Come si effettua un passaggio di proprietà di un cane con microchip Ci sono molte persone che si chiedono come bisogna comportarsi in caso di un passaggio di proprietà di un cane, Le ragioni per cui si può dover pensare ad un passaggio di proprietà sono molteplici.
- Può essere che il cane sia stato registrato ed intestato ad un allevatore ancora cucciolo e che, in una nuova famiglia, abbia bisogno dei giusti documenti per vivere serenamente.
- Può capitare poi che il cane sia registrato a nome di un genitore e che il figlio porti con sé l’animale in una nuova città.
Può capitare che ci sia un decesso ed un passaggio obbligatorio ad un nuovo proprietario o ancora può capitare, in un divorzio, che il cane venga affidato all’altro coniuge. Per la legge l’atto di proprietà è determinante per poter attribuire non solo responsabilità al proprietario ma anche i giusti riguardi.
- Se il cane scappa, ad esempio, esso potrebbe essere riconsegnato al vecchio proprietario oppure, in caso di accalappiacani, non sarebbe possibile ritirare il cane dal canile se risulta un padrone differente all’anagrafe canina.
- Il passaggio di proprietà avviene in maniera molto semplice, grazie anche al microchip (obbligatorio ai sensi di legge) che permette al cane di avere già un identikit pronto di data di nascita, razza, sesso, taglia e nome.
Sulla copia del documento rilasciato al momento del microchip, dunque, ci sarà anche una parte dedicata al passaggio di proprietà. Bisogna scrivere i dati del nuovo proprietario ed inviare il foglio di registrazione all’Asl di competenza oppure presentarsi di persona all’Anagrafe Canina nell’Asl di residenza accompagnati dal nuovo proprietario.
Tra i documenti da presentare ci sono: – la copia della scheda dell’iscrizione del cane all’anagrafe canina – un documento di riconoscimento del vecchio e del nuovo proprietario assieme ai rispettivi codici fiscali – il passaporto europeo se il cane arriva da un Paese estero Per quanto riguarda i costi, il passaggio di proprietà ha un costo di 8 euro che deve essere saldato dal nuovo proprietario.
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Quanto costa fare il cambio di proprietà di un cane?
Microchip – Anagrafe Canina – Anagrafe Animali d’Affezione Pubblicato il 25/08/2021 alle 11:14 Ultima modifica: 03/05/2022 alle 08:38 L’anagrafe canina raccoglie in un sito i dati dei cani iscritti ed identificati con microchip o tatuaggio presenti nella Regione collegandoli al proprietario e/o detentore.
Nei dati anagrafici del cane può essere anche inserito il numero di passaporto e la data di rilascio e la vaccinazione antirabbica. L’iscrizione è obbligatoria? E chi deve iscrivere i cani? L’iscrizione all’Anagrafe è obbligatoria e compete al proprietario o al detentore anche temporaneo di un cane, compreso chi ne fa commercio.
La Legge Regionale n.33 del 30.12.2009, prevede che l’iscrizione deve avvenire entro 15 giorni dall’inizio del possesso o 30 giorni dalla nascita e comunque prima della sua cessione a qualsiasi titolo. Il microchip Il microchip è un sistema elettronico di identificazione che contiene un codice alfanumerico di 15 cifre, è inalterabile e sicuro, viene applicato con una siringa sul lato sinistro del collo o della spalla e letto avvicinando un apposito lettore al cane.
L’identificazione con microchip e/o l’iscrizione all’anagrafe canina può essere fatta presso i Veterinari Libero Professionisti accreditati dalla ATS o presso i Centri di Sanità Pubblica Veterinaria. Presso l’ATS la tariffa è di € 7,14 per l’iscrizione o le variazioni anagrafiche e di € 21,71 per l’identificazione con microchip e contestuale iscrizione.
I prezzi di iscrizione e /o applicazione microchip presso i Veterinari Libero Professionisti sono differenti e possono variare. Perché iscrivere il cane? L’identificazione ed iscrizione del cane consente, in caso di smarrimento, di ritrovarlo velocemente.
E’ anche necessaria per il rilascio del passaporto europeo. L’identificazione, la relativa iscrizione e le variazioni sono obbligatorie (sanzione per inottemperanza € 50,00). E’ necessario che il proprietario si presenti con il cane e la documentazione per verificare la leggibilità e la corrispondenza del chip con la documentazione, il proprio codice fiscale, un documento di identità, un atto di acquisto o di acquisizione (anche a titolo gratuito) del cane.
Se il proprietario non può venire può fare una delega su carta semplice accludendo copia del suo documento di identità. Il mio cane ha il tatuaggio, lo devo “chippare”? Il tatuaggio, se leggibile, è consentito come mezzo di identificazione solo per i cani nati prima del 2004, se non è leggibile è necessario provvedere alla registrazione tramite microchip.
Cosa devo fare se cedo il cane? Anche le variazioni (trasferimento, decesso) devono essere comunicate entro 15 giorni. Nel caso di smarrimento la segnalazione deve essere fatta entro 7 giorni; è comunque consigliabile segnalarlo tempestivamente anche al Presidio Veterinario Canile Sanitario. Bisogna portare il cane, il passaggio di proprietà firmato sia dal proprietario cedente che da l’acquirente, con allegato fotocopia del proprio documento di identità.
Il costo è di € 7,14 che si può pagare con bancomat o carta di credito presso il nostro sportello. Chi cancella dall’anagrafe il cane in caso di decesso? La registrazione del decesso può essere fatta da tutti i Veterinari Libero Professionisti accreditati (per i cani iscritti all’anagrafe canina regionale) e ovviamente dalla ATS (sia per l’anagrafe canina regionale sia per la vecchia anagrafe comunale).
- Il passaporto Il Regolamento (UE) n.576/2013 del 12.06.2013, prevede che i cani, gatti e furetti che viaggiano all’estero per motivi non commerciali, siano accompagnati dal Passaporto.
- I cani, i gatti ed i furetti, per ottenere il Passaporto, devono essere identificati ed iscritti nell’Anagrafe degli Animali da Affezione di Regione Lombardia (AAA).
Il Passaporto viene rilasciato su richiesta del proprietario. Il Dipartimento Veterinario dell’ATS verifica la leggibilità del microchip o del tatuaggio, predispone il Passaporto e registra in AAA il numero e la data di rilascio. Poiché la rabbia è ancora presente in molti Paesi esteri, la vaccinazione antirabbica è il requisito necessario ed indispensabile per rendere il Passaporto valido per l’espatrio.
La vaccinazione antirabbica va richiesta al proprio veterinario di fiducia, che provvederà a registrarla in AAA e sul Passaporto se già in possesso del proprietario. Se il Passaporto viene richiesto successivamente, la vaccinazione già eseguita ed in corso di validità, verrà registrata sul documento dal veterinario ufficiale dell’ATS.
Il Passaporto è considerato valido per l’espatrio trascorsi 21 giorni dalla data della prima inoculazione del vaccino e rimane valido se, la vaccinazione viene ripetuta successivamente entro la scadenza indicata dal veterinario. Se si lascia scadere la vaccinazione, per usare il Passaporto bisognerà attendere nuovamente che trascorrano 21 giorni dopo una nuova antirabbica.
Se ti rechi in paesi non aderenti alla Unione Europea, ti consigliamo anche di consultare con molto anticipo le rispettive autorità sanitarie (Ambasciate, Consolati o siti internet istituzionali) ed i vettori (aerei, navi, treni) che intendi utilizzare. Compilazione del passaporto La compilazione ed il rilascio del Passaporto è effettuata da un Veterinario ufficiale dell’ATS. Il veterinario libero professionista di fiducia può completare solo alcune Sezioni: – Sezione V: attestazioni riguardanti la vaccinazione antirabbica
– Sezione VI: test di titolazione degli anticorpi per la rabbia (nota Ministero della Salute del 11.09.2014) – Sezione IX: altre vaccinazioni – Sezione VII e VIII: attestazioni riguardanti i trattamenti contro l’echinococco e antiparassitari – Sezione X: introduzione in paesi extra UE o reintroduzione (validità di 30 giorni) Il proprietario può unicamente completare una Sezione: – Sezione II: aggiungere una fotografia del proprio animale nell’apposito spazio.
Ambito | Servizio | Descrizione |
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Milano | Servizio accalappiamento convenzionato Russo Alessandro, per il territorio del comune di Milano Canile sanitario convenzionato Fusi snc di Fusi Peppino, per i territori di: Bresso, Cinisello B., Cologno M., Cormano, Cusano, Sesto S.G. | |
Milano | L’anagrafe canina raccoglie in un sito i dati dei cani iscritti ed identificati con microchip o tatuaggio presenti nella Regione collegandoli al proprietario e/o detentore. Raccoglie anche i dati dei gatti e dei furetti che si devono iscrivere per ottenere il passaporto. | |
Melegnano-Martesana | Il canile sanitario è gestito direttamente dall’ATS. Ricovera: CANI CATTURATI (L’animale prelevato in quanto vagante dagli operatori dei canili convenzionati sul territorio dell’ATS); CANI RINVENUTI (vaganti sul territorio e consegnati alla struttura da un cittadino); CANI E GATTI IN OSSERVAZIONE (animali in osservazione per la profilassi della rabbia o per motivi igienico-sanitari); GATTI DI COLONIA DA STERILIZZARE; CANI E GATTI INCUSTODITI E FERITI O GRAVEMENTE AMMALATI di cui non si riesce a stabilire la proprietà; CANI E GATTI RIPORTATI DOPO L’AFFIDO (Animali ceduti in precedenza dai canili e resi per validi motivi; CANI E GATTI DI PROPRIETA’ AFFIDATI DALL’AUTORITA’ DI PUBBLICA SICUREZZA (animali da trasferire nei Rifugi Comunali dopo un controllo sanitario, provenienti da persone sole defunte, sole ospedalizzate o comunque ricoverate, sole tradotte in istituti di pena, animali incustoditi negli sfratti). Canili Sanitari non possono ricoverare cani o altri animali di proprietà non previsti nell’elenco. | |
Lodi | Il canile sanitario è gestito direttamente dall’ATS. Ricovera: CANI CATTURATI (L’animale prelevato, in quanto vagante, dagli operatori dei canili convenzionati sul territorio dell’ATS); CANI RINVENUTI (vaganti sul territorio e consegnati alla struttura da un cittadino); CANI E GATTI IN OSSERVAZIONE (animali in osservazione per la profilassi della rabbia o per motivi igienico-sanitari); GATTI DI COLONIA DA STERILIZZARE; CANI E GATTI INCUSTODITI E FERITI O GRAVEMENTE AMMALATI di cui non si riesce a stabilire la proprietà; CANI E GATTI RIPORTATI DOPO L’AFFIDO (Animali ceduti in precedenza dai canili e resi per validi motivi; CANI E GATTI DI PROPRIETA’ AFFIDATI DALL’AUTORITA’ DI PUBBLICA SICUREZZA (animali da trasferire nei Rifugi Comunali dopo un controllo sanitario, provenienti da persone sole defunte, sole ospedalizzate o comunque ricoverate, sole tradotte in istituti di pena, animali incustoditi negli sfratti). Canili Sanitari non possono ricoverare cani o altri animali di proprietà non previsti nell’elenco. | |
Legnano-Magenta | Il canile sanitario è gestito direttamente dall’ATS. Ricovera: CANI CATTURATI (prelevati direttamente sul territorio dagli Operatori addetti, in quanto vaganti); CANI RINVENUTI (vaganti sul territorio e consegnati alla struttura da un cittadino); CANI E GATTI IN OSSERVAZIONE (animali in osservazione per la profilassi della rabbia o per motivi igienico-sanitari); GATTI DI COLONIA DA STERILIZZARE; CANI E GATTI INCUSTODITI E FERITI O GRAVEMENTE AMMALATI di cui non si riesce a stabilire la proprietà; CANI E GATTI RIPORTATI DOPO L’AFFIDO (Animali ceduti in precedenza dai canili e resi per validi motivi; CANI E GATTI DI PROPRIETA’ AFFIDATI DALL’AUTORITA’ DI PUBBLICA SICUREZZA (animali da trasferire nei Rifugi Comunali dopo un controllo sanitario, provenienti da persone sole defunte, sole ospedalizzate o comunque ricoverate, sole tradotte in istituti di pena, animali incustoditi negli sfratti). Canili Sanitari non possono ricoverare cani o altri animali di proprietà non previsti nell’elenco. |
Microchip – Anagrafe Canina – Anagrafe Animali d’Affezione
Come fare per cambiare proprietario di un cane?
Ci si reca di persona presso gli uffici dell’ASL presentando certificato di applicazione del microchip, passaggio di proprietà e fotocopia di carta di identità/codice fiscale di entrambe le parti. I tempi sono anche qui di 30 giorni. Non è noto se sia necessaria la presenza del cane e quali siano i costi.
Che documenti servono per passaggio proprietà cane?
Il proprietario, o il detentore che si occupi anche temporaneamente di un cane è responsabile della sua salute e del suo benessere. Dovrà fornirlo di cibo e acqua in quantità sufficiente, assicurargli le necessarie cure sanitarie, la possibilità di servizio fisico, la pulizia degli spazi di dimora.
all’Ufficio anagrafe canina comunale
da un medico veterinario accreditato
dai Servizi Veterinari dell’AUSL
Ogni passaggio di proprietà deve essere registrato nella banca regionale degli animali d’affezione Altre comunicazioni obbligatorie Da effettuarsi presso gli Uffici anagrafe canina, i medici veterinari accreditati o i Servizi Veterinari dell’AUSL
Morte, cessione del cane, cambiamenti di residenza : entro 15 giorni
Smarrimento : entro 3 giorni
Passaggio di proprietà Per il trasferimento di proprietà dell’animale tra privati è necessario che il nuovo proprietario fornisca, oltre al certificato d’iscrizione dell’animale all’anagrafe, anche una dichiarazione firmata dal cedente, con allegata copia del documento d’identità dello stesso, resa ai sensi dell’art.76 DPR 28/12/2000 n°445.
Il modulo già correttamente predisposto è scaricabile da questo link, Dovrà essere compilato in ogni sua parte, firmato dal cedente e dall’acquirente, allegando le fotocopie dei documenti di identità del cedente e dell’acquirente (come specificato sul fondo del modulo stesso). Il vecchio proprietario dovrà recarsi presso un veterinario libero professionista accreditato o presso il proprio comune di residenza ed effettuare la cessione dell’animale a favore del nuovo proprietario.
Il nuovo proprietario dovrà recarsi, con i documenti sopraelencati, presso un veterinario libero professionista accreditato o presso il proprio comune di residenza, per rendere effettiva l’acquisizione dell’animale. La cessione deve essere dichiarata entro 15 giorni, l’acquisizione entro 30 giorni.
Divieto di detenzione alla catena La L.R.5/2005 “Norme a tutela del benessere animale” come modificata dalla L.R.3/2013, vieta al detentore di animali d’affezione l’utilizzo della catena o di altro strumento di contenzione similare, salvo per ragioni sanitarie, documentabili e certificate dal veterinario curante, o ragioni urgenti e solo temporanee di sicurezza.
Vedi nota del Ministero della Salute “Linee guida relative alla movimentazione e registrazione degli animali d’affezione”. Conduzione in luoghi pubblici Il proprietario o il detentore è responsabile del controllo e della conduzione dell’animale e risponde sia civilmente che penalmente dei danni o delle lesioni a persone, animali o cose provocati dall’animale.
Nei luoghi pubblici è obbligatorio l’uso del guinzaglio, di misura non superiore a metri 1,50, durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, ed è bene portare con se sempre una museruola da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta dell’autorità competente È obbligatorio raccogliere le feci dell’animale e quindi è necessario recare con sé gli strumenti idonei alla loro raccolta.
Movimentazione tra Regioni In caso di adozione di un cane da fuori Regione Per l’adozione di animali provenienti da fuori regione (escluso passaggio di proprietà fra privati) gli animali devono:
essere identificati mediante microchip e iscritti all’anagrafe regionale di provenienza; essere trattati contro i parassiti interni ed esterni; avere un’età superiore alle otto settimane (sono consentite deroghe per cuccioli che viaggiano con la madre e/o in caso di necessità certificati dal medico veterinario curante); essere sterilizzati (sono consentite deroghe per i cuccioli e per animali affetti da patologie con l’obbligo di eseguire la sterilizzazione successivamente); essere vaccinati contro le malattie infettive tipiche della specie essere sottoposti a prove diagnostiche accreditate (se di età superiore ai sei mesi): i cani per leishmaniosi ed ehrlichiosi effettuate nei 30 giorni precedenti
vedi nota Viaggio al seguito del proprietario (vedi Passaporto Europeo ) (materiale tratto dalle “Schede tecniche informative sugli animali da compagnia” )
Che cosa è il pedigree rosa?
Ma che cos’è sto pedigree? Quanto costa? È davvero superfluo averlo? – Allora innanzitutto citiamo il famoso DECRETO LEGISLATIVO del 30 DICEMBRE 1992 n529, quello a cui si fa sempre riferimento quando si afferma che non si possono vendere cani di razza senza pedigree.
Attenzione perché la legge Italiana è sempre ingarbugliata, e non c’è scritto esattamente che è illegale vendere meticci, ma che è illegale appunto spacciare per cani di una certa specie/razza, dei cani che non hanno un attestato che lo provi, ergo appunto non si possono vendere cani di razza senza pedigree, ma l’interpretazione “non si possono vendere meticci” non è così ovvia, come spiegato più in dettaglio in questo atricolo, infatto se Pincopallo ha un superbastardo che più bastardo non si può, che chissà quante razze hanno collaborato a generalo, ma è un infallibile cercatore di tartufo, e reputa che tal cane valga 10000 euro, purché non affermi che è di una qualche razza e trovi qualcuno disposto a pagarlo così tanto, sono semplicemente affari loro, mentre bisogna ricordare di nuovo che, se io dico che il mio cane è ad esempio un pastore tedesco, posso provarlo solo se il mio cane ha un microchip e un pedigree su cui si afferma che il cane con tal microchip è iscritto al libro genealogico del pastore tedesco.
Diversamente è truffa, diversamente sto vendendo un “simil” cane di razza, ma che a tutti gli effetti non lo è. Questo il documento che è stato pubblicato anche sul sito ENCI a inizio 2017 contenente un chiarimento del ministero della salute riguardo la vendita di meticci, che lo ripeto, NON VIETATA! Purche si affermi la verità, ovvero che sono meticci.
- Ed in teoria appunto, se non sono cani con doti particolari per chissà quale attività, difficilmente si sborsa 1000 euuro per un cane dichiaratamente meticcio.
- Ho scritto questo articolo proprio perché spesso esce la discussione su vari gruppi di Facebook, se appaiono annunci di cuccioli in vendita, di razza senza pedigree, o di chi ne cerca uno della tal razza basta costi poco (o addirittura in omaggio), tanto non importa il pedigree, e tutte le volte gran litigi, come accade anche nei forum dedicati a una razza X, dove arriva il solito “pippocercamoglie”, regolarmente senza pedigree, che cerca appunto cagnolina con cui proliferare, e puntualmente nasce il flame, e puntualmente qualcuno dice, ma in fondo che importa del pedigree, io voglio bene al mio cane lostesso, i genitori erano puri, è un cane di razza comunque, si vede, tanto NON DEVO FARE LE GARE! E ci mancherebbe che l’amore avesse un libro genealogico, che discorsi, mi fa piacere lo amiate, ma è un meticcio, non è un border, non è un pastore tedesco, non è un labrador, anche se merita lo stesso amore! E poi certo, se anche i genitori avevano il pedigree, ma se ai cuccioli non è stato fatto, resta un bellissimo meticcio, solo il pedigree può provare che sia di razza! E poi appunto, la odiosissima frase, “NON VOGLIO FARE LE GARE”! Ma che importa, è pur vero che ALCUNE e solo alcune ormai, manifestazioni sportive/cinofile ammettono solo cani con certificato delle origini, ma non è SOLO per questo che lo si deve prendere sto pedigree, no perché ho sentito addirittura gente che afferma di essersi impuntato a volere di proposito il cucciolo senza pedigree, contro il volere dell’allevatore, perché lo ritiene inutile.
Al dì la del fatto che un simile stolto io provo a convincerlo che non è così inutile, ma se proprio non si ragiona piuttosto non gli do il cane, o semmai faccio il pedigree, ma non glie lo giro. Ma dato che il costo del documento in realtà è irrisorio, non si capisce come mai non farlo se si può ed i genitori ne sono muniti.
Ma perché allora ci sono ancora tanti “cani di razza senza pedigree” ? Beh, innanzitutto, se chi li prende senza pedigree, continua a farli figliare e venderli, e ci si riempie per forza, e qui magari parliamo della Sciurapina che ha preso il cane senza pedigree, e fa i cuccioli col cane del fornaio, che son tanto carini, e vabbè, quantomeno crescono in casa, tralasciando che in genere questi cani non sono stati controllati quantomeno per la salute, il che non è proprio trascurabile.
Ma quali altri cani potremmo trovare, di razza e senza pedigree? Beh, quelli dei negozi, che spesso e volentieri vengono dall’est, o comunque da “canifici”, e non se la passano benissimo, specialmente mamme e papà, e quindi prendendo questi cuccioli, a parte esser complici di una truffa, state solo CREDENDO di risparmiare, dato che in realtà spesso allo stesso prezzo troviamo cani allevati come dio comanda, inoltre prendendoli incentiviamo questo sfruttamento di animali veramente inumano, perché finché c’è giro verranno rimpiazzati.
- E anche se per caso il negoziante vi proponesse, opzionale ovviamente, a qualche centone in più, il pedigree, beh sappiate che comunque sarebbe falso! Il pedigree o c’è o non c’è e va fatto entro i 90 giorni del cucciolo.
- E gli allevamenti? Quelli che invece sembra che li tengano bene, vanno in expo, fanno le lastre e le analisi per la salute? Come mai anche loro a volte vendono senza pedigree a un prezzo inferiore? Beh questi spesso hanno interessi economici, più cuccioli, più incasso, più tasse, ma se il cucciolo non figura, si fa tutto a nero, e quindi spesso dandovi il cucciolo “cosi”, in genere vi scalano l’iva dal prezzo in pratica.
Altre volte non lo hanno nemmeno il pedigree di un cucciolata, e sparano alto il prezzo con il pedigree sperando che la gente per risparmiare accetti di prenderli senza, senza chiedersi come mai in realtà il pedigree non c’è, oppure altre volte, se non ve lo danno per il vostro cucciolo, ma è stato fatto, lo rivendono per fare un pedigree, falso, a un cane che non avrebbe diritto di averlo. Allora, il pedigree non è altro appunto che il certificato di iscrizione a un libro genealogico (ROI ex LOI), dove sono indicati i genitori e i progenitori fino eventualmente alla quarta generazione, indicando i loro eventuali titoli e test per la salute ufficializzabili (non tutti sono riportati sul pedigree), è indicato proprietario, chip del cane e allevatore. Ci sono poi i registri supplementari dei riconosciuti ( RSR ex LIR) in cui il pedigree è verde come quello sopra, e sono per quelle razze con i libri delle origini ancora aperti, dove porto un cane senza documenti a valutare, e se per un giudice esperto è tipico mi rilasciano un pedigree di prima generazione, e quindi non è detto che tutte e 4 le colonne degli avi siano piene. Se poi invece i genitori dei cuccioli sono riproduttori selezionati, allora mi rilasciano un pedigree rosa, come questo sopra, e significa che i genitori hanno fatto tutti test per la salute, hanno verificato che morfologicamente siano cani eccellenti (eccellentemente aderenti allo standard), se ci sono prove di lavoro per la loro razza le hanno superate, insomma sono dei supergenitori, perché ahime, se in certi stati tutto questo è richiesto SOLO per poter fare i pedigree ai cuccioli, in Italia è opzionale, e senza tutto ciò ti fanno comunque il pedigree, basta che cel’abbiano i genitori, se poi sono anche gravemente malati fa niente.
Infatti sta in noi cercare di capire come riconoscere un bravo allevatore, E del pedigree che me ne faccio? Beh innanzitutto è un mio diritto averlo col cane, e si ribadisce che è l’unica prova che attesta l’appartenenza alla razza del nostro cane, e poi almeno so di chi è figlio/nipote ecc Il rischio di accoppiare cani di razza senza pedigree, è anche quello di accoppiare cani parenti stretti e fare inconsapevolmente “incesti” (consanguineità strette) che tanti, io compresa, aborrano, con evidenti rischi, peggio ancora se poi non si sono fatti test per la salute e non si sa cosa ci sia dietro a quelle linee.
Perché sapere cosa c’è dietro ai nostri cani, serve anche in caso di magagne, e se per caso escono problemi di salute, posso risalire a quali antenati potrebbero aver passato qualcosa e soprattutto, appunto, COSA, che a volte le diagnosi non sono cosi ovvie.
- Ma un allevatore serio non cede cani senza pedigree, quindi il fatto che un cane di razza ne sia sprovvisto, non è garanzia che sia malato eh, ma molto facile che siano stati fatti meno controlli, e comunque può essere che sanissimo non sia.
- Tanto meno si hanno verifiche sulla sua tipicità, se sprovvisto di pedigree, ed anche per questo lo si può considerare un simil qualche cosa, in realtà spesso non lo è proprio e lo ricorda solo.
Per quanto rimane sempre fuori discussione che ogni scarrafone è bello a mamma sua, e il nostro cane per noi sarà il più bel cane del mondo anche se non rispondente allo standard della sua presunta razza, ma per dire che sia bello e tipico secondo uno standard di razza, occorre avere un certificato di iscrizione al libro genealogico e presentare il cane a qualche giudice per averne un parere, e questa è una delle cose che incide parecchio sul costo di un cucciolo, non il certificato stesso, in realtà, ma l’aver fatto queste verifiche sui genitori.
Poi in genere i cani di razze da lavoro, dovrebbero essere ancora in grado di lavorare, e l’allevatore serio, prepara e prova i suoi cani per vedere se lo sono, ed anche questo incide sul prezzo. Il bravo allevatore, fa le analisi per la salute e eventualmente le lastre, e queste costano, e se poi il cane non è idoneo alla riproduzione, lo “ferma” cioè non lo riproduce, in questo modo perde un bel po di soldi che aveva investito nel cane stesso, e anche questa è una grossa spesa che incide sui costi di un cucciolo, perchè tutrte queste spese vanno ammortizzate, tutto questo si chiama fare selezione, diversamente si parla di scucciolare e far numero.
Insomma, non è il pedigree in se a fare il prezzo, e il fatto che si trovi a poco un cane di quella razza, a volte pure con pedigree, vi deve far sospettare che il cucciolo potrebbe non essere sano, o tipico o ben allevato, e se dell’estetica e della “bravura” (per il suo lavoro ufficiale) possiamo fregarcene, beh, almeno della salute voglio direNO! per cui, si ribadisce sempre, NON RISPARMIATE nell’acquisto di un cucciolo, non cercate l’occasione. É presto detto, in foto le tariffe istituzionali ENCI, aggiornate al Primo ottobre 2019 e tutt’ora in vigore. Vi faccio subito i conti. La prima spesa che si fa ogni volta che si va a fare una pratica a una delegazione ENCI, sono i diritti di segreteria, 10 euro ogni volta.
Comunque e qualsiasi cosa si faccia. Poi, nascono i cuccioli, entro il 25mo giorno dalla nascita va consegnato il modello A, che costa 15,5 euro, indipendentemente da quanti cuccioli sono. C’è un sovrapprezzo fino al massimo di 24,5 euro se si consegna in ritardo. Poi in quest’ultimo caso andrebbe fatto il DNA a genitori e figli per provare che siano davvero genitori/figli e qui il prezzo sale perché un test DNA costa almeno 50 euro pro capite, ma noi supponiamo che il nostro allevatore consegni il tutto in tempo.
Il modello B, quello con indicati i nomi e i chip dei cuccioli, ed eventualmente gli acquirenti a cui uscirà direttamente intestato il pedigree, si deve consegnare entro i 90 giorni. Se il pedigree esce direttamente a nome del nuovo proprietario sono 19,5 euro a cucciolo, e 21,5 euro a cucciolo se restano intestati al proprietario della fattrice (l’allevatore insomma).
- Anche qui con una sanzione di massimo 32 euro a cucciolo per un eventuale ritardo.
- Quindi facciamo un po di conti ad esempio con una cucciolata di 6 cuccioli con modelli appositi consegnati in tempo.
- Modello A 10 euro di segreteria, più 15,5 fa 25,5 euro Modello B, 6 cuccioli (caso peggiore tutti restanti all’allevatore): 10 euro di diritto di segreteria più 21,5×6, fa 139 euro,
Totale, 164,5 euro, che diviso 6 cuccioli fa “ben” 27,42 euro, UNA VERA FORTUNA EH!? Poi, sia che il pedigree del cucciolo esca già intestato a nome del nuovo proprietario, sia che se lo intesti l’allevatore e “giri” il pedigree al proprietario con apposito modulo al momento della cessione, il ritiro/passaggio di proprietà all’acquirente costerebbe 13,5 euro più 10 di diritto di segreteria, quindi ritirare il pedigree per l’acquirente costa ben 24,5 euro,
Quanto vale il primo anno per un cane?
Come regola generale diciamo che il primo anno di vita di un cane corrisponde a 15 anni di un uomo, eccetto nei cani giganti che invece son 12. Il secondo anno vale per 9, mentre nei cani giganti 10 e dal terzo anno di vita ogni anno in più sono circa 5 anni.
Cosa succede se un cane cambia padrone?
Domanda di: Diana Damico | Ultimo aggiornamento: 30 marzo 2023 Valutazione: 4.2/5 ( 34 voti ) Potrebbe vivere un periodo depresso mentre si abitua alla sua nuova casa e ai suoi nuovi proprietari, ma presto la nuova routine e le buone cure ripristineranno il benessere e il buon umore del pelosetto.