Vediamo ora in dettaglio come funziona e si usa il gioco per cani Kong :
- rimane in posizione verticale finché il cane non lo spinge.
- quando lo gira e rotola, rilascia gradualmente il cibo.
- il movimento è imprevedibile per il cane, e quindi è sempre stimolante.
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Quante volte dare il KONG al cane?
Non è bene somministrare il giocattolo al cane più di una volta al giorno e fare diventare il gioco una routine, ma occorre mantenere vivo il suo interesse nei confronti del Kong, dandoglielo come premio con un ‘ Dato che hai fatto il bravo, ora puoi giocarci ‘ o frasi simili, facendo capire al cane che non si tratta
Come mettere il cibo nel KONG?
COME RIEMPIRE IL KONG: REGOLE GENERALI – Sia per cuccioli che per adulti, la procedura per riempire il Kong è semplice: basta tappare il piccolo foro con un premietto o un dolcetto morbido, capovolgere il Kong e quindi riempirlo inserendo il cibo attraverso il foro grande.
Come abbiamo spiegato in questo articolo, il gioco col Kong non dev’essere né troppo facile né troppo difficile. Quindi occorre sì compattare bene il ripieno, in modo che il cane debba impegnarsi per ottenere il premio, ma senza esagerare, altrimenti se esce con grande difficoltà c’è il rischio che il tuo cucciolo si arrenda.
A meno che il cane sia già un super esperto di Kong, la giusta via di mezzo nel pressare il cibo è senza dubbio la soluzione migliore per cani di qualsiasi età e taglia.
Come si lava il KONG per cani?
Utilizzare uno spazzolino per bottiglie o un vecchio spazzolino da denti per strofinare l’interno del KONG. Assicurarsi di risciacquare accuratamente. Tutti i giocattoli di gomma KONG sono lavabili in lavastoviglie.
Quanto costa un Kong?
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Come congelare il Kong?
Avvolgiamo il KONG nella pellicola trasparente e mettiamolo nel congelatore. Per un risultato ottimale si consiglia di congelare il KONG per 4-6 ore.
Cosa sono i Kong per i cani?
– E’ un specie di cono a forma di alveare, in gomma sicura per gli animali e adatta ad essere masticata (morbida o più dura a seconda delle versioni) da riempire con bocconcini o creme appetibili. Nasce nel 1976 ma non è altro che un gioco come moltissimi altri, con un costo leggermente maggiore rispetto agli accessori più comuni ma praticamente eterno data la resistenza del materiale con cui è realizzato.
Dove mettere il cibo del cane?
Se è vero che è normale posare la ciotola del cane a terra affinché possa bere o mangiare agevolmente, è altrettanto vero che in certi casi questa posizione non è l’ideale per tutti i cani. Per alcune razze è infatti preferibile che la ciotola sia posizionata ad altezza del garrese.
Dove mettere cibo cani?
Dove mettere le ciotole della pappa? – Il luogo della casa migliore in cui posizionare le ciotole di cane e gatto è senza dubbio la zona giorno. Evitare di lasciare croccantini e acqua -che rischia di rovesciarsi -nelle camere da letto. Il locale più adatto sembra essere la cucina.
Cosa si può mettere dentro il Kong?
Potete riempire un KONG con qualsiasi cosa che sia sicura per il vostro cane. Burro di arachidi, yogurt, zucca in scatola e frutta sono i preferiti. L’uso di una varietà di alimenti diversi mantiene la sfida interessante.
Che ore sono a un Kong?
13:46:57.
Cosa mangia King Kong?
Caratteristiche – Nel film originale, Kong appare come una scimmia bipede dai tratti antropomorfi, con un comportamento più mostruoso che umano. Nelle versioni successive, a cominciare dalla versione del 1976, invece comincia a sorgere qualcosa di umano nell’animale, trasformandolo da una bestia furiosa ad un tragico antieroe,
- Nel film del 2005 il personaggio ha assunto aspetto e comportamento di un normale gorilla (seppur gigantesco e dotato di incredibile forza fisica).
- Infatti presenta la tipica grande pancia da erbivoro, la camminata sulle nocche, la sporadica postura eretta, la schiena da Silverback e l’abitudine di battersi il petto con le mani aperte, proprio come un vero gorilla.
Non a caso, Andy Serkis (l’attore che interpreta Kong) fece un viaggio in Africa per osservare e studiare i comportamenti dei gorilla selvatici per la realizzazione del film. Kong appare come un animale piuttosto vecchio con la pelliccia brizzolata, e con segni di battaglia consistenti in cicatrici, ferite, e una mascella storta a causa delle sue numerose lotte contro le creature rivali.
- Egli è l’essere dominante dell’isola, il re del suo mondo.
- Come i suoi predecessori (e come tutte le scimmie antropomorfe), egli possiede una notevole intelligenza e una grande forza fisica, nonché una notevole resistenza fisica (infatti resisteva, seppur con evidente dolore, ai morsi dei V-rex e ai proiettili dei biplani, grazie alle braccia possenti con cui parava i colpi delle pallottole) e appare anche molto più agile e scattante di un normale gorilla.
In questa versione, Kong è alto 7 metri quando cammina a quattro zampe, raggiungendo i 10 metri in posizione eretta. Peter Jackson descrive così il suo personaggio centrale, svelando ciò che si conosce della sua storia inedita nel film: «Abbiamo presunto che Kong sia l’ultimo sopravvissuto della sua specie.
Aveva una madre e un padre, e forse fratelli e sorelle, ma sono tutti morti. È l’ultimo dei grandi gorilla che vivono sull’Isola del Teschio, e quando l’ultimo se ne andrà. non ci saranno più. È una creatura estremamente solitaria. Deve essere una delle esistenze più solitarie che si possa immaginare.
Ogni giorno, deve combattere per la sua sopravvivenza contro dinosauri molto forti presenti sull’isola, e non è facile per lui. Porta le cicatrici di molti incontri precedenti con i suoi avversari. Immagino che probabilmente abbia 100-120 anni, nel momento in cui inizia la nostra storia.
E lui non ha mai sentito un singolo attimo di empatia per un altro essere vivente nella sua lunga vita. È stata una vita brutale quella che ha vissuto.» Tale descrizione rende il personaggio molto più umano e dotato di sentimenti molto profondi, rispetto agli altri film precedenti. Sulla base delle abitudini di altre scimmie, si può presumere che la specie di Kong viveva in piccoli gruppi familiari, con le femmine e i loro piccoli, custoditi dai maschi molto più grandi e più forti che avrebbero garantito la sicurezza del gruppo.
Avrebbero vissuto in particolare nelle zone dove il cibo era abbondante, avventurandosi giù dalle alture ed entrando nella giungla, per alimentarsi della vasta gamma di piante lussureggianti. Si può notare che nella grotta dove Kong vive sono presenti gli scheletri di altri primati enormi, senza dubbio i suoi simili.
- Si è osservato spesso come, specialmente in cattività, la solitudine e la mancanza di interazione con altri membri della propria specie causa uno stress enorme per i gorilla e gli altri primati che sono per natura animali sociali portati a vivere in gruppi numerosi.
- Questo significa che Kong soffre terribilmente per la solitudine e questo, unito ai molti pericoli del suo mondo, spiega il suo comportamento aggressivo.
È inoltre abbastanza verosimile che Kong cerchi di riparare a questa solitudine cercando la compagnia di umani (Anne Darrow appunto) giacché in assenza di loro simili i primati si accontentano anche di “surrogati” come si può notare osservando casi di gorilla, scimpanzé e oranghi in cattività che hanno stretto amicizia con animali come cani, gatti o appunto con i loro custodi umani.
- Nel film originale del 1933, la sua altezza è incostante, cambiando a seconda delle scene tra 5,48 e 18 m.
- Anche nel remake del 1976 la sua altezza varia tra i 12 e i 16 m.
- Nella versione giapponese Toho, è alto 45 m nel film Il trionfo di King Kong e 20 m nel film King Kong – Il gigante della foresta,
- Nel film del 2005, Kong è alto 7,62 m a quattro zampe e 10 m quando si alza in posizione bipede.
- In Kong: Skull Island è alto 31,7 m.
La mossa più potente e micidiale usata spesso da Kong è la Spaccafauci (così viene chiamata nelle istruzioni del videogioco, in inglese “Jaw-break”), una tecnica efficace e cruenta che consiste nell’afferrare entrambi i lati delle mascelle dell’avversario per aprirle fino a rompergliele.
Ong usa molto spesso questa mossa: nel film del ’33 contro il tirannosauro e lo pteranodonte, nel film King Kong – Il gigante della foresta di nuovo contro un Gorosaurus, nel film King Kong del 1976 contro un serpente gigante preistorico (probabilmente un Gigantophis ). Nel film non ufficiale Super Kong (1976) la usa contro un gigantesco squalo bianco, e infine nel film King Kong del 2005 la usa contro un V-rex per annientarlo definitivamente.
È presente anche nel videogioco Peter Jackson’s King Kong come mossa finale per sconfiggere i V-rex ed è qui che le viene dato il nome. Non si sa se questa mossa sia stata usata solo da Kong, o se sia tipica anche della sua specie. Tale abilità viene mostrata nello scontro finale contro Ramarak, il patriarca degli strisciateschi mostrato in Kong: Skull Island, tuttavia viene eliminato in maniera differente per differenziare il Kong del MonsterVerse dalle altre versioni.
Che vuol dire Kong in italiano?
Domanda di: Dr. Lucia Rinaldi | Ultimo aggiornamento: 30 marzo 2023 Valutazione: 4.7/5 ( 37 voti ) Kong di Hong Kong è 港, ovvero “porto”, ed è la pronuncia cantonese dell’ideogramma mentre Kong di King Kong è il nome dello scimmione ideato da Merian Cooper nella lingua fittizia degli aborigeni dell’altrettanto fittizia isola dell’Oceano Indiano in cui è ambientata la storia.
Come si può congelare?
Surgelare o congelare? – Prima un po’ di chiarezza. Prodotti surgelati e prodotti congelati non sono la stessa cosa, Per surgelare è necessario raggiungere velocemente una temperatura compresa tra i -18° e i -25° che consenta ai cibi di trasformare l’acqua in essi contenuta in ghiaccio: più velocemente si surgela il cibo meno facilmente se ne disperdono le componenti essenziali.
Che si possono congelare?
Congelare il cibo ci libera dalla spesa quotidiana. Garantisce una riserva per le situazioni d’emergenza, fa risparmiare tempo e soldi perché consente di conservare cibi già cucinati, che altrimenti sarebbero stati buttati, e primizie di stagione acquistate al prezzo più conveniente da consumare in altri periodi dell’anno.
- Inoltre, congelare il cibo è uno dei metodi più semplici e sicuri per conservare e preservare le qualità organolettiche e i valori nutritivi dei singoli alimenti.
- Se il cibo è preparato correttamente, impacchettato, conservato e scongelato nella giusta maniera, è quasi impossibile distinguerlo da quello fresco.
Da un articolo pubblicato sul Daily Mail risulta che nel Regno Unito vengono buttati nella pattumiera oltre sette milioni di tonnellate di cibo ogni anno, uno spreco al quale si può porre rimedio adottando le regole base della congelazione. Secondo Helen White della campagna Love Food Hate Waste, si può congelare praticamente tutto, fatta eccezione per i formaggi a pasta molle. • Agrumi : la loro stagione è l’inverno, quando è possibile acquistare i migliori e a prezzi convenienti, ma se ci viene voglia di mangiarli anche in estate? Che fare? Semplice: pelateli e tagliateli a pezzetti, a spicchi o ad anelli. Avvolgeteli nella pellicola, sigillate bene, etichettate e riponete in freezer. • Avocado : la sua maturazione ci coglie spesso impreparati e, siccome dalla maturazione alla putrefazione il passo è breve, è buona cosa congelarlo appena matura: tagliatelo a metà, privatelo della buccia, togliete il nocciolo e riponetelo in un sacchettino; meglio ancora, riducetelo in una purea, aggiungete qualche goccia di lime o di limone per non farlo annerire e trasferitelo in freezer ben sigillato nell’apposito sacchettino, completo di etichetta con la data di congelazione. • Burro : sta per scadere e non l’avete neanche aperto? Niente paura! Lasciatelo nella sua confezione, chiudetelo nell’apposito sacchetto per il congelamento, etichettatelo e riponetelo in freezer. Se preferite, tagliatelo in piccole porzioni monodose da scongelare ad hoc: un’idea anti spreco anche per i single, • Caffè : trasformate quello che avanza in preziosi cubetti ghiacciati da consumare nelle giornate più calde. Versate il caffè nella vaschetta per il ghiaccio, riponetelo nel sacchetto, sigillatelo e trasferitelo nel freezer. • Castagne : disponibili solo in autunno, congelarle è un buon metodo per poterle gustare tutto l’anno. Le castagne contengono una bassa quantità di grassi e quindi sono particolarmente adatte alla congelazione. Scegliete quelle sane e di buona qualità, lavatele sotto acqua corrente, asciugatele e praticate un piccolo taglio sulla buccia; quindi fatele bollire, scolatele e pelatele. • Cozze : acquistatele freschissime, fatele aprire in padella per 15 minuti con un po’ di acqua leggermente salata, scolatele, raccogliete il loro succo e rimuovete i molluschi. Precongelate le cozze per circa 1 ora, poi sistematele in contenitori a chiusura ermetica, nella quantità desiderata, con l’aggiunta del loro succo. • Erbe aromatiche, soprattutto quelle difficili da seccare (erba cipollina, cerfoglio, aneto, prezzemolo, dragoncello, basilico, coriandolo): quando servono non ci sono mai! Ma conservarle nel freezer è semplicissimo: lavatele bene sotto acqua corrente fredda, asciugatele, separate i gambi dalle foglioline e tritate quest’ultime finemente; quindi sistematele nelle vaschette per il ghiaccio e richiudetele in un sacchettino. • Formaggio : fontina, pecorino e parmigiano possono essere congelati in pezzi da 200 g ciascuno, avvolti in fogli di alluminio o nella pellicola per alimenti e infilati poi in un sacchettino di polietilene. Il formaggio grattugiato può essere messo direttamente in un sacchettino adatto alla congelazione. • Latte : congelatelo prima che arrivi a scadenza e, dato che il suo congelamento implica un aumento di volume come per quasi tutti i liquidi, versatelo in contenitori a chiusura ermetica lasciando circa 2,5 cm fra il limite dell’alimento e il coperchio. Si conserva fino a 1-3 mesi. • Panna : andrebbe consumata fresca, ma se avanza congelatela e vi tornerà utile come farcitura o decorazione per una torta; meglio se la panna è zuccherata perché lo zucchero aiuta a conservarla meglio; montatela finché risulterà soda, trasferitela in un contenitore rigido lasciando almeno 1,5 cm di spazio vuoto tra la superficie della panna e il coperchio, chiudete ermeticamente, etichettate e trasferite nel freezer. • Patate : si sa che le patate crude non vanno conservate in frigorifero perché il freddo causa la produzione di acrilammide, una sostanza nociva all’organismo; invece possono essere congelate. Procedete in questo modo: lavatele bene, sbucciatele, fatele bollire per 5 minuti, lasciatele raffreddare, asciugatele bene e congelatele negli appositi sacchettini con relativa etichetta. • Pomodori : congelate quelli che trovate sui banchi da giugno a ottobre, quando sono più buoni e succosi. Se volete surgelarli interi, rimuovete i gambi, lavateli sotto acqua corrente fredda, asciugateli e, senza pelarli, tagliateli in due o in quattro parti; confezionateli nei sacchetti, sigillate ed etichettate.
Una volta scongelati non potrete servirli in insalata, ma saranno perfetti per preparare un buon sugo, Oppure, se volete avere la salsa già pronta, sbollentate i pomodori ben maturi, eliminate la buccia e passateli al mixer fino a ottenere una purea omogenea. Cuocetela a fuoco moderato per 5 minuti, trasferitela nei sacchetti e congelate.
Si conserva fino a 12 mesi. • Uova : si possono congelare, ma senza guscio : la parte interna liquida si espande durante la congelazione e potrebbe far esplodere il guscio, proprio come succede a una bottiglia di vino nel freezer. Il modo migliore per congelarle è separare i tuorli dagli albumi e riporli in due contenitori distinti chiusi ermeticamente: saranno così già pronte per la cottura di creme, mousse, meringhe.
Oppure tuorli e albumi vanno amalgamati fino a ottennero un composto omogeneo, versati in un contenitore da freezer sul quale apporre l’etichetta con data e numero di uova sbattute. Saranno perfette per preparare omelette o uova strapazzate al volo. Utilizzate le uova subito dopo averle scongelate e solo in piatti dove sono previste cotte,
Si conservano fino a 12 mesi • Vino : capita spesso di avanzare il vino dopo una cena. Non buttatelo, ma congelatelo nella vaschetta per il ghiaccio. Avrete così tanti cubetti di nettare odoroso da utilizzare in cucina per la preparazione di piatti prelibati. Monica Pilotto 14 aprile 2016 Photo credit: By Tiefkuehlfan
Quali sono i comandi per i cani?
Scarica PDF Scarica PDF Ci sono cinque comandi importanti che ogni cane dovrebbe conoscere: “Seduto”, “Fermo”, “A terra” (o “Terra”), “Vieni” e “Al piede” (o “Piede”). Tali ordini ti aiutano a comunicare i tuoi desideri all’animale, in modo da fargli capire chiaramente le tue intenzioni.
- 1 Comincia l’addestramento insegnando al tuo cane come sedersi a comando. La posizione seduta è un segno di educazione per i cani; si tratta di un movimento naturale, per loro. Dimostra che un esemplare non è aggressivo e che è disposto ad aspettare.
- Una volta che avrà imparato il comando “Seduto”, il cane capirà che quando vuole qualcosa o quando sei impegnato, sedersi e aspettare sono le azioni giuste da intraprendere.
- L’obiettivo dell’addestramento è far capire al cane che, quando impartisci l’ordine “Seduto”, deve fare attenzione o calmarsi.
- Stai in piedi direttamente di fronte al tuo cane. Cerca di trasmettergli calma ma dimostra decisione. Attira l’attenzione dell’animale, guardandolo dritto negli occhi. Pronuncia le parole “, seduto”, mentre tieni un bocconcino sopra il suo naso.
- Per vedere il cibo, il cane dovrà guardare verso l’alto e spontaneamente abbasserà il posteriore.
- 2 Quando il tuo cane si siede, elogialo. Appena tocca terra, digli “Sì!” e consegnagli il cibo. L’obiettivo dell’addestramento è fare in modo che il cane percepisca una correlazione tra l’azione, l’ordine, il premio e gli elogi.
- 3 Sostituisci il cibo con un segnale della mano. Una volta il tuo cane ha appreso il comando verbale, smetti di dargli degli incentivi e comincia ad accompagnare l’ordine con un segnale della mano. Il più semplice è tenere la mano aperta sopra la testa del cane, leggermente davanti a lui. Quando pronunci “Seduto”, stringi la mano a pugno o rivolgi il palmo verso l’alto.
- 4 Ripeti l’addestramento finché il cane non risponde sempre al tuo ordine. Può servire un po’ di tempo, soprattutto se l’animale è già adulto o testardo. Ma non arrenderti! Per avere un buon rapporto con il tuo cane è importante che lui impari a seguire i tuoi ordini. Ciò vi aiuterà a convivere, e ti permette di proteggere meglio l’animale. Pubblicità
- 1 Insegna al tuo cane a stare fermo. Alcuni comandi possono letteralmente salvare la vita del tuo cane: “Fermo” è uno di questi. Se imparerà quando non deve muoversi, sarà più facile proteggerlo dalle situazioni pericolose ed evitare che si cacci nei guai.
- I cuccioli capiscono istintivamente che devono stare fermi quando sono minacciati e le loro madri utilizzano comandi molto chiari per comunicare quel segnale. Dandogli questo addestramento in giovane età, non dovrebbe essere molto difficile portare il tuo cane a seguire i tuoi ordini.
- 2 Comincia l’addestramento facendo sedere il cane. Una volta che si sarà seduto, posizionati in modo che l’animale si trovi alla tua sinistra, rivolto nella tua stessa direzione. Questa posizione è considerata quella di partenza.
- 3 Tieni il cane per il collare ed esclama il comando “, fermo!”. Dovresti farlo mettendo la mano aperta davanti al muso dell’animale, senza toccarlo. Tieni la punta delle dita verso l’alto e il palmo verso il cane. Attendi due secondi. Se l’animale non si muove, digli “Sì!” e premialo.
- Se si alza, digli “Ops!” e ricomincia da capo. Parti da “Seduto” e ripeti “Fermo”.
- Ripeti l’addestramento finché il tuo cane non resta fermo per almeno 10 secondi prima di elogiarlo. Probabilmente dovrai ricominciare la sequenza molte volte.
- 4 Aumenta gradualmente il tempo per il quale il cane deve restare fermo. Una volta che l’animale ha appreso bene il comando, puoi cominciare a farlo stare fermo più a lungo, mentre ti allontani. Se si alza, ripeti la sequenza facendolo sedere, finché non riuscirai a muoverti liberamente senza che lui ti segua.
- Insegna al cane anche un comando per riprendere a muoversi, come “Ok!” o “Vieni”. In questo modo gli farai capire quando sarà libero di spostarsi.
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- 1 Insegna al tuo cane a sdraiarsi. “Terra” è un comando più stringente di “Fermo”, con il quale è spesso combinato. “Terra” ordina all’animale di interrompere qualunque azione stesse compiendo prima di ricevere il comando, perciò è molto utile per controllare il comportamento del cane.
- 2 Comincia anche in questo caso con il tuo cane seduto. Mentre esclami “, terra!”, tieni la mano sinistra sopra la testa dell’animale, con il palmo rivolto verso il basso. Tieni del cibo nella mano destra e abbassala lentamente fino al pavimento, piuttosto vicina al corpo del cane.
- 3 Dai al tuo cane un rinforzo positivo quando esegue l’ordine con successo. Una volta che ha portato a terra il posteriore e i gomiti, esclama “Sì!” e consegnagli il cibo: imparerà ad associare l’azione e la ricompensa.
- 4 Ripeti la sequenza più volte. La ripetizione è molto importante per far apprendere e far seguire nuovi comandi al tuo cane. L’obiettivo dell’addestramento è portare l’animale a rispettare il tuo ordine qualunque cosa stia facendo. In questo modo, se stesse tenendo un atteggiamento sconveniente, potresti correggerlo in modo rapido ed efficace.
- Come nel caso di altri comandi, se il tuo cane non risponde a “Terra!” o compie un’azione diversa, ricomincia l’addestramento dall’inizio. Fallo sedere e riparti da lì.
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- 1 Insegna al tuo cane a venire da te quando lo chiami. Il comando “Vieni” è noto anche come “richiamo”. Come per gli altri comandi di base, comincia facendo sedere l’animale.
- 2 Tira delicatamente il cane verso di te mentre dici “, vieni!”. Usa un tono di voce più incoraggiante rispetto agli altri comandi, perché il tuo scopo è che il cane ti segua. Accompagna l’ordine con un gesto che mostri al cane che cosa desideri.
- 3 Attira il tuo cane con del cibo. Una volta che hai mostrato all’animale come arrivare da te e quale comando impartirai, metti una crocchetta vicino ai piedi e indicala. Dopo qualche tentativo, puntare a terra davanti a te dovrebbe essere sufficiente a richiamare il cane. In futuro ti basteranno il gesto o il comando per ordinargli di venire da te.
- 4 Dai un rinforzo positivo al tuo cane con degli elogi. Quando ti raggiunge, lodalo usando la frase “Bravo, vieni!”. Accarezzalo sulla testa, dimostrandogli il tuo apprezzamento per ciò che ha fatto per te.
- 5 Prova il comando in molti ambienti e orari diversi. Quando interagisci con il tuo cane, cogli l’occasione per chiamarlo da una parte della stanza all’altra, dicendo il suo nome e “Vieni!”, elogiandolo quando ti ha raggiunto. In questo modo prenderà familiarità con il tuo ordine. Pubblicità
- 1 Insegna al tuo cane a non tirare il guinzaglio. Questo comando è spesso il più complesso da insegnare. Tuttavia, quasi tutti i cani possono apprenderlo, se addestrati in modo costante. Se il tuo amico a quattro zampe saprà restare al tuo passo, eviterai problemi alla schiena, alle spalle, al collo del cane e salverai la dignità di entrambi (anche se all’animale questo può importare poco).
- L’istinto naturale del tuo cane è probabilmente quello di correre, di annusare e di spostarsi in molte direzioni. Devi fargli capire che ci sono momenti dedicati all’esplorazione e altri in cui deve starti vicino.
- 2 Fai sedere il tuo cane. Usando un normale guinzaglio da passeggio, fai sedere l’animale accanto alla tua gamba sinistra, rivolto nella tua stessa direzione.
- Fallo sedere sempre dal tuo lato sinistro, perché non si confonda.
- 3 Ordina al tuo cane di stare al tuo passo. Usa il comando “, piede!” mentre fai un passo in avanti con il piede sinistro. Partendo con il piede sinistro darai al tuo cane il segnale che è il momento di avanzare. L’animale potrebbe opporre resistenza o scattare davanti a te. In entrambi i casi, tiralo delicatamente per il guinzaglio e ripeti l’ordine “Piede”.
- 4 Insegna al tuo cane a restare al tuo fianco. Se si allontana troppo lateralmente, colpisci la gamba con la mano ed esclama “Qui!”, “Resta vicino!” o una breve frase di tuo gradimento. Usa sempre le stesse parole per richiamare l’animale.
- 5 Correggi i comportamenti indesiderati. Se il tuo cane va troppo avanti, digli con tono calmo “No,, piede”. Se necessario, strattona il guinzaglio. Quando ti fermi, fallo sempre con il piede sinistro e ordina all’animale “, seduto”. Se l’animale va ancora avanti, tiralo delicatamente indietro o mettilo fisicamente accanto alla tua gamba sinistra, usando il comando “Seduto”.
- Se perdi il controllo dell’animale, fermati e fallo sedere accanto a te, poi elogialo e ricomincia l’esercizio. Dovresti sempre costringere il cane ad adattarsi alla tua posizione e non essere tu ad andare incontro ai suoi movimenti. Se lo facessi, sarebbe lui ad addestrare te!
- Dovresti abituare il cane a non sentire il guinzaglio teso se non per correggerne i movimenti, altrimenti prenderà l’abitudine di tirarlo sempre. Correggi l’andatura del cane con la voce e con i gesti e usa il guinzaglio solo se non ti ascolta.
- 6 Elogia il cane quando resta al tuo passo. Puoi farlo quando si comporta bene, ma non esagerare con le lodi, in modo da non distrarlo. Quando ubbidisce con buona frequenza ai comandi vocali, resta in silenzio e usa gli ordini solo per correggere la sua andatura.
- Ogni cane impara in tempi diversi, quindi non avere fretta.
- 7 Insegna al tuo cane a sedersi quando ti fermi. Se sei pronto a fermarti, fai un passo con il piede sinistro e dai l’ordine “, seduto”. Dopo qualche ripetizione, il comando “Seduto” non dovrebbe più servire: l’animale capirà che quando ti fermi sul piede sinistro deve fermarsi anche lui e sedersi.
- 8 Prova a impartire il comando con il solo linguaggio del corpo. Quando il tuo cane obbedisce con buona frequenza all’ordine “Piede”, comincia ad avanzare con il piede sinistro e a fermarti senza dargli comandi verbali e senza fare segnali con le mani.
- Alterna le partenze con il piede sinistro, seguite dal comando “Piede”, a quelle con il piede destro, seguite dal comando “Fermo”. Dopo qualche tempo potrai avanzare con un piede qualunque e rinforzare il comportamento appropriato. Una volta che il tuo cane avrà imparato bene che cosa ti aspetti da lui, sarete una squadra perfetta.
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- I cani amano le ricompense, che li motivano moltissimo. Ad esempio, quando il tuo cane si siede da solo per la prima volta, dagli un bocconcino o accarezzagli la pancia. Quando avrà imparato ad associare l’azione di sedersi con i premi, la farà più volentieri.
- Tieni le prime sessioni di addestramento in casa o all’aperto con il guinzaglio e in un ambiente tranquillo, in modo da evitare le distrazioni. Quando il tuo cane ha imparato bene i comandi, comincia a tenere le sessioni in luoghi diversi, per abituare l’animale ad ascoltarti malgrado le eventuali distrazioni.
- È meglio avviare l’addestramento nei primi mesi di vita di un cucciolo, ma i cani più anziani possono comunque imparare a ubbidirti. Tuttavia, servirà più tempo per correggere le loro cattive abitudini.
- Assicurati sempre che le sessioni di addestramento siano divertenti e non troppo difficili! In caso contrario, il tuo cane potrebbe non gradirle.
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- Durante l’addestramento, non mostrare segni di frustrazione o irritazione. Non faresti altro che confondere e spaventare il tuo cane, che vivrà questi momenti come un’esperienza negativa. Se ti senti frustrato, passa a un comando che l’animale conosce meglio, in modo da concludere la sessione in modo positivo.
- Non lasciare che il tuo cane si approfitti di te. Sii affettuoso con lui, ma deciso.
- Non procrastinare l’addestramento e non abbandonarlo. È più facile addestrare un cucciolo rispetto a un esemplare adulto.
- Non fare addestrare il cane da troppe persone diverse. Se sentisse troppi ordini diversi sarebbe confuso.
- Non togliere mai il guinzaglio al tuo cane finché non risponde sempre ai comandi. Se dovesse allontanarsi da te, non potresti controllarlo. Devi essere certo che rispetti la tua autorità prima di poterlo liberare.
- Non sgridare e non punire mai il tuo cane dopo che si è avvicinato in seguito a un tuo ordine. Anche se si stava comportando male quando lo hai richiamato, sarebbe in grado di associare alla punizione solo il fatto di aver obbedito al tuo ultimo comando. Non dargli segnali confusi!
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Come inserire un cane?
Preparare la casa – Per far incontrare i due cani è necessario predisporre uno spazio adatto. Nei primi tempi, infatti, sarebbe meglio non farli convivere nello stesso ambiente. Dovrà essere uno spazio neutro, dove non ci sono oggetti che appartengono al “vecchio” cane e che non fanno parte del suo territorio abituale.
L’incontro deve essere effettuato con la presenza di due umani, possibilmente uno estraneo alla casa (ad esempio un amico). Mentre il padrone è vicino al cane di casa, l’altro introduce il nuovo cane, in questo modo il primo non avrà la sensazione di essere stato abbandonato in favore di un altro. Superato il primo incontro, per qualche giorno, è meglio separare i due animali, se non c’è un controllo a vista.
Questo per evitare che “incomprensioni” diventino litigi e che si feriscano a vicenda. Il vecchio padrone di casa, infatti, potrebbe risentirsi e presentare comportamenti aggressivi. Ciò è possibile anche se in precedenza non è mai stato un cane nervoso nei confronti dei propri simili.
Dove massaggiare i cani?
Il cane non è in grado di raggiungere da soli quei punti, per cui ogni volta che lo massaggi puoi dedicarti a schiena e collo con particolare intensità. Prova a trattare ciascuna fascia muscolare che incontri con le dita, evitando articolazioni sporgenti e punti delicati come la colonna vertebrale.