Domanda di: Laura Ferraro | Ultimo aggiornamento: 29 marzo 2023 Valutazione: 4.4/5 ( 9 voti ) I cani difficilmente digeriscono i grassi e sul tuo animale domestico hanno le stesse conseguenze che hanno su noi umani: fanno ingrassare. Se consumati in eccesso, possono causare: pancreatite, aumento della frequenza cardiaca, emorragie interne, agitazione e convulsioni.
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Cosa succede se il cane mangia un pezzo di cioccolata?
Avvelenamento da cioccolato La nostra casa, per quanto ritenuto il posto più sicuro per far trascorre la giornata al nostro amico cane o gatto, può nascondere alcune insidie che bisogna assolutamente conoscere per evitare il peggio. Chi è che non ha mai ceduto allo sguardo implorante del proprio cane facendogli assaggiare qualche dolcetto? Ma quando si tratta di cioccolata bisogna davvero stare attenti: il cioccolato è velenoso per i cani.
Il cioccolato contiene due alcaloidi metilxantinici, la teobromina e la caffeina, che messi insieme sono estremamente tossici per l’apparato gastroenterico, i reni, il cuore e il sistema nervoso dei cani (e anche dei gatti) i quali metabolizzano queste sostanze molto più lentamente rispetto all’uomo.
Più il cioccolato è puro, maggiore è il pericolo: per un animale di 5 kg possono essere letali meno di 50 grammi di cioccolato fondente, mentre la dose letale del cioccolato al latte è di circa 250 gr, Certamente nessuno di voi darebbe da mangiare al proprio cane tutto quel cioccolato, ma tenete presente che anche dosi minori sono comunque tossiche.
- Il pericolo maggiore consiste però nel fatto che il cane è un animale che tende ad ingerire velocemente grandi quantità di cibo, quindi è soprattutto la possibilità di poter rubare tale delizia che mette a rischio la sua vita.
- Se vi accorgete che il vostro cane ha mangiato del cioccolato, non aspettate a vedere se compaiono sintomi, rivolgetevi subito al veterinario che valuterà per prima cosa se e come indurre il vomito.
I sintomi possono comparire a circa 1-4 ore dall’ingestione, e sono dapprima vomito e diarrea, poi iperagitazione, poliuria, disturbi cardiaci, tremori, iperriflessia e infine convulsioni; la morte può sopraggiungere dopo 12-36 ore, ma anche più lentamente in caso di ingestione cronica. Non esiste un antidoto specifico ma il medico veterinario metterà in atto delle terapie volte a ridurre l’assorbimento delle sostanze velenose e a contrastarne gli effetti tossici; le possibilità di salvare l’animale dipendono dalla quantità di cioccolato ingerito in rapporto al suo peso e dalla tempestività degli interventi terapeutici, oltre ovviamente dallo stato di salute precedente all’avvelenamento.
Cosa fare quando il cane mangia la cioccolata?
Indurre il Vomito – Se ci si accorge che l’animale ha ingerito grandi quantità di cioccolato ma non presenta ancora sintomi di intossicazione, si può intervenire inducendo il vomito ; a tale scopo si possono somministrare uno o due cucchiaini da tè (in base alla taglia dell’animale, oppure 3ml ogni 10 kg di peso) di una comune soluzione d’ acqua ossigenata al 3% 10 vol., diluita 1:2 in acqua (quindi una parte di acqua ossigenata e due parti di acqua normale).
Cosa succede se il cane mangia una nocciola?
Tutto quello che cani e gatti non devono mangiare Capita spesso di voler premiare i nostri animali domestici con snack che riteniamo golosi, senza tenere in considerazione che l**’organismo di cani e gatti non ha la stesse caratteristiche del nostro**.
- I cani possono davvero sgranocchiare un osso senza conseguenze? Il latte è davvero la merenda perfetta dei gatti? Siamo condizionati da leggende metropolitane o immagini ricorrenti, ma la verità è che esistono regole e attenzioni particolari da seguire.
- Anche se ci sembra che i nostri animali domestici trovino piacevoli alcuni cibi, non vuol dire che dovremmo continuare a farglieli mangiare.
Per non sbagliare, ecco una lista di alimenti sconsigliati o vietati. Aglio e cipolla L’aglio e la cipolla sono due degli alimenti più pericolosi per gli animali. Un’assunzione prolungata potrebbe causare la rottura dei globuli rossi e conseguente anemia.
- Patate Le patate non sono innocue come sembrano.
- In particolare, quelle non mature o poco cotte contengono la solanina, una sostanza che può essere dannosa per gli animali, se assunta in grandi quantità.
- Quindi: sì alle piccole porzioni, ma sempre ben cotte, da consumare sporadicamente.
- Caffeina e alcolici Può sembrare scontato, ma è sempre meglio sottolinearlo.
Niente caffè, tè, birra o vino per i nostri animali domestici, in quanto potrebbero renderli irrequieti e causare disturbi più gravi, come vomito e dissenteria. Dolci e latte Addio al luogo comune del gattino che beve il latte dalla ciotolina. Innanzitutto, come per l’uomo, un abuso di zuccheri può essere causa di obesità o diabete.
- Torte o gelati sono ovviamente proibiti, ma attenzione anche al latte: cani e gatti, in particolare i più adulti, non hanno un apparato capace di digerire il lattosio,
- Cioccolato Si tratta di uno degli alimenti più pericolosi per gli animali, a causa della teobromina,
- L’assunzione di questa sostanza, presente in maggiori quantità nel cioccolato fondente, potrebbe causare disturbi o avvelenamento.
Ossa L’immagine del cane che sgranocchia l’osso è iconica, ma potrebbe rivelarsi profondamente sbagliata. I cani amano mordicchiarle, ma alcuni tipi di ossa, come quelle di pollo o di maiale, si scheggiano facilmente e rischierebbero di essere ingerite, ferendo l’animale o soffocandolo.
Meglio rivolgersi a un veterinario per individuare la tipologia di **osso finto **più adatta al nostro cane. Side view outgoing dog eating appetizing treat while locating in living room. Copy space YakobchukOlena Frutta Gli animali possono mangiare la frutta? Verrebbe naturale dire di sì, ma in realtà ci sono delle limitazioni.
In primis, gran parte della frutta contiene semi che rischiano di causare un’ostruzione intestinale, con sintomi che di solito tardano a manifestarsi in tempo. Quindi sì a frutti come mele, arance e anguria, ma attenzione a rimuovere i semi quando presenti.
- Esistono anche tipi di frutta da vietare del tutto: basterebbero pochi grammi di uva o uvetta per indurre nei cani un’intossicazione.
- Non è ancora ben chiaro quale sia la molecola tossica presente in questo frutto, ma sono stati registrati molti casi di insufficienza renale acuta in seguito alla sua assunzione.
Frutta secca Alcuni tipi di frutta secca non sono pericolosi per i cani. Piccole quantità di arachidi e nocciole non rappresentano un problema, se sbucciati correttamente e se consumati al naturale, quindi senza sale o spezie. I pistacchi e le mandorle sono invece sconsigliati, in quanto più difficili da digerire.
Peggio ancora le noci e le castagne, In generale, la frutta secca è sconsigliata per i cani di piccole taglie e per i gatti. Avocado L’avocado sarà anche di moda, ma contiene la persina, una sostanza tossica per alcuni animali, presente soprattutto nei semi, nella buccia e nelle foglie. Si è creduto a lungo che cani e gatti non potessero assolutamente mangiare l’avocado, ma in realtà studi più recenti hanno rivelato che una piccola quantità non è nociva.
Gli animali che rischiano di più sono alcune specie di uccelli, come i canarini e i pappagalli, o animali più grossi, come i cavalli, Uova, carne e pesce crudi L’organismo degli animali è più fragile del nostro: gli alimenti crudi possono causare intossicazioni alimentari da salmonella o escherichia coli.
Che cosa fa male ai cani?
CIPOLLA – Cipolle, scalogno, erba cipollina e aglio sono tossici per i cagnolini. Che siano crudi, secchi o cotti, tutti possono causare irritazione gastrointestinale e danni ai globuli rossi. Bastano solo 100 grammi di cipolla per 20 kg di peso di un cane per causare effetti tossici, il che significa che se un cane di 20 kg mangiasse una cipolla media, sperimenterebbe livelli di tossicità elevati.
Cosa succede se il cane mangia una noce?
NOCI, NOCCIOLE E UOVA – Questi tre alimenti sembrerebbero totalmente innocui per i nostri piccoli amici, tuttavia non è affatto così. Noci e nocciole, infatti, contengono delle tossine che potrebbero provocare tremori, febbre e spossatezza. Le uova, invece, vanno assolutamente evitate se crude: il rischio di salmonellosi è infatti presente anche per gli animali.
Cosa succede se il mio cane mangia una noce?
Il mio cane può mangiare le noci? – Se date in piccole (piccolissime!) quantità, le noci ai cani non dovrebbero causare nessun tipo di problema. Il segreto sta nella moderazione: rimpinzare il tuo cane con questo alimento è sconsigliabile, e dovresti somministrargliele sporadicamente. Ma perché dovresti fare attenzione a questa tipologia di frutta secca? Vediamo cosa contengono le noci :
Tanti grassi insaturi : omega 3 e omega 6 fanno bene all’organismo, ma i grassi sono un macronutriente che in elevate quantità risulta indigesto per lo stomaco e l’intestino del cane. Inoltre, un’elevata percentuale di grassi corrisponde ad un elevato apporto calorico: la linea del tuo cane potrebbe non giovarne! Fosforo : se alimenti il tuo cane con le crocchette, stai sicuro che riceverà già tutto l’apporto di fosforo che gli serve. Un eccesso di questo minerale può infatti provocare calcoli alla vescica. Attenzione! Fibra, vitamine e minerali : indubbiamente, le noci contengono anche tante sostanze benefiche che le rendono uno snack salutare anche per il tuo pet.
Oltre al quantitativo, le altre accortezze da adottare quando dai le noci al tuo cane sono controllare sempre che non ingerisca il guscio e che siano al naturale (senza zucchero o sale aggiunti). Scopri la linea completa delle crocchette monoproteiche amusi 9 clienti su 10 le consigliano!
Dove si trova la teobromina?
Che cos’è la teobromina? – La teobromina è un alcaloide purinico presente nei semi delle piante del cacao (Theobroma cacao), della cola e nelle foglie di tè (Thea sinensis). La fonte principale di questa sostanza sono i semi di cacao, mentre nelle noci di cola e nelle foglie di tè la presenza della teobromina è inferiore.
- La teobromina è un isomero della teofillina (hanno cioè la stessa formula molecolare, ma differenti disposizioni degli atomi nelle loro molecole), dalla quale differisce per la diversa posizione di un gruppo metilico.
- Per quanto riguarda la produzione di teobromina a partire dai semi di cacao, si ottiene per estrazione dai gusci dei semi di cacao preventivamente privati dei grassi, per spremitura o con solventi.
Si può produrre anche per via sintetica.
Cosa fa il caffè al cane?
Cioccolata e bevande contenenti caffeina – La cioccolata, il caffè e il tè contengono teobromina, una sostanza dal sapore amaro. La teobromina è pericolosa per i cani in quanto colpisce il sistema nervoso e può portare a palpitazioni e problemi respiratori. Le dimensioni del tuo cane contano, ma anche una piccola dose può essere fatale.
- La cioccolata fondente contiene la maggior percentuale di teobromina, ed è quindi la più pericolosa.
- È questione di quantità: se il tuo cane ingerisce più di 2 grammi di cioccolata pura per ogni chilogrammo di peso corporeo, devi agire subito.
- Per esempio, sarebbe molto rischioso per un chihuahua del peso di 5kg mangiare una barretta di cioccolata da 10 grammi.
Con la cioccolata al latte il limite è leggermente più alto visto il ridotto contenuto di cacao, e per lo stesso motivo la cioccolata bianca è praticamente innocua. Inoltre, fai attenzione a non lasciare incustoditi sacchetti del tè o compresse di caffeina.
Perché i cani non possono mangiare il cioccolato?
Il cioccolato ai cani fa male È vero? Il cioccolato è velonoso per i cani? La risposta è si. Il rischio per il tuo cane tuttavia dipende dal tipo di cioccolato, dalla dimensione del cane e dalla quantità consumata. La componente presente nel cioccolato tossica al cane è chiamata teobromina.
A differenza degli umani i cani metabolizzano la teobromina molto più lentamente e questo causa un accumulo del livello tossico nel loro apparato. La dimensione conta Un cane di grande taglia può consumare una quantità maggiore di cioccolato di uno di piccola taglia, prima di accusare gli effetti indesiderati.
Inoltre, vale la pena ricordare che differenti tipi di cioccolato contengono differenti livelli di teobromina. Cacao, cioccolato e cioccolato fondente contengono il più alto tasso mentre il cioccolato al latte e il cioccollato bianco il più basso. Una piccola quantità di cioccolato causerà al vostro cane solamente un disturbo allo stomaco.
Probabilmente rigetterà o avrà la diarrea. Tuttavia una quantità maggiore, comporterà effetti collaterali più seri. La teobromina presa in quantità sufficienti può produrre tremori muscolari, attacchi, battito cardiaco irregolare o emorragia interna. A cosa fare attenzione L’ insorgenza dell’ intossicazione a base di teobromina è generalmente caratterizzata da una forte iperattività.
Non preoccupatevi se il vostro cane ha mangiato un cioccolatino o vi ha aiutati con l’ ultimo rettangolo della vostra tavoletta, perchè questa quantità non contiene una dose di teobromina sufficientemente pericolosa per lui. Mentre se avete un cane di piccola taglia che ha mangiato una scatola di cioccolatini, è consigliabile portarlo immediatamente dal veterinario.
Anche nel caso di una qualsiasi quantità di cioccolato al latte o bianco, meglio non rischiare e prendere delle precauzioni. Assumere anche solo una piccola quantità di cioccalato fondente può avvelenare un cane data l’alta quantità di teobromina che contiene; appena 25 grammi sono sufficienti ad avvelenare un cane di 20 kili.
Il trattamento convenzionale per intossicazione da teobromina è indurre a rigurgitare entro due ore dall’ ingestione. Se si è preoccupati che il proprio cane abbia ingerito una grossa quantità di cioccolato non bisogna esitare a contattare il proprio veterinario.
Quanta teobromina c’è nel cioccolato?
Teobromina La teobromina è l’alcaloide tipico del, Si tratta quindi di una sostanza naturale, dotata di una blanda azione diuretica, cardiotonica e vasodilatatoria, soprattutto a livello ; non a caso, dunque, veniva utilizzata come farmaco utile per combattere l’.
I ben noti effetti stimolanti del cacao sono legati proprio alla presenza di teobromina (contenuta in misura del 2% circa), congiuntamente alla caffeina (0,6-0,8%). Di conseguenza, in una al da 100 grammi, ritroviamo 600-1800 mg di teobromina e 20-60 mg di, Si tratta comunque di valori generali, che possono variare – anche considerevolmente – in relazione al tipo di semi, alle tecniche colturali e al processo di fermentazione a cui vengono sottoposti prima di essere torrefatti.
Nel cioccolato al il contenuto in teobromina è ridotto (perché minore è la percentuale di cacao), mentre è praticamente nullo in quello bianco. Piccole quantità di teobromina sono presenti anche nel (nelle cui foglie essiccate è presente in percentuale pari allo 0,2%), nel, nella e nel, La teobromina è un ingrediente comune di alcuni e di certe creme per il trattamento della, L’effetto stimolante sul sistema nervoso centrale è circa 10 volte inferiore rispetto a quello della caffeina; a dosi elevate, comunque, la teobromina può causare,, ansietà,,,, e vomito.
La teobromina, quando viene consumata in grandi quantità, è particolarmente tossica per i cani. In un esemplare da 10 kg, 200 grammi di cioccolato sono sufficienti per provocare, diarrea, irrequietezza, tremori muscolari, respirazione affannosa e, fino alla morte nei casi più gravi; in particolare, la dose letale è di 330 mg di teobromina per kg di,
Leggi l’approfondimento: » Seleziona pianta Abete Acacia Acerola Acetosa Achillea Millefoglie Aconito Adatoda Aglio Agnocasto Agrimonia Alchemilla Alkekengi Aloe Altea Amamelide Ammi o Visnaga Ananas Andrographis Anemone Pulsatilla Angelica Anice Anice Stellato Anice Stellato Giapponese Arancio Amaro Areca Arnica Arpagofito Artemisia Asparago Assenzio Astragalo Balsamo Perù Balsamo Tolùu Bardana Basilico Belladonna Bergamotto Betulla Biancospino Boldo Borragine Borsa Del Pastore Boswellia Bucco Butea superba Cacao Caffè Cajeput Calamo aromatico Calendula Camedrio Camomilla Camomilla Romana Canfora Cannella Di Ceylon Capelvenere Cappuccina Carciofo Cardamomo Cardiaca Cardo Mariano Carvi Cascara Cassia Catecu Catha Cavolo Celidonia Centaurea Centella asiatica China Chiodi di garofano Cicoria Cimicifuga Cipresso Citronella Clorella Coca Cola Colchico Combreto Condurango Consolida Coriandolo Cranberry Crespino Crisantemo americano Cumino Curcuma Damiana Digitale Dioscorea Drosera Dulcamara 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Picrorhiza Pilosella Pino Piscidia Podofillo Poligala Pompelmo Prezzemolo Psillio Pueraria mirifica Pungitopo Pygeum Quassia Quercia Rabarbaro Ratania Rauwolfia ribes Ricino Rodiola Rosa canina Rosmarino Ruta Salice Salsapariglia Salvia Sambuco Sassofrasso Sedum Segale cornuta Senna Serenoa repens Soia Solidago spirulina Tamarindo Tanaceto Tarassaco Tasso Tè Tiglio Timo Tormentilla Trifoglio Trifoglio fibrino Tuia Uncaria Uva ursina Valeriana Vaniglia Verbasco Verbena Veronica Viburno Vinca Viola del pensiero Vischio Vite Withania Yohimbe Zafferano Zenzero Zucca Seleziona malattia Acne Giovanile Acne Rosacea Acufeni Aerofagia Affezioni Tendinee Afonia Afte Algie Funzionali Alitosi Allattamento Allergia Anemia Angoscia Ansia Arteriosclerosi Artrite Gottosa Artrite Reumatoide Artrosi Asma Astenia Astenia Sex Uomo Astenia Sex Donna Blefarite e Congiuntivite Borse occhi Bronchite Calcoli Biliari Calcoli Renali Calcoli Salivari Calvizie Androgenetica Candida Capelli Fragili Carie Cefalea 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