L’addestramento, fondamentale per evitare di umanizzare il cane – Ecco perché imparare a dire “No!” è indispensabile. Anche se il cane vi si avvicina con l’espressione più tenera del mondo. Il divieto è necessario per poterlo educare. Per poter crescere un cane leale e obbediante, vi consigliamo di iniziare ad addestrarlo, e farlo socializzare, durante le 4 e le 20 settimane di vita.
- I cuccioli hanno un carattere ancora da plasmare e imparano più facilmente rispetto ai cani adulti.
- È importante insegnare comandi di base all’animale, come sedersi, sdraiarsi, stare fermo, rispondere al nome e andare a cuccia.
- È anche possibile proporre diversi trucchi o addestrarlo professionalmente.
Evitate che dorma con voi o che occupi zone della casa pensate per un uso ‘umano’. L’animale deve imparare a rispettare i vostri spazi, Il mantenimento della privacy è essenziale in ogni rapporto, incluso quello con gli animali domestici. Il rinforzo positivo è fondamentale per affermare e far memorizzare un buon comportamento,
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Che vuol dire umanizzare i cani?
Umanizzazione del Labrador. Una “Violenza” gentile !!!!!!!! Occhi dolci, sguardo suadente, comportamento affettuoso queste sono alcune caratteristiche dei Labrador che maggiormente inducono a rivedere in lui un essere umano bisognoso del nostro affetto e delle nostre cure.
- Umanizzare un cane è una forma gentile di ” violenza “.
- L’umanizzazione degli animali è un atteggiamento diffuso e antico, chiamato antropomorfismo.
- In campo zoologico significa assegnare agli animali sentimenti o attitudini tipicamente umane, come ad esempio la cattiveria al lupo, l’astuzia alla volpe, l’innocenza all’agnello, la stupidità all’asino ecc.
- Attuare comportamenti eccessivamente “umani” nei confronti dei labrador appaga il proprietario non di certo il labrador che può solo subirne le conseguenze senza comprenderne il significato, perché tali attenzioni non fanno parte del suo mondo e del suo modo di comunicare.
- La mancanza delle risposte istintive che contraddistinguono una razza è uno dei primi effetti negativi che si possono riscontrare a causa dell’umanizzazione.
- Il cane che viene trattato come un essere umano col tempo si disorienta si trova a dover assumere per abitudine indotta, comportamenti che sono contro la sua natura e i suoi istinti.
- Questi soggetti spesso evidenziano il loro disagio con dei segnali che purtroppo il più delle volte sono considerati richieste di attenzione e che scatenano nei proprietari azioni ancor più umanizzanti peggiorando così la situazione.
- Un esempio abbastanza evidente sono i Labrador che non sono abituati a rimanere da soli per medi periodi di tempo.
Questi di solito quando sono lasciati soli abbaiano compulsivamente dando sfogo alla loro frustrazione, e la risposta del proprietario è spesso quella di conformare la propria vita “all’esigenza” del cane. In realtà la gestione della solitudine proprio in un cane particolarmente sociale quale è il labrador è fondamentale per determinare l’equilibrio dell’animale e va insegnata nei primi mesi di vita, esattamente come farebbe una lupa con la sua cucciolata per andare a procurare il cibo.
- Una cosa da non dimenticare quando si accoglie in casa un labrador è che, sempre nel rispetto della sua condizione di animale, non siamo noi umani a doverci adeguare alle esigenze del cane ma il cane alle nostre.
- Altro segnale di disorientamento è la difficolta nell’alimentazione che in un labrador sembrerebbe impossibile ma capita più spesso di quanto non s’immagini.
- Possono esserci vari motivi che determinano l’inappetenza momentanea da parte di un labrador, escludendo patologie di varia natura che vanno ovviamente verificate, l’inappetenza non va “curata” proponendo al cane variazioni della dieta come scatolette di tonno carne di prima scelta pesce fresco, va semplicemente pesata e se del caso ignorata per essere disincentivata.
- Le voglie alimentari fanno parte delle abitudini umane non di quelle canine, per i cani il cibo è cibo è ha lo scopo di soddisfare la necessità primaria dell’alimentazione ai fini della sopravvivenza.
- Presentargli pranzetti che a noi appaiono gustosi mentre per lui non hanno nessun significato in più rispetto a quello del suo pasto abituale, e che magari lo ingannano perché hanno un odore appetente, è uno degli atteggiamenti che creano confusione nel cane e che a lungo andare lo porteranno a rifiutare la sua dieta fatta di cibi bilanciati per pretendere alimenti poco adatti, poco digeribili e quindi dannosi.
- Per restare in campo alimentare, anche la convinzione che il cane debba mangiare per forza tutti i gironi e agli stessi orari è sbagliata.
- Ricordo sempre a chi me lo chiede che i cani moderni derivano dai lupi e che anche se l’addomesticazione ha contribuito ad apportare alcune modifiche al suo sistema digerente, il cane, per natura, può affrontare diversi giorni di digiuno senza alcuna conseguenza.
- Paradossalmente il digiuno potrebbe risultare un aspetto positivo, consentendo all’organismo di espellere più efficacemente le tossine e assimilare correttamente i nutrienti.
- Altro aspetto che si nota in proprietari portati all’antropomorfismo esasperato è l’eccessivo ricorso a toelettature, bagni, profumi, spazzolature più che frequenti, nel tentativo assurdo di rimpiazzare l’odore naturale del cane con uno umano, senza considerare che tutti questi trattamenti cosmetici sono causa di dermatiti, irritazioni cutanee allergie e soprattutto nel labrador, dell’impoverimento dello spessore e delle caratteristiche d’impermeabilità naturali del suo mantello che lo porterà inesorabilmente ad avere freddo e a bagnarsi anche sotto una pioggerella leggera.
- Un’ altro degli aspetti dell’eccessiva umanizzazione, è il compulsivo ricorso alle cure veterinarie.
- La scusa che i cani non parlano induce taluni proprietari a considerare ogni anche minima variazione delle condizioni abituali come un segnale di malessere da curare con farmaci e cure varie.
- Da qui un eccessivo uso di antibiotici che creano successive resistenze è risposte inefficaci del sistema immunitario del cane.
- In definitiva il Labrador è un cane e bisogna lasciarlo vivere da cane, ricordandosi che i cani hanno modi differenti di comunicare e quello che si pensa possa valere per un esser umano non è quasi mai valido per un Labrador.
- Ogni proprietario dovrebbe guardarsi un serio documentario sulla vita dei lupi in natura e tentare di riconoscere nelle immagini, le similitudini che ci sono con gli atteggiamenti del proprio Labrador, questo aiuterebbe a comprendere quali siano le reali esigenze di un animale e come questo le esprime, oltre a ricordare che il Labrador è un ANIMALE e desidera vivere da ANIMALE.
: Umanizzazione del Labrador. Una “Violenza” gentile !!!!!!!!
Quando il cane fa i bisogni in casa?
Perché il cane fa i bisogni in casa: 2) Disturbi legati alla separazione – Se il tuo cane adulto fa i bisogni in casa quando non ci sei, potresti trovarti davanti ad un caso di ansia da separazione, Questo problema comportamentale si verifica unicamente quando il cane è solo, cioè in assenza del suo amico umano, ed è causato da alti livelli di stress.
Per determinare se si tratta effettivamente di ansia da separazione, il tuo cane dovrebbe defecare quando non sei a casa, ogni volta che si verifica un allontanamento e addirittura quando le uscite sono molto brevi. Se il tuo cane urina e defeca in casa quando lo lasci solo, probabilmente ti stai trovando davanti a un caso di ansia da separazione.
È importante non punire il cane se sporca in casa, abituarlo progressivamente alle tue uscite ed eseguire una corretta pulizia della casa con prodotti enzimatici.
Perché si sopprimono i cani?
Quando si può sopprimere un cane – Sono tre i casi in cui la legge prevede l’eutanasia degli animali domestici. La norma che regola le soppressioni è la 281/91, Questa è legale nel caso in cui:
Il cane sia gravemente malato, Questo si verifica quando non c’è più nessuna terapia efficace per curarlo. Il cane sia incurabile, Quando, infatti, non si può intervenire né per mezzo di medicinali né a seguito di un intervento chirurgico, la soppressione del cane può essere presa in considerazione al fine di evitare ulteriori e inutili sofferenze al cane. Lo stato di incurabilità deve essere stabilito dal veterinario. Il cane sia pericoloso, Si può optare per la soppressione con l’obiettivo di tutelare gli esseri umani e la loro incolumità, laddove l’addestramento non sia riuscito a educare correttamente l’animale.
Come piace essere accarezzati ai cani?
Quali sono le coccole che piacciono ai cani? – Ci sono sicuramente delle aree del corpo dove, in generale, le coccole sono più gradite al cane. Gola, petto, fianchi e costato sono parti del corpo in cui puoi dispensare carezze in tutta serenità. Anche il fondoschiena è ok, escludendo la zona inguinale.
Testa e pancia, al contrario di quanto si pensi, potrebbero essere invece aree off-limits, Farsi accarezzare su queste parti del corpo è per il cane un gesto di sottomissione, Accarezza queste aree solo se sei il proprietario del cane e se è lui a mostrartele. Cerca invece di evitare zampe e coda, nella maggior parte dei casi il cane non gradirà essere toccato in questi punti (ma lo capirai da te!), così come anche le orecchie, che in alcune razze sono molto delicate.
Un ulteriore consiglio che ti diamo, è quello di utilizzare il dorso della mano quando accarezzi il cane, soprattutto se è la prima volta che lo stai approcciando. La conoscenza sarà più tranquilla e graduale. Le coccole sono un momento di puro relax e armonia fra cane e padrone
Dove gli piace essere accarezzati i cani?
Coccole al cane: in quali punti le preferisce? La maggior parte dei cani ama le coccole, ma soltanto in determinati punti. Le carezze in altre zone del corpo, infatti, potrebbero scatenare l’effetto opposto, andando a stressare l’animale. Quali sono, allora, i punti migliori in cui accarezzare il cane per farlo stare bene? E quali i punti da evitare?
Sebbene ogni cane sia a sé e preferisca una zona rispetto a un’altra, possiamo generalmente dire che sicuramente la parte sotto il mento e la pancia sono tra le zone preferite dai nostri amici a quattro zampe.Sarebbe meglio sempre seguire il verso del pelo e non andare mai contropelo, cosa meno gradita al nostro fido.A molti cani piace anche essere accarezzati sul dorso, il punto anche di più semplice accessibilità da parte dell’uomo, sia quando l’animale si trova in piedi che seduto.
Quanto tempo può stare un cane senza fare i bisogni?
Quanto tempo può trattenere i suoi bisogni un 4 zampe? Cuccioli: un’ora per ogni mese di vita (ad esempio se il cane ha tre mesi, dovrà fare la pipì ogni tre ore). Adulti (da un anno in su): fino a otto ore ma preferibilmente non oltre sei.
Come si dice chi ama i cani?
Cinòfilo : persona che ama i cani.