della madre in questa fase dipende dal controllo dei parametri ambientali e dall’alimentazione offerta.
- La madre, in lattazione, può essere nutrita a volontà, essendo quasi nullo il rischio obesità, data la notevole perdita di principi nutrizionali tramite il latte; i fabbisogni della femmina dipendono certamente dal numero di cuccioli da allattare ma superano spesso da tre a quattro volte i suoi fabbisogni di mantenimento standard, al picco di lattazione, quindi verso la terza settimana.
La madre non deve aver perso più del 10% del suo peso alla fine dell’allattamento quindi è essenziale un corretto equilibrio nella formulazione dell’alimento dato che l’aggiunta di un qualsiasi integratore alla razione rischia di interferire con l’assorbimento di altri principi nutritivi; la scelta ottimale è sempre quella orientata verso un alimento specifico studiato per la femmina in allattamento o l’utilizzo di un alimento per cuccioli, che presentano il vantaggio di rispondere ai fabbisogni della madre durante l’ultimo terzo di gestazione, durante l’allattamento e costituendo anche un alimento idoneo per lo svezzamento della cucciolata.
Ruolo dell’allevatore Al momento del parto l’allevatore deve ispezionare subito la cucciolata per individuare i cuccioli che presentino anomalie quali ad esempio la fissurazione del palato o un ritardo di crescita intrauterina; successivamente è bene assicurarsi che i cuccioli comincino rapidamente a cercare la mammella della madre e vi si attacchino così da assumere il colostro in quantità adeguata.
Questo primo secreto, oltre alle sue virtù nutritive, permette di stimolare la prima defecazione e apporta il 95% degli anticorpi necessari alla protezione dei cuccioli contro le infezioni. In questo modo la madre trasmette passivamente la sua capacità immunitaria ai cuccioli per le prime 5-7 settimana di vita dei piccoli, in attesa che sviluppino la capacità di difendersi anche aiutati dalle prime vaccinazioni.
I cuccioli sono in grado di assorbire il colostro per non più di 48 ore dopo il parto dato che successivamente gli anticorpi ingeriti vengono distrutti a livello gastrico prima del loro assorbimento; se i cuccioli quindi non ingeriscono colostro sono protetti solo dagli anticorpi che hanno attraversato la barriere placentare durante la gestazione.
Per ottenere una protezione ottimale dei cuccioli l’allevatore deve vaccinare la femmina nel mese che precede la monta mentre altri vaccini, ad esempio quello contro l’herpesvirus, sono da effettuare durante la gestazione. Durante il primo periodo di vita dei neonati l’allevatore si limita ad assicurarsi che la femmina possegga istinto materno, in particolare che provveda alla pulizia dei cuccioli, indispensabile per i loro riflessi di defecazione e minzione, e a sorvegliare le poppate mettendo eventualmente i cuccioli meno vitali alle mammelle posteriori, che forniscono un latte più sostanzioso.
Alimentazione artificiale In caso di assistenza materna non adeguata, per una cucciolata troppo numerosa, per insufficienza di latte o per qualsiasi altro motivo, che si traduce con lamenti incessanti di tutta o di una parte della cucciolata, l’allevatore ha due alternative: ricorrere ad un allattamento artificiale o cercare una balia che allatti tutti o alcuni cuccioli.
Nel primo caso il ricorso ad un latte sostitutivo adatto alla specie canina permette di solito di assicurare la sopravvivenza dei cuccioli, sempre che abbiano almeno assunto il colostro, anche se con un leggero ritardo di crescita, recuperabile comunque dopo lo svezzamento.
Esistono in commercio preparati in polvere pronti da diluire adatti ai cuccioli, altrimenti è possibile ricostituire il latte aggiungendo al latte vaccino intero un tuorlo d’uovo, un cucchiaio di panna, un cucchiaio di miele e un pizzico di sale; l’utilizzo di latte in polvere solitamente è più comodo, più immediato ed economico e la presentazione secca limita i rischi di diarrea nei cuccioli la cui acidità gastrica è ancora insufficiente per sterilizzare efficacemente il bolo alimentare.
Per l’allevatore sarà difficile allattare i cuccioli una ventina di volte al giorno, come farebbero i piccoli potendo attaccarsi alla madre, ma dovrà comunque mantenere un ritmo di una poppata ogni tre ore almeno per la prima settimana, rispettando i tempi del sonno, indispensabili ai fenomeni di attaccamento e di impregnazione.
Il latte va somministrato con il biberon o con una siringa privata di ago in caso di rifiuto alla suzione, ma in questo secondo caso la consistenza del latte deve essere più densa per stimolare il riflesso di deglutizione e limitare i rischi di errata assunzione, come passaggio di liquido nell’albero respiratorio.
Come trovare la razza di cane perfetta per te
Se invece è presente in allevamento una femmina a uno stadio di lattazione simile a quello della madre priva di latte, oppure in gravidanza isterica, si può proporle uno o più cuccioli da accudire; lo sfregamento del cucciolo da proporle contro i suoi cuccioli permette di impregnarlo di un odore che sembra favorirne l’accettazione; infatti, nel corso dei primi due giorni dopo il parto, anche se il cucciolo non è ancora attaccato particolarmente alla madre, quest’ultima sa riconoscere molto bene i suoi piccoli.
Quando i cani iniziano a dormire tutta la notte?
Cosa aspettarsi dalla prima notte con il vostro cucciolo – La prima notte con il vostro cucciolo in casa probabilmente si svolgerà in uno di questi due modi:
- Il vostro cucciolo sarà completamente esausto per via dell’eccitazione della giornata e si addormenterà subito.
- Il cucciolo avrà difficoltà ad ambientarsi. Trasferirsi in una nuova casa con estranei è un, anche se tutto sembra andare bene.
Prima di portare a casa il vostro cucciolo, chiedete al suo allevatore, alla famiglia adottiva o al canile un piccolo giocattolo, un asciugamano o una coperta che abbia l’odore della madre, dei fratelli o della casa precedente del cucciolo, da mettere nel luogo in cui dorme, prima di addormentarsi.
- Questi odori familiari lo,
- Più piccolo è il cucciolo, più è probabile che all’inizio non riesca a dormire tutta la notte,
- Ai cani non piace sporcare le zone dove dormono; per questo motivo, se il vostro cucciolo ha bisogno di fare i bisogni durante la notte, inizierà a piagnucolare.
- Quando lo sentite piangere, portatelo fuori a, poi riportatelo dentro e rimettetelo nella sua scatola.
La maggior parte dei cuccioli dai tre ai quattro mesi di età riesce a dormire tutta la notte, e a quel punto saranno pronti per dormire in una cuccia.
Come capire di che razza è un meticcio?
Test DNA per cani: dettagli sull’affidabilità – I test del DNA per i cani sono sì ancora agli inizi, tuttavia la tecnologia più avanzata in circolazione offre già risultati sorprendenti e accurati, I cani di razza mista possono avere patrimoni genetici complessi o semplici, ma uno dei modi più conosciuti e affidabili per capire l’incrocio di un cane meticcio rimane il test del DNA. Se desideri leggere altri articoli simili a Come capire l’incrocio di un cane meticcio – Test del DNA, ti consigliamo di visitare la nostra categoria Curiosità sul mondo animale,
Quando diventa adulto un meticcio?
Quando un cucciolo diventa un cane adulto? – Il tuo cucciolo non raggiunge la maturità all’improvviso. Come gli esseri umani, i cani attraversano diverse fasi prima di diventare adulti, anche se per loro la transizione è molto più veloce. Cane adulto che annusa un cucciolo che corre all’aperto. Ecco a che cosa fare attenzione man mano che il tuo cucciolo cresce: Maturità sessuale. Nella maggior parte dei casi i cani raggiungono la maturità sessuale verso i 6 mesi, in una fase dello sviluppo in cui sono ancora dei cuccioli, sia fisicamente che emotivamente. A questo punto gli organi genitali del cucciolo sono completamente sviluppati, rendendolo capace di riprodursi.
- Generalmente questo è il momento migliore per far sterilizzare il cane, maschio o femmina che sia, allo scopo di evitare cucciolate indesiderate e comportamenti sgraditi come “marcare il territorio” o vagabondare.
- Maturità fisica.
- Dal punto di vista fisico, i cani raggiungono la fase adulta a 1 anno di età, benché i cani di taglia grande possano crescere fino a 2 anni.
Quando il cucciolo raggiunge la maturità può ancora presentare comportamenti da cucciolo, ma le sue esigenze fisiche, compreso l’apporto calorico necessario e l’attività di cui ha bisogno per mantenersi in forma, diventano quelle di un individuo adulto.
- Maturità emotiva.
- Saprai quando il tuo cane ha raggiunto la maturità emotiva quando smetterà di comportarsi come un cucciolo o un adolescente e si calerà completamente nel ruolo di un cane adulto.
- Di solito, i cani emotivamente maturi si distraggono meno facilmente, ascoltano e ubbidiscono di più e hanno un comportamento più stabile e calmo.
I tempi di questi cambiamenti possono variare, ma la maggior parte dei cani raggiunge la maturità emotiva verso i due anni.
Quanto deve crescere un cucciolo di cane alla settimana?
La fase dell’allattamento nella femmina dura normalmente fino a quando i cuccioli hanno raggiunto l’età di 6-8 settimane ma sicuramente per le prime 4 settimane i fabbisogni nutrizionali dei cuccioli sono soddisfatti interamente dal latte. La crescita più naturale e sicura è garantita dal colostro, inizialmente, e poi dal latte materno ma può capitare che la femmina non abbia latte a sufficienza per i cuccioli o che per qualche problema alimentare o patologico non ne abbia del tutto: in tal caso deve intervenire l’allevatore.
Alimentazione sotto la madre Il principale obiettivo dell’allevatore, durante la fase d’allattamento materno, deve essere quello di fornire alla femmina un’alimentazione idonea sia dal punto di vista qualitàtivo sia quantitativo così da coprire i fabbisogni di crescita della cucciolata senza intaccare eccessivamente le sue riserve energetiche; per ottenere questo l’allevatore deve riuscire a trovare il corretto equilibrio tra la richiesta di latte da parte dei cuccioli e la produzione stessa di latte da parte della madre.
A seconda della razza, il peso di un cucciolo alla nascita può variare da 70 a 700 g e dopo una perdita di peso fisiologica il primo giorno di vita, che comunque non deve superare il 10%, il peso deve crescere molto rapidamente, dal 5 al 10% al giorno nel corso delle prime settimane; un controllo quotidiano del peso, a orari prestabiliti, aiuta a monitorare una corretta crescita.
In linea di massima, un cucciolo che non prende peso per due giorni consecutivi deve essere controllato e seguito in modo particolare dato che qualsiasi ritardo nella crescita deve indurre l’allevatore a ricercarne rapidamente la causa. Il motivo infatti può essere legato alla madre se l’insieme della cucciolata è sofferente o a fattori soggettivi se solo alcuni cuccioli accusano il ritardo.
L’ascolto dei guaiti, l’osservazione delle poppate e del comportamento materno, la valutazione della vitalità, della temperatura rettale e dello stato di idratazione dei cuccioli rappresentano parametri utili da controllare regolarmente durante il primo periodo, quando la mortalità può comparire all’improvviso.
- La produzione lattea della madre in questa fase dipende dal controllo dei parametri ambientali e dall’alimentazione offerta.
- La madre, in lattazione, può essere nutrita a volontà, essendo quasi nullo il rischio obesità, data la notevole perdita di principi nutrizionali tramite il latte; i fabbisogni della femmina dipendono certamente dal numero di cuccioli da allattare ma superano spesso da tre a quattro volte i suoi fabbisogni di mantenimento standard, al picco di lattazione, quindi verso la terza settimana.
La madre non deve aver perso più del 10% del suo peso alla fine dell’allattamento quindi è essenziale un corretto equilibrio nella formulazione dell’alimento dato che l’aggiunta di un qualsiasi integratore alla razione rischia di interferire con l’assorbimento di altri principi nutritivi; la scelta ottimale è sempre quella orientata verso un alimento specifico studiato per la femmina in allattamento o l’utilizzo di un alimento per cuccioli, che presentano il vantaggio di rispondere ai fabbisogni della madre durante l’ultimo terzo di gestazione, durante l’allattamento e costituendo anche un alimento idoneo per lo svezzamento della cucciolata.
Ruolo dell’allevatore Al momento del parto l’allevatore deve ispezionare subito la cucciolata per individuare i cuccioli che presentino anomalie quali ad esempio la fissurazione del palato o un ritardo di crescita intrauterina; successivamente è bene assicurarsi che i cuccioli comincino rapidamente a cercare la mammella della madre e vi si attacchino così da assumere il colostro in quantità adeguata.
Questo primo secreto, oltre alle sue virtù nutritive, permette di stimolare la prima defecazione e apporta il 95% degli anticorpi necessari alla protezione dei cuccioli contro le infezioni. In questo modo la madre trasmette passivamente la sua capacità immunitaria ai cuccioli per le prime 5-7 settimana di vita dei piccoli, in attesa che sviluppino la capacità di difendersi anche aiutati dalle prime vaccinazioni.
I cuccioli sono in grado di assorbire il colostro per non più di 48 ore dopo il parto dato che successivamente gli anticorpi ingeriti vengono distrutti a livello gastrico prima del loro assorbimento; se i cuccioli quindi non ingeriscono colostro sono protetti solo dagli anticorpi che hanno attraversato la barriere placentare durante la gestazione.
Per ottenere una protezione ottimale dei cuccioli l’allevatore deve vaccinare la femmina nel mese che precede la monta mentre altri vaccini, ad esempio quello contro l’herpesvirus, sono da effettuare durante la gestazione. Durante il primo periodo di vita dei neonati l’allevatore si limita ad assicurarsi che la femmina possegga istinto materno, in particolare che provveda alla pulizia dei cuccioli, indispensabile per i loro riflessi di defecazione e minzione, e a sorvegliare le poppate mettendo eventualmente i cuccioli meno vitali alle mammelle posteriori, che forniscono un latte più sostanzioso.
Alimentazione artificiale In caso di assistenza materna non adeguata, per una cucciolata troppo numerosa, per insufficienza di latte o per qualsiasi altro motivo, che si traduce con lamenti incessanti di tutta o di una parte della cucciolata, l’allevatore ha due alternative: ricorrere ad un allattamento artificiale o cercare una balia che allatti tutti o alcuni cuccioli.
Nel primo caso il ricorso ad un latte sostitutivo adatto alla specie canina permette di solito di assicurare la sopravvivenza dei cuccioli, sempre che abbiano almeno assunto il colostro, anche se con un leggero ritardo di crescita, recuperabile comunque dopo lo svezzamento.
Esistono in commercio preparati in polvere pronti da diluire adatti ai cuccioli, altrimenti è possibile ricostituire il latte aggiungendo al latte vaccino intero un tuorlo d’uovo, un cucchiaio di panna, un cucchiaio di miele e un pizzico di sale; l’utilizzo di latte in polvere solitamente è più comodo, più immediato ed economico e la presentazione secca limita i rischi di diarrea nei cuccioli la cui acidità gastrica è ancora insufficiente per sterilizzare efficacemente il bolo alimentare.
Per l’allevatore sarà difficile allattare i cuccioli una ventina di volte al giorno, come farebbero i piccoli potendo attaccarsi alla madre, ma dovrà comunque mantenere un ritmo di una poppata ogni tre ore almeno per la prima settimana, rispettando i tempi del sonno, indispensabili ai fenomeni di attaccamento e di impregnazione.
Il latte va somministrato con il biberon o con una siringa privata di ago in caso di rifiuto alla suzione, ma in questo secondo caso la consistenza del latte deve essere più densa per stimolare il riflesso di deglutizione e limitare i rischi di errata assunzione, come passaggio di liquido nell’albero respiratorio.
Come trovare la razza di cane perfetta per te
Se invece è presente in allevamento una femmina a uno stadio di lattazione simile a quello della madre priva di latte, oppure in gravidanza isterica, si può proporle uno o più cuccioli da accudire; lo sfregamento del cucciolo da proporle contro i suoi cuccioli permette di impregnarlo di un odore che sembra favorirne l’accettazione; infatti, nel corso dei primi due giorni dopo il parto, anche se il cucciolo non è ancora attaccato particolarmente alla madre, quest’ultima sa riconoscere molto bene i suoi piccoli.
Quanto dura un meticcio di taglia media?
Quanto vive un cane meticcio – In media un cane meticcio vive tra i 16 e i 18 anni ma si sono registrati anche casi di cani meticci che sono arrivati a vivere vent’anni. In generale negli ultimi decenni la vita media di tutti i cani, sia i meticci che quelli di razza, si è allungata di molto, infatti se negli anni ’30 del secolo scorso l’età media di un cane era di 7 anni, ora è di 12 anni.
Anche la taglia è un fattore che incide notevolmente sull’aspettativa di vita di un cane: più un cane è di grossa taglia e più la sua longevità media si abbassa, infatti si è constatato che i cani di grande taglia possono mostrare i primi segni di senescenza già a 5 o 6 anni. Si è anche osservato che i cani meticci sono più longevi dei cani di razza di taglia simile, ad esempio la vita media di un cane meticcio di piccola taglia è di 13-14 anni, di taglia media è di 11-12 anni e di taglia grande è di 9-10 anni.
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