Onsior è un medicinale veterinario antinfiammatorio destinato alla somministrazione a cani e gatti per il trattamento del dolore e dell’infiammazione.
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Come dare Onsior al cane?
Le compresse di Onsior sono aromatizzate e vengono assunte volontariamente dalla maggior parte dei cani. Le compresse non devono essere divise o spezzate. La dose raccomandata di robenacoxib e’ di 1 mg/kg di peso corporeo con limiti compresi fra 1 e 2 mg/kg.
Quanti giorni antinfiammatorio cane?
Il ketoprofene in forma iniettabile è consigliato solo per un uno a breve termine, non oltre i 5 giorni.
Che antinfiammatorio posso dare al mio cane?
Antidolorifico per cani dopo sterilizzazione – Il post operazione dopo una sterilizzazione può essere doloroso e anche per parecchi giorni. Dipende molto da cane a cane, e da veterinario a veterinario, ma non escludiamo a priori di utilizzare degli analgesici che non sono FANS (farmaci anti-infiammatori non steroidei).
vomito diarrea feci con sangue perdita dell’appetito ittero delle mucose incremento del consumo di acqua aumento della minzione eruzioni cutanee
Alla lunga possono esserci anche effetti indesiderati come l’ulcera gastrointestinale. E’ quindi importante non esagerare mai con l’utilizzo dell’antidolorifico per cani che deve essere sempre occasionale e non l’abitudine. Di solito tra i prodotti più utilizzati troviamo quelli che hanno principi attivi come il carpofene, oppure i farmaci come il meloxicam o il firocoxib (antinfiammatorio non steroideo).
Come somministrare Onsior gatto?
POSOLOGIA – Per uso orale. Somministrare senza cibo o con una piccola quantita’ di cibo. Le compresse di Onsior sono facili da somministrare e ben accette dalla maggior parte dei gatti. Le compresse non devono essere divise o spezzate. La dose raccomandata di robenacoxib e’ di 1 mg/kg di peso corporeo con limiti compresi fra 1 e 2,4 mg/kg. Somministrare una volta al giorno, ogni giorno alla stessa ora, il seguente numero di compresse. Peso corporeo: da 2,5 a < 6 kg; numero di compresse: 1 compressa. Peso corporeo: da 6 a 12 kg; numero di compresse: 2 compresse. Dolori muscolo-scheletrici acuti: somministrare fino a 6 giorni consecutivi. Dolori muscolo-scheletrici cronici: la durata del trattamento deveessere decisa su base individuale. Si prega di fare riferimento al paragrafo 4.5. Normalmente si riscontra una risposta clinica nel giro di3-6 settimane. Il trattamento va interrotto dopo 6 settimane se non si evidenzia alcun miglioramento clinico apparente. Chirurgia ortopedica: somministrare una singola compressa prima della chirurgia ortopedica. La premedicazione dovrebbe essere eseguita solo in combinazione ad analgesia con butorfanolo. La compressa (o le compresse) dovrebbe essere somministrata senza cibo almeno 30 minuti prima dell'intervento chirurgico. Dopo l'intervento chirurgico, la somministrazione giornalierapu essere continuata fino a due giorni successivi. Se necessario, e' raccomandata una concomitante analgesia con oppioidi. L'uso interscambiabile di Onsior compresse e Onsior soluzione iniettabile e' stato testato in uno studio di sicurezza nell'animale target ed ha dimostrato di essere ben tollerato nei gatti. Nei gatti, Onsior soluzione iniettabile o compresse possono essere utilizzate in maniera interscambiabile in accordo con le indicazioni e raccomandazioni d'uso approvate per ciascuna forma farmaceutica. Il trattamento non deve superare una dose al giorno (sia essa una compressa o una iniezione). Si prega di notare che le dosi raccomandate per le due formulazioni sono diverse.
Cosa posso dare ad un cane per alleviare il dolore?
Gli antidolorifici per cani hanno controindicazioni? – Se e quali effetti collaterali si verificano dopo la somministrazione di antidolorifici dipende dal preparato in questione e dal suo dosaggio, In ogni caso, puoi fartene un’idea leggendo il relativo foglio illustrativo, L’ordine di citazione rispecchia la frequenza con cui si sono verificati, calcolata su base statistica.
Quando dare il gastroprotettore al cane?
Gastroprotettori per cani: quali sono – Generalmente la categoria dei gastroprotettori comprende un’ampia gamma di farmaci che, attraverso meccanismi diversi, riducono gli effetti dell’acido sulla mucosa del sistema digerente. I gastroprotettori ad uso veterinario più utilizzati sono:
gli inibitori di pompa protonica (IPP), come ad esempio l’omeprazolo, il lansoprazolo o il pantoprazolo;
gli antagonisti dei recettori H2 dell’istamina, come la ranitidina, la famotidina o la cimetidina.
Entrambi i farmaci, seppur con meccanismi diversi, inibiscono la secrezione di acido dalle cellule parietali dello stomaco. Tuttavia è necessario evidenziare che:
la somministrazione quotidiana degli H2 antagonist i in cani e gatti non ha mostrato benefici nel trattamento dell’ulcera gastroduodenale e nel reflusso gastroesofageo; l’utilizzo continuativo degli H2 antagonisti porta ad una riduzione del loro effetto entro pochi giorni; in particolare nei cani si sviluppa tolleranza al farmaco entro i primi 13 giorni di terapia e la riduzione dell’effetto può essere visibile già dopo i primi tre giorni. Lo stesso fenomeno si osserva anche nei gatti;la terapia con gli inibitori di pompa protonica, somministrati due volte al giorno in cani e gatti, è risultata più efficace degli H2 antagonisti nel trattamento dell’ulcera gastroduodenale e del reflusso;l’ aggiunta degli H2 antagonisti alla terapia con IPP non ne migliora l’efficacia terapeutica ed anzi può diminuire l’effetto degli IPP;gli inibitori di pompa protonica devono essere somministrati a stomaco vuoto, preferibilmente almeno 30 minuti prima del pasto. Gli H2 antagonisti possono invece essere somministrati sia a stomaco vuoto che pieno,
LO SAPEVI CHE. I farmaci antiacidi possono essere somministrati anche a cani e gatti. Tuttavia l’evidenza scientifica non ne suggerisce l’utilizzo. La loro integrazione, infatti, non migliora l’efficacia della terapia con IPP. Inoltre la breve durata del loro effetto e la conseguente necessità di ripetute somministrazioni, non semplici negli animali, li rendono scarsamente utilizzabili su cani e gatti. Il misoprostolo, un farmaco impiegato per il trattamento dell’ulcera, può essere utilizzato in cani e gatti per prevenire il danno gastrointestinale da utilizzo di aspirina. Non è noto, però, se abbia lo stesso effetto protettivo in caso di assunzione di altri antinfiammatori non steroidei (FANS). | |
Quali farmaci fanno male ai gatti?
Veleni per gatti comuni – In molti casi di avvelenamento nei gatti può essere difficile conoscere la causa. È quindi importante rimuovere o tenere determinati prodotti per la casa, pesticidi e piante lontano dal gatto. Ecco un elenco di cose da evitare:
Medicinali per uso umano Non somministrare mai al tuo gatto medicine sviluppate per uso umano. Prodotti come paracetamolo, lassativi, aspirina e antidepressivi sono altamente pericolosi per i gatti e anche piccole quantità sono sufficienti per causare gravi malattie o morte. Vomito, depressione e gonfiore del viso e delle zampe sono segni comuni di avvelenamento da farmaci. Se sospetti che il tuo gatto abbia ingerito medicine umane, devi correre dal veterinario il più rapidamente possibile. Prodotti per la pulizia Ciò include ad esempio liquidi per la pulizia, candeggina, disinfettanti, lucidanti e liquidi per bucato. Questi sono tutti tossici per gli umani e per i gatti, sia se assorbiti tramite la pelle che se ingeriti. Prodotti per auto Inutile dire che benzina, antigelo, freni o liquido lavavetri fanno male al tuo gatto. Una cosa negativa è che i gatti, insieme ad altri animali, trovano gustoso il glicole nell’antigelo. Quindi, tieni d’occhio questi fluidi e fai attenzione a come li gestisci, poiché l’ingestione di piccole quantità può causare insufficienza renale e morte. Prodotti di bellezza e igiene Deodorante, smalto, tinture per capelli, struccanti e lozioni solari sono esempi di sostanze tossiche che è necessario tenere in armadi o cassetti chiusi. Materiali decorativi Presta qualche attenzione in più a dove metti la vernice, le cere del legno, la vernice e i solventi. Se questi prodotti rimangono appiccicati nel pelo del gatto, possono causare bruciore, vesciche e gravi irritazioni. Quindi, tieni lontano il tuo gatto quando stai facendo dei lavori in casa. Piante Tutti i gatti devono avere accesso all’erba, per rimuovere materiali non digeribili come la pelliccia dallo stomaco. Se non hanno la loro erbetta, è probabile che queste curiose creature provino a mangiare o masticare altre piante. Una mossa che potrebbe essere fatale, dal momento che ci sono molte piante velenose sia nei nostri davanzali che nei nostri giardini. Le piante da evitare sono ad esempio gigli, tulipani, rododendri, oleandri e ciclamini. AntiparassitariProdotti come insetticidi, rodenticidi, fungicidi e molluschi non sono solo dannosi per i parassiti, ma sono anche tossici per i gatti. Contengono sostanze che possono causare gravi danni al benessere del gatto. Lo stesso vale per i prodotti per il trattamento delle pulci per cani, che non dovrebbero mai essere usati sui gatti. Altri prodotti per la casa Cioccolato, lucido da scarpe, naftalina sono altri esempi di prodotti velenosi per i gatti. Insetti e serpenti In molti paesi, ci sono insetti e serpenti che possono mordere o pungere il gatto. Alcuni di loro hanno un veleno che è più pericoloso di altri, e in questi casi è necessario un trattamento o una dose di anti-veleno. Se succede, non bisogna aspettare a contattare il veterinario.
Quale antinfiammatorio umano posso dare al gatto?
Avvertenza – Somministrare solo gli antidolorifici prescritti dal veterinario e nella dose indicata. Dare farmaci di propria iniziativa e senza aver consultato il veterinario può portare ad intossicazione o gravi conseguenze. I farmaci ad uso umano, come paracetamolo, ibuprofene eccetera, non vanno dati agli animali perché possono causare avvelenamento! : Dolore nel gatto come trattarlo | AniCura
Che antidolorifico umano posso dare al gatto?
Antidolorifico per gatti da non usare – Non si devono assolutamente mai per nessuna ragione dare antidolorifici per uso umano al gatto, non ci deve nemmeno venire in mente e non esistono scuse come “già lo avevo in casa, cosa volete che sia”. Assolutamente no, è pericoloso! Il paracetamolo, per esempio, è tossico anche in piccole dosi per i gatti, e può essere mortale, lo stesso vale per l’Ibuprofene che è letale per i gatti, anche se lo è quando lo si prende in dosi più elevate. Non vale la pena di rischiare. Se l’aspirina può essere usata, non è una scelta ottimale ed è meglio chiedere al veterinario e tenere sempre molto monitorato l’animale in caso di strane reazioni, il principio attivo infatti potrebbe essere causa di malattie renali, epatiche e di pericolose ulcere gastriche.
Quando il cane si alza zoppica?
Cause per cui il cane zoppica – La zoppia nei cani è un disturbo veterinario frequente e vi è una vasta gamma di possibili cause, dalle condizioni croniche al trauma. Se il cane zoppica, i motivi possono essere tanti : lesioni, infezioni, infiammazioni, difetti anatomici, cancro e malattie degenerative.
L’inizio della zoppia può essere improvviso (noto come esordio acuto ), o svilupparsi più lentamente nel tempo, a causa di una malattia cronica. Nei cani, l’ artrite (a volte indicata come osteoartrosi) e il trauma sono due delle cause più comuni di zoppia. L’artrite si presenta generalmente come una malattia cronica, a volte però può verificarsi in seguito a un movimento spiacevole,
La malattia del legamento crociato è considerata un problema cronico nei cani e si presenta solitamente come una zoppia acuta quando il legamento indebolito viene traumatizzato e causa un improvviso dolore al ginocchio. Altre cause generali di una zoppia del cane sono punture di insetti, problemi alle, infezioni batteriche o malattie trasmesse dalle,
Quando il cane zoppica con la zampa posteriore?
Quando le zampe posteriori cedono oppure – L’ osteoartrite solitamente si manifesta con dolore articolare e zoppia, ma potresti notare anche altri campanelli d’allarme: se le zampe posteriori cedono, per esempio, o noti altre alterazioni dell’andatura, segnalalo al medico veterinario; potrebbe trattarsi di osteoartrite, ma anche di patologie neurologiche, soprattutto nel cane anziano,
Come aiutare le articolazioni del cane?
1) Fai fare al tuo cane attività fisica giornaliera – L’esercizio fisico è uno dei migliori amici delle articolazioni dei cani. Infatti, permette di avere dei muscoli tonici (e quindi sostenere e proteggere al meglio le articolazioni) e di aumentare l’elasticità e la funzionalità articolare, Non parliamo necessariamente di uno sport, ma di movimento in generale, in modo che il tuo cane mantenga uno stile di vita attivo.
Smuovi il tuo amico a quattro a zampe dal divano e portalo più volte al giorno a passeggiare, a correre e, se possibile, a giocare con gli altri cani! Attenzione: Se il tuo cane soffre di problemi alle articolazioni o è anziano, evita di fargli svolgere attività che comportano salti, scatti improvvisi e sforzi intensivi (in questi casi, anche lanciare la pallina o il frisbee potrebbe essere dannoso).
Prediligi invece passeggiate tranquille e attività acquatiche come il nuoto e l’idroterapia.
Cosa vuol dire quando il cane guaisce?
Il guaìto è la prima forma di vocalizzazione che i cani apprendono, quando da cuccioli richiedono attenzioni alla madre. Se fido guaisce, probabilmente vuole esprimere un disagio e richiedere coccole, cibo, oppure di uscire.
Come va somministrato il rimadyl?
Per somministrazione orale. Rimadyl Palatable Tablets è facilmente assunto dalla maggior parte dei cani. La dose di attacco raccomandata è di 2-4 mg di Carprofen per kg di peso corporeo al giorno, divisa in due somministrazioni.