Quali sono le cause della giardia? – È possibile trovare la Giardia ovunque nel mondo. I cani vengono infettati quando ingeriscono al forma cistica (oocisti) del parassita: questo può capitare bevendo acqua contaminata, mangiando cibo contaminato, leccando pelo contaminato o venendo a contatto con feci contaminate nell’ambiente.
- Le oocisti hanno forma ovoidale ed è sufficiente che dieci di loro colonizzino l’intestino per provocare l’infezione: i soggetti infestati, sia sintomatici che asintomatici, ne eliminano fino a un milione per grammo di feci, per diversi mesi.
- Le cisti di Giardia si insediano nella parte superiore dell’intestino tenue del cane (duodeno) dove iniziano a produrre molteplici larve in grado di muoversi (trofozoiti).
A questo punto i trofozoiti si riproducono replicandosi in due parti, ognuna delle quali diventa un nuovo organismo. I parassiti irritano e danneggiano la delicata membrana intestinale del cane e:
- Riducono la superficie assorbente;
- Causano dolore addominale ;
- Consumano i nutrienti essenziali per il cane.
Infine i trofoizoi diventano cisti e vengono espulsi nelle feci: in questa forma possono sopravvivere molto a lungo nell’ambiente (settimane o addirittura mesi, specialmente in ambienti umidi e freschi) e se ingerite possono infettare altri animali, facendo ripartire il ciclo di vita della Giardia.
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Come fa il cane a prendere la Giardia?
La Giardia nel cane: sintomi, diagnosi e trattamenti La giardia nel cane è una malattia causata da un’infezione di piccoli parassiti unicellulari presenti nel tratto gastrointestinale della maggior parte dei mammiferi, tra cui cani e gatti ed esseri umani.
- I cuccioli e i cani con il sistema immunitario compromesso possono avere reazioni anche gravi a questi parassiti, pertanto è importante sapere che se si riscontrano alcuni dei sintomi caratteristici della giardiasi, è necessario seguire la terapia prescritta dal,
- Quali sono le cause della giardiasi? Occorre premettere che non esistono zone in cui questo parassita non esista.
I cani contraggono l’infezione quando ingeriscono l’oocisti del parassita, bevendo acqua o mangiando cibo contaminati, leccandosi il pelo contaminato o venendo a contatto con feci contaminate presenti nell’ambiente circostante. Le oocisti, una volta ingerite, restano nella parte superiore dell’intestino tenue del cane, il duodeno; qui si moltiplicano dando vita a larve mobili che a loro volta si riproducono asessualmente all’interno dell’intestino tenue del cane.
I parassiti che albergano nell’intestino del cane danneggiano il rivestimento intestinale e questo compromette la digestione e consuma le sostanze nutritive essenziali per la salute dell’animale. Le oocisti sono molto resistenti e una volta espulse a intermittenza attraverso le feci possono sopravvivere per settimane o addirittura per mesi; nelle feci possono rimanere infettanti per una settimana.
Proprio perché le feci presentano solo ad intermittenza la presenza delle cisti, per avere la certezza che il cane sia affetto di giardiasi è consigliabile effettuare più prelievi, almeno uno al giorno per tre giorni di seguito.
Che sintomi presenta il cane affetto da ? Il più delle volte si tratta di una malattia asintomatica, soprattutto nei casi in cui l’animale sia in buone condizioni generali di salute. Quando però il cane ha le difese immunitarie più deboli, o perché cucciolo o perché affetto da ulteriori patologie, presenta alcuni sintomi comuni come:• diarrea, spesso intermittente, con muco e sangue, maleodorante e chiara; • dimagrimento; • vomito; • inappetenza; • letargia; • flatulenza; • febbre; • disidratazione; • debolezza; • dolori addominali e crampi.Quando si presentano uno o alcuni di questi sintomi il proprietario del cane dovrebbe consultare il veterinario per quello che concerne il trattamento che, nel caso della Giardia, porta nella maggior parte dei casi, alla guarigione. Trattamento della Giardia nel cane: come intervenire?
La terapia contro la è composta di un farmaco specifico a base di fenbendazolo o metronidazolo o associazioni di antielmintici, che, in ogni caso, devono essere prescritti dal veterinario, sia per tempi di somministrazione sia per le indicazioni di posologia.
Spesso si hanno delle ricadute e la guarigione può, in alcuni casi, essere complicata. Al termine del trattamento, dopo circa una settimana, è possibile effettuare un controllo per verificare se il parassita è stato debellato. In caso ci sia persistenza di antigeni ma assenza di sintomi, il veterinario cercherà di capire la carica microbica del parassita: se presente in grande quantità occorrerà procedere con un altro trattamento.
Come si previene la Giardia? Per prevenire la trasmissione occorre fare attenzione ai luoghi di frequentazione del cane, in cui non debbano essere presenti acqua, feci o cibi contaminati, Le zone in cui il cane defeca devono essere disinfettate accuratamente con prodotti a base di ammoniaca.
Come sono le feci del cane con la Giardia?
Diarrea intermittente. Feci mucose maleodoranti con presenza di striature di sangue. Dimagrimento.
Come si trasmette la Giardia da cane a uomo?
Contagio e trasmissione – La giardiasi è provocata dall’ingerimento delle cisti del parassita Giardia Lamblia; secondo fonti OMS bastano appena 10 cisti per incorrere nella possibilità di sviluppare l’infezione. La via di trasmissione è oro-fecale e nella maggior parte dei casi il contagio si verifica a seguito del consumo di bevande e alimenti contaminati dalle cisti escrete con le feci delle persone affette o di animali affetti (gli animali possono rappresentare un importante serbatoio per il parassita e liberarlo poi nell’ambiente attraverso le feci); l’infezione è per questa ragione quasi endemica in Paesi caratterizzati da scarse condizioni igieniche e socio-sanitarie.
Come disinfettare la casa con Giardia?
La giardiasi del cane e del gatto: come prevenirla e curarla La giardiasi è una malattia parassitaria che pu ò colpire indifferentemente gli animali domestici o l’uomo. È una patologia assolutamente non mortale, e nemmeno particolarmente grave, ma se contratta pu ò portare a malassorbimento del cibo, che pu ò protrarsi anche per lungo tempo in assenza di altri sintomi.
Importante da conoscere perch é anche se l’animale viene curato è forte il rischio di reinfestazione: dobbiamo quindi andare alla radice del problema per eliminarlo definitivamente. La giardiasi è causata da un parassita, un protozoo appartenente al genere Giardia. Si tratta di un organismo microscopico che si localizza nell’intestino degli animali e dell’uomo e viene espulso con le feci.
Ha due forme: la prima, detta flagellata, è una forma in cui il parassita ha la possibilit à di muoversi all’interno dell’organismo; quando viene espulso con le feci assume una forma molto resistente, quella cistica, Diventa cos ì invulnerabile agli agenti atmosferici e riesce a resistere nell’ambiente esterno per molto tempo, anche per anni, in particolare se si trova in acqua.
- Ed è proprio l’acqua a rappresentare il principale mezzo di trasmissione del parassita, acqua che deve essere necessariamente bevuta dal nostro animale.
- Chiaramente si tratta di acqua stagnante, acqua che si trova l ì da molto tempo, quindi non sar à esattamente cristallina.
- Pozzanghere, canali di irrigazione dei campi, fiumi in cui vengono scaricati i rifiuti urbani (anche fiumi grandissimi come il Po o il Tevere) avranno sicuramente le cisti di giardia al loro interno, e anche se a noi non verrebbe mai in mente di bere quell’acqua, ci ò non vale per i nostri animali.
Nel momento in cui il parassita viene assunto tramite l’acqua, non appena raggiunge l’intestino smette di essere una ciste e riprende l’altra forma, cos ì da potersi muovere. Si appoggia alla parete dell’intestino ed inizia a riprodursi cibandosi degli alimenti ingeriti dall’animale.
Nel caso in cui venga bevuta acqua molto infestata, piuttosto che il cane non sia al massimo della forma (magari ha avuto un’altra malattia) le giardie si replicheranno a tal punto da non essere pi ù in grado di controllarle, e cos ì colonizzeranno la mucosa dell’intestino.Non creano danni diretti, ma in questo modo l’organismo non riuscir à ad assorbire l’acqua e le sostanze nutritive di cui ha bisogno, perch é i parassiti impediranno a queste sostanze di raggiungere i villi intestinali (le strutture intestinali che assorbono cibo ed acqua).Di conseguenza queste sostanze si ritroveranno nelle feci, e il nostro animale presenter à diarrea; se la situazione persiste a lungo, inoltre, potrebbe iniziare a dimagrire perch é continuer à a non assorbire le sostanze nutritive.Non si arriva mai a morte o disidratazione in questo modo, ma il nostro animale pu ò uscirne molto debilitato e altri organismi patogeni potrebbero approfittare di questa situazione.
La cura della giardiosi è piuttosto semplice ed esistono medicinali che funzionano perfettamente e non hanno effetti collaterali, utili per eliminarla. È sufficiente una visita dal veterinario che, tramite esame microscopico delle feci, appurer à la presenza del parassita e prescriver à la terapia.
- La cosa pi ù importante è per ò la prevenzione, che si basa sul capire la causa della malattia; da dove proviene, insomma.
- Non comprenderla significa che il nostro animale ingerir à delle nuove cisti di giardia una volta terminato il trattamento, rendendolo completamente vano.
- Dobbiamo seguire il pi ù possibile il nostro animale, specie se vive all’aperto, cercando di capire se si abbevera ad una fonte di acqua sporca di terra, che potrebbe essere l’origine delle cisti; a questo punto dovremo impedire che riesca a raggiungerla, aggiungendo ad esempio una recinzione.
Molto importante, quando iniziamo il trattamento predisposto dal veterinario, è disinfettare tutta la casa : meglio farlo con la candeggina, che funziona particolarmente bene per eliminare le cisti di giardia. Passiamo lo straccio per tutta la casa, aspettiamo che asciughi bene e facciamo rientrare il cane o il gatto.
Come disinfettare il terreno dalla Giardia?
Giardia ricorrente: che fare? Ci capita sempre più spesso di fare diagnosi di Giardia nelle feci di cani e gatti, ma soprattutto molti colleghi ci chiedono aiuto per frequenti casi di infezione ricorrente, Chiariamo subito che quasi tutti gli autori sono concordi nel credere che non si tratti di resistenza ai farmaci, ma ad un fenomeno di continua reinfezione dall’ambiente, visto che Giardia non induce una immunità permanente.
tratta solo animali con sintomatologia, a meno che lo scopo del trattamento non sia quello di diminuire la contaminazione ambientale; associa all’inizio e alla fine del trattamento il bagno (del cane) con shampoo contenenti chlorhexidina; togli l’animale dall’ambiente infetto, sempre che sia possibile (tenerlo in casa se di solito sta in giardino, cambiare parco ecc.); asporta le feci dai giardini il prima possibile (le cisti di Giardia sono già infettanti nelle feci appena emesse); usa la museruola se il cane ha l’abitudine di mangiare le feci di altri animali o le proprie; riequilibra la flora intestinale con fibra + probiotici (i probiotici da soli hanno meno effetto); ricerca ed elimina le concause (batteri, virus, stress, stati di immunodepressione), Giardia è un agente opportunista; nei canili ed allevamenti procedi ad una disinfezione ambientale con disinfettanti a base di 4-chloro-M-cresolo. Le alte temperature sono sempre efficaci, ma se usi vapore o acqua calda ricorda che l’ambiente umido residuo è per Giardia il paradiso.
Infine mi preme ricordare che le specie del cane e del gatto nella stragrande maggioranza dei casi non sono agenti zoonotici ( G.cani s, ex genotipo C/D e G.felis, ex genotipo F) e quindi i casi di infezione ricorrente possono essere trattati in tranquillità anche in presenza di bambini,2014-03-11 : Giardia ricorrente: che fare?
Cosa provoca la Giardia nell’uomo?
Informazioni generali – La giardia è un protozoo flagellato, un parassita che vive nell’acqua. È cosmopolita: ha infatti come ospiti sia l’uomo che 40 diverse specie animali. La giardia che causa problemi di salute nell’uomo viene definita Giardia intestinalis o lamblia o duodenalis,
Si tratta di una zoonosi che si trasmette per via oro-fecale: una volta entrata nell’organismo, la giardia provoca diarrea e disidratazione. Il ciclo vitale Il parassita viene espulso nell’ambiente con le feci, in una forma resistente, che gli permette di sopravvivere alle avversità del terreno per parecchio tempo.
Questa forma viene definita cistica, per la forma sferica e per le pareti spesse che la caratterizzano. È difficile da debellare in quanto riesce a resistere a trattamenti di disinfezione, come per esempio il cloro, che distrugge soltanto i batteri coliformi.
- Una volta ingerita, la ciste resiste agli acidi gastrici e, una volta arrivata nell’intestino tenue, diventa trofozoita, assumendo così la caratteristica struttura a goccia che consente al parassita di replicarsi.
- La forma a goccia della giardia ha 2 o 4 nuclei e altrettanti flagelli (come sottili capelli che, ruotando in modo elicoidale, fanno muovere il parassita).
A questo punto il parassita si aggancia alla mucosa dell’intestino e comincia a replicarsi, scatenando la malattia: diarrea e disidratazione sono i sintomi più comuni. Alcuni trofozoiti fuoriescono con le feci, ma muoiono rapidamente. Altri trofozoiti si tramutano in cisti man mano che attraversano il tubo digerente e vengono eliminati con le feci.
Da questo momento il processo riparte. La malattia L’infezione avviene già con una ridotta dose di cisti ingerite. Secondo l’Oms, con sole 10 cisti ingerite si ha una possibilità di infezione del 100%. Ma all’infezione non sempre corrisponde una sintomatologia clinica. Il manifestarsi dei sintomi dipende infatti da molti fattori: l’età, la situazione immunitaria, lo stato di nutrizione del soggetto.
I pazienti asintomatici variano dal 36% all’86%. Il meccanismo con il quale il protozoo causa la diarrea è multifattoriale:
danneggia le cellule epiteliali con abbassamento dei villi intestinali inibisce l’assorbimento di nutrienti, che restano nell’intestino provocando fermentazioni favorisce la moltiplicazione batterica nel tratto intestinale inibisce l’azione degli enzimi digestivi prodotti dalla mucosa dell’intestino.
Dopo un periodo di incubazione che va da 12 a 19 giorni, le cisti cominciano a fuoriuscire con le feci. I sintomi appaiono da 1 a 75 giorni dall’ingestione delle cisti. E sono prevalentemente: dolori addominali, diarrea grassa e giallastra, perdita di peso, disidratazione.
Più raramente possono comparire anche febbre e vomito. Si può avere una forma sintomatica acuta o cronica. I sintomi possono durare anche 2-4 settimane. Una parte delle persone infettate guarisce, ma in un 30-50% dei casi la patologia cronicizza. In questi soggetti il parassita si replica a fasi intermittenti con diarrea ricorrente.
Diagnosi La malattia può essere diagnosticata con un esame delle feci, meglio se ripetuto. Questo perché nelle forme croniche il parassita ha dei periodi di replicazione alternati con periodi di stasi. Nelle feci sono presenti soprattutto le forme cistiche, con 2 o 4 nuclei.
Le forme trofozoitiche possono essere rilevate solo su materiale molto contaminato e fresco. In questo caso i trofozoiti sono mobili, con 2 o 4 flagelli. La forma è “a goccia” e a volte è visibile il disco adesivo con il quale il parassita si lega al tessuto intestinale. Prevenzione Il parassita si trova soprattutto nella porzione superficiale delle acque, più facilmente contaminabili, mentre le acque dei fondali sono spesso più salubri.
Bisogna quindi evitare il rimescolamento di acque del fondale con quelle di superficie. Inoltre non bisogna bonificare le acque solo con disinfettanti, che non riescono a distruggere del tutto la giardia. Più funzionali sono le opere di microfiltrazione.
Quanto tempo dura la Giardia?
La Giardia è resistente soprattutto in ambienti umidi, sopravvivendo fino a tre mesi.
Come capire se il cane è guarito dalla Giardia?
Come capire se il cane è guarito da Giardiasi? – Per verificare se l’infestazione è ancora importante è necessario effettuare, dopo 24 – 48 ore dal termine della terapia, un esame delle feci per flottazione per la ricerca delle cisti, Se queste sono assenti e la diarrea persiste, la causa è diversa dalla Giardia,
Quanto può durare la Giardia nel cane?
Domanda di: Sibilla Morelli | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5 ( 13 voti ) Nei soggetti altrimenti in salute i sintomi possono protrarsi per 2-6 settimane, anche se occasionalmente la malattia può durare più a lungo. I farmaci possono aiutare a ridurre la durata della sintomatologia.
Come disinfettare il bagno?
Non sai come pulire in modo efficace i tuoi sanitari ? Non temere, non è una cosa complicata, basta rispettare soltanto alcuni semplici passaggi, ottimizzando tempo e fatica! Provvedere all’igiene quotidiana dei sanitari è indispensabile e, certamente, è molto meno complicato che pulire un box doccia,
- Per prima cosa, tieni presente che il nemico numero uno dei sanitari è l’acqua, che genera l’insorgere di incrostazioni e macchie fastidiose ma, tuttavia, non è poi così difficile eliminarle.
- Gli alleati per la pulizia dei sanitari sono il bicarbonato e l’aceto, entrambi da sciogliere in acqua per poi strofinare con una spugnetta sulle zone che presentano macchie.
Ma quali sono le principali proprietà di queste due sostanze? Vediamolo insieme. La prima, il bicarbonato, è noto ai più per la sua azione sbiancante ed igienizzante; la seconda, l’aceto, è disincrostante. Entrambe, poi, possono essere utilizzate periodicamente per eliminare odori sgradevoli provenienti dai tubi di scarico.
Come disinfettare casa con animali?
Quali prodotti utilizzare per igienizzare casa? – Igienizzare casa con gli animali non è così difficile, basta avere alcuni semplici accorgimenti. Per esempio, anche gli animali hanno un proprio odore, che alle volte può essere forte, e a lungo andare può dare fastidio.
Per questa problema sono stati creati dei deodoranti per ambiente che hanno l’obiettivo di eliminare questi odori, É importante e igienizzare le superfici con prodotti che non contengono ammonica e candeggina. Infatti l’odore di candeggina e ammoniaca favorisce lo stimolo di urinare nuovamente nel posto dove avevano già fatto i loro bisogni.
Bisogna insegnargli a espletare negli spazi a loro dedicati o portarli fuori durante il giorno. È consigliabile lavare i pavimenti con acqua e aceto, utilizzando panni in microfibra, in questo modo gli odori verranno eliminati e l’ambiente sarà igienizzato.
Come disinfettare il bagno senza detersivi?
Come pulire il bagno: 5 modi per farlo in maniera ecologica quelle in cui ci si libera di tutto ciò che non serve più. E allora, perché non approfittarne per dedicarsi all’igiene della casa in maniera completamente ecologica ? Magari ti sarà capitato più volte di ritrovarti davanti agli scaffali dei detersivi al supermercato indeciso su quale acquistare, ma lo sapevi che il miglior prodotto per pulire il tuo bagno ce l’hai già in casa? O almeno puoi realizzarlo con materie che potresti avere proprio a portata di mano.
- In questo modo, non solo utilizzeresti prodotti completamente sostenibili, che non inquinano l’ambiente e non sono dannosi per la salute, ma realizzeresti una pulizia perfetta della tua casa.
- Ecco nel dettaglio come pulire le varie zone del bagno in maniera ecologica ed efficiente.
- Il bicarbonato di sodio è un ottimo alleato soprattutto per l’igiene del wc.
Spolverane una buona quantità all’interno del water e lascia agire per una mezz’ora. Poi versa 100 grammi di bicarbonato e 100 di sale grosso nell’acqua del wc e pulisci con lo scopino. Non solo, otterrai un effetto igienizzante, ma noterai anche che spariranno quelle fastidiose macchie che si accumulano spesso all’interno del wc. Se c’è un punto della casa ostico da pulire sono senza dubbio le fughe delle piastrelle. Un modo per non affaticarsi troppo è sicuramente quello di dedicargli le dovute cure con una certa frequenza, senza aspettare che anneriscano. Per una pulizia efficace e assolutamente ecologica prepara una crema composta da acqua tiepida, acqua ossigenata e un cucchiaio di bicarbonato,
- Stendi il composto sulle fughe delle piastrelle del bagno e lascia agire per una decina di minuti.
- L’azione dell’acqua ossigenata con il bicarbonato provocherà delle bollicine da cui emergeranno tutti i residui di sporcizia.
- Eliminali e le fughe del tuo bagno torneranno come nuove.
- Uno dei maggiori nemici della pulizia in bagno è sicuramente il calcare: il continuo contatto con l’acqua, infatti, favorisce la formazione di questa patina biancastra.
Un metodo facile per rimuovere ogni residuo è realizzare un composto di acqua calda e aceto bianco, Inserisci il composto all’interno di uno spray e spruzza il liquido direttamente sul calcare dei rubinetti del bagno. Fai agire per circa 30 minuti e pulisci le superfici con un panno morbido. Aceto e acqua calda sono gli ingredienti segreti anche per pulire vetri e specchi. Unisci 100 millilitri d’aceto e 500 di acqua e con uno spray versa il liquido sulla superficie da pulire. L’aceto rimuoverà ogni traccia di sporco, oltre a disinfettare a fondo i vetri del tuo bagno.
Dopo aver pulito la superficie con una spugna, utilizza dei fogli di giornale per eliminare ogni alone di bagnato. Se per il tuo bagno hai scelto un pavimento in parquet, ecco un metodo infallibile per lucidarlo. Fai bollire un litro di birra con un cucchiaio di zucchero e due cucchiaini di cera d’api, che puoi acquistare in erboristeria.
Lascia evaporare e raffreddare il composto, stendilo sul pavimento e passa un panno morbido. Se, invece, vuoi eliminare qualche graffio di troppo, bagna un panno di lana morbido con qualche goccia di olio d’oliva e passalo direttamente sul parquet. Tornerà brillante.
Come pulire Giardia?
Come disinfestare la casa dalla Giardia? – Molto importante, quando iniziamo il trattamento predisposto dal veterinario, è disinfettare tutta la casa: meglio farlo con la candeggina, che funziona particolarmente bene per eliminare le cisti di giardia. Passiamo lo straccio per tutta la casa, aspettiamo che asciughi bene e facciamo rientrare il cane o il gatto.
Dove si prende la Giardia?
L’infezione si contrae bevendo acqua contaminata o consumando alimenti contaminati da feci contenenti i protozoi del genere Giardia, oppure entrando in contatto con le feci di una persona infetta. I medici diagnosticano l’infezione esaminando o analizzando un campione di feci.
Quanto costa fare l’esame della Giardia?
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Descrizione Recensioni
Il test tamaVet® Giardia è concepito per la rilevazione degli antigeni specifici del Giardia lamblia (syn. intestinalis/ duodenalis) nelle feci di cani oppure gatti. Il test funge da coadiuvante nella diagnosi di giardiasi.5 Test per Kit Servizio eccellente e veloce. Avevano da scritto consegna in 30 giorni invece sono stati molto veloci. Grazie mille
Quanti giorni Panacur?
Posologia – La somministrazione va effettuata per via orale. Per assicurare la somministrazione di una dose corretta, il peso corporeo deve essere determinato nel modo più accurato possibile. La posologia per cani e gatti è di 50 mg di fenbendazolo/kg di peso corporeo/die.1/2 compressa (= 125 mg di fenbendazolo) per 2,5 kg di peso corporeo.1 compressa (= 2 50 mg di fenbendazolo) per 5 kg di peso corporeo.
- Il trattamento deve essere ripetuto per 3 giorni consecutivi.
- Trattamento dei cani Soggetti adulti: sminuzzare le compresse e miscelarle al cibo.
- È anche possibile sciogliere le compresse con poca acqua e miscelare il tutto all’alimento.
- Cuccioli: sminuzzare o sciogliere con poca acqua le compresse e miscelarle al cibo.
Trattamento dei gatti Soggetti adulti e cuccioli: sciogliere con poca acqua le compresse e miscelare al cibo. È consigliabile somministrare le compresse miscelandole ad una prima parte della razione di alimento giornaliero in modo da assicurare la loro completa assunzione.
Dove si prende la Giardia?
Informazioni generali – La giardia è un protozoo flagellato, un parassita che vive nell’acqua. È cosmopolita: ha infatti come ospiti sia l’uomo che 40 diverse specie animali. La giardia che causa problemi di salute nell’uomo viene definita Giardia intestinalis o lamblia o duodenalis,
- Si tratta di una zoonosi che si trasmette per via oro-fecale: una volta entrata nell’organismo, la giardia provoca diarrea e disidratazione.
- Il ciclo vitale Il parassita viene espulso nell’ambiente con le feci, in una forma resistente, che gli permette di sopravvivere alle avversità del terreno per parecchio tempo.
Questa forma viene definita cistica, per la forma sferica e per le pareti spesse che la caratterizzano. È difficile da debellare in quanto riesce a resistere a trattamenti di disinfezione, come per esempio il cloro, che distrugge soltanto i batteri coliformi.
Una volta ingerita, la ciste resiste agli acidi gastrici e, una volta arrivata nell’intestino tenue, diventa trofozoita, assumendo così la caratteristica struttura a goccia che consente al parassita di replicarsi. La forma a goccia della giardia ha 2 o 4 nuclei e altrettanti flagelli (come sottili capelli che, ruotando in modo elicoidale, fanno muovere il parassita).
A questo punto il parassita si aggancia alla mucosa dell’intestino e comincia a replicarsi, scatenando la malattia: diarrea e disidratazione sono i sintomi più comuni. Alcuni trofozoiti fuoriescono con le feci, ma muoiono rapidamente. Altri trofozoiti si tramutano in cisti man mano che attraversano il tubo digerente e vengono eliminati con le feci.
Da questo momento il processo riparte. La malattia L’infezione avviene già con una ridotta dose di cisti ingerite. Secondo l’Oms, con sole 10 cisti ingerite si ha una possibilità di infezione del 100%. Ma all’infezione non sempre corrisponde una sintomatologia clinica. Il manifestarsi dei sintomi dipende infatti da molti fattori: l’età, la situazione immunitaria, lo stato di nutrizione del soggetto.
I pazienti asintomatici variano dal 36% all’86%. Il meccanismo con il quale il protozoo causa la diarrea è multifattoriale:
danneggia le cellule epiteliali con abbassamento dei villi intestinali inibisce l’assorbimento di nutrienti, che restano nell’intestino provocando fermentazioni favorisce la moltiplicazione batterica nel tratto intestinale inibisce l’azione degli enzimi digestivi prodotti dalla mucosa dell’intestino.
Dopo un periodo di incubazione che va da 12 a 19 giorni, le cisti cominciano a fuoriuscire con le feci. I sintomi appaiono da 1 a 75 giorni dall’ingestione delle cisti. E sono prevalentemente: dolori addominali, diarrea grassa e giallastra, perdita di peso, disidratazione.
Più raramente possono comparire anche febbre e vomito. Si può avere una forma sintomatica acuta o cronica. I sintomi possono durare anche 2-4 settimane. Una parte delle persone infettate guarisce, ma in un 30-50% dei casi la patologia cronicizza. In questi soggetti il parassita si replica a fasi intermittenti con diarrea ricorrente.
Diagnosi La malattia può essere diagnosticata con un esame delle feci, meglio se ripetuto. Questo perché nelle forme croniche il parassita ha dei periodi di replicazione alternati con periodi di stasi. Nelle feci sono presenti soprattutto le forme cistiche, con 2 o 4 nuclei.
Le forme trofozoitiche possono essere rilevate solo su materiale molto contaminato e fresco. In questo caso i trofozoiti sono mobili, con 2 o 4 flagelli. La forma è “a goccia” e a volte è visibile il disco adesivo con il quale il parassita si lega al tessuto intestinale. Prevenzione Il parassita si trova soprattutto nella porzione superficiale delle acque, più facilmente contaminabili, mentre le acque dei fondali sono spesso più salubri.
Bisogna quindi evitare il rimescolamento di acque del fondale con quelle di superficie. Inoltre non bisogna bonificare le acque solo con disinfettanti, che non riescono a distruggere del tutto la giardia. Più funzionali sono le opere di microfiltrazione.
Quanto dura la Giardia in un cane?
Domanda di: Sibilla Morelli | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5 ( 13 voti ) Nei soggetti altrimenti in salute i sintomi possono protrarsi per 2-6 settimane, anche se occasionalmente la malattia può durare più a lungo. I farmaci possono aiutare a ridurre la durata della sintomatologia.
Quanto tempo dura la Giardia?
La Giardia è resistente soprattutto in ambienti umidi, sopravvivendo fino a tre mesi.
Quanto tempo ci vuole per eliminare la Giardia?
Farmaci – Si stima che le infezioni sostenute da Giardia tendano ad autorisolversi in 4-6 settimane, anche senza cure. Tuttavia, se alcuni parassiti si nascondono nelle pareti intestinali, i disturbi caratteristici della giardiasi possono protrarsi per molto tempo; per questo motivo, si consiglia di assumere farmaci specifici, volti a debellare l’agente infestante.
Non bere acqua locale: preferire quella di bottiglia Non bere bevande con ghiaccio (quasi sempre il ghiaccio è prodotto con acqua di rubinetto) Non mangiare prodotti poco cotti Lavare accuratamente le verdure, Quando possibile, consumare frutta senza la buccia Lavarsi spesso le mani, in particolare dopo la toilette, dopo il contatto con un malato e dopo il cambio di pannolini
Il trattamento farmacologico è raccomandato ai pazienti affetti da giardiasi con manifestazioni sintomatologiche, anche lievi; alcuni pazienti a cui viene diagnosticata un’infezione da Giardia vengono sottoposti alla terapia anche in assenza di sintomi, per abbattere il rischio di contagio,
- Le donne in gravidanza affette da Giardiasi dovrebbero evitare di assumere farmaci, soprattutto durante il primo trimestre di gravidanza,
- I farmaci più utilizzati in terapia sono i derivati azolici; quando la diarrea diviene particolarmente importante, si raccomanda di bere molti liquidi per prevenire la disidratazione,
Nel caso il paziente infetto abbia avuto rapporti sessuali con uno o più partner nei giorni dopo il contagio, si raccomanda di sottoporre anche il partner al trattamento farmacologico, dal momento che Giardia può essere trasmesso anche per contatto sessuale.
Metronidazolo (es. Metronid, Deflamon, Flagyl ): è il farmaco di prima linea per la cura della giardiasi. Si raccomanda di assumere il farmaco alla dose di 250 mg, per via orale, ogni 8 ore. Proseguire con questa posologia per 7 giorni, in base alla natura e alla severità dell’infezione. Per i bambini affetti da giardiasi, la dose indicativa è di 15 mg/kg al dì, da assumere per via orale, dividendo il carico in tre dosi. Proseguire con questo schema terapico per 5-10 giorni. Tinidazolo (es. Trimonase, Fasigin-N): la dose raccomandata per la cura della giardiasi è 2 g, da assumere per via orale, una volta al giorno, con cibo. I bambini affetti, di età superiore ai 3 anni, possono assumere il farmaco al dosaggio di 50 mg/kg, fino ad un max. di 2 g, una volta al giorno, con cibo. Nitazoxanide (es. Alinia): il farmaco appartiene alla classe degli amebiacei-antiprotozoari. Per la cura della diarrea nei soggetti immunocompetenti affetti da giardiasi, si consiglia di assumere 500 mg di farmaco, due volte al giorno, con cibo per 3 giorni. Per i pazienti affetti da giardiasi e da AIDS, si raccomanda di assumere 1 grammo di farmaco due volte al giorno, con cibo, per 2 settimane, o fino all’allontanamento dei sintomi. Per i bambini di età compresa tra 12 e 47 mesi, affetti da giardiasi, si consiglia di somministrare il farmaco alla dose di 100 mg (5 ml) per bocca, ogni 12 ore, per tre giorni. I bambini colpiti di età compresa tra i 4 e gli 11 anni, possono assumere fino a 200 mg di farmaco due volte al giorno per tre giorni; dopo il compimento del 12° anno d’età, i bambini affetti da giardiasi possono assumere 500 mg di farmaco, due volte al giorno, a stomaco pieno, per tre giorni. Paromomicina (es. Humatin) : il farmaco è utilizzato in terapia anche per la cura della teniasi, Per il trattamento delle infezioni da Giardia, si consiglia di assumere 25-35 mg/kg di farmaco per os, frazionati in tre dosi, per 7 giorni. Anche per i bambini e per i ragazzi affetti da giardiasi, di età inferiore ai 18 anni, si consiglia di assumere il farmaco alla dose di 25-35 mg/kg al giorno, per via orale, frazionando il carico in tre dosi. Proseguire con questo dosaggio per una settimana. Albendazolo (es. Zentel) : la dose più indicata per il trattamento della giardiasi nell’adulto è di 400 mg, da assumere per bocca, una volta al giorno per 5 giorni. Il farmaco è spesso utilizzato in associazione al metronidazolo.
Non è ancora stato ideato un vaccino in grado di prevenire la giardiasi.