Quando Si Investe Un Cane
Ma è un reato investire un animale? – Investire un cane non è sempre reato. Anzi, a dirla tutta, lo è solo in rarissime occasioni. Il codice penale prevede due norme a tutela degli animali in caso di uccisione. Entrambe però pongono una serie di condizioni da renderne possibile l’applicazione in pochi casi.

  • La prima norma è quella di uccisione di un animale.
  • Essa stabilisce che chiunque per «crudeltà» o «senza necessità» cagiona la morte di un animale è punto con la reclusione da quattro mesi a due anni.
  • Come detto, il reato scatta solo se l’uccisione avviene con crudeltà o non necessità,
  • Questo significa che ci deve essere malafede o, per dirla in termini giuridici, il ” dolo “.

Quindi, chi investe un cane perché non lo ha visto o non è riuscito a schivarlo, pur se circolava violando le più elementari regole di prudenza del codice della strada (ad esempio a causa di una andatura elevata e non commisurata al tipo di strada), non è punibile penalmente (al massimo subirà la multa per eccesso di velocità).

  1. La norma tutela l’intenzione di “schiacciare” l’animale, non invece la colpa.
  2. Rileva poi una seconda norma: quella di uccisione o danneggiamento di animali altrui,
  3. Qui ad essere tutelato non è l’animale in sé ma il patrimonio del suo proprietario.
  4. Oggi chi investe il cane di un altro, e non lo fa apposta, non subisce conseguenze penali ma deve risarcire al padrone sia il danno patrimoniale che quello non patrimoniale.

Il nostro ordinamento ormai riconosce e tutela il vale affettivo della relazione uomo-animale. È pur vero che gli animali, per il nostro codice civile, sono considerati ancora oggetti ma per quello penale sono “oggetti” con un valore superiore rispetto agli altri beni.

Chi investe un cane e scappa?

Chi paga se investi un cane senza guinzaglio – Come abbiamo detto, avere un cane comporta delle regole e delle responsabilità, come l’obbligo di far, È il proprietario dell’animale il responsabile di tutto quello che fa e degli eventuali danni che causa, sia sotto custodia quindi al guinzaglio che smarrito o in libertà.

Quindi se decidiamo di lasciare deliberatamente libero il nostro cane ci assumiamo la responsabilità della nostra e delle sue azioni. Nello specifico è la Corte di Cassazione a stabilire la responsabilità del padrone con la sentenza n.4202/2017 la quale dispone che sia il padrone dell’animale a risarcire il conducente dell’auto che ha subito i danni in seguito allo scontro con il cane.

Disposizioni rimarcate con la sentenza n.13004/2020 la quale prende spunto dalla vicenda di un motociclista che proprio per via di un attraversamento improvviso di un cane senza collare ha perso l’equilibrio ed è caduto ferendosi. Per riuscire ad avere un concorso di colpa si dovrebbe poter dimostrare che il conducente coinvolto non rispettava le regole della strada e quindi viaggiava oltre i limiti di velocità oppure non aveva la cintura o il casco oppure circolava contromano, in questo modo il padrone del cane potrebbe ottenere un risarcimento.

  1. Inoltre non si dovrà risarcire il conducente del veicolo o la somma verrà ridotta in base alla percentuale della sua colpa.
  2. Mentre se viene dimostrato che l’incidente è stato causato esclusivamente dall’animale allora il proprietario dovrà pagare tutti i danni all’automobilista coinvolto.
  3. Esiste un’assicurazione? La Rc auto non copre questo tipo di eventi, ma è possibile che il proprietario del cane possa aver sottoscritto un’apposita per questo genere di incidenti.

Se è così allora potrà rivalersi tramite l’assicurazione, altrimenti dovrà pagare lui tutte le spese.

Cosa succede se investo un cane randagio?

In Italia investire un cane randagio non costituisce reato e questo vale anche per altre specie animali.

Cosa fare se si prende sotto un animale?

Se l’ animale investito è domestico (gatto o cane ) meglio contattare il Servizio Veterinario dell’Asl; se è un animale selvatico meglio chiamare la Polizia Provinciale o la Guardia Forestale ( se non conoscete il numero, chiamate sempre il 112, che è ormai numero unico di soccorso).

Cosa fare in caso di investimento di un cane?

Come comportarsi quando si investe un cane?

  • Spesso accade che per le strade d’Italia molti cani vengano investiti, ma se accadesse proprio a voi, cosa dovreste fare o meglio come dovreste comportarvi?
  • Potrebbe capitare a chiunque entrando in garage di investire il proprio cane, in tal caso fermatevi immediatamente e controllate in che condizioni sia il cane, anche nel caso in cui l’animale non presenti segni di lesioni evidenti è sempre opportuno avvolgerlo in un asciugamano o, comunque, in un tessuto pulito e metterlo con estrema delicatezza all’interno del trasportino o di uno scatolo, per poi adagiarlo sul sedile dell’auto.
  • Chiamate subito il vostro veterinario e avvisatelo di quanto accaduto, constatate l’attività respiratoria, il battito cardiaco e l’eventuale presenza di emorragie interne.
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La chiamata al veterinario è fondamentale perché permetterà a quest’ultimo di predisporre la clinica per la visita, così non appena arriverete in clinica, potrà iniziare a fare i vari controlli all’animale, cioè, radiografie ecc. per verificare se ci siano danni interni o meno.

La storia è diversa se tutto ciò accade per strada. Prima di tutto c’è da precisare che le persone che non soccorrono gli animali investiti per strada, oltre al essere totalmente incivili e insensibili, sono anche soggette a sanzioni. Perché non soccorrere il cane è reato. Comunque, ritornando al soccorso dell’animale in strada, la prima cosa da fare in questo caso è accostarsi ai bordi della strada, mettere le quattro frecce ed indossare il giubbotto catarifrangente, scendere dalla auto o moto che sia e verificare le condizioni.

Avvicinati con molta cautela per evitare di spaventare l’animale, che starà già vivendo una situazione molto difficile e stressante. La cosa che bisogna fare subito dopo l’accaduto è chiamare i Carabinieri oppure i Vigili che, a loro volta, si preoccuperanno di chiamare il canile oppure i veterinari dell’Asl, di fatti saranno proprio questi ultimi ad inviare qualcuno per il recupero dell’animale ferito.

Può accadere che i veterinari non abbiano la possibilità di intervenire in un determinato momento, oppure che il canile sia a corto di personale. In questo caso, dovranno essere prestati i soccorsi direttamente dall’automobilista che, avvolgendo sempre l’animale in un asciugamano, si preoccuperà di portarlo dal proprio veterinario.

Occorre la massima cautela possibile durante il trasporto al fine di evitate di aggravarle o crearne altre,

  1. Di norma, i veterinari non si prendono nessun compenso in caso di investimento e curano l’animale gratuitamente, altri si fanno retribuire solo il costo di eventuali farmaci, invece, qualora siano necessari esami più specifici o, addirittura, un intervento chirurgico, chi ha investito l’animale dovrebbe contattare l’Asl per vedere come gestire il caso,
  2. Quindi, risalire al proprietario dell’animale ed informarlo dell’accaduto e quest’ultimo ovviamente, assieme ad un vostro contributo se l’investimento è stato causato per colpa vostra, dovrà far proseguire le operazioni al fine di far ritornare l’animale in salute.
  3. La cosa fondamentale in una situazione del genere e di non lasciarsi prendere dall’ansia, bisogna essere lucidi e fare le scelte giuste, innanzitutto per il bene dell’animale.
  4. Spesso la causa di investimenti dei cani è dovuta alla sbagliata gestione da parte dei proprietari che, lasciando i cancelli aperti, permettendo ai loro cani di uscire e girare liberamente, mettendo a rischio la vita del proprio cane e quella delle altre persone.

: Come comportarsi quando si investe un cane?

Cosa succede se si investe un animale?

Cosa prevede il codice della strada in caso di investimento di un animale? Gli amici a quattro zampe tutelati da regole precise nel loro girovagare sulle strade (ASAPS) Il codice della strada è tassativo: nel caso si investa un animale, che sia domestico come il cane o il gatto, protetto o da reddito, vige l’obbligo di fermarsi, prestare soccorso e fare in modo che scattino gli allarmi necessari all’intervento di operatori specializzati nel settore.

  1. In poche parole dovrebbero non vedersi più, soprattutto al mattino sulle strade trafficate, quella “pellicce” dai colori indefiniti che solo passando vicino danno la triste dimensione di un animale che ha lasciato il proprio istinto e il proprio essere selvaggio sopra una striscia di asfalto.
  2. Sono previste multe per i trasgressori che vanno da 389 euro a 1.559 euro in caso di partecipazione diretta: anche per chi vede e non si ferma è giustamente prevista una multa, più ridotta, che va da 78 euro a 311 euro.

Come dicevamo chi investe un cane, un gatto, un capriolo o un altro animale, deve intervenire immediatamente chiamando i soccorsi: polizia stradale, polizia municipale, carabinieri o servizio veterinario della Azienda Asl; i mezzi di questi ultimi sono equiparati a quelli delle ambulanze o dei vigili del fuoco e, in emergenza, i veicoli del servizio veterinario utilizzati per il trasporto di un animale ferito, possono infrangere anche le regole del codice della strada.

Infine chi assiste all’investimento di un animale con fuga del colpevole, può prendere tranquillamente il numero della targa, comunicarlo agli agenti affinché siano applicate le giuste sanzioni. A questo punto qualcuno potrebbe obiettare la severità di queste regole applicate agli animali, quando purtroppo assistiamo ad episodi eclatanti di pirateria con il coinvolgimento degli uomini.

Ma forse è proprio con l’applicazione delle regole partendo dalla base che si possono ottenere risultati e, quindi, salendo la scala Darwiniana forse sarà possibile ottenere maggiore successo. E poi chi non ha avuto un incontro con gli occhi festosi di un cane o accarezzato il pelo vibrante di fusa di un gatto? Anche i nostri piccoli amici hanno una dignità come gli uomini, pure loro animali, che non va calpestata e, soprattutto, investita affinché non succeda come nella fattoria degli animali di George Orwell dove: “tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”.

Chi si chiama quando viene investito un cane?

FAQ animale investito – CondividiX: Un animale è coinvolto in un incidente stradale Il nuovo Codice della Strada impone – per fortuna – l’obbligo di soccorrere gli animali coinvolti negli incidenti stradali. Se siete testimoni di un incidente stradale nel quale è coinvolto anche un animale, avete l’obbligo di prestare soccorso agli umani e agli animali.

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Se chiamate il 118, il 112 o il 113, ricordatevi di segnalare la presenza di un animale da soccorrere e ricordatevi, per evitare dimenticanze altrui, che anche gli animali vanno soccorsi. Per legge! Un cane è stato investito e l’automobilista è fuggito Capita spesso, purtroppo. Appuntatevi la targa della vettura, se riuscite fate una foto del pirata della strada con il vostro smartphone.

Poi prestate soccorso all’animale, se necessario chiedendo aiuto a un veterinario. Ricordatevi, infine, di denunciare il fatto alle forze dell’ordine consegnando le prove e indicando il nome del veterinario che è intervenuto sul posto affinché la cartella clinica dell’animale soccorso diventi poi prova del reato.

Cosa fare quando si trova un animale in difficolta ‘?

E se troviamo un animale ferito? – La stessa cosa vale se ci troviamo di fronte ad un animale ferito. Bisogna chiamare la Asl e i Vigili Urbani. I vigili urbani sono obbligati a intervenire dal regolamento di Polizia Veterinaria (n.320/1954). I Servizi Veterinari delle ASL devono avere reperibilità anche notturna e festiva e sono obbligati a intervenire per il ritiro dell’animale non di proprietà.

Il mancato intervento dei Servizi Veterinari delle ASL o della Polizia Municipale è denunciabile perché si tratta di un pubblico servizio. Se nessuno interviene poiché spesso accade e il cane è visibilmente ferito, magari a causa di un incidente, bisogna portarlo subito dal veterinario e contestualmente chiedete aiuto ai volontari di zona.

È importante ricordare che Il medico veterinario, anche libero professionista, ha il dovere di prestare le prime cure all’animale come previsto dall’articolo 16 del Codice Deontologico della categoria Dunque, Il contatto con le Associazioni è fondamentale ed è sempre consigliato, I volontari possono e devono affiancare il cittadino nelle sue richieste e farle proprie, ma non sostituiscono e non possono sostituire chi deve intervenire per legge.

Cosa fare se un animale muore in casa?

Quando il cane muore in casa – Se il cane muore in casa, occorre contattare un medico veterinario o un centro di cremazione specializzato per la denuncia di morte, che verrà accertata tramite il “certificato di decesso”, Fra le altre cose, quest’ultimo deve contenere per legge la dichiarazione che il cane non ha contratto la rabbia e non ha morso persone o altri animali nei quindici giorni precedenti il decesso.

  • In caso contrario, si dovrebbe infatti accertare che non li abbia contagiati con la rabbia.
  • Il certificato di decesso e o di cremazione/sepoltura, deve essere presentato presso l’ Anagrafe canina dell’Asl per la cancellazione del nominativo, accompagnato dal modello per la denuncia e dal certificato di iscrizione all’anagrafe stessa.

I tempi entro i quali può essere espletata questa operazione variano fra i due e i quindici giorni, a seconda delle Asl di competenza. Per questo, quando muore un cane, si consiglia di avviare l’iter di comunicazione del decesso il prima possibile.

Quanto ti pagano se vieni investito?

Quanti soldi si prendono se vieni investito? Nello specifico per ogni giorno di invalidità gli viene corrisposta la seguente somma: invalidità totale al 100% 47.07 euro, parziale al 75% 35.30 euro, al 50% 25.54 euro e al 25% 11.77 euro.

Cosa fare dopo la perdita di un cane?

Foto: iStock – Amare (e soprattutto essere amati) da un animale, domestico o addomesticato che sia, è un’esperienza totalizzante. Chi lo ha provato lo sa. Perché gli animali hanno la capacità di connetterci all’istante con la natura, con i nostri istinti più genuini, con la nostra capacità di dare.

  1. E lo fanno senza bisogno di parole.
  2. Ci amano e basta.
  3. E attivano i nostri neuroni specchio: basta copiarli.
  4. È un dito puntato verso la nostra parte migliore, un luogo sicuro in cui riposarci perché siamo accettati proprio per come siamo, senza trucchi.
  5. Ma cani, gatti, conigli, criceti, pesci e qualunque essere vivente a cui ci si può affezionare, sono esseri viventi e perciò mortali.

E quel giorno in cui bisogna lasciarli andare prima o poi arriva. Ed è uno strappo ancora più doloroso perché è silenzioso. E molto difficile da spiegare agli altri. Per pudore, e per la paura di non essere capiti e quindi feriti. Ma le strategie efficaci per superare questo momento ci sono.

Elisa Silvia Colombo, psicologa che offre un supporto psicologico ai padroni presso il cimitero per animali Il fido custode, ci spiega come fare.1) Custodisci il tuo dolore perché è prezioso, «Ci vogliono circa due mesi per rielaborare il lutto di un animale d’affezione (ma c’è chi ci mette molto di più).

Per quel periodo, evita di parlarne con chi non ama gli animali: sei fragile e rischi di farti ferire gratuitamente», consiglia la psicologa. Confidati solo con gli amici “di zampa”, guarirai prima. E non prendere subito un altro cucciolo. «Molti lo fanno e funziona, ma a patto che tu sia pronta a una nuova relazione.

Spesso si compie questa scelta d’impulso cercando di sostituire il nuovo animale con quello appena mancato, incappando in una delusione terribile. Perciò, se lo fai, sii consapevole: è un altro essere vivente e tutto sarà diverso. Datti tempo per rielaborare la perdita», consiglia l’esperta.2) Ritualizza il momento del passaggio.

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«Per esempio puoi seppellire il tuo cucciolo. I cimiteri per animali ormai sono molto diffusi in tutta Italia: puoi tumulare il tuo amico a quattro zampe e poi andarlo a trovare tutte le volte che vuoi», continua Elisa Silvia Colombo, «E proprio lì puoi anche trovare persone con cui condividere ricordi ed esperienze, una strategia molto efficace per rielaborare il distacco».

  1. A Roma per esempio c’è la Casa Rosa, dove riposano i cani di Sandro Pertini e Anna Magnani, a Milano c’è il Fido Custode, che fa servizio a domicilio evitandoti le penose procedure del “dopo”.
  2. E ancora, sulle dolci colline maremmane, in provincia di Grosseto, c’è Dignipet, alle porte di Pescara, nella verde campagna, ecco la Valle degli affetti e, baciati dalla brezza marina, il giardino di Artemide a Reggio Calabria e La cuccia a Sassari, in Sardegna.

Se invece preferisci conservare le ceneri del tuo cucciolo sempre con te, puoi anche farlo cremare e conservarne l’urna (tutti i cimiteri per animali svolgono questo servizio).3) Converti la sofferenza in creatività. «Pianta un albero in sua memoria in giardino, nel suo luogo preferito o semina i fiori dove faceva le buche: è una soluzione per alleviare la sofferenza», consiglia l’esperta.

  • «O ancora, ricicla i suoi vecchi giochi, in canile o in gattile per esempio, perché servano ad altri pet in cerca di casa.
  • O ancora aiuta gli animali in difficoltà facendo volontariato: ti sentirai utile e la nostalgia sarà più facile da arginare.
  • Oppure fai la dog sitter per amici e parenti: la vicinanza di nuovi quattrozampe ti consolerà», prosegue la psicologa.4) Parlane con i tuoi bambini e con il tuo compagno.

«Condividere questo dolore con il resto della famiglia è importante: ti aiuta a superarlo. E se devi comunicare il triste evento ai bambini, ricordati di non inventare una storia poco credibile (per esempio: “il cane è scappato”). I bambini in genere hanno un sesto senso per le bugie e dirle non fa che peggiorare la situazione.

In questo modo tra l’altro non permetti loro di superare il distacco, rischiando che continuino a sperare che l’animale torni a casa. Meglio dire la verità, magari utilizzando delle metafore delicate (è andato in cielo, è diventato una stella) o un disegno o un gioco, ma essendo molto chiara sul concetto della morte e sul suo significato», consiglia l’esperta,5) Non aver paura a chiedere aiuto.

Rivolgiti a uno psicologo che sia preparato sulle relazioni uomini-animali. Ti sarà di grande supporto per superare il vuoto affettivo lasciato dal tuo cucciolo, aiutandoti a esprimere le emozioni più profonde e a guardare da vicino il senso di perdita.

E se il tuo pet è malato e sai che sei vicina al momento cruciale, non aspettare il giorno in cui muore: cerca sostegno prima. Un esperto può farti vivere serenamente gli ultimi momenti insieme» conclude Elisa Silvia Colombo, Jordan Roberts, la padrona di un bellissimo labrador nero, ci è riuscita. Qui c’è la storia dell’ ultimo giorno di Duke,

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Come denunciare chi porta il cane senza guinzaglio?

Reato di omessa custodia di animali per cane senza guinzaglio Buon giorno. Un mio vicino di casa lascia quotidianamente due cani di piccola taglia liberi di girare per le vie del paese. Nonostante gli sia stato richiesto più volte di tenere i due animali chiusi nelle aree di proprietà il proprietario continua a liberare i cani al mattino per poi ritirarli alla sera.

  • Non è possibile far intervenire i vigili perché il comune dove abito, di 800 abitanti, non ha un servizio di vigilanza.
  • Il sindaco ha esposto un ordinanza dove ricorda che i cani devono essere custoditi nelle aree di proprietà cintate o condotti al guinzaglio.
  • Anche in questo caso senza ottenere risultati.

Come è possibile che una persona posare tenere i cani liberi ed eventualmente cosa devo fare per far valere i miei diritti? Saluti.

RISPOSTA

Secondo la sentenza della Cassazione, quinta sezione penale, n.4672/2009, non si può lasciare il proprio cane libero di scorrazzare, nemmeno nel cortile condominiale, senza guinzaglio e senza museruola, altrimenti si può essere ritenuti responsabili dei danni che l’animale provochi a terzi.

L’ omessa custodia di animali è un reato contravvenzionale previsto dal codice penale all’articolo 672 comma 1: “Chiunque lascia liberi, o non custodisce con le debite cautele, animali pericolosi da lui posseduti, o ne affida la custodia a persona inesperta, è punito con la sanzione amministrativa da euro 25 a euro 258”.

La norma tutela l’incolumità delle persone nei luoghi di pubblico transito. Da un punto di vista civilistico invece, dobbiamo considerare l’articolo 2052 del codice civile in materia di responsabilità extracontrattuale, che prevede quanto segue: “Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito.” Il mio consiglio pertanto, è quello di sporgere denuncia nei confronti del vicino, presso la polizia, carabinieri, procura della Repubblica, per omessa custodia di animali, chiedendo l’intervento delle forze di pubblica sicurezza, in assenza della polizia municipale.