Assicurazione del cane: quanto costa? – Il prezzo dell’assicurazione del cane è variabile. Indicativamente oscilla tra i 50,00 ed i 140,00 euro all’anno. Purtroppo nonostante all’inizio di questo articolo ti abbiamo spiegato come la lista delle razze pericolose non esista più, le compagnie di assicurazione in realtà, continuano a far fede a tale lista per praticare il prezzo dell’assicurazione.
Quindi, le 17 razze rientranti in quella lista sono più penalizzate economicamente. Non solo, non tutte le compagnie assicurative accettano di assicurare queste razze canine. Il consiglio che ci sentiamo di darti, è quello di informarti bene con varie compagnie assicurative prima di scegliere quella per il tuo cane.
Stai attento anche alle limitazioni o esclusioni dalla polizza. Polizze contenenti esclusioni come “il cane che scappa dal cancello” sono inutili, in quanto è proprio in quelle occasioni che l’assicurazione può essere utile. Riteniamo invece valide le assicurazioni “RC Capo Famiglia” come quella proposta da Helvetia assicurazioni (non siamo sponsorizzati) che copre interamente i danni causati da qualsiasi membro della famiglia a terzi. Emanuele Polloni – Centro Cinofilo Pike Appassionato di Cinofilia fin da bambino, segue le orme del padre, diventando addestratore ufficiale ENCI per cani da compagnia, preparatore sportivo e specialista in recupero comportamentale. Nome e Cognome: E-mail: Telefono: Messaggio: Associazione Sportiva Dilettantistica meglio conosciuta come Centro Cinofilo Pike, è una scuola per cani a Massarosa in Versilia ed opera in tutta la provincia di Lucca e Massa. Vengono offerte lezioni private, di gruppo e a domicilio.
Contents
- 1 Quanto costa assicurazione veterinaria cane?
- 2 Quanto costa l’assicurazione per un pitbull?
- 3 Come assicurare il cane in auto?
- 4 Come si diventa proprietari di un cane?
- 5 Cosa succede se non pago assicurazione cane?
- 6 Quanti proprietari può avere un cane?
- 7 Cosa succede se il mio cane non ha il microchip?
- 8 Come funzionano le Assicurazioni veterinarie?
- 9 Cosa copre Allianz PET?
- 10 Quando fare assicurazione cane?
- 11 Cosa succede se non pago assicurazione cane?
Cosa copre l’assicurazione cani?
Proprio come noi, anche il nostro amico a quattro zampe può incorrere in problemi di salute o in problemi di natura legale, È proprio per questo che è importante siglare una copertura assicurativa che protegga noi e lui in caso di eventi imprevisti. Un’assicurazione per il cane copre sostanzialmente tre tipologie principali di eventi:
Spese veterinarie Danni a terzi Tutela legale
Qui sotto spiegheremo meglio come funziona l’assicurazione per il cane, vi daremo delle opinioni in merito e vi forniremo altre utili informazioni.
Quanto costa assicurazione veterinaria cane?
Costi e copertura delle polizze – L’assicurazione sanitaria per gli animali viene sottoscritta, ovviamente, dal proprietario, responsabile dell’animale. Così come un’assicurazione famiglia il premio può essere corrisposto mensilmente, trimestralmente, ogni sei mesi o con cadenza annuale,
- Di solito si tratta di una cifra molto contenuta che può variare, come detto, a seconda della tipologia di copertura che può essere più o meno ampia.
- Indicativamente si parla di una somma che può variare dai 50 ai 100 euro l’anno per una copertura base e si può arrivare a cifre più elevate se si aggiungono coperture integrative o massimali più importanti.
Ad esempio per un cane o un gatto di razza pura è previsto un massimale più alto rispetto a quelli previsti per gatti o cani di razza mista. Assicurare un cane per la sola responsabilità civile ha un costo medio che si aggira intorno ai 65 euro l’anno.
- Con questa spesa è possibile avere un rimborso dei danni causati dall’animale a terzi, siano essi persone, altri animali o beni.
- Attenzione, però, è importante leggere bene le clausole.
- Le compagnie assicuratrici, infatti, potrebbero applicare condizioni diverse per alcune razze specifiche, come ad esempio Rottweiler, Pitbull e Dogo argentino, chiedendo un sovrapprezzo o, addirittura, decidendo di non assicurare l’animale.
Se, invece, vogliamo assicurare un gatto da eventuali danni a terzi, la spesa sarà più contenuta. In questo caso, infatti, potranno bastare, in media, 45 euro l’anno, ma la polizza è valida solo se il felino vive in maniera stabile presso l’abitazione del proprietario.
Quanto costa assicurazione animale?
Vale la pena di stipulare un’assicurazione per animali domestici? – L’assicurazione per animali domestici può essere molto utile in diverse situazioni, ma dipende dalle circostanze, da quello che copre e dai costi delle cure veterinarie nella tua regione.
Se vivi in una grande città in cui i costi delle prestazioni veterinarie sono molto elevati, potrebbe avere senso prendere in considerazione un’assicurazione per animali domestici. La tranquillità di sapere che il tuo animale domestico è al sicuro e può ricevere tutte le cure mediche necessarie non ha prezzo.
D’altra parte, se vivi in un Paese in cui il costo della vita è basso e le spese veterinarie sono abbordabili, un’assicurazione per animali domestici potrebbe essere un lusso di cui puoi fare a meno. Inoltre è necessario considerare che le polizze assicurative per animali domestici rimborsano gran parte delle spese mediche, ma queste sono da pagare in inticipo,
- Quindi, anche se hai stipulato un’assicurazione, potresti ritrovarti a pagare subito grosse somme.
- Per questo motivo, anche con una polizza assicurativa per il tuo cane o per il tuo gatto, dovresti avere dei risparmi per poter far fronte ad ogni inconveniente.
- In ogni caso, prima di investire in una polizza assicurativa, può essere una buona idea informarsi sui costi delle cliniche veterinarie nelle vicinanze e valutare se saresti in grado di pagarle di tasca tua.
Poi dovresti valutare quali sono i punti deboli del tuo amico a quattro zampe (ad esempio se appartiene ad una razza che tende ad avere un determinato problema di salute). E, infine, dovresti valutare il tuo budget. Quanto potresti permetterti di pagare ogni mese per un’assicurazione o se hai abbastanza risparmi per andare incontro ad eventuali spese veterinarie.
Quanto costa assicurare un cane con Poste Italiane?
Polizza Capofamiglia – Costa 4,33 euro al mese e consente di beneficiare di una copertura assicurativa fino a 500 mila euro all’anno per ogni sinistro, senza il pagamento di alcuna franchigia. La polizza copre i danni causati dal cane a terzi. Per stipulare la polizza è necessario recarsi presso uno degli uffici postali autorizzati.
- Per stipulare la polizza assicurativa bisogna avere un.
- Questa polizza assicurativa è offerta da Posteassicura, una società di proprietà di Poste italiane, e da Egida spa.
- La polizza Capofamiglia può essere stipulata in una qualsiasi delle filiali delle Poste Italiane, si tratta di una polizza che protegge non solo dai danni causati dal cane, ma anche da altri eventuali incidenti.
Si tratta di una polizza generica che consente di tutelare tutto il nucleo famigliare e i beni della famiglia oltre che i piccoli amici pelosi, è una assicurazione completa che copre una vasta gamma di sinistri. Per maggiori informazioni è necessario recarsi in una filiale di Poste Italiane.
Perché assicurare il cane?
Assicurazione cane, cosa copre? – Noi italiani siamo un popolo con una grande passione per gli animali domestici. Secondo i dati pubblicati dal rapporto Assalco-Zoomark, gli animali che ci accompagnano nelle nostre vite sono ben 60 milioni, tra i quali ci sono 7 milioni di cani.
A causa delle loro dimensioni, della loro esuberanza, del loro istinto protettivo e del fatto che trascorrono molto tempo fuori dalle mura domestiche, i cani sono di gran lunga l’animale domestico più soggetto al problema dei danni a terzi, Per quanto sia buono il nostro cucciolo, c’è sempre il rischio che si butti in mezzo a una strada per inseguire un gatto, che litighi con un altro cane o che, magari per proteggerci, morda qualcuno.
Inoltre può avere dei problemi di salute che richiedono cure veterinarie costose. Ecco perché sono sempre di più le persone che scelgono di assicurare il loro amico a quattro zampe. Ma l’ assicurazione cane cosa copre? Vediamolo subito. In genere l’assicurazione animali può coprire tre diverse problematiche, già elencate più sopra:
Danni a terzi : a chi non è mai successo di perdere un secondo di vista il proprio cane ai giardinetti, e di ritrovarlo a correre come un pazzo verso una strada trafficata? E se, buttandosi, facesse cadere un ciclista o provocasse un incidente? O se, durante una zuffa, facesse seriamente male a un altro cane? O ancora se mordesse qualcuno o se lo facesse cadere? In tutti questi casi senza un’assicurazione per cani ci si può ritrovare a pagare rimborsi molto costosi. Invece, se il proprio cane è assicurato ci si può rilassare, senza doverlo tenere d’occhio ogni istante. Alcune assicurazioni arrivano a coprire anche i danni causati dall’animale ai figli del suo padrone. Tutela legale : in caso di controversie per i danni subiti o provocati da un animale domestico, l’assicurazione provvede a coprire le spese di un avvocato. Tutela veterinaria : in caso di malattia o di incidente subito dal proprio cane, le spese del veterinario possono essere molto alte. Secondo una stima Eurispes del 2018, il 37% dei padroni di animali domestici spendono per loro fino a 100 euro al mese per cure veterinarie, vaccini e cibo. Questo tipo di copertura permette di avere la certezza di accudire al meglio il vostro amico fedele, anche in caso di intervento chirurgico.
Proteggi i tuoi cari con l’assicurazione vita Fai subito un preventivo
Chi paga i danni del cane?
Quando si è responsabili per il danno causato dal proprio animale? – Art.2052 c.c. «è responsabile dei danni cagionati dall’animale» Affinché operi la norma in esame, innanzitutto deve essersi verificato un danno, ossia una qualunque conseguenza negativa derivante dal verificarsi dell’evento (ad es.
Una lesione fisica, un danno alla salute propria o del proprio animale d’affezione). Il proprietario dell’animale è tenuto, quindi, a risarcire il danno, nei soli casi in cui sussista un nesso di causalità tra l’evento lesivo e il comportamento del cane, ossia quando il danno subito dal terzo è causato da una azione dell’animale.
Detto in altri termini, l’obbligo di risarcimento si configura solo quando il cane provoca con il suo comportamento un’effettiva diminuzione del patrimonio altrui, ad esempio, si sarà tenuti a risarcire il valore di un bene, se l’animale urtandolo lo danneggia.
L’art.2052 c.c., inoltre, opera solo se il fatto materiale produttivo del danno è stato compiuto dall’animale stesso. Non si può, infatti, ritenere sussistente il nesso di causalità tra evento lesivo ed evento materiale, quando: – l’animale non partecipa attivamente alla produzione del danno; il cane, infatti, non può essere considerato causa del danno se non pone in essere alcun tipo di comportamento.
In ragione di ciò, il Tribunale di Milano, ad esempio, non ha ritenuto applicabile la norma in esame e, quindi, non risarcibile il danno subìto dal soggetto inciampato sul corpo di un cane accovacciato in modo ben visibile all’interno di un centro commerciale.
– l’animale è utilizzato come strumento/mezzo di una condotta finalizzata a cagionare il danno. Si pensi ad esempio a un cane aizzato contro il danneggiato: naturalmente è chi aizza il cane a “cagionare il danno” e non l’animale stesso, pertanto, in tale caso trova applicazione l’art.2043 c.c. (Fatto illecito); – l’animale è veicolo di malattie; anche in questo caso l’evento dannoso non dipende dall’azione materiale dell’animale ma dal comportamento colpevole del proprietario del cane che non ha provveduto a prestare sufficienti cure ed attenzioni al proprio animale.
Pertanto, il proprietario del cane sarà tenuto a risarcire il terzo che abbia contratto una malattia a causa del suo comportamento negligente a norma dell’art.2043 c.c. e non in base alla norma in esame 6 “Animali da compagnia: Tutele –Diritti – Responsabilità” a cura di Elena Bassoli, Maggioli Editore, 2003.
Quanto costa Allianz assicurazione animali?
Assicurazione PetCare di Allianz: Prezzo – Il modo migliore per avere un prezzo preciso per il programma assicurativo Allianz PetCare è quello di richiedere un preventivo personalizzato. Per farlo, devi prima andare su allianz.it, poi cliccare su Soluzioni per te e scegliere Salute e Allianz PetCare,
Quanto costa assicurare un labrador?
La razza incide sul costo della polizza per cane? – In generale le compagnie non fanno differenza, in termini di prezzo, in funzione della razza dell’assicurato, Tuttavia, quando la fanno, i preventivi possono variare di molto e le polizze essere più care per certe razze,
- Ad esempio, assicurare un cane di razza molossoide (anche a prescindere della taglia), ritenute in qualche modo più vivaci o più rischiose, può costare oltre 20 euro all’anno in più rispetto ad altre razze.
- Un caso di questo tipo potrebbe essere quello di un Labrador adulto per cui si pagano 99 euro all’anno in media, mentre per un Dogo Argentino la spesa risale 122 euro.
Le razze ritenute incluse in questa categoria di cani più “rischiosi”, e quindi con le polizze più salate, sono:
Bull Terrier Dobermann American Bulldog Pitbull Bull Mastiff Perro dogo mallorquín Rottweiller Mastino Napoletano Dogo Argentino
Quanto costa Baboop?
Baboop – Baboop è un prodotto di C F Assicurazioni distribuito da B23 Broker. Con Baboop assicuri il tuo amico a quattro zampe a partire da 21,72 euro al mese. Con questa offerta:
Gli interventi chirurgici sono coperti fino a 4,000 euro all’annoGli esami e le visite senza ricovero prevedono un massimale fino a 500 euro all’annoPer i danni a terzi la copertura arriva fino a 500.000 euro La polizza include assistenza veterinaria in viaggio
Quanto costa l’assicurazione per un pitbull?
Assicurare il PitBull – Pitbull is not a crime Ormai dovrebbe essere una prassi stipulare una polizza assicurativa per il proprio cane e per noi proprietari di PitBull diventa un obbligo morale al pari di un vaccino annuale. Naturalmente sappiamo bene che in Italia la razza PitBull non è riconosciuta e nonostante la black list sia decaduta da anni, bisogna aprire bene gli occhi su quello che offrono le assicurazioni.
Per questo ringrazio, consulente assicurativo che si è reso disponibile per informarci e spiegarci tutto quello che bisogna sapere. Cosa sapere su una polizza per il proprio cane. Le cose fondamentali sono i massimali (fino a quanto copre la polizza) e le franchigie di polizza, ossia la quota di danno che rimane a carico del proprietario.
Attenzione per i proprietari dei cani facenti parte delle razze dette pericolose, il contratto è tra privati (voi e la società di assicurazione) e quindi anche se non esiste al ministero la lista delle razze pericolose, vi sono alcune razze che sono considerate tali e potrebbero avere restrizioni nelle clausole.
L’importante è che la polizza copra anche quando il cane assicurato, venga condotto da terzi, come as esempio: la mamma, la morosa, il vicino di casa. Dunque non solo quando è con voi. Tutela Legale. Serve per i casi in cui la polizza “paga” l’avvocato o le spese legali derivanti da un “incidente” causato dal cane e se vi copre anche per la parte attiva.
Ovvero se siete voi che volete rivolgervi ad un avvocato per i danni che hanno causato al vostro animale. Es: qualcuno lo investe con la bici e vi serve un legale. Spese chirurgiche per infortunio o malattia. Leggere bene tutto ciò che copre o non copre la polizza con eventuali franchigie come le altre garanzie.
Cosa si intende per infortunio e cosa per malattia: Infortunio: è un evento derivante da un caso fortuito, violento ed esterno che produce lesioni corporali obiettivamente constatabili. Vedere bene alcuni casi in cui è comunque escluso. Es: uso illecito dell’animale. Malattia: si intende tutto ciò che non è un infortunio, controllare anche qui le esclusioni, come le recidive ecc Costo di una polizza.
Il costo per una polizza con tutte le garanzie, si aggira attorno a 1-2 euro al giorno circa; dipende dai massimali scelti. Non scontato e sempre importante: E’ MEGLIO AVERE UNA POLIZZA E NON USARLA CHE AVERNE BISOGNO E NON AVERLA, Per questo ringrazio Gianni Di Lullo che supporta la causa Pitbull is not a crime, offrendo consulenza per chi volesse informazioni e/o stipulare una polizza.
Cosa copre l’assicurazione del capo famiglia?
Assicurazione capofamiglia: cosa copre – Come già anticipato, la RC capofamiglia copre eventuali danni a terzi, come lesioni o decessi, e danni a beni di terzi. Questo tipo di polizza è personalizzabile e il contraente può scegliere di inserire solo le coperture che lo interessano di più.
Danni derivanti dall’utilizzo della propria abitazione o dell’abitazione in affitto con tutte le relative pertinenze, impianti, giardini e attrezzature, provocati da un evento accidentale o comunque attribuibile a una responsabilità personale. Un tipico esempio è quello del vaso tenuto sul balcone che cade e ferisce un passante. Danni da spargimento di acqua : non vanno confusi con i danni da acqua condotta, provocati dalla rottura accidentale di una tubazione dell’appartamento e coperti da un altro tipo di polizza, quella che riguarda la responsabilità civile per la proprietà del fabbricato. In questo caso si parla di spargimento di acqua dovuto, ad esempio, a una distrazione compiuta da un membro della famiglia, che può dimenticare un rubinetto aperto oppure può provocare allagamenti utilizzando un irrigatore. Danni provocati da fatti illeciti o dolosi compiuti da figli minori : riguarda i casi in cui un figlio minore provoca danni a terzi o ai loro beni, ad esempio se andando in bicicletta investe qualcuno, o se giocando a pallone rompe il vetro della finestra di un vicino. Possono rientrare in questa copertura anche danni più gravi provocati dai minori, ad esempio se guidano un’automobile o altri veicoli non avendo la patente e cagionando danni a terzi. Danni derivati dallo svolgimento di varie attività nel tempo libero : rientrano in questa categoria i danni provocati svolgendo attività come, ad esempio, lavori dentro casa, quindi anche attività compiute utilizzando attrezzature e macchinari. Un esempio è il caso in cui, mentre si stanno eseguendo dei lavori di ristrutturazione su un balcone, qualcosa cade provocando danni al balcone del piano di sotto o a un’automobile parcheggiata in strada. Danni provocati da animali domestici o da sella : secondo il Codice Civile, si è responsabili dei danni provocati dagli animali non solo quando si è il proprietario, ma anche quando si hanno temporaneamente in custodia. Con questo tipo di garanzia della polizza per capofamiglia, ad esempio, si è coperti se il proprio cane provoca danni e ferite mordendo una persona o il cane di qualcun altro. Danni causati dal possesso e dall’uso di armi : in questo caso specifico i danni provocati sono indennizzabili, ovviamente, solo se l’assicurato detiene armi regolarmente, secondo le disposizioni di legge, e se l’utilizzo dell’arma avviene per difesa personale. Non è compreso in questo settore l’utilizzo di armi da caccia, per il quale è prevista per legge una copertura specifica. Danni causati dal possesso o dall’uso di veicoli non soggetti all’obbligo di assicurazione : in questa categoria di veicoli rientrano, ad esempio, biciclette o veicoli natanti per i quali non è previsto dalla legge l’obbligo di assicurazione. Danni causati a terzi da collaboratori domestici o altri soggetti prestanti lavoro : sono coperti i danni causati, ad esempio, da badanti, domestici e giardinieri, ovviamente solo se sono assunti regolarmente. Danni causati a terzi dall’incendio di un veicolo o di altri beni : in questo caso si intendono i danni provocati dall’incendio, dallo scoppio o dell’esplosione di un veicolo a motore di proprietà quando si trova parcheggiato in aree private o recintate. Quando il veicolo è in circolazione, invece, interviene l’assicurazione RC auto. Sono coperti anche i danni causati dall’incendio di altri beni di proprietà dell’assicurato.
Quale assicurazione copre animali selvatici?
Ma chi paga? L’assicurazione Rc auto obbligatoria copre solo i danni causati ad altri utenti della strada e non risponde quindi in caso di urto con un animale selvatico. A intervenire, a seconda del caso, è l’assicurazione casco parziale o casco totale.
Quanto costa intestare il cane?
Microchip – Anagrafe Canina – Anagrafe Animali d’Affezione Pubblicato il 25/08/2021 alle 11:14 Ultima modifica: 03/05/2022 alle 08:38 L’anagrafe canina raccoglie in un sito i dati dei cani iscritti ed identificati con microchip o tatuaggio presenti nella Regione collegandoli al proprietario e/o detentore.
Nei dati anagrafici del cane può essere anche inserito il numero di passaporto e la data di rilascio e la vaccinazione antirabbica. L’iscrizione è obbligatoria? E chi deve iscrivere i cani? L’iscrizione all’Anagrafe è obbligatoria e compete al proprietario o al detentore anche temporaneo di un cane, compreso chi ne fa commercio.
La Legge Regionale n.33 del 30.12.2009, prevede che l’iscrizione deve avvenire entro 15 giorni dall’inizio del possesso o 30 giorni dalla nascita e comunque prima della sua cessione a qualsiasi titolo. Il microchip Il microchip è un sistema elettronico di identificazione che contiene un codice alfanumerico di 15 cifre, è inalterabile e sicuro, viene applicato con una siringa sul lato sinistro del collo o della spalla e letto avvicinando un apposito lettore al cane.
L’identificazione con microchip e/o l’iscrizione all’anagrafe canina può essere fatta presso i Veterinari Libero Professionisti accreditati dalla ATS o presso i Centri di Sanità Pubblica Veterinaria. Presso l’ATS la tariffa è di € 7,14 per l’iscrizione o le variazioni anagrafiche e di € 21,71 per l’identificazione con microchip e contestuale iscrizione.
I prezzi di iscrizione e /o applicazione microchip presso i Veterinari Libero Professionisti sono differenti e possono variare. Perché iscrivere il cane? L’identificazione ed iscrizione del cane consente, in caso di smarrimento, di ritrovarlo velocemente.
E’ anche necessaria per il rilascio del passaporto europeo. L’identificazione, la relativa iscrizione e le variazioni sono obbligatorie (sanzione per inottemperanza € 50,00). E’ necessario che il proprietario si presenti con il cane e la documentazione per verificare la leggibilità e la corrispondenza del chip con la documentazione, il proprio codice fiscale, un documento di identità, un atto di acquisto o di acquisizione (anche a titolo gratuito) del cane.
Se il proprietario non può venire può fare una delega su carta semplice accludendo copia del suo documento di identità. Il mio cane ha il tatuaggio, lo devo “chippare”? Il tatuaggio, se leggibile, è consentito come mezzo di identificazione solo per i cani nati prima del 2004, se non è leggibile è necessario provvedere alla registrazione tramite microchip.
Cosa devo fare se cedo il cane? Anche le variazioni (trasferimento, decesso) devono essere comunicate entro 15 giorni. Nel caso di smarrimento la segnalazione deve essere fatta entro 7 giorni; è comunque consigliabile segnalarlo tempestivamente anche al Presidio Veterinario Canile Sanitario. Bisogna portare il cane, il passaggio di proprietà firmato sia dal proprietario cedente che da l’acquirente, con allegato fotocopia del proprio documento di identità.
Il costo è di € 7,14 che si può pagare con bancomat o carta di credito presso il nostro sportello. Chi cancella dall’anagrafe il cane in caso di decesso? La registrazione del decesso può essere fatta da tutti i Veterinari Libero Professionisti accreditati (per i cani iscritti all’anagrafe canina regionale) e ovviamente dalla ATS (sia per l’anagrafe canina regionale sia per la vecchia anagrafe comunale).
Il passaporto Il Regolamento (UE) n.576/2013 del 12.06.2013, prevede che i cani, gatti e furetti che viaggiano all’estero per motivi non commerciali, siano accompagnati dal Passaporto. I cani, i gatti ed i furetti, per ottenere il Passaporto, devono essere identificati ed iscritti nell’Anagrafe degli Animali da Affezione di Regione Lombardia (AAA).
Il Passaporto viene rilasciato su richiesta del proprietario. Il Dipartimento Veterinario dell’ATS verifica la leggibilità del microchip o del tatuaggio, predispone il Passaporto e registra in AAA il numero e la data di rilascio. Poiché la rabbia è ancora presente in molti Paesi esteri, la vaccinazione antirabbica è il requisito necessario ed indispensabile per rendere il Passaporto valido per l’espatrio.
La vaccinazione antirabbica va richiesta al proprio veterinario di fiducia, che provvederà a registrarla in AAA e sul Passaporto se già in possesso del proprietario. Se il Passaporto viene richiesto successivamente, la vaccinazione già eseguita ed in corso di validità, verrà registrata sul documento dal veterinario ufficiale dell’ATS.
Il Passaporto è considerato valido per l’espatrio trascorsi 21 giorni dalla data della prima inoculazione del vaccino e rimane valido se, la vaccinazione viene ripetuta successivamente entro la scadenza indicata dal veterinario. Se si lascia scadere la vaccinazione, per usare il Passaporto bisognerà attendere nuovamente che trascorrano 21 giorni dopo una nuova antirabbica.
Se ti rechi in paesi non aderenti alla Unione Europea, ti consigliamo anche di consultare con molto anticipo le rispettive autorità sanitarie (Ambasciate, Consolati o siti internet istituzionali) ed i vettori (aerei, navi, treni) che intendi utilizzare. Compilazione del passaporto La compilazione ed il rilascio del Passaporto è effettuata da un Veterinario ufficiale dell’ATS. Il veterinario libero professionista di fiducia può completare solo alcune Sezioni: – Sezione V: attestazioni riguardanti la vaccinazione antirabbica
– Sezione VI: test di titolazione degli anticorpi per la rabbia (nota Ministero della Salute del 11.09.2014) – Sezione IX: altre vaccinazioni – Sezione VII e VIII: attestazioni riguardanti i trattamenti contro l’echinococco e antiparassitari – Sezione X: introduzione in paesi extra UE o reintroduzione (validità di 30 giorni) Il proprietario può unicamente completare una Sezione: – Sezione II: aggiungere una fotografia del proprio animale nell’apposito spazio.
Ambito | Servizio | Descrizione |
---|---|---|
Milano | Servizio accalappiamento convenzionato Russo Alessandro, per il territorio del comune di Milano Canile sanitario convenzionato Fusi snc di Fusi Peppino, per i territori di: Bresso, Cinisello B., Cologno M., Cormano, Cusano, Sesto S.G. | |
Milano | L’anagrafe canina raccoglie in un sito i dati dei cani iscritti ed identificati con microchip o tatuaggio presenti nella Regione collegandoli al proprietario e/o detentore. Raccoglie anche i dati dei gatti e dei furetti che si devono iscrivere per ottenere il passaporto. | |
Melegnano-Martesana | Il canile sanitario è gestito direttamente dall’ATS. Ricovera: CANI CATTURATI (L’animale prelevato in quanto vagante dagli operatori dei canili convenzionati sul territorio dell’ATS); CANI RINVENUTI (vaganti sul territorio e consegnati alla struttura da un cittadino); CANI E GATTI IN OSSERVAZIONE (animali in osservazione per la profilassi della rabbia o per motivi igienico-sanitari); GATTI DI COLONIA DA STERILIZZARE; CANI E GATTI INCUSTODITI E FERITI O GRAVEMENTE AMMALATI di cui non si riesce a stabilire la proprietà; CANI E GATTI RIPORTATI DOPO L’AFFIDO (Animali ceduti in precedenza dai canili e resi per validi motivi; CANI E GATTI DI PROPRIETA’ AFFIDATI DALL’AUTORITA’ DI PUBBLICA SICUREZZA (animali da trasferire nei Rifugi Comunali dopo un controllo sanitario, provenienti da persone sole defunte, sole ospedalizzate o comunque ricoverate, sole tradotte in istituti di pena, animali incustoditi negli sfratti). Canili Sanitari non possono ricoverare cani o altri animali di proprietà non previsti nell’elenco. | |
Lodi | Il canile sanitario è gestito direttamente dall’ATS. Ricovera: CANI CATTURATI (L’animale prelevato, in quanto vagante, dagli operatori dei canili convenzionati sul territorio dell’ATS); CANI RINVENUTI (vaganti sul territorio e consegnati alla struttura da un cittadino); CANI E GATTI IN OSSERVAZIONE (animali in osservazione per la profilassi della rabbia o per motivi igienico-sanitari); GATTI DI COLONIA DA STERILIZZARE; CANI E GATTI INCUSTODITI E FERITI O GRAVEMENTE AMMALATI di cui non si riesce a stabilire la proprietà; CANI E GATTI RIPORTATI DOPO L’AFFIDO (Animali ceduti in precedenza dai canili e resi per validi motivi; CANI E GATTI DI PROPRIETA’ AFFIDATI DALL’AUTORITA’ DI PUBBLICA SICUREZZA (animali da trasferire nei Rifugi Comunali dopo un controllo sanitario, provenienti da persone sole defunte, sole ospedalizzate o comunque ricoverate, sole tradotte in istituti di pena, animali incustoditi negli sfratti). Canili Sanitari non possono ricoverare cani o altri animali di proprietà non previsti nell’elenco. | |
Legnano-Magenta | Il canile sanitario è gestito direttamente dall’ATS. Ricovera: CANI CATTURATI (prelevati direttamente sul territorio dagli Operatori addetti, in quanto vaganti); CANI RINVENUTI (vaganti sul territorio e consegnati alla struttura da un cittadino); CANI E GATTI IN OSSERVAZIONE (animali in osservazione per la profilassi della rabbia o per motivi igienico-sanitari); GATTI DI COLONIA DA STERILIZZARE; CANI E GATTI INCUSTODITI E FERITI O GRAVEMENTE AMMALATI di cui non si riesce a stabilire la proprietà; CANI E GATTI RIPORTATI DOPO L’AFFIDO (Animali ceduti in precedenza dai canili e resi per validi motivi; CANI E GATTI DI PROPRIETA’ AFFIDATI DALL’AUTORITA’ DI PUBBLICA SICUREZZA (animali da trasferire nei Rifugi Comunali dopo un controllo sanitario, provenienti da persone sole defunte, sole ospedalizzate o comunque ricoverate, sole tradotte in istituti di pena, animali incustoditi negli sfratti). Canili Sanitari non possono ricoverare cani o altri animali di proprietà non previsti nell’elenco. |
Microchip – Anagrafe Canina – Anagrafe Animali d’Affezione
Come assicurare il cane in auto?
Trasportino o gabbietta per auto – Secondo il codice della strada è permesso portare liberamente in auto il vostro animale domestico purché sia custodito in una gabbia o contenitore. Oppure è possibile che viaggi nel vano posteriore dell’ auto ma separato da una rete o un divisorio.
L’ articolo 169 del codice della strada punisce le violazioni con sanzioni amministrative e il decurtamento di punti della patente. È quindi essenziale procurarsi un trasportino, gabbietta o kennel da sistemare nel retro dell’auto. Per assicurare al cane anche un minor rischio in caso di incidente. Per il trasporto dei cani in auto si trovano in commercio vari tipi di trasportino, adatti sia ad animali di piccola taglia che di medie dimensioni.
La versione a struttura aperta permette al vostro amico di soffrire meno il caldo e di respirare correttamente anche all’interno di auto di piccole dimensioni. La struttura aperta gli lascia una visuale completa sull’ambiente circostante, una condizione che lo mantiene calmo e rilassato.
- Proprio per evitare che si infastidisca a viaggiare in questo modo è consigliabile associare i primi viaggi in trasportino con una meta vicina e con attività piacevoli.
- Piuttosto che portarlo, per esempio, da un veterinario.
- In ogni caso, se il cane viene abituato al trasportino sin da cucciolo, in modo graduale e soprattutto senza alcuna costrizione o forzatura.
Finirà per considera il trasportino un posto in cui sentirsi al sicuro e accetterà di buon grado di viaggiare in modalità “cuccia mobile”. È però importante non lasciare il vostro amico nel trasportino troppo a lungo. Infatti, il cane avrà bisogno di giocare e scaricare la sua energia spesso e non può essere rinchiuso in uno spazio ridotto per molto tempo.
Come si diventa proprietari di un cane?
Cani – È obbligatorio provvedere all’identificazione e alla registrazione dei cani nell’Anagrafe canina di residenza o della ASL competente, in conformità alle disposizioni adottate dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano ( Accordo Stato Regioni 24 gennaio 2013 ).
Il proprietario o il detentore di un cane deve provvedere a far identificare e registrare dal veterinario l’animale entro il secondo mese di vita tramite l’inoculazione del microchip e contestualmente richiedere il rilascio del certificato di iscrizione in anagrafe, che costituisce il documento di identità e che deve accompagnare il cane in tutti i suoi trasferimenti di proprietà.
Dal 1° gennaio 2005 l’unico sistema identificativo nazionale per gli animali d’affezione è il microchip. Il microchip è un piccolo dispositivo elettronico, di forma cilindrica di circa 8/10 millimetri di lunghezza e 1/2 millimetri di diametro, rivestito in materiale biocompatibile, che viene inoculato sottocute esclusivamente da un medico veterinario.
Il microchip deve essere conforme alla norma ISO (International Standards Organization) 11784 e all’Allegato A della norma ISO 11785. In caso di rilascio del passaporto individuale europeo per cane, gatto e furetto, il numero di microchip deve essere riportato nella pagina del documento relativa all’identificazione dell’animale, dove sono specificati anche data di impianto e localizzazione del microchip.
L’identificazione e la registrazione dei cani possono essere effettuate sia da veterinari ufficiali che da veterinari libero professionisti, abilitati ad accedere all’anagrafe canina regionale, secondo modalità predefinite dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano.
I veterinari che provvedono all’applicazione del microchip devono effettuare contestualmente la registrazione nell’anagrafe dei soggetti identificati. Pertanto i veterinari pubblici e privati che vogliano acquistare microchip da applicare per l’identificazione dei cani devono autocertificare di essere abilitati ad accedere all’anagrafe canina.
I microchip di identificazione dei cani possono essere prodotti e commercializzati unicamente da soggetti registrati presso il Ministero della Salute, ai quali viene assegnata una serie numerica di codici identificativi elettronici. I produttori e i distributori devono garantire la tracciabilità dei lotti dei microchip venduti.
Elenco distributori microchip (pdf, 96 Kb) Elenco produttori microchip (pdf, 36 Kb)
Gatti e furetti Per recarsi all’estero, i gatti e i furetti devono essere obbligatoriamente identificati con microchip per poter acquisire il passaporto europeo, documento indispensabile, come per il cane, per le movimentazioni fuori dai confini nazionali.
In alcune regioni italiane (Lombardia, Puglia) anche per i gatti è obbligatoria l’identificazione con microchip e l’iscrizione nell’anagrafe regionale entro pochi giorni dall’entrata in possesso dell’animale. In tutte le regioni i proprietari di gatti e furetti possono iscrivere volontariamente i propri animali nelle anagrafi regionali.
I medici veterinari liberi professionisti possono registrare i gatti per libera scelta dei proprietari anche nella banca dati privata denominata ” Anagrafe Nazionale Felina ” realizzata dall’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani).
Cosa succede se non pago assicurazione cane?
Le conseguenze del tardivo pagamento delle rate del premio assicurativo Assicurazione: cosa succede se pago in ritardo? La Cassazione ha confermato (con sentenza n.4357/2022) il principio, peraltro già espresso con ordinanza n.38216/2021, secondo cui il sinistro verificatosi dopo lo spirare del termine previsto dall’art.1901, II comma, c.c.
non è indennizzabile, anche a fronte dell’accettazione tacita del pagamento tardivo del premio da parte dell’Assicuratore, In via generale, il legislatore ha regolato la materia prevedendo due distinte discipline: la prima relativa al mancato pagamento del premio o della prima rata (art.1901, I comma, c.c.), la seconda relativa all’ipotesi in cui l’assicurato non proceda a versare le rate successive alla prima (art.1901, II comma, c.c.).
Più in dettaglio, l’art.1901, I comma, c.c. prevede che “se il contraente non paga il premio o la prima rata di premio stabilita dal contratto, l’assicurazione resta sospesa fino alle ore ventiquattro del giorno in cui il contraente paga quanto è da lui dovuto”,
Detta disposizione trova applicazionein tutti i casi in cui si è di fronte ad un nuovo contratto assicurativo ove discendono, ex novo, gli effetti vincolanti del negozio giuridico, quali l’assunzione del rischio da parte dell’Assicuratore e corrispettivamente l’obbligazione di pagamento del premio in capo all’assicurato.
Pertanto, finché non viene corrisposto il premio, l’efficacia del contratto rimane sospesa. La disciplina delle rate di premio successive alla prima rientra nella fattispecie di cui al II comma dell’art.1901 c.c., in forza del quale ” se alle scadenze convenute il contraente non paga i premi successivi, l’assicurazione resta sospesa dalle ore ventiquattro del quindicesimo giorno dopo quello della scadenza”.
In quest’ultimo caso, il mancato pagamento del premio non determina immediatamente la sospensione del contratto assicurativo, bensì gli effetti giuridici vengono sono sospesi una volta decorso il periodo di tolleranza di quindici giorni. Ne consegue che l’Assicuratore è tenuto ad indennizzare il danno solamente qualora il sinistro sia avvenuto durante il periodo di tolleranza, indipendentemente dall’effettivo pagamento della rata di premio, La Cassazione ha affrontato il caso in cui l’Assicuratore accetti tacitamente il pagamento tardivo della rata di premio da parte dell’assicurato e le conseguenze relative ad un sinistro avvenuto dopo il periodo di tolleranza di quindici giorni.E’ stato stabilito che il pagamento tardivo della rata di premio successiva alla prima in relazione ad un sinistro avvenuto dopo il periodo di tolleranza, determini la sospensione del contratto assicurativo, salvo non si dimostri la volontà dell’Assicuratore di rinunciare in modo chiaro ed inequivoco all’effetto sospensivo,
E’ necessario infatti che il comportamento dell’Assicuratore sia teso a dimostrare in maniera incontrovertibile la propria volontà negoziale ad ammettere l’indennizzo e, correlativamente, a rinunciare all’effetto sospensivo. (Cass. civ.n.5944/2014, Cass.
civ.n.9554/2002, Cass. civ.n.2383/1990 e Ordinanza n.21571/2012). Ai fini dell’applicabilità dell’art.1901 c.c. è utile precisare cosa debba intendersi per sinistro a seconda che il contratto assicurativo per responsabilità civile sia regolato secondo il modello loss occurrence o claims made, Infatti, nel primo caso per sinistro si intende l’evento dannoso, nel secondo la definizione di sinistro corrisponde alla richiesta danni formulata dal danneggiato verso dell’assicurato.
In tal senso, in presenza di un contratto regolato sul modello claims made, la Corte d’Appello di Catanzaro, sez. II, n.1400/2021 ha confermato che, ai fini dell’applicabilità dell’art.1901 c.c., il momento che rileva per la verifica della eventuale sospensione della garanzia assicurativa corrisponde alla data di ricevimento da parte dell’assicurato della richiesta danni,
Come funzionano le Assicurazioni veterinarie?
Cos’è la polizza per animali domestici – Le coperture assicurative consentono di proteggersi contro una serie di eventi inattesi, offrendo dei servizi utili per ricevere un supporto economico o professionale in caso di necessità. La polizza per animali domestici è un’assicurazione progettata appositamente per cani e gatti, per garantire le migliori cure al nostro amico a quattro zampe.
- La polizza funziona come una normale copertura per le persone, con vari servizi inclusi che possono andare dal rimborso delle spese veterinarie al pagamento di una pensione.
- Ogni garanzia presenta dei massimali e delle limitazioni, come indicato all’interno del contratto assicurativo.
- Il massimale indica il rimborso ottenibile per ogni singola prestazione, considerando il periodo di validità della polizza, mentre le limitazioni possono essere legate alla durata del servizio, al numero di interventi o alla soglia massima di rimborso.
Queste informazioni sono importanti per scegliere l’assicurazione per il cane o il gatto giusta, da valutare sempre con molta attenzione.
Cosa serve per intestare il cane?
Per iscriverlo basta recarsi all’Asl o da un veterinario accreditato con il tuo cane, il tuo documento di identità, il codice fiscale e i documenti che comprovano la proprietà del cane.
Quanto guadagna la ragazza che fa il cane?
Lascia il lavoro per ‘fare il cane’ sul web: così Jenna guadagna 100 mila dollari al mese La sua storia sta facendo il giro dei giornali di mezzo mondo perché, da che è in attività, Jenna è arrivata a guadagnare davvero tanto. Come? Comportandosi da cane. Chiede continuamente cibo, si mette il guinzaglio, abbaia, scodinzola, gioca. Alcuni filmati sono visibili anche su Instagram o Tik Tok (social nel quale è diventata molto famosa) | 23 Luglio 2020 Fa finta di essere un cucciolo di cane,
E guadagna qualcosa come 100 mila dollari al mese, La trama di un filmaccio hard? No. La storia è quella di Jenna Phillips che punto ha deciso, ormai un anno fa, di licenziarsi dal suo lavoro da optometrista e di aprire un account sulla piattaforma di condivisione (privata) OnlyFans. La sua storia sta facendo il giro dei giornali di mezzo mondo perché, da che è in attività, Jenna è arrivata a guadagnare davvero tanto.
Come? Comportandosi da cane, Chiede continuamente cibo, si mette il guinzaglio, abbaia, scodinzola, gioca. Alcuni filmati sono visibili anche su Instagram o Tik Tok, quando non ci sono contenuti giudicati fuori standard perché troppo ammiccanti o hard.
E Jenna è infatti diventata popolarissima anche su Tik Tok. Per chi vuole invece vedere tutto quello che fa Jenna, la soluzione è un abbonamento da 20 dollari alla sua pagina. È così che guadagna? No. Facendo video su richiesta che arrivano a costare più di mille dollari. E Jenna è una delle poche ragazze a interpretare il ruolo del cane: “Lo fanno di più gli uomini.
Le donne di solito fanno il gatto o le volpi”. : Lascia il lavoro per ‘fare il cane’ sul web: così Jenna guadagna 100 mila dollari al mese
Quanti proprietari può avere un cane?
Posso intestare il mio cane ad un’altra persona? – Non potendo intestare il cane a due persone, può succedere che, chi lo preleva dal canile e lo registra a suo nome all’anagrafe canina e sul microchip, voglia regalarlo o cederlo ad un altro. Ad esempio quando si vuole che lo tenga il figlio nella sua nuova casa, perché ha un rapporto particolare con l’animale.
Oppure, in caso di separazione, quando il proprietario decide che è meglio per il cane stare con l’ex coniuge, magari perché non avrà tempo di occuparsene. In questo caso va fatto il passaggio di proprietà. Ricordiamo che l’animale dovrà essere dotato di un microchip, come impone la legge. Un piccolo dispositivo sottocutaneo, applicato da un veterinario dell’Asl, in cui vengono registrati i dati del cane e del suo proprietario in un codice magnetico di 15 cifre.
Quindi, il nome, cognome, codice fiscale, numero di telefono e indirizzo del padrone e razza, sesso, età, colore del mantello, taglia, numero di microchip ed eventuale nome del cane. Il microchip è obbligatorio su tutti i cani nati dopo il 2004. Per quelli più «vecchi» muniti di tatuaggio, si può fare a meno del dispositivo (anche se, comunque, resta raccomandabile).
Al momento in cui viene inserito il microchip, il veterinario rilascia al proprietario dell’animale copia del certificato del microchip con le informazioni in esso contenute. Il documento va firmato dal padrone e dal veterinario. In quel foglio si trova anche una parte dedicata all’eventuale passaggio di proprietà,
Lì bisognerà segnare i dati del nuovo padrone del cane (sempre nome, cognome, indirizzo, codice fiscale, ecc.). Ci sarà da segnare anche la data in cui il cane è stato ceduto e le firme del vecchio e del nuovo proprietario. Questo foglio andrà, poi, portato entro 15 giorni all’Asl competente nel territorio in cui è stato registrato il passaggio di proprietà del cane.
denuncia di iscrizione all’anagrafe compilata dal vecchio proprietario e firmata dal vecchio e dal nuovo padrone del cane;ricevuta del versamento di 8 euro all’Asl di residenza; iscrizione originale all’anagrafe canina;documento di identità e codice fiscale del vecchio e del nuovo proprietario.
Cosa succede se il mio cane non ha il microchip?
Art.13. S a n z i o n i 1. Chiunque ometta di iscrivere il proprio cane all’anagrafe canina entro i termini previsti dal regolamento di attuazione della presente legge e’ punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 40,00 a euro 240,00.2.
Chiunque, avendo iscritto il cane all’anagrafe, ometta di provvedere alla sua identificazione mediante tatuaggio o applicazione di microchip, entro i termini previsti dal regolamento di attuazione della presente legge, e’ punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 25,00 a euro 150,00.3.
Chiunque ometta di segnalare lo smarrimento o la sottrazione di un cane, la sua cessione definitiva, la sua morte o il cambiamento di residenza, entro i termini previsti dal regolamento di attuazione della presente legge, e’ punito con la sanzione amministrativa da euro 25,00 a euro 150,00.4.
Chiunque abbandoni cani, gatti o qualsiasi altro animale custodito nella propria abitazione e’ punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 150,00 a euro 750,00.5. L’omissione o l’irregolarita’ nella tenuta’ del registro di entrata e di uscita di cui all’art.11, sono punite con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 250,00 a euro 1.500,00.6.
Il mancato rispetto delle misure di protezione, di cui all’art.7, e’ punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 40,00 a euro 240,00.7. Le spese necessarie alla cura ed al mantenimento degli animalin tenuti in ossevazione ai sensi del comma 1, lettera h), dell’Art.3 della presente legge, sono a carico del responsabile dei maltrattamenti.8.
Come funzionano le Assicurazioni veterinarie?
Cos’è la polizza per animali domestici – Le coperture assicurative consentono di proteggersi contro una serie di eventi inattesi, offrendo dei servizi utili per ricevere un supporto economico o professionale in caso di necessità. La polizza per animali domestici è un’assicurazione progettata appositamente per cani e gatti, per garantire le migliori cure al nostro amico a quattro zampe.
La polizza funziona come una normale copertura per le persone, con vari servizi inclusi che possono andare dal rimborso delle spese veterinarie al pagamento di una pensione. Ogni garanzia presenta dei massimali e delle limitazioni, come indicato all’interno del contratto assicurativo. Il massimale indica il rimborso ottenibile per ogni singola prestazione, considerando il periodo di validità della polizza, mentre le limitazioni possono essere legate alla durata del servizio, al numero di interventi o alla soglia massima di rimborso.
Queste informazioni sono importanti per scegliere l’assicurazione per il cane o il gatto giusta, da valutare sempre con molta attenzione.
Cosa copre Allianz PET?
È un’assicurazione contro i danni che offre prestazioni di rimborso spese veterinarie e di responsabilità civile per danni a terzi.
Quando fare assicurazione cane?
Quando può essere obbligatorio stipulare l’assicurazione per il proprio cane? – Nonostante dal 2009 non sia più obbligatorio stipulare un’assicurazione per cani, la legge prevede che è possibile imporre la sottoscrizione di una polizza assicurativa nel caso in cui l’animale domestico sia inserito nel Registro dei cani dichiarati a rischio elevato di aggressività compilato e aggiornato dai servizi veterinari.
Ciò significa che stipulare un’assicurazione per cani è obbligatorio solo su segnalazione del veterinario ma non perché si tratti di un cane appartenente ad una razza particolare o di grande taglia ma perché quell’animale è già stato protagonista di episodi di aggressione a danni di terzi. In ogni caso, è sempre una buona idea considerare l’opzione di stipulare un’assicurazione per il proprio cane, specialmente se si tratta di un amico a quattro zampe a rischio incidenti o infortuni,
Inoltre, se si sta pianificando un viaggio all’estero con il proprio cane, potrebbe essere richiesta un’assicurazione per spese veterinarie proprio per poter accedere al Paese di destinazione. In generale, sebbene non sia obbligatorio stipulare l’assicurazione per il proprio cane in molti Paesi tra cui l’Italia, valutare l’opzione di stipulare un’assicurazione per spese veterinarie del cane può offrire al proprietario una tranquillità e protezione maggiore.
Cosa succede se non pago assicurazione cane?
Le conseguenze del tardivo pagamento delle rate del premio assicurativo Assicurazione: cosa succede se pago in ritardo? La Cassazione ha confermato (con sentenza n.4357/2022) il principio, peraltro già espresso con ordinanza n.38216/2021, secondo cui il sinistro verificatosi dopo lo spirare del termine previsto dall’art.1901, II comma, c.c.
Non è indennizzabile, anche a fronte dell’accettazione tacita del pagamento tardivo del premio da parte dell’Assicuratore, In via generale, il legislatore ha regolato la materia prevedendo due distinte discipline: la prima relativa al mancato pagamento del premio o della prima rata (art.1901, I comma, c.c.), la seconda relativa all’ipotesi in cui l’assicurato non proceda a versare le rate successive alla prima (art.1901, II comma, c.c.).
Più in dettaglio, l’art.1901, I comma, c.c. prevede che “se il contraente non paga il premio o la prima rata di premio stabilita dal contratto, l’assicurazione resta sospesa fino alle ore ventiquattro del giorno in cui il contraente paga quanto è da lui dovuto”,
Detta disposizione trova applicazionein tutti i casi in cui si è di fronte ad un nuovo contratto assicurativo ove discendono, ex novo, gli effetti vincolanti del negozio giuridico, quali l’assunzione del rischio da parte dell’Assicuratore e corrispettivamente l’obbligazione di pagamento del premio in capo all’assicurato.
Pertanto, finché non viene corrisposto il premio, l’efficacia del contratto rimane sospesa. La disciplina delle rate di premio successive alla prima rientra nella fattispecie di cui al II comma dell’art.1901 c.c., in forza del quale ” se alle scadenze convenute il contraente non paga i premi successivi, l’assicurazione resta sospesa dalle ore ventiquattro del quindicesimo giorno dopo quello della scadenza”.
In quest’ultimo caso, il mancato pagamento del premio non determina immediatamente la sospensione del contratto assicurativo, bensì gli effetti giuridici vengono sono sospesi una volta decorso il periodo di tolleranza di quindici giorni. Ne consegue che l’Assicuratore è tenuto ad indennizzare il danno solamente qualora il sinistro sia avvenuto durante il periodo di tolleranza, indipendentemente dall’effettivo pagamento della rata di premio, La Cassazione ha affrontato il caso in cui l’Assicuratore accetti tacitamente il pagamento tardivo della rata di premio da parte dell’assicurato e le conseguenze relative ad un sinistro avvenuto dopo il periodo di tolleranza di quindici giorni.E’ stato stabilito che il pagamento tardivo della rata di premio successiva alla prima in relazione ad un sinistro avvenuto dopo il periodo di tolleranza, determini la sospensione del contratto assicurativo, salvo non si dimostri la volontà dell’Assicuratore di rinunciare in modo chiaro ed inequivoco all’effetto sospensivo,
E’ necessario infatti che il comportamento dell’Assicuratore sia teso a dimostrare in maniera incontrovertibile la propria volontà negoziale ad ammettere l’indennizzo e, correlativamente, a rinunciare all’effetto sospensivo. (Cass. civ.n.5944/2014, Cass.
Civ.n.9554/2002, Cass. civ.n.2383/1990 e Ordinanza n.21571/2012). Ai fini dell’applicabilità dell’art.1901 c.c. è utile precisare cosa debba intendersi per sinistro a seconda che il contratto assicurativo per responsabilità civile sia regolato secondo il modello loss occurrence o claims made, Infatti, nel primo caso per sinistro si intende l’evento dannoso, nel secondo la definizione di sinistro corrisponde alla richiesta danni formulata dal danneggiato verso dell’assicurato.
In tal senso, in presenza di un contratto regolato sul modello claims made, la Corte d’Appello di Catanzaro, sez. II, n.1400/2021 ha confermato che, ai fini dell’applicabilità dell’art.1901 c.c., il momento che rileva per la verifica della eventuale sospensione della garanzia assicurativa corrisponde alla data di ricevimento da parte dell’assicurato della richiesta danni,