Quando si adotta un cane al canile non si deve pagare nulla : le uniche spese da affrontare sono la visita veterinaria, le vaccinazioni e il mantenimento dell’animale.
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Quanto si spende al mese per un cane?
Cani, il budget iniziale – Già adottare in un canile/rifugio è una decisione di peso capace di incidere sui prezzi. A differenza delle richieste di molti allevamenti si parte avvantaggiati. In quel caso invece ci sarebbe da sostenere una spesa che varia molto a seconda della razza presa in considerazione.
I servizi veterinari sono poi un vero tema caldo. Tra le prime spese c’è l’installazione del microchip, strumento obbligatorio per l’identificazione del cane, il cui costo medio è di 35 euro, Inoltre nei primi mesi di vita sono consigliati – ma non obbligatori – alcuni vaccini (40 euro l’uno) utili per proteggere il cane da malattie come ad esempio cimurro, adenovirosi e parvovirosi.
Ogni anno, allora stesso costo, si ripetono poi tutti i controlli necessari. Al momento di accogliere il cucciolo il necessario dovrà essere già pronto in casa: la cuccia, il guinzaglio e il collare sono la base ma non devono mancare acqua e cibo. La somma, con una media approssimativa, ammonta a circa 200 euro.
L’alimentazione però comporta una spesa a parte di circa 50 euro al mese, anche se per razze grandi si può arrivare addirittura a 150 euro, Mantenerlo in salute è fondamentale. Le spese veterinarie prevedono alcuni controlli annuali che si traducono in circa 60 euro di spesa, 60 euro per trattamenti antiparassitari e, per lasciare un margine di sicurezza, aggiungiamo anche altri 30 euro.
Il totale è 150 euro, Un cane però ha anche bisogno di cure che vanno oltre il semplice veterinario. Questo è il caso della toelettatura nonostante ancora molti proprietari la sottovalutino. Toelettare non significa semplicemente lavare il cane ma curare il suo benessere fisico e la sua igiene.
taglia medio/piccola (5-10 kg): 1500 euro; taglia medio/grande (25-40 kg): 2232 euro.
Quanto ci vuole per adottare un cane al canile?
ECCO GLI STEP PER ADOTTARE UN CANE Il processo di adozione di un quattrozampe rappresenta un momento di grande eccitazione e cambiamento nella vita di ognuno di noi. Ecco di seguito i vari passaggi da seguire per aggiungere alla nostra famiglia un componente pelosetto. Il primo step da seguire consiste nell’identificare un canile o struttura adatta a ospitare cani abbandonati. Una volta al canile, solitamente, si viene sottoposti a un’intervista o un questionario, in modo da capire meglio quali possano essere i quattrozampe più adatti alle esigenze di ognuno. In seguito, si può provare a passare del tempo col pelosetto per entrare in sintonia con lui.
Per adottare un cane sarà necessario rispettare alcuni requisiti come: consegnare un documento di identità, dichiarare l’indirizzo di residenza o domicilio, essere maggiorenni e firmare un contratto in cui ci si impegna a soddisfare le esigenze di Fido.In molti canili questo processo è gratuito, in altri invece bisogna pagare una tassa di adozione, che va dai 100-150€ e comprende parte dei costi dei vaccini, del microchip e della sterilizzazione affrontati dal canile.A volte i canili offrono la possibilità di un periodo di “pre-affido” in cui si può sperimentare la convivenza con Fido.
Da compagni di Fido avrete degli obblighi da rispettare. Ad esempio, alcuni giorni dopo l’adozione, sarete tenuti a portare il vostro fedele amico dal veterinario per eseguire dei controlli di routine e consigli riguardo a vaccinazioni e possibili malattie o intolleranze.
- Al termine della visita, il veterinario vi consegnerà il libretto sanitario di Fido, dove saranno presenti tutte le informazioni fondamentali (nome, peso, età, razza, eventuali patologie e gli appuntamenti vaccinali).
- Adottare Bau è un gesto di amore ed enorme responsabilità che sicuramente porterà una sferzata d’amore nella vostra casa.
Continua a leggere altri consigli utili sul nostro! : ECCO GLI STEP PER ADOTTARE UN CANE
Quali sono i requisiti per adottare un cane?
Requisiti per Adozioni Prima di ogni cosa è necessario avere la consapevolezza del carico di responsabilità e dell’impegno che una adozione può comportare. Va considerato che un animale è un essere vivente capace di provare sensazioni e di affezionarsi e legarsi ai membri della famiglia che lo accolgono.
Cosa fare dopo aver adottato un cane?
Hai adottato un cane adulto? – Le cose sono senz’altro più facili per quanto riguarda le norme comportamentali più comuni. Un cane che ha già abitato con una famiglia di umani saprà trattenere la pipì fino all’ora di uscita, saprà capire i segnali dell’arrivo del pasto e sceglierà il suo luogo preferito per la nanna dietro tuo suggerimento.
- Anche nel caso del cane adulto, è bene essere molto chiari: appena entrato in casa, fargli notare con i gesti quali sono i luoghi per lui scelti, per i pasti e l’acqua, per la nanna.
- E anche insegnare da subito quali sono i luoghi proibiti: il divano, il lettone e così via, a seconda della tua scelta personale.
Se si tratta di intere stanze, meglio chiudere direttamente le porte. Sì alle coccole e ai premi per far capire al cane che ha agito bene, mentre il consiglio degli educatori è quello di non esagerare con gesti come la prima notte nel letto con te, pensando di doverlo coccolare oltremodo per via del suo spaesamento. Crediamo davvero che “Insieme è Meglio”. Per questo ti offriamo idee, supporto e tanti consigli per prenderti cura della relazione con il tuo pet in ogni fase della sua vita. Iscriviti per riceverli! Consigli e articoli specifici per le esigenze del tuo pet. Contenuti pensati dal nostro team di esperti. Iscriviti alla nostra newsletter : Educare un Cane Appena Adottato: Regole e Consigli
Quanto costa adottare un cucciolo al canile?
Quanto costa adottare un cane? – Adottare un cane al canile è gratuito, al massimo può venire richiesto un contributo per pagare alcuni trattamenti medici. La cosa fondamentale da tenere presente è che l’impegno non è sul piano economico, ma della responsabilità che ti assumi nei confronti del cane, diventando il suo padrone e compagno.
Quanto costa il mantenimento di un cane?
ADUC – Articolo – Quanto costa mantenere un cane? Quanto costa mantenere un cane? Articolo di 23 agosto 2022 12:52 KRUK, società finanziaria di credito, indaga sulle spese da mettere in conto se si desidera adottare un pelosetto: durante il primo anno di vita si possono spendere anche più di 2.300€ In occasione del Dog Day (26 agosto), KRUK, l’esperto del debito che promuove educazione e informazione finanziaria, si aggiorna sui costi che è necessario sostenere per accogliere un compagno a quattro zampe nella propria famiglia: un importante elemento di consapevolezza per evitare decisioni avventate e combattere l’abbandono.
Sono circa 8,7 milioni i cani che vivono all’interno delle mura domestiche, che assieme agli altri 56,1 milioni di pet generano in Italia un giro di affari attorno ai 2 miliardi e 400 milioni di euro l’anno. E infatti, spesso i nostri amici animali sono così amati che siamo disposti a spendere vere e proprie fortune per farli stare meglio possibile, anche viziandoli un po’.
KRUK ha interpellato Susanna Pacini – Medico Veterinario Esperto in Comportamento, per comprendere quali sono i costi una volta adottato un cucciolo o un cane adulto. La dr.ssa Pacini traccia dunque qui di seguito una lista dei costi “di mantenimento” da prevedere partendo dai prezzi di partenza delle spese essenziali, e che raccomanda di non sfavorire a beneficio di spese superflue.
Primo anno di vita del cucciolo – sui 2.290€ Le spese per un cane adulto – sui 1.500€ (Danilo Battista su SenzaLinea.it)
Cibo – Il range varia molto a seconda della fascia di qualità del mangime, la veterinaria consiglia comunque di sceglier un cibo di buona qualità soprattutto nel primo anno in cui il cucciolo è più delicato. Circa 1.000 € in un anno. Screening per patologie ereditarie – A meno che non si sia acquistato un cane con un pedigree dove viene documentata l’assenza di eventuali patologie ereditarie nei genitori è consigliabile farlo e il costo parte dai 250€.
- Vaccini – a partire da quelli obbligatori dai 120€; se il cucciolo è stato a lungo con la mamma avrà un sistema immunitario più forte.
- Visita veterinaria + sverminazione e esame delle feci – dai 55€.
- Esami collaterali: del pelo, tamponi auricolari – circa 100€.
- Anti parassitari – dai 90€.
- Microchip – fino ai 35€.
Per il guinzaglio e la cuccia si può partire da prodotti basici che non superano insieme il costo di 20€, mentre sui giochi si può fare un discorso di qualità: acquistarne pochi e mettere semplicemente in conto che il cucciolo ha bisogno di giocare con il suo padrone e non da solo.
- Altro discorso è, invece, il gioco ‘masticativo’ che serve al cucciolo per sfogare il suo bisogno di esplorare gli oggetti.
- Questo non lo distoglierà dal mordere i suppellettili di casa durante la fase orale” spiega Pacini, “ma gli darà un po’ di soddisfazione”.
- Un gioco masticativo adeguato possono essere le parti anatomiche di altri animali disidratate ed essiccate e hanno un costo dai 160€ all’anno, possono essere messe a disposizione del cucciolo come premio esattamente come i classici biscottini a forma di ossicino che in un anno possono arrivare a 260€.
Con la raccomandazione, per entrambi (sia il gioco masticativo che il biscottino), che sono da somministrare occasionalmente e non ogni giorno. La sterilizzazione – che per le femmine avviene intorno all’anno e mezzo, il costo è dai 200€ mentre per il maschio, solitamente a partire dai due anni, il costo è leggermente inferiore.
- Sembra una scelta insolita ma in realtà pare che non siano in pochi gli aspiranti proprietari alla ricerca di un compagno con un carattere già formato che possa essere in sintonia con il carattere del futuro padrone.
- Anche qui vi sono delle spese, seppur nettamente inferiori poiché i costi per mantenere un cane adulto sono decisamente più bassi.
Cibo – Un cane adulto può nutrirsi anche con un cibo non super premium, per cui anche consumando più cibo rispetto ad un cucciolo, arriva ad una spesa annua di circa 780€. Vaccini – a partire da 35€. Visita veterinaria + sverminazione e esame delle feci – dai 55€.
Esami del sangue – dai 100€ (è consigliabile farli una volta l’anno a partire dai 5 anni per un cane di taglia grande e dagli 8 anni per un cane di taglia piccola).Antiparassitari – con circa 70€ si copre la spesa annua acquistando un buon collare anti pulci ogni 6 mesi oppure con la fialetta mensile si spendono circa 90€.
Eventuale sterilizzazione è sempre sui 200€. Se non possiede già un Microchip la spesa è fino ai 35€. Tra cuccia, guinzaglio, giochi e piccoli snack premio si possono considerare dai 250€ annui, mettendo in conto che un cane adulto difficilmente gioca senza un padrone che lo stimola al gioco: quindi se ha il padrone con cui giocare sarà felicissimo di accontentarsi di un legnetto o un sassolino a 0€.
- Queste sono solo le spese essenziali basiche, ma è fondamentale mettere in conto gli imprevisti, un’operazione tra: gli esami pre ricovero, l’elettrocardiogramma, la chirurgia e la fisioterapia in seguito, può costare qualche migliaio di euro.
- Pertanto è fondamentale prevedere un’assicurazione che possa coprire ogni genere di imprevisti, anche quelli che possono essere dovuti alla disattenzione di chi gravita attorno alla nostra famiglia: il costo di solito parte da circa 240€ all’anno” prosegue Pacini.
Viste le spese essenziali, che non comprendono eventuali sfizi come una cuccia o dei gadget particolarmente costosi, KRUK consiglia, prima di prendersi la responsabilità anche finanziaria nei confronti del proprio pelosetto, di fare un’attenta analisi del budget, per comprendere se siamo in grado di affrontare queste spese.
Un classico metodo per fare rapidamente un calcolo spannometrico è il sistema 50/30/20. La regola è molto semplice: stabilite le proprie entrate mensili, è necessario suddividerle tra spese essenziali (50%), spese superflue (30%) e risparmio (20%). Il mantenimento delle spese essenziali del cane naturalmente rientra nel 50% delle spese della famiglia.
Una volta pianificato le spese, si sarà pronti ad accogliere nella propria casa consapevolmente, almeno dal punto di vista finanziario, un essere che darà e riceverà sicuramente tanto amore da tutta la famiglia. E volersi bene è indubbiamente anche mostrare responsabilità.
Quanto dura il preaffido?
Il Preaffido in breve – L’adozione in preaffido prevede quindi oltre alla normale compilazione del modulo di preaffidamento con la richiesta dell’animale, anche un controllo di preaffido da parte dei volontari, che valuteranno se ci sia l’ambiente giusto per l’animale e se la persona sia pronta e preparata per l’animale richiesto.
E’ un incontro informale presso l’abitazione del richiedente durante il quale si valuta se vi sia la giusta situazione per il cane e non vi siano problemi di compatibilità con il futuro l’adottante. Se positivo si procede con il affido provvisorio, periodo che dura 60 giorni, durante il quale i volontari effettueranno comunque altre visite e si manterranno in contatto con l’adottante per controllare che tutto proceda per il verso giusto.
Se i volontari notano delle incongruenze o un malessere del cane oppure dei problemi per i proprietari che potrebbero anche non aver rispettato determinati obblighi, è possibile che il cane venga riportato in canile. E’ utile anche ricordare che nel modulo di preaffido vengono evidenziati diversi elementi utili a capire l’età della persona, la sua esperienza con gli animali, la sua disponibilità di tempo e se adotta uno stile di vita più dinamico o più rilassato.
Quando adottare?
Affinché si possa dar luogo all’adozione è necessaria:
la dichiarazione dello stato di abbandono di un minore l’ idoneità dei coniugi ad adottare.
Competente a emettere entrambi i provvedimenti è il tribunale per i minorenni nel cui distretto si trova il bimbo abbandonato. L’adozione vera e propria è preceduta dall’ affidamento preadottivo e, una volta intervenuta, spezza ogni vincolo di parentela fra il minore e i suoi familiari naturali, conferendo al bambino lo stato di figlio legittimo degli adottanti.
I requisiti per presentare la domanda L’art.6 della Legge n.184/83 stabilisce che l’adozione è consentita a coniugi uniti in matrimonio da almeno tre anni, o per un numero inferiore di anni se i coniugi abbiano convissuto in modo stabile e continuativo prima del matrimonio per un periodo di tre anni, e ciò sia accertato dal Tribunale per i minorenni.
Tra i coniugi non deve sussistere e non deve avere avuto luogo negli ultimi tre anni separazione personale neppure di fatto. L ‘età degli adottant i deve superare di almeno diciotto e di non più di quarantacinque anni l’età dell’adottando, con la possibilità di deroga in caso di danno grave per il minore.
Non è preclusa l’adozione quando il limite massimo di età degli adottanti sia superato da uno solo di essi in misura non superiore a dieci anni. La domanda di disponibilità all’adozione I coniugi, con i requisiti previsti dalla legge, possono presentare domanda al tribunale per i minorenni, specificando se sussiste la disponibilità ad adottare più fratelli ovvero minori che si trovino nelle condizioni indicate dall’art.3, comma 1, della Legge 5 febbraio 1992, n.104, concernente l’assistenza, l’integrazione sociale ed i diritti delle persone handicappate.
L’articolo 3 della legge 104 del 1992 definisce come persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione Possono essere presentate più domande anche successive a più tribunali per i minorenni, purché in ogni caso se ne dia comunicazione a tutti i tribunali precedentemente aditi.
Come presentare la domanda di disponibilità all’adozione La domanda di disponibilità all’adozione, in carta semplice, corredata dei documenti che consentono di confermare il possesso dei requisiti richiesti, ha validità tre anni e, allo scadere del termine, può essere rinnovata, ripresentando la documentazione per comprovare la permanenza dei requisiti richiesti.
Si suggerisce, con l’avvertenza di verificare presso i tribunali per i minorenni, la presentazione dei seguenti documenti a corredo della domanda:
certificato di nascita dei richiedenti stato di famiglia dichiarazione di assenso all’adozione da parte dei genitori dei richiedenti, resa nella forma della dichiarazione sostitutiva di atto notorio, oppure, in caso di decesso certificato di morte dei genitori dei richiedenti certificato rilasciato dal medico curante certificati economici: mod.101 o mod.740 oppure busta paga certificato del Casellario giudiziale dei richiedenti atto notorio oppure dichiarazione sostitutiva con l’attestazione che tra i coniugi adottanti non sussiste separazione personale neppure di fatto.
Accertamenti sulla capacità della coppia Il tribunale per i minorenni dispone l’esecuzione di indagini volte ad accertare la capacità di educare il minore, la situazione personale ed economica, la salute, l’ambiente familiare dei richiedenti, i motivi della domanda.
- Tali indagini possono essere effettuate ricorrendo ai servizi socio-assistenziali degli enti locali, alle competenti professionalità delle aziende sanitarie locali ed ospedaliere.
- L’ordinamento dà ampia libertà organizzatoria ai singoli tribunali, pertanto potranno essere svolti colloqui con il giudice minorile togato od onorario o con equìpe di specialisti o essere richieste diverse formalità nella presentazione delle domande.
Tali indagini dovranno essere avviate e concluse entro 120 giorni, prorogabili per non più di una volta. In ogni momento devono essere fornite, su richiesta, informazioni sullo stato del procedimento. Affidamento preadottivo Il tribunale per i minorenni, sulla base delle indagini effettuate, sceglie tra le coppie che hanno presentato domanda, quella più idonea per il minore.
Il provvedimento di affidamento preadottivo è disposto con ordinanza, sentiti il pubblico ministero, gli ascendenti dei richiedenti ove esistano, il minore che abbia compiuto gli anni dodici ed in alcuni casi anche il minore di età inferiore. Nel corso dell’affidamento sarà svolta dal tribunale un’attività non solo di controllo ma anche di sostegno.
L’affidamento preadottivo può essere revocato in presenza di gravi difficoltà. Dichiarazione di adozione Decorso un anno dall’affidamento, con possibilità di proroga di un anno, il tribunale, se ricorrono tutte le condizioni, pronuncia l’adozione. Con l’adozione cessano i rapporti dell’adottato con la famiglia di origine.
domanda adozione nazionale scheda informativa da allegare alla domanda di adozione nazionale e/o internazionale istanza per rinnovo domanda di adozione nazionale decaduta per termini di legge modulo per richiesta copie
Tribunale minorenni Venezia – Servizi per l’adozione Approfondimenti – Relazione su Stato di attuazione della legge recante modifiche alla disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori, nonché al titolo VIII del libro primo del codice civile – Articolo 39 della legge 28 marzo 2001, n.149 (2021)
Chi possiede un cane deve pagare una tassa?
Tasse, arriva la tassa comunale sui cani: ecco chi la deve pagare, ecco la tassa sui cani non sterilizzati “I proprietari o detentori di cani non sterilizzati sono tenuti al pagamento di una tassa comunale annuale, istituita da ciascun comune con propria delibera con previsione di esenzioni, riduzioni, detrazioni in favore di determinate categorie di soggetti”.
E’ quanto prevede un emendamento del Pd alla legge di Bilancio che ha superato l’esame dell’ammissibilita’. “La certificazione di sterilizzazione chirurgica definitiva e’ rilasciata da medici veterinari libero professionisti abilitati ad accedere all’anagrafe regionale degli animali d’affezione, i quali contestualmente provvedono alla registrazione della sterilizzazione dell’animale presso l’anagrafe”, si legge ancora nella proposta di modifica presentata dai deputati Anzaldi, Cova e Preziosi che specifica poi che “sono esentati dall’imposta: i cani di proprieta’ di allevatori professionali, i cani esclusivamente adibiti alla guida dei ciechi e alla custodia degli edifici rurali e del gregge; i cani adibiti ai servizi dell’Esercito ed a quelli di pubblica sicurezza; i cani appartenenti a categorie sociali eventualmente individuate dai comuni”.
: Tasse, arriva la tassa comunale sui cani: ecco chi la deve pagare
Quanto campa in media un cane?
Come si calcola l’età di un cane rispetto all’uomo? – Dunque, come si contano gli anni dei cani? Sicuramente conosci anche tu il metodo dei sette anni, che calcola l’età di un cane in anni umani moltiplicandola per sette. È un sistema molto popolare, ma anche piuttosto impreciso, poiché non tiene conto di un fattore determinante: la taglia dell’animale.
- Infatti, è proprio la taglia (cioè, il peso e la dimensione che ha da adulto) a stabilire la vita media del cane e l’età massima che può raggiungere.
- In generale, gli esemplari piccoli sono più longevi e vivono dai 15 a 18 anni, mentre quelli di taglia media arrivano a 13-14 anni.
- Naturalmente, secondo questa progressione, una taglia grande e gigante equivale a una vita media del cane più breve: 9-11 anni.
È da ricordare, inoltre, che rispetto all’uomo, i cuccioli dei cani e dei gatti sono molto più precoci: a pochi mesi sono già praticamente indipendenti e la pubertà è in gran parte legata alla razza e all’età, ma nella maggior parte dei casi si aggira intorno ai 6-10 mesi di vita, con una maturità sessuale (momento di massima fertilità) intorno ai 2 anni.
Al di là del paragone tra anni dei cani e dell’uomo, il dato importante da tenere a mente è che, come tutti gli esseri viventi, anche il cane attraversa le fasi principali della vita, ovvero infanzia, giovinezza, età adulta e vecchiaia, mutando nel tempo il suo stile di vita, le sue esigenze e il suo corpo.
Vediamo questi cambiamenti più nel dettaglio.