Come Educare Un Cane Pastore

Come farsi ascoltare da un pastore maremmano?

Addestramento – Il Pastore Maremmano è un cane molto indipendente e come tale non è facilissimo da addestrare. Bisogna educarlo con pazienza e determinazione, stringendo un rapporto di fiducia. Se manca quest’ultima, sarà difficile riuscire a farsi ascoltare. Può essere una buona idea frequentare una scuola cinofila. Foto Pixabay Importante farlo socializzare anche con l’ambiente circostante. In ogni caso, dato che è un cane che ascolta molto, se lo addestrerete con calma e dimostrandovi rispettosi, riuscirete sicuramente nell’intento, Il rinforzo positivo è senz’altro utile, purché ci si comporti con il cane in modo sincero.

Come addestrare un cucciolo di pastore?

Scarica PDF Scarica PDF Pochi cani hanno la grazia e l’aspetto maestoso del pastore tedesco. Oltre a essere un esemplare fra i più fedeli, è anche un cane da lavoro e, generalmente, è felice di imparare. Considerate queste caratteristiche, il pastore tedesco è estremamente intelligente, atletico e desideroso di compiacere il padrone, il che lo rende un animale dalle mille risorse e facile da addestrare.

  1. 1 Inizia i primi tentativi di addestramento quando il pastore tedesco ha 8 settimane di vita. Sebbene si tratti di una razza facile da educare, questo cane è pur sempre molto forte e potente. Se inizi da un esemplare molto giovane, hai la possibilità di plasmare la sua personalità e strutturare un legame molto presto.
    • Se hai a che fare con un cane adulto, sappi che avrai comunque ottime probabilità di successo.
    • I pastori tedeschi sono molto protettivi verso i membri della propria famiglia, quindi devi socializzare molto presto con il cucciolo. In questo modo si abituerà a interagire con un’ampia varietà di persone e animali.
  2. 2 Inizia toccandogli con delicatezza zampe, orecchie, coda e così via, in modo che non si sentirà a disagio quando verrà toccato durante le visite veterinarie e dal toelettatore. Quando sarà adulto sarà un animale grande e devi prepararlo fin da piccolo ad accettare il taglio delle unghie, la pulizia delle orecchie, la misurazione della febbre e altre procedure. Se devi addestrare a tutto ciò un esemplare adulto, sarà un lavoro complicato.
  3. 3 Inizia l’ addestramento con dei comandi di base. Devi insegnargli a sedersi, a stare fermo, a dare la zampa, oltre a comportarsi “educatamente” in casa. Il cucciolo non capirà immediatamente i comandi. Devi avere pazienza quando non eseguirà esattamente gli ordini.
  4. 4 Usa delle ricompense alimentari e delle lodi per rinforzare positivamente i comandi. I pastori tedeschi amano imparare e sono estremamente motivati a eseguire gli ordini quando vengono premiati con dei dolcetti.
  5. 5 Evita l’aggressività legata al pasto. Accarezza il cucciolo mentre mangia, a meno che non percepisci un suo irrigidimento e questa tua azione lo faccia smettere di mangiare. Se noti che si innervosisce, smette di mangiare o inizia a ringhiare, allora devi gestire immediatamente la sua reazione aggressiva.
    • Insegnagli che le persone non sono una minaccia per il suo pasto versandogli altro cibo nella ciotola mentre mangia. Inizia con poche crocchette (o qualunque altro alimento gli stai dando) e poi aggiungine altre mentre sta mangiando, così assocerà le persone attorno alla ciotola solo a esperienze positive.
  6. 6 Gestisci l’aggressività legata al pasto togliendo la ciotola e facendo mangiare il cucciolo dalle tue mani. Il cane deve guadagnarsi ogni boccone ubbidendo al comando “seduto” o a un altro ordine. Non avrà nessuna ciotola da difendere.
    • Quando il cucciolo sarà più sicuro di sé e accondiscendente per quanto riguarda il cibo, puoi portare all’esterno un piatto o una ciotola e continuare la routine di alimentarlo dalle tue mani nonostante la presenza del contenitore. Tuttavia non concedergli, ancora, di mangiare dalla ciotola o dal piatto.
    • Fai in modo che la ciotola non sia un grande problema. Se un pezzo di cibo cade al suo interno, lascia che il cucciolo lo mangi e poi lodalo. Quindi continua a dargli da mangiare con le mani. Il cane deve capire che non sempre la ciotola è piena. Aumenta gradatamente la quantità di alimento che metti nel contenitore mentre ti siedi o stai in piedi vicino al cucciolo. Non ci vorrà molto prima che l’animale capisca che la tua presenza intorno alla ciotola significa “pappa!” e altre cose piacevoli, e che non c’è nulla che deve difendere da te.
    • Se hai l’impressione che il tuo amico a quattro zampe abbia bisogno di maggiori rassicurazioni per capire che tu sei la sua fonte di cibo, puoi dargli delle prelibatezze, come del petto di pollo arrosto.
    • Se, in qualunque momento, ti senti in pericolo, fermati. Rivolgiti a un addestratore professionista per evitare che tu o un membro della famiglia veniate attaccati, soprattutto se hai dei bambini. La protezione eccessiva della ciotola è un sintomo molto grave di paura che può scatenare dell’aggressività. Se noti questo comportamento nel cucciolo, sappi che deve essere affrontato il prima possibile, per far sì che non peggiori.
  7. 7 Fai in modo che il momento della pappa sia anche quello dell’addestramento. Puoi chiedere gradatamente al cucciolo di guardarti per ottenere altro cibo, poi di sedersi e aspettare e così via. È l’essere umano che deve avere il controllo del cibo e che premia il cane per un buon comportamento.
  8. 8 Abitua il cucciolo a comportarsi bene anche senza una ricompensa. Una volta che ha imparato un comando, puoi iniziare a ricompensarlo a intermittenza, così eviterai che si comporti bene solo per avere altro cibo. Continua però a lodarlo senza offrirgli, ogni volta, delle prelibatezze. Se stai lavorando per modificare un comando e ottenere una risposta più rapida, allora reintegra il rinforzo positivo del premio per cambiare il suo comportamento finché ottieni quello che desideri. Infine usa il cibo solo come ricompensa per le prestazioni davvero eccezionali.
  9. 9 Non scatenare la paura nell’animale. Non urlare; impara a riconoscere quando stai per perdere la pazienza e interrompi la sessione di addestramento con una nota positiva. Il cane percepisce la tua frustrazione grazie al linguaggio del corpo e al tono di voce. Ritenta un altro giorno, quando entrambi sarete freschi e riposati.
    • Se continui ad avere difficoltà, rivolgiti a un addestratore cinofilo.
  10. 10 Iscrivi il tuo pastore tedesco a un corso base di obbedienza per cuccioli. Solitamente, durante l’apprendimento dei comandi di base, deve essere presente un membro adulto della famiglia, che sarà il responsabile dell’addestramento. Successivamente, quando il cucciolo mostrerà costanza e di aver compreso i primi ordini, anche il resto della famiglia potrà partecipare.
    • Per partecipare a un corso, il pastore tedesco dovrebbe avere almeno 8-10 settimane di vita e aver iniziato la serie prevista di vaccinazioni. Esistono degli “asili” per cuccioli destinati a quegli esemplari ancora non del tutto vaccinati. I corsi prevedono diversi requisiti per accettare un cane e fra questi c’è sicuramente un ciclo completo di vaccinazioni.

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  1. 1 Inizia con le basi dell’ addestramento, I pastori tedeschi non sono molto diversi dai cani di altre razze, per quanto riguarda l’educazione. Se il tuo cane non conosce dei comandi semplici, come “seduto” o “zampa”, allora puoi iniziare da questi.
    • È fondamentale iniziare l’addestramento stabilendo un rapporto di fiducia con l’animale. Fai in modo che le sessioni educative siano divertenti e brevi e consenti al cane di fare qualche pausa per giocare e bere.
  2. 2 Usa il cibo, i giocattoli e le lodi per motivarlo. Il cibo è uno degli strumenti più forti per condizionare un cane. Quelli di altre razze, soprattutto con un alto istinto di caccia, rispondono meglio ai giocattoli. In ogni caso le lodi e le coccole, oltre a un altro premio di grande valore per l’animale, sono utili per comunicargli che si è comportato bene.
    • La tempistica della ricompensa è determinante. Devi lodare e premiare il cane nel giro di 2-3 secondi dal comportamento giusto per rinforzarlo. Se il cane compie un’altra azione fra l’esecuzione del comando e il premio, allora penserà che lo stai lodando per l’ultima cosa che ha fatto. Supponiamo, per esempio, che tu voglia che risponda al comando “seduto” e che tu abbia deciso di premiarlo solo quando si sarà accovacciato con tutte e quattro le zampe a terra. Se gli dessi il dolcetto/premio quando il cane si trova con una zampa alzata o in procinto di alzarsi, allora crederà che lo stai ricompensando proprio per questa azione.
    • I dolcetti dovrebbero essere piccoli e gustosi. Valuta di suddividerli in tre categorie: di valore basso, medio e grande; tienili come “armi” per plasmare il comportamento del tuo pastore tedesco e per aiutarlo ad apprendere i comandi. Quando ha imparato a eseguire un nuovo ordine, premialo con un dolcetto di valore medio o alto ogni volta che soddisfa la tua richiesta. Man mano che comprende meglio l’esercizio, inizia a dargli dei premi di basso valore in maniera intermittente. Puoi sempre ricorrere alle “super delizie” ogni volta che si comporta in modo eccezionale e desideri che ricordi di mantenere costante tale atteggiamento.
    • Passerai gradatamente a eliminare i premi in cibo e a limitarti alle lodi quando il tuo amico peloso diventerà costante nelle sue reazioni ai comandi. Non devi avere un cane che risponde agli ordini solo per ottenere il cibo e che ti ignori per il resto del tempo; potresti creare una situazione pericolosa.
  3. 3 Valuta l’addestramento con il clicker, Si tratta di un metodo che insegna al cane ad associare il suono del clicker a un suo comportamento positivo. Puoi iniziare premendo più e più volte il clicker quando gli dai da mangiare un dolcetto di alto valore, in modo che il pastore tedesco capisca che il “clic” significa “molto bene”. Una volta instaurata questa correlazione, puoi condizionare i suoi comportamenti premendo il clicker ogni volta che compie un’azione che gradisci. Puoi emettere un clic ben più in fretta di quanto potresti fare dandogli una delizia o lodandolo, quindi premi lo strumento immediatamente e poi dai al cane un dolcetto emettendo un altro clic. Questa tecnica è incredibilmente efficace perché consente al cane di imparare in fretta e di avere un feedback immediato.
  4. 4 Fai in modo che ogni sessione di addestramento non sia più lunga di 20 minuti senza fare una pausa. Se devi lavorare con un cucciolo giovane, dovresti ridurre questo periodo a 5-10 minuti. Solitamente, un alto numero di brevi sessioni è più efficace di una sola lezione molto lunga, soprattutto con i cani sotto i 6 mesi di età. La loro soglia di attenzione è piuttosto breve, e i cuccioli si stancano in fretta; la tua pazienza si esaurirà subito, se cerchi di educare un cagnolino esausto. L’addestramento deve essere un’esperienza felice e allegra, se vuoi ottenere la miglior risposta dal cane. Giocare con il cucciolo fra una sessione e l’altra gli permette di capire che gli esseri umani sono divertenti e non solo dei “maestri”. Pubblicità
  1. 1 Apprendi i concetti di base dell’addestramento canino. Impara a insegnare correttamente certi comportamenti al tuo cucciolo evitando gli errori più comuni. Esistono molti metodi e alcuni potrebbero essere più adatti di altri per te e il tuo cane. Ogni animale è un soggetto unico, così come il suo addestratore, quindi imparare i meccanismi del comportamento e dell’addestramento canino ti permetterà di avere tutte le conoscenze necessarie per interagire correttamente con il tuo amico a quattro zampe.

    Non esiste un metodo “perfetto”, quindi dovrai fare qualche ricerca per decidere quale approccio tenere. Esistono delle tecniche che si basano solo sul rinforzo positivo e altre che bilanciano quello positivo con quello negativo. Puoi anche tentare un certo metodo, per poi accorgerti che non ottieni i risultati sperati e quindi passare a un altro.

    Un addestratore esperto potrà aiutarti a risolvere questi ostacoli.

    • Leggi dei libri sull’argomento. Puoi fare qualche ricerca online e trovare dei validi ebook oppure recarti in una libreria ben fornita e trovare qualche testo che ti aiuti a orientarti nel mondo dell’addestramento cinofilo.
    • Guarda dei video che spiegano le tecniche di addestramento. Ce ne sono parecchi online, ma accertati che siano realizzati da esperti.
  2. 2 Impara quali sono le caratteristiche uniche del pastore tedesco. Devi sapere cosa significa prendersi cura di questo cane prima di adottarne uno. Sebbene la cura generale di un cane non cambi da razza a razza, devi ricordare che il pastore tedesco è un animale da lavoro che ha bisogno di moltissimo esercizio e stimolazione mentale. Renditi conto che dovrai avere molta pazienza e tempo a disposizione.
  3. 3 Parla con altri proprietari e addestratori. Vai alle mostre canine e osserva come i padroni e gli allenatori interagiscono con i propri animali senza trascurare le reazioni dei pastori tedeschi ai vari comandi e stimoli.
    • Rivolgiti a degli addestratori professionisti e chiedi loro di assistere a qualche lezione. Imparerai molto osservando le altre persone, pur non avendo un cane tuo.
    • Valuta se ti piace il modo in cui l’addestratore lavora con i proprietari e i cani. Tu e il tuo amico a quattro zampe imparerete meglio, se instaurate un rapporto di fiducia con l’insegnante. Visita il sito dell’ Associazione Professionale Nazionale Educatori Cinofili per avere ogni informazione e ottenere un punto di riferimento per trovare un buon addestratore per te e il tuo cucciolo.

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Dove tenere un pastore maremmano?

Pastore maremmano: di quali cure ha bisogno? – Come detto, il pastore maremmano è un cane forte e non esposto a patologie particolari, comprese quelle ereditarie. La vita media di un esemplare va dagli 11 ai 13 anni, Vive bene in spazi ampi e aperti e può adattarsi alla vita in appartamento solo se dotato di cortile dove esprimere la sua indole indipendente e fiera di guardiano integerrimo. Lo sguardo dolce di questo pastore maremmano non farebbe pensare a lui come ad un temibile guardiano FOCUS: Razze di cani: le 9 più grandi al Mondo La tosatura può essere evitata, ma nelle stagioni più calde deve poter disporre di uno spazio all’ombra e di abbondante acqua.

Quante volte deve mangiare un pastore maremmano?

Il Pastore Maremmano Abruzzese è una razza che non ha grosse pretese alimentari e generalmente non tende a ingrassare. E’ preferibile scegliere un mangime secco di qualità al posto del pastone fatto in casa, l’alimentazione deve essere bilanciata nei suoi fattori nutritivi e se non si è esperti è meglio lasciar perdere soluzioni improvvisate. Il cane adulto mangia circa 500 gr al giorno di mangime secco del tipo “mantenimento” per cani di grossa taglia, da suddividere in due pasti giornalieri. In un cane adulto è più pericoloso un eccesso di cibo che una scarsa alimentazione, una razione troppo abbondante potrebbe dar luogo a problemi come la torsione dello stomaco, una patologia che colpisce i cani di grossa taglia e che spesso è causa di morte, oppure il sovrappeso che affatica ed indebolisce in modo particolare le articolazioni. I nostri cani mangiano due volte al giorno anziché una per suddividere meglio la nutrizione nell’arco della giornata ed inoltre utilizziamo una alimentazione secca e non fermentescibile. La quantità e tipo di mangime necessario varia anche secondo altri fattori, come l’età (i cani anziani mangiano di meno), quanta attività fisica svolge il nostro cane, il periodo dell’anno, ad esempio: d’inverno se fa freddo è opportuno dargli un mangime più ricco, mentre d’estate è preferibile uno più leggero. Occasionalmente si può aggiungere al suo pasto un po’ di olio che fa bene al pelo o un tuorlo d’uovo. Ogni tanto un pò di pane secco che pulisce i denti e qualche volta un’osso gratificante! E’ preferibile che in prossimità del pasto il cane non beva troppa acqua. Durante la giornata il cane deve avere sempre a disposizione acqua fresca (non gelata) nella ciotola. Da cucciolo e fino all’età di 15 mesi necessita un alimentazione più ricca che lo aiuti nella crescita, da preferire un mangime tipo “super premium” per cani di grossa taglia, il quantitativo di mangime giornaliero varia in base all’età del cucciolo. Inizialmente, all’età di 2 mesi il cucciolo mangerà tre pasti al giorno per poi intorno al quarto mese passare a due pasti al giorno. Importante è di non sovralimentare il cucciolo al fine di non appesantire lo scheletro che non si è ancora consolidato e compromettere così il suo corretto sviluppo, questo ovviamente non significa neanche di lasciarlo troppo magro. Essendo un cane di taglia grande la sua crescita deve essere lenta e costante e sicuramente un mangime di alta qualità è da preferire. Il maschio completa il suo sviluppo intorno ai 3 anni mentre la femmina intorno ai 2 anni. Il cane anziano tende a fare meno movimento ed inoltre il suo metabolismo cambia con l’età, pertanto ha bisogno di una alimentazione meno ricca. Ci sono dei mangimi del tipo “senior” adatti per le età avanzate.

Cosa deve fare un pastore?

Il pastore: un mestiere sottovalutato e per nulla “semplice”! Quello del pastore è uno dei lavori più antichi dell’umanità, tuttavia oggi risulta essere una professione superata e praticamente sconosciuta alla maggior parte delle persone. Lo si può immaginare come una persona con scarsi rapporti sociali, che porta a spasso il suo gregge per lunghi periodi, dedita a una vita dura e di sacrificio. il pastore – gregge della famiglia Morandi (allevamento veneto ovini) In realtà è uno dei mestieri meno conosciuti e più sottovalutati, dalle molteplici sfaccettature e molto importante per la salvaguardia del territorio. Vediamo insieme cosa fa un pastore:

Controlla il territorio: mantiene gli alpeggi puliti, favorisce la crescita di una grande varietà di piante per l’anno seguente; non porta quasi mai il gregge a pascolare due volte nello stesso posto e con la sua attività protegge il territorio da smottamenti, frane, incendi. Conosce le piante di cui si nutrono le sue pecore, vacche o capre o i muschi scovati sotto la neve, nel caso delle renne. Riconosce le erbe dannose e quelle più adatte al benessere degli animali e alla qualità del latte, quindi, per quanto gli compete, è esperto di botanica. Sa di genetica: conosce i punti di forza e le debolezze della razza con cui lavora, con quali razze farla incrociare, riconosce gli esemplari più adatti perché la riproduzione sia forte e prolifica. È un po’ anche veterinario : sa riconoscere un animale sano e spesso sa curare quelli malati. Sa assistere i suoi animali durante il parto e sa quando metterli al riparo dal freddo. In base alle piante che gli animali scelgono al pascolo capisce di quali sostanze nutritive hanno bisogno. Sa addestrare i cani perché lo aiutino a dirigere e a raggruppare il suo gregge. È capace a mungere, fare il formaggio e stagionarlo.

Fonte slowfood:

Cosa fare dopo aver sgridato il cane?

Associa anche una comunicazione manuale – È necessario sgridare il cane e affermare “basta” con convinzione, associando anche una comunicazione chiara manuale. Ad esempio, puoi utilizzare con delicatezza, una mano e interagire sul collo del cane quando l’errore è realmente importante. Attenzione, però, bisogna agire con cautela ed emulare i gesti educativi naturali della madre.

Come educare un cucciolo di pastore tedesco a non mordere?

Lezione 1: regolare l’intensità del morso  – Puoi pensare che impedire al tuo cucciolo di mordere sin da subito sia una buona idea. Ma così facendo salteresti una fase vitale dello sviluppo cognitivo del tuo cane. Il cucciolo esplora il mondo attorno a lui con la bocca.

I morsi reciproci tra cuccioli permettono a ciascuno di imparare a inibire il proprio morso all’interno del gioco. Infatti, è molto importante per il cucciolo che morde imparare a riconoscere il limite oltre il quale il suo morso causa dolore e quindi imparare a regolare la pressione che esercita. Gli serve a sviluppare un’inibizione interna che gli impedisce di ricorrere a risposte eccessive in situazioni di stress o paura.

Per insegnare al cucciolo a non mordere con troppo vigore, tieni quindi in considerazione il modo naturale di giocare dei cuccioli. Mordicchiare con delicatezza è un comportamento naturale di ogni cucciolo, quindi lascia che lo faccia; ma appena il cucciolo morde la tua mano con maggiore intensità, emetti un guaito e non muovere la mano.

Quanto abbaia un maremmano?

Come e perche’ adottare cani pastori maremmani abruzzesi Perché sceglire oggi un cane pastore degli Appennini E’ ormai chiaro che questi cani non hanno più, se non in alcuni sporadici casi, il loro ruolo naturale di controllo degli armenti. Tuttavia in essi è rimasta quella fedeltà al padrone e la difesa del territorio in cui vive.

Il cane pastore, con la saggezza, l’equilibrio ed il coraggio che lo contraddistingue si pone in condizione, ancora oggi, di rischiare la propria vita senza limiti a difesa del suo padrone e delle sue proprietà.1) Frugale e parsimonioso nei pasti, non necessita di particolari cure e, nel caso estremo, basta un tozzo di pane o gli stessi avanzi di casa (come abituato da millenni in natura).2) E un cane che non soffre la solitudine e non abbaia nel caso in cui il padrone non sta nella propria abitazione anche per diversi giorni.3) La sua robustezza e la sua costituzione (derivante da una selezione naturale del DNA) lo rende quasi inattaccabile dalle malattie comuni ai cani.4) Non necessita di particolari toilettature perché ha un pelo autopulente, si richiede al massimo una spazzolata al pelo nel periodo della muta, che avviene in primavera ed autunno.5) Convive e difende volentieri gli altri animali da cortile (Tipo: cavalli, pecore, conigli, mucche, capre e galline) quindi si abbina, come nella sua tradizione storica alla difesa degli altri animali del proprio territorio.6) Non abbaia, quasi mai, senza motivo, ma solo per validi od opportune situazioni, poiché in azione di guardiania cerca, in primis, di scoraggiare l’intruso (Animali o persone) ponendosi in mezzo fra il pericolo esterno e la proprietà da difendere, dando avviso preventivo della sua presenza con latrati od abbai dissuasivi cercando di evitare il successivo suo inevitabile attacco all’intruso di turno.

Non è un cane che attacca a tradimento senza avviso ed avvertendo precocemente l’intruso, evita le problematiche legate agli altri cani da difesa, che in alcuni casi, attaccano anche vicini di casa o bimbi senza nessun avvertimento agli stessi (Nelle cronache, degli ultimi 20 anni, sono stati molti i casi di aggressioni non necessarie alle persone da parte di cani da guardia, ma nessuno di questi ha avuto come attore il cane pastore Maremmano Abruzzese).

Quanto dura la vita di un maremmano?

Quanto vive un pastore maremmano abruzzese? – La vita media di questo meraviglioso cane da pastore è di circa 12 anni. Sicuramente non uno dei più longevi, ma la sua costituzione gli permette di vivere la maggior parte della propria vita in buona salute e in forze.

facendolo visitare periodicamente da un veterinario, vaccinandolo per le malattie a cui può essere esposto, facendolo bere molto e spazzolandolo accuratamente durante i periodi più caldi, offrendogli un ricovero al chiuso nei periodi più freddi, e ovviamente curando la sua alimentazione

Quanto dura la vita di un pastore maremmano?

Il Pastore Maremmano Abruzzese è un cane rustico, resitente alle malattie, al freddo e alle intemperie e non ha bisogno di particolari cure. Nonostante la sua taglia, è un cane longevo, se ben curato può vivere anche oltre i 12 anni di età proprio grazie alla sua resistenza naturale. Non teme le temperature rigide e la pioggia e predilige la vita all’aria aperta. Durante il periodo estivo dovremo fare in modo che abbia uno spazio all’ombra, possibilmente a contatto con la terra, dove riposare durante le ore più calde. Tuttavia non dobbiamo dimenticarci di fornirgli un ricovero protetto dalle intemperie, come una cuccia oppure una semplice tettoia.

  1. La cuccia la userà molto poco, in particolare sarà usata nel cuore dell’inverno.
  2. Se la pioggia è leggera non andrà nemmeno a ripararsi.
  3. Essendo una razza che si è evoluta vivendo all’aperto e facendo del movimento quotidiano è importante che svolga regolare attività fisica che gli permetta un corretto sviluppo da cucciolo, ma anche quella tonicità muscolare e dinamicità quando diventerà grande.

Non è necessario che faccia notevoli sforzi, ma piuttosto che possa quasi quotidianamente fare attività fisica all’aperto, come passeggiate sia al guinzaglio che in libertà. Durante le giornate di pioggia il suo pelo si sporca di terra e fango, ma appena si asciuga lo sporco cade autonomamente ed il pelo ritorna bianco ed asciutto.

  1. Non è necessario lavarlo con il sapone se non ci sono motivi particolari.
  2. Il mantello del pastore maremmano abruzzese deve essere bianco senza macchie, d’inverno il mantello è più folto e dotato di ricco sottopelo per proteggere il cane dalle temperature invernali, mentre d’estate perde il sottopelo.

Il mantello non va mai tagliato durante l’estate, il mantello estivo ha la funzione di protezione dal caldo. Il mantello va spazzolato periodicamente, soprattutto nel periodo di muta (2 volte all’anno) quando perde il sottopelo lanoso, in modo di aiutare la caduta del pelo morto e così favorire la ricrescita di quello nuovo.

La spazzolata aiuta anche a non far formare quei grumi di pelo che si tendono a formare quando si gratta, in particolare dietro le orecchie. E’ consigliato di pulire periodicamente gli occhi e le orecchie con un batuffolo di cotone imbevuto di camomilla oppure di acqua tiepida. Quando si va dal veterinario fare sempre controllare le orecchie perchè possono annidarsi degli acari che se non rimossi creano irritazione e fastidio o peggio ancora delle otiti dolorose.

E’ necessario avere un veterinario di fiducia al quale rivolgersi per le necessità e per i consigli che riguardano la salute del cane, per il resto l’allevatore vi saprà dare le altre indicazioni. Nel periodo che va da aprile ad ottobre è necessario che venga protetto dai parassiti esterni, pulci, zecche, zanzare, ecc.

Anche i parassiti interni, vermi e batteri, vanno combattuti, in modo particolare durante la fase della crescita del cucciolo. Il veterinario saprà consigliare i prodotti, i tempi e le modalità da seguire. Il veterinario vi darà anche le indicazioni riguardanti i vaccini contro le principali malattie infettive e i protocolli vaccinali da seguire.

I nostri cuccioli all’età dei due mesi verranno consegnati ai nuovi proprietari con la prima vaccinazione effettuata con un vaccino pentavalente, per la prevenzione di infezioni dai virus del cimurro e parvovirus canino, epatite infettiva e parainfluenza. Infine, vi consigliamo di iniziare con le piccole cure già da cucciolo al fine di abituarlo ad essere toccato e di apprezzare le nostre attenzioni. Aiuterà anche a creare una relazione più aperta e con reciproca fiducia. Inoltre sarà un vantaggio quando dovremo portarlo dal veterinario. E’ bene farlo anche abituare gradualmente ai viaggi in automobile, inizialmente per brevissimi tragitti prima di fare una passeggiata. Fino ai cinque/sei mesi di età potrebbe facilmente non gradire andare in auto e tenderà a sporcare o a sbavare, ma crescendo questi disagi scompariranno. Se avete ulteriori dubbi o domande non esitate di contattarci!

Quando finisce di crescere un Pastore Maremmano?

Razze di taglia grande (come il Boxer e il Pastore Maremmano): fra 1 anno e mezzo e i 2 anni. Razze giganti (come il San Bernardo e l’Alano): dai 2 ai 3 anni.

Quanto costa mantenere un Pastore Maremmano?

Circa 1.000 € in un anno.

Come lavare un cane Pastore Maremmano?

CURA E SALUTE Il pastore maremmano abruzzese non teme le temperature rigide e gli acquazzoni anzi,predilige la vita all’aria aperta, tuttavia non dobbiamo dimenticarci di creare un ricovero protetto e riparato dalle intemperie. Quando stanno coricati a terra o nel fango diventano di color marrone,ma non appena smette di piovere con una “strizzata” del pelo ritornano bianchi ed asciutti.

Il pelo è lungo e folto dotato di ricco sottopelo per proteggere il cane dalle intemperie e dalle variazioni climatiche, va spazzolato periodicamente prima contropelo in modo tale che lo sporco venga eliminato e poi nella stessa direzione del pelo, curando la zona dietro le orecchie per non permettere la formazione di nodi fastidiosi. Sicuramente bisognerà fare particolare attenzione nel periodo cosiddetto della ” muta ” (circa 2 volte all’anno) quando perdono il sottopelo lanoso, magari facendo un buon bagno per facilitare la totale caduta del pelo residuo accelerandone in tal modo la ricrescita di quello nuovo. Non va dimenticata la pulizia delle orecchie alla quale si può procedere con un batuffolo di ovatta imbevuto di apposito liquido che servirà a sciogliere e ammorbidire il cerume creatosi. In conclusione con piccole e semplici cure periodiche garantiremo al nostro amico una vita sana e serena.

Un modo molto efficace per pulire il nostro cane è quello di inumidire il pelo con uno spruzzino e poi ricoprirlo con della fecola di patate; dopo qualche istante,quando fecola si unisce allo sporco presente sul pelo,si provvede a spazzolare energicamente il mantello del nostro amico cosicché tornerà bianco e della consistenza naturale tipica di questa razza.

Necessario sarà il controllo e la cura della pulizia degli occhi, da effettuare con l’ausilio di un batuffolo di cotone imbevuto di acqua borica o di acqua tiepida. Un consiglio utile è quello di sottoporre alle cure sopra descritte il nostro cane fin da piccolo in modo tale che lo stesso possa apprezzare le nostre attenzioni senza costrizioni.

: CURA E SALUTE

Perché il mio cane non mi ascolta?

Sapere quando emettere il comando – In molti casi, un cane ignora il comando di richiamo perché si occupa di affari più importanti: è assorto in una frenetica sessione di fiuto, di scavi o è impegnato a giocare con un compagno canino, per esempio. Non ha molto senso chiamare il tuo cane in tali situazioni – semplicemente non sarà ricettivo.

Quanto è intelligente il pastore maremmano?

Il Pastore Maremmano è un cane intelligente che ragiona con la sua testa, tuttavia ha bisogno di fare tante esperienze e ampliare il suo bagaglio di conoscenze, per poter affrontare il mondo con meno diffidenza e più spensieratezza.

Come si comporta il pastore maremmano con i bambini?

Come si comporta con i bambini? Come con tutti gli esseri deboli i Pastori Maremmani Abruzzesi sono estremamente difensivi. Soprattutto le femmine di questa razza hanno una dedizione verso i bambini quasi materno, quando ci sono in famiglia persone anziane e bambini consiglio sempre cuccioli femmine.

Quanto dura la vita di un pastore maremmano abruzzese?

Il Pastore Maremmano Abruzzese è un cane rustico, resitente alle malattie, al freddo e alle intemperie e non ha bisogno di particolari cure. Nonostante la sua taglia, è un cane longevo, se ben curato può vivere anche oltre i 12 anni di età proprio grazie alla sua resistenza naturale. Non teme le temperature rigide e la pioggia e predilige la vita all’aria aperta. Durante il periodo estivo dovremo fare in modo che abbia uno spazio all’ombra, possibilmente a contatto con la terra, dove riposare durante le ore più calde. Tuttavia non dobbiamo dimenticarci di fornirgli un ricovero protetto dalle intemperie, come una cuccia oppure una semplice tettoia.

  • La cuccia la userà molto poco, in particolare sarà usata nel cuore dell’inverno.
  • Se la pioggia è leggera non andrà nemmeno a ripararsi.
  • Essendo una razza che si è evoluta vivendo all’aperto e facendo del movimento quotidiano è importante che svolga regolare attività fisica che gli permetta un corretto sviluppo da cucciolo, ma anche quella tonicità muscolare e dinamicità quando diventerà grande.

Non è necessario che faccia notevoli sforzi, ma piuttosto che possa quasi quotidianamente fare attività fisica all’aperto, come passeggiate sia al guinzaglio che in libertà. Durante le giornate di pioggia il suo pelo si sporca di terra e fango, ma appena si asciuga lo sporco cade autonomamente ed il pelo ritorna bianco ed asciutto.

  1. Non è necessario lavarlo con il sapone se non ci sono motivi particolari.
  2. Il mantello del pastore maremmano abruzzese deve essere bianco senza macchie, d’inverno il mantello è più folto e dotato di ricco sottopelo per proteggere il cane dalle temperature invernali, mentre d’estate perde il sottopelo.

Il mantello non va mai tagliato durante l’estate, il mantello estivo ha la funzione di protezione dal caldo. Il mantello va spazzolato periodicamente, soprattutto nel periodo di muta (2 volte all’anno) quando perde il sottopelo lanoso, in modo di aiutare la caduta del pelo morto e così favorire la ricrescita di quello nuovo.

  1. La spazzolata aiuta anche a non far formare quei grumi di pelo che si tendono a formare quando si gratta, in particolare dietro le orecchie.
  2. E’ consigliato di pulire periodicamente gli occhi e le orecchie con un batuffolo di cotone imbevuto di camomilla oppure di acqua tiepida.
  3. Quando si va dal veterinario fare sempre controllare le orecchie perchè possono annidarsi degli acari che se non rimossi creano irritazione e fastidio o peggio ancora delle otiti dolorose.

E’ necessario avere un veterinario di fiducia al quale rivolgersi per le necessità e per i consigli che riguardano la salute del cane, per il resto l’allevatore vi saprà dare le altre indicazioni. Nel periodo che va da aprile ad ottobre è necessario che venga protetto dai parassiti esterni, pulci, zecche, zanzare, ecc.

  1. Anche i parassiti interni, vermi e batteri, vanno combattuti, in modo particolare durante la fase della crescita del cucciolo.
  2. Il veterinario saprà consigliare i prodotti, i tempi e le modalità da seguire.
  3. Il veterinario vi darà anche le indicazioni riguardanti i vaccini contro le principali malattie infettive e i protocolli vaccinali da seguire.

I nostri cuccioli all’età dei due mesi verranno consegnati ai nuovi proprietari con la prima vaccinazione effettuata con un vaccino pentavalente, per la prevenzione di infezioni dai virus del cimurro e parvovirus canino, epatite infettiva e parainfluenza. Infine, vi consigliamo di iniziare con le piccole cure già da cucciolo al fine di abituarlo ad essere toccato e di apprezzare le nostre attenzioni. Aiuterà anche a creare una relazione più aperta e con reciproca fiducia. Inoltre sarà un vantaggio quando dovremo portarlo dal veterinario. E’ bene farlo anche abituare gradualmente ai viaggi in automobile, inizialmente per brevissimi tragitti prima di fare una passeggiata. Fino ai cinque/sei mesi di età potrebbe facilmente non gradire andare in auto e tenderà a sporcare o a sbavare, ma crescendo questi disagi scompariranno. Se avete ulteriori dubbi o domande non esitate di contattarci!