Nel maschio la sterilizzazione ha valore farla perché: Elimina il rischio di vagabondare e scappare per la ricerca del partner, e riduce il rischio di conflitti e aggressioni.
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Cosa succede se non Castri il cane?
Svantaggi della castrazione –
I maschi possono diventare molto curiosi con altri maschi non castrati e a volte possono reagire in modo aggressivo. Esiste un aumento del rischio che il cane sviluppi ipotiroidismo, displasia dell’anca e rottura del legamento crociato craniale del ginocchio. Trattandosi di un intervento chirurgico, c’è sempre qualche possibilità che si verifichi un problema. I cani sterilizzati sono spesso più affamati e possono mettere su peso se non sono abituati a una routine che incoraggia l’esercizio fisico.
Cosa cambia quando un cane viene castrato?
Quali sono vantaggi della castrazione del cane? – I principali vantaggi della castrazione nel cane sono: minore possibilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili, cancro ai testicoli, possibile acquietamento e diminuzione di problemi comportamentali,
Quando è necessario castrare un cane?
Qual è l’età appropriata per far castrare un cane? – Se si decide di far castrare un cucciolo, sarà necessario farlo prima della pubertà, ovvero dai 7 ai 10 mesi di età. Nei cani di taglia grande e gigante la pubertà si manifesta un po’ più tardi, pertanto la castrazione dovrà avvenire a un’età leggermente più avanzata.
Cosa succede se un cane ti lecca?
È pericoloso farsi leccare la faccia da un cane? J. Edgar Hoover, capo dell’FBI, con il cane Holly Spring – Washington, DC, Stati Uniti, 7 aprile 1954 (AP Photo/William J. Smith)
martedì 25 Ottobre 2016 Questo articolo ha più di sei anni
J. Edgar Hoover, capo dell’FBI, con il cane Holly Spring – Washington, DC, Stati Uniti, 7 aprile 1954 (AP Photo/William J. Smith) Nulla dice ti voglio bene come il tuo cane che ti lecca la faccia, almeno secondo molti loro padroni, che si scambiano volentieri effusioni con i loro cani lasciando che gli strofinino il muso sulla faccia.
- Per il quadrupede è più che altro un’esperienza giocosa, mentre il bipede ci vede qualcosa di più, che lo lega più intimamente al suo animale da compagnia.
- Baciare il naso e il muso del proprio cane o consentirgli di leccare la nostra faccia porta con sé qualche rischio di cui è meglio essere consapevoli, come di recente Christopher Mele sul New York Times,
Come quella degli esseri umani, anche la bocca dei cani è abitata da una miriade di batteri, virus e altre sostanze (microbioma), come le proteine che aiutano a riparare i tessuti del palato in caso di ferite o irritazioni. Il microbioma dei cani è però fatto diversamente da quello della nostra bocca, e alcuni suoi componenti possono essere dannosi per la nostra salute.
Alcuni batteri, per esempio, se trasmessi all’uomo possono causare problemi e malattie di vario tipo. L’elenco è lungo e va dalla salmonella a E. coli, passando per il Campylobacter, un batterio che causa febbre, crampi addominali e forti disturbi gastrointestinali. Naturalmente l’organismo umano possiede difese che in molti casi riescono a contrastare la proliferazione dei virus e dei batteri trasmessi generosamente dal proprio animale domestico.
Se la saliva del cane entra in contatto con la pelle integra di una persona sana, è molto difficile che ci possano essere infezioni di qualche tipo dovute alle sostanze presenti nella bocca dell’animale. Le cose possono complicarsi se la saliva entra in contatto con le mucose del naso e della bocca o attraverso gli occhi, dove ci sono meno difese e batteri e virus possono aprirsi una strada per infettare l’organismo. I cani hanno difese immunitarie adeguate per restare in salute nonostante le loro abitudini, che per gli esseri umani non corrispondono al massimo dell’igiene. Si rotolano un po’ dappertutto, quando non sono impegnati a leccarsi da qualche parte leccano le cose che hanno intorno, mettono il naso ovunque: soprattutto dove altri loro simili hanno lasciato traccia del loro passaggio, diciamo.
- Il loro muso è quindi popolato da una grande quantità di microrganismi di ogni tipo, che conviene non finiscano in contatto con labbra e naso degli esseri umani.
- L’ex presidente dell’American Veterinary Medical Association, Joe Kinnarney, ha spiegato che secondo una ricerca un cane arriva ad accumulare fino a 20-30 milioni di uova di vermi cilindrici (nematodi, parassiti intestinali) nel suo tratto intestinale alla settimana.
I cani rimediano questi parassiti quando assaggiano la cacca o leccano l’ano di un loro simile. È raro che accada, ma c’è una possibilità che leccando la faccia del proprio padrone un cane che ha da poco fatto un assaggio trasmetta un parassita intestinale, causandogli non pochi problemi di salute.
- Questo tipo di contaminazione può comunque anche avvenire quando si consumano cibi mal conservati, oppure vegetali consumati crudi senza averli lavati adeguatamente.
- Avvicinarsi troppo al muso di un cane può essere inoltre pericoloso se l’animale è in un momento di forte stress, o non conosce la persona che – ben intenzionata – lo sta stringendo per fargli delle coccole.
In alcuni casi la reazione può essere imprevedibile e si può essere attaccati. Il consiglio di essere prudenti vale per tutti, ma in modo particolare per chi si avvicina a un cane che non conosce. Per chi non riesce a fare proprio a meno di farsi leccare la faccia dal proprio cane: controllate che sia stato vaccinato, che sia stato sverminato (se è un nuovo arrivo) e che non sia entrato di recente in contatto con le feci di altri animali. È inoltre consigliabile lavarsi bene le mani subito dopo, insaponandole e strofinandole per almeno una ventina di secondi con del sapone, in modo da eliminare buona parte dei batteri dalla pelle.
In molti comunque preferiscono non scambiarsi effusioni troppo intime con i loro cani, e tra questi c’è anche il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che in un’intervista sui due cani che tiene alla Casa Bianca ha detto: Non lascio che Sunny e Bo mi lecchino, perché quando li porto a spasso qui nel giardino, vedo che cosa raccolgono e masticano e non è roba che fa per me.
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Cosa cambia con la castrazione?
Sterilizzazione cane: caratteristiche, pro e contro per gli esemplari femminili – Per la femmina invece si parla di sterilizzazione e più nello specifico di ovariectomia e ovario isterectomia. L’ovariectomia è l’intervento chirurgico che prevede la rimozione delle sole ovaie, sede di produzione degli ormoni sessuali femminili (estrogeni e progesterone).
È la scelta d’elezione in soggetti che hanno raggiunto la maturità sessuale da poco. L’utero in assenza di stimoli ormonali va in regressione in modo autonomo. Nell’ovario-isterectomia vengono asportate sia le ovaie che l’utero, Questa seconda metodica viene scelta nelle sterilizzazioni tardive e nel caso in cui l’utero mostri alterazioni patologiche come ad esempio endometrite o piometra.
La sterilizzazione viene effettuata a digiuno e sempre in anestesia generale previa esecuzione di esame del sangue per accertare lo stato di salute dell’animale. Quando effettuarla? Come per il cane maschio anche nella femmina ci sono opinioni divergenti.
Sono tutti d’accordo sul non sterilizzarli troppo precocemente, ovvero prima del completamento della fase di crescita onde evitare anche importanti problemi di salute e comportamentali. La sterilizzazione precoce praticata immediatamente dopo il primo calore è quella più diffusa dato che si pensava prevenisse l’insorgenza di tumori maligni sia mammari che uterini; da ultimi studi sembra che si prevengano in realtà solamente le forme neoplastiche meno aggressive mentre gli adenocarcinomi mammari non sembrerebbero essere bloccati dalla cessazione degli stimoli ormonali, essendo la loro origine legata alla genetica.
Ad oggi pertanto non si è giunti a una “giusta età” per sterilizzare, ma va valutato il singolo caso insieme a un veterinario, che saprà consigliare il proprietario in modo adeguato. I vantaggi derivanti dalla sterilizzazione della cagna sono :
l’assenza di calore; l’assenza di gravidanze; prevenzione di tumori uterini e piometra; ridotta insorgenza di alcune forme tumorali della ghiandola mammaria (i meno aggressivi); l’animale non potrà più presentare
Sono compresi tra gli svantaggi i seguenti punti :
possibile incontinenza urinaria estrogeno-dipendente; disturbi comportamentali se eseguita in età prepubere; possibile tendenza all’aumento del peso ponderale in soggetti che eseguono ridotta attività fisica e vita sedentaria; non previene l’insorgenza dei tumori mammari più aggressivi; rischi legati all’intervento chirurgico.
Cosa fare prima della castrazione?
La sterilizzazione del gatto Si stima che una gatta in soli cinque anni riesca a dare origine ad una dinastia di migliaia di discendenti. La sterilizzazione contribuisce a far vivere più a lungo e in migliori condizioni di salute l’animale ed è uno strumento indispensabile per contrastare il randagismo.
- Se sterilizzi il tuo animale darai una possibilità in più agli animali abbandonati di trovare una casa che li accolga.
- Non si tratta di una scelta costosa: le spese sostenute per le varie gravidanze e per il mantenimento dei cuccioli sono a lungo termine superiori rispetto al costo dell’intervento.
- Con la sterilizzazione vengono eliminati comportamenti indesiderati legati al calore (miagolare incessante, urinare in giro per casa.) a patto che l’intervento venga eseguito all’età giusta, in caso si attenda troppo si rischia che tali comportamenti permangono.
Dopo la sterilizzazione il gatto si allontana meno da casa, riducendo così il pericolo di contrarre alcune pericolose malattie. La sterilizzazione precoce nella gatta riduce lo sviluppo dei tumori mammari e dell’utero, e di altre malattie legate al malfunzionamento delle ovaie, inoltre si evitano sofferenze al gatto e alla gatta, che desidera accoppiarsi ma non può perchè gli viene impedito.
Il momento migliore per sterilizzare la gatta è quando si presenta il primo calore, ma questo non è indispensabile, di recente si è scoperto che più precocemente si effettua l’intervento, che però non deve essere eseguito prima dei 6 mesi di età, e più diminuiscono i rischi di future malattie dell’apparato riproduttore.
Nei gatti maschi, la castrazione viene consigliata dagli 8 mesi di età. Il gatto deve restare a digiuno a partire da 8 -10 ore prima dell’intervento, toglietegli anche la ciotola dell’acqua 2-3 ore prima. L’operazione verrà fatta in anestesia totale. Quando verrà dimesso potrebbe essere già sveglio o ancora barcollante per via dell’anestesia.
Tenetelo in un posto tranquillo, non fatelo saltare per evitare il rischio che si aprano i punti e tenetelo a digiuno fino al giorno successivo all’intervento. Il veterinario prescriveràà un antibiotico e vi consiglierà come disinfettare la ferita. E’ importante che il gatto non lecchi la ferita, poichè con la sua lingua ruvida ritarderebbe la chiusura della ferita e con la saliva la infetterebbe, quindi è meglio mettergli un collare elisabettiano.
Questi sono consigli generali, in ogni caso sarà il vostro veterinario a dirvi come dovete comportarvi prima e dopo l’intervento. Se il gatto è in perfette condizioni di salute e non è allergico all’anestesia non corre nessun pericolo nell’effettuare l’operazione.
- Nella gatta verrà praticata un incisione di pochi centimetri sulla pancia, verranno trovate le ovaie (oppure utero e ovaie), si chiuderanno i vasi sanguigni che le irrorano per evitare emorragie, e si esporteranno le ovaie.
- L’intervento dura circa dai 14 ai 40 minuti e il taglio praticato verrà chiuso con alcuni punti di filo o con “graffette metalliche”, che verranno levati dopo 8-10 giorni.
Le tecniche più utilizzate sono tre: OVARIECTOMIA: si esportano solo le ovaie, in questo modo la gatta non andrà più in calore. OVARIOISTERECTOMIA: si esportano sia le ovaie sia l’utero. E’ un intervento più complesso e sarà il veterinario a decidere se adottare questa tecnica.
SALPINGECTOMIA o LEGATURA DELLE TUBE : vengono esportati i condotti che portano gli ovuli dalle ovaie all’utero, in questo modo la gatta continuerà ad andare in calore ma non potrà rimanere incinta. Nel gatto viene incisa la pelle che contiene i testicoli (scroto) e anche in questo caso vengono chiusi i vasi che portano nella zona il sangue, poi vengono esportati i testicoli.
Perchè dovrei sterilizzare o castrare il mio cane, la guida definitiva!
Molti veterinari non applicano nessun punto poichè la ferita è così piccola che si chiude da sola il giorno dopo. Nei maschi gli interventi possono essere di 2 tipi: ORCHIECTOMIA: esportazione dei testicoli. In questo caso il gatto non manifesterà più il comportamento sessuale.
Come comportarsi con un cane castrato?
Calma e tranquillità I primi giorni il cane deve stare in un ambiente silenzioso e rasserenante. Da evitare quindi fonti di rumore come la televisione ad alto volume, i bambini che urlano, la fastidiosa suoneria del telefono, parlare a voce troppo alta al cellulare o in casa.