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Cosa fare per dare via un cane?
Cos’è – Il proprietario di un cane che, per gravi motivi di salute o economici, sia impossibilitato a tenere con sé l’animale domestico, non può assolutamente abbandonarlo, ma può richiedere l’autorizzazione a consegnare l’animale al canile municipale.
- Prima di fare ciò, però, il proprietario deve impegnarsi personalmente – mediante richiesta ad amici, parenti, conoscenti, inserzioni web o nei giornali, veterinari etc.- a trovare una sistemazione alternativa al ricovero in canile.
- La Legge Regionale n.5/2005 attribuisce, infatti, la responsabilità della salute e del benessere degli animali ai proprietari ed ai detentori a qualsiasi titolo, i quali devono provvedere anche alla loro idonea sistemazione,
Tuttavia, se nessuno è disposto ad accogliere il cane, l’amministrazione comunale valuterà la richiesta di rinuncia alla proprietà, limitatamente alla disponibilità di posti liberi in canile e previa verifica, da parte degli uffici competenti, delle condizioni che determinano la richiesta di rinuncia.
Come cancellare un cane dall anagrafe canina?
Tutte le comunicazioni indicate di seguito possono essere inviate per email a [email protected] Smarrimento e furto del cane Lo smarrimento o il furto di un cane deve essere denunciato entro 3 giorni all’anagrafe canina del Comune in cui è iscritto il cane.
- Nel caso il proprietario ritrovi il proprio cane presso il Canile, è obbligato a pagare una somma a titolo di riscatto dell’animale, oltre ad una quota per il mantenimento (vedi link Tariffe Servizi Canile).
- Nel caso si sospetti il furto si consiglia di fare denuncia presso i Carabinieri o la Questura.
Cambiamento di residenza Il cambiamento deve essere segnalato al Comune in cui è iscritto il cane entro 15 giorni (l’iscrizione del cane all’Anagrafe Canina del Comune di residenza non comporta modifica del precedente codice di riconoscimento dell’animale).
In caso di provenienza dell’animale/i da altre regioni il documento di passaggio di proprietà deve avere l’intestazione dell’anagrafe canina dell’ASL di appartenenza del cane o del gatto compressivo del timbro validato dall’ASL. Inoltre occorre allegare il documento che attesta l’avvenuta microchippatura dell’animale, contenente il nome e la firma del veterinario che ha applicato il microchip.
Morte del cane La morte del proprio cane deve essere segnalata all’Anagrafe canina del Comune entro 15 giorni, La comunicazione può essere effettuata utilizzando il modulo scaricabile nella sezione “modulistica”. E’ possibile scegliere un servizio di incenerimento dei cani e gatti.
Cosa fare se il cane ti muore in casa?
Quando il cane muore in casa – Se il cane muore in casa, occorre contattare un medico veterinario o un centro di cremazione specializzato per la denuncia di morte, che verrà accertata tramite il “certificato di decesso”, Fra le altre cose, quest’ultimo deve contenere per legge la dichiarazione che il cane non ha contratto la rabbia e non ha morso persone o altri animali nei quindici giorni precedenti il decesso.
- In caso contrario, si dovrebbe infatti accertare che non li abbia contagiati con la rabbia.
- Il certificato di decesso e o di cremazione/sepoltura, deve essere presentato presso l’ Anagrafe canina dell’Asl per la cancellazione del nominativo, accompagnato dal modello per la denuncia e dal certificato di iscrizione all’anagrafe stessa.
I tempi entro i quali può essere espletata questa operazione variano fra i due e i quindici giorni, a seconda delle Asl di competenza. Per questo, quando muore un cane, si consiglia di avviare l’iter di comunicazione del decesso il prima possibile.
Quanto costa rinuncia al cane?
Rinunciare alla proprietà di un cane è gratuito.
Come si distrugge un microchip?
Solo un veterinario abilitato può effettuare l’inserimento o la rimozione del microchip.
Cosa si dice per la morte di un cane?
Perché quando muore un cane si dice «buon ponte dell’arcobaleno»? La morte di un animale domestico può essere un’esperienza devastante quanto la perdita di un essere umano a noi vicino. Emerge ad esempio da, in cui i partecipanti hanno constatato che il lutto per un cane o un gatto a volte è un evento emotivamente molto più intenso della perdita di una persona cara.
Il dolore che si prova non è però ampiamente riconosciuto, come ha rilevato la psicoterapeuta australiana Eliza Henry-Jones in un nel 2016 dal titolo «Il dolore per la perdita di un animale domestico è traumatico e universale. E allora perché non ne parliamo?». La scrittrice spiega: «Sebbene gli animali siano accettati come parte della famiglia, c’è ancora una percezione che la loro perdita non sia un dolore veramente valido.
La gente prova un senso di colpa, e molti si sentono a disagio nel chiedere una pausa dal lavoro, anche se pensano di averne bisogno. Altri hanno constatato di non sentirsi adeguatamente supportati da chi li circonda». A volte solo chi ha avuto un cane o un gatto può capire lo sconforto che si prova quando si perde il proprio amico a quattro zampe.
- Per aiutare un conoscente ad elaborare la perdita, spesso si usa il modo di dire «buon ponte dell’arcobaleno» (o semplicemente «buon ponte») al posto del classico «buon viaggio».
- Un’usanza molto diffusa sui social network.
- Ma cosa significa questa espressione? Le origini della leggenda del ponte dell’arcobaleno non sono certe, ma un cosa è sicura: l’usanza di salutare per sempre i nostri amici a quattro zampe si è diffusa esponenzialmente con i social media, soprattutto tra i millenials.
La teoria più comune vuole che il ponte dell’arcobaleno sia una sorta di figura retorica di antiche origini: deriverebbe infatti da una leggenda narrata dai nativi americani. Secondo qualcuno invece avrebbe legami con la mitologia norrena. In ogni caso, si tratta di una credenza, inizialmente tramandata a voce, che ai giorni nostri, grazie ad una poesia di un autore sconosciuto, viene usata per alleviare il dolore per la morte di un animale domestico.
Il ponte sarebbe infatti uno spicchio di paradiso destinato agli animali, un luogo in cui cani e gatti vivono in pace e non soffrono, prima di ricongiungersi per sempre con i loro amici umani: insieme attraverseranno il ponte dell’arcobaleno e non saranno più separati. La leggenda è diventata virale sul web sotto forma di poesia e l’autore dello scritto è tuttora incerto.
Il testo avrebbe iniziato a circolare negli anni ‘80 tra gli amanti degli animali. Di seguito una traduzione dall’inglese: «C’è un luogo in paradiso chiamato il ponte dell’arcobaleno. Quando muore un animale che è stato particolarmente vicino a qualcuno qui, quell’animale va al ponte dell’arcobaleno.
- Ci sono praterie e colline per ognuno dei nostri amici speciali, così loro possono correre e giocare insieme.
- Ci sono cibo, acqua e luce del sole in abbondanza e i nostri amici sono al caldo e soddisfatti.
- Tutti gli animali vecchi o malati sono tornati in forze e in salute, quelli feriti e mutilati sono nuovamente integri e agili, così come li ricordiamo nei nostri sogni dei giorni passati insieme.
Gli animali sono felici e contenti, eccetto per una piccola cosa: ad ognuno di loro manca qualcuno di veramente speciale, qualcuno che hanno lasciato dietro di sé. Corrono e giocano insieme, ma arriva il giorno in cui uno si ferma all’istante e scruta in lontananza.
- I suoi occhi illuminati sono assorti; il suo corpo desideroso inizia a fremere.
- Immediatamente si stacca dal gruppo, correndo e volando sopra l’erba verde, più veloce e più veloce ancora.
- Ti ha riconosciuto e quando tu e il tuo amico speciale finalmente vi incontrerete, vi abbraccerete gioiosi e non sarete mai più separati.
Baci felici colmeranno il tuo viso; le tue mani accarezzeranno di nuovo la testa amata e guarderai ancora una volta dentro quegli occhi fiduciosi, da molto tempo perduti dalla tua vita, ma mai assenti dal tuo cuore. E allora attraverserete il ponte dell’arcobaleno insieme.» : Perché quando muore un cane si dice «buon ponte dell’arcobaleno»?