Se il paziente non è vaccinato o si nutrono dei dubbi in merito, è utile la profilassi antitetanica, dal momento che la tipologia della lesione aumenta fortemente il rischio di infezione da anaerobi (tetano).
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Quando non fare l’antitetanica?
In Italia la vaccinazione antitetanica è obbligatoria per tutti i nuovi nati, secondo una schedula vaccinale determinata (1a dose al terzo mese di vita, 2a dose al quinto mese e 3a al dodicesimo); una dose di richiamo viene effettuata a distanza di 4-5 anni dall’ultima, prima dell’inizio del ciclo scolastico primario; si effettuano in seguito richiami ogni 10 anni.
Dopo l’effettuazione della dose di richiamo a circa 15 anni di età, è un buon trucco mnemonico ricordarsi di effettuare un richiamo ogni volta che la propria età finisce per 5 (25, 35, 45 anni, etc.). La vaccinazione rimane il mezzo più efficace per prevenire il tetano, Il vaccino anti-tetanico è costituito da tossine inattivate da procedimenti chimici, non patologiche ma ancora in grado di stimolare la produzione di anticorpi,
Dopo il completamento del ciclo vaccinale secondo le modalità previste, il preparato conferisce una protezione pressoché totale: efficacia del 100%. La durata della protezione nel tempo è molto lunga, almeno 10 anni, ed è ulteriormente garantita dall’esecuzione dei richiami periodici.
La durata della protezione, purtroppo, non è perenne ed è per questo motivo che si raccomanda di fare i richiami periodici. Se sono trascorsi più di 10 anni dall’ultima dose di vaccino antitetanico, non occorre allarmarsi. Presso i centri vaccinali è possibile chiedere chiarimenti ed eventualmente procedere alla vaccinazione.
Se il ciclo vaccinale di base (3 dosi) è stato completato (la legge prevede l’obbligo per i nuovi nati dal 1968) non va mai ripreso dall’inizio (sarebbe addirittura pericoloso). Generalmente il vaccino anti-tetano è ben tollerato. Risulta controindicato nelle persone che hanno manifestato reazioni allergiche gravi a precedenti somministrazioni dello stesso vaccino o a sue componenti.
- Qualora vi sia una malattia infettiva di entità media o grave in atto, specie se in presenza di febbre, è preferibile posticipare il vaccino fino al miglioramento clinico o alla guarigione.
- Problemi minori, quali raffreddori ed altre infezioni delle vie aeree superiori, normalmente non costituiscono controindicazioni, anche temporanee, alla vaccinazione.
Occorre cautela nella vaccinazione dei soggetti con tendenza alle convulsioni, in trattamento con anticoagulanti o affetti da malattie autoimmuni, La condizione di sieropositività per HIV non costituisce di per se stessa una controindicazione alla vaccinazione antitetanica; nemmeno gli stati di gravidanza o allattamento controindicano la somministrazione del vaccino.
- la frequente comparsa di dolore, tumefazione e rossore nel punto dove è stata eseguita l’iniezione, evento che insorge in genere entro 48 ore dalla vaccinazione antitetanica e dura fino a due o tre giorni;
- più raramente, comparsa di febbre, malesseri e sintomi similinfluenzali di modesta entità.
- Gli eventuali effetti collaterali si possono ridurre mettendo panni freddi sul punto dolente ed assumendo – se è il caso – delle compresse a base di paracetamolo (mai aspirina al di sotto dei 12 anni); la febbre si può controllare bevendo più liquidi e portando indumenti leggeri. In ogni caso, se le reazioni sono gravi o persistenti, è bene rivolgersi al proprio medico curante o all’ospedale.
Per prevenire l’ingresso del tetano nel nostro organismo è importante intervenire prontamente in caso di ferite, pulendole con cura e medicandole con acqua ossigenata ; importante anche l’eliminazione del tessuto devitalizzato. Oltre a queste misure preventive, per il trattamento dei traumatizzati il ministero della sanità consiglia le seguenti strategie di intervento: → l’immunoprofilassi antitetanica rientra tra le buone pratiche cliniche da osservarsi nel trattamento dei traumatizzati, anche in occasione degli interventi di Pronto Soccorso; → se non sono trascorsi più di cinque anni dall’ultima dose di un ciclo vaccinale primario completo o da una o più dosi di richiamo non è necessario un ulteriore trattamento profilattico né di vaccino né di immunoglobuline antitetaniche (a meno di un rischio di infezione particolarmente elevato come ustioni estese e grandi traumatismi nel qual caso va somministrato il solo vaccino) → per i soggetti che abbiano ricevuto l’ultima dose di richiamo (sempre dopo un ciclo primario completo) da più di cinque anni è raccomandata la somministrazione di una dose di richiamo di vaccino; le immunoglobuline non sono necessarie; → per i soggetti incompletamente vaccinati (una o due dosi), è raccomandata la contemporanea somministrazione, in siti di inoculo diversi e con diversa siringa, di immunoglobuline specifiche e di una dose di vaccino (il ciclo vaccinale andrà completato); → per i soggetti che abbiano effettuato un ciclo completo e ricevuto l’ultima dose di vaccino da più di 10 anni è raccomandata la contemporanea somministrazione, in siti di inoculo diversi e con diversa siringa, di immunoglobuline specifiche e di una dose di vaccino (il ciclo non va ricominciato); → per i soggetti non vaccinati o di cui non sia possibile definire lo stato vaccinale il trattamento profilattico deve prevedere la contemporanea somministrazione di immunoglobuline e della prima dose di vaccino.
Quanto costa il vaccino antitetanico in farmacia?
12,40 € Prezzo indicativo Vaccinazione antitetanica del bambino e dell’adulto.
Dove si fa la puntura per l’antitetanica?
Come si usa Imovax Tetano ? Dosi e modo d’uso – La dose vaccinante è pari a 0,5 ml in ogni età. Il vaccino va somministrato per via intramuscolare o sottocutanea.
- Vaccinazione primaria
- Neonati:
- Adulti:
- Richiamo
- Bambini fino al 6° anno di età:
La vaccinazione primaria consiste in tre dosi somministrate secondo il seguente schema:1° dose: al terzo mese;2° dose: a distanza di 6-8 settimane dalla prima dose;3 dose: a distanza di 6-12 mesi dalla seconda dose.1° dose: alla data stabilita;2° dose: a distanza di 6-8 settimane dalla prima dose;3° dose: a distanza di 6-12 mesi dalla seconda dose.La prima inoculazione di richiamo viene praticata dopo 4-5 anni, la successiva a distanza di 10 anni.Trattamento dei traumatizzati: il tipo di trattamento da effettuare dovrà essere valutato dal medico di Pronto Soccorso in base alle caratteristiche della ferita e dell’agente traumatizzante.Possono peraltro essere considerate le seguenti indicazioni:
- Se il soggetto è stato vaccinato regolarmente con tre inoculazioni di anatossina come previsto dalla normativa vigente, può essere effettuata una inoculazione di richiamo se sono trascorsi oltre 5 anni dall’ultima somministrazione di anatossina, completando così il ciclo vaccinale di richiamo.
- Se il soggetto non è stato vaccinato, può essere effettuata una inoculazione di immunoglobuline umane antitetaniche in base al peso corporeo (7 UI/Kg fino ad un max di 250 UI) ed una inoculazione, in un diverso sito corporeo, di una prima dose di vaccino antitetanico; dopo 6-8 settimane proseguire il ciclo vaccinale seguendo lo schema della vaccinazione primaria.
- Se il soggetto ha ricevuto solo una o due inoculazioni di anatossina possono essere inoculate immunoglobuline umane antitetaniche e successivamente si può completare il ciclo vaccinale nel caso in cui il tempo trascorso dalla prima inoculazione o dalle prime due inoculazioni non sia superiore rispettivamente ad un anno o a cinque anni; quando il tempo trascorso dalla prima inoculazione o dalle prime due inoculazioni superi gli intervalli sopra indicati, il ciclo vaccinale viene ripetuto ex novo.
Soggetti oltre i 6 anni di età:
- Se il soggetto di età superiore a 6 anni è stato vaccinato regolarmente (vaccinazione primaria e prima inoculazione di richiamo): a) dal 1° al 5° anno dopo l’ultima inoculazione : non occorre praticare il richiamo né la somministrazione di immunoglobuline; b) dal 6° al 10° anno dopo l’ultima inoculazione : somministrare una dose di richiamo; c) oltre il 10° anno dopo l’ultima inoculazione : somministrare le immunoglobuline antitetaniche e una dose di richiamo.
- Se il soggetto non è stato vaccinato: inoculazione di immunoglobuline umane antitetaniche (250 UI) contemporaneamente all’inizio della vaccinazione.
- Se il soggetto non ha completato la serie di quattro inoculazioni: seguire quanto detto per i bambini di età inferiore a 6 anni.
IMOVAX TETANO è un vaccino adsorbito e pertanto è da preferirsi la via di somministrazione intramuscolare per minimizzare le reazioni locali. I siti raccomandati per l’iniezione sono la zona anterolaterale superiore della coscia nei bambini e neonati e il muscolo deltoideo negli adulti.Il vaccino può anche essere somministrato per iniezione sottocutanea profonda.La via di somministrazione intradermica non deve essere impiegata.(Vedere il paragrafo 6.6 per le Istruzioni per l’uso).
In quale caso si fa l’antitetanica?
Vaccino per il tetano e neonati – Il vaccino ha un costo economico bassissimo a fronte di costi elevatissimi dovuti alle cure: tutti coloro che contraggono il tetano, infatti, finiscono in terapia intensiva e la malattia è letale in un caso su tre. L’ultima bufala, riguarda la presunta immunità naturale.
Sono immuni nei primissimi mesi di vita i neonati, qualora la mamma abbia effettuato il richiamo per il tetano previsto (), poiché gli antigeni passano, come nel caso della pertosse o del morbillo, attraverso la placenta. Questa immunità sparisce però dopo 3 o 4 mesi lasciando il neonato esposto al rischio.
La profilassi antitetanica è una vaccinazione obbligatoria nei bambini nei primi mesi (3 somministrazioni, associato al vaccino antidifterico e/o antipertosse), da ripetere all’inizio della scuola (1 somministrazione) e successivamente in età adolescenziale (1 somministrazione).
- Come spiegato dall’Istituto Superiore di Sanità, la somministrazione di tre dosi di vaccinazione antitetanica conferisce una protezione molto elevata, con un’efficacia superiore al 95%.
- La durata della protezione nel tempo è di almeno 10 anni ed è ulteriormente garantita dall’esecuzione dei richiami.
Per verificare la copertura decennale è importante rivolgersi al centro vaccinale dell’area di residenza e richiedere il certificato vaccinale. Le informazioni medico-scientifiche pubblicate in questo sito si intendono per un uso esclusivamente informativo e non possono in alcun modo sostituire la visita medica,