Quanto Costa Mantenere Un Cane
ADUC – Articolo – Quanto costa mantenere un cane? Quanto costa mantenere un cane? Articolo di 23 agosto 2022 12:52 KRUK, società finanziaria di credito, indaga sulle spese da mettere in conto se si desidera adottare un pelosetto: durante il primo anno di vita si possono spendere anche più di 2.300€ In occasione del Dog Day (26 agosto), KRUK, l’esperto del debito che promuove educazione e informazione finanziaria, si aggiorna sui costi che è necessario sostenere per accogliere un compagno a quattro zampe nella propria famiglia: un importante elemento di consapevolezza per evitare decisioni avventate e combattere l’abbandono.

Sono circa 8,7 milioni i cani che vivono all’interno delle mura domestiche, che assieme agli altri 56,1 milioni di pet generano in Italia un giro di affari attorno ai 2 miliardi e 400 milioni di euro l’anno. E infatti, spesso i nostri amici animali sono così amati che siamo disposti a spendere vere e proprie fortune per farli stare meglio possibile, anche viziandoli un po’.

KRUK ha interpellato Susanna Pacini – Medico Veterinario Esperto in Comportamento, per comprendere quali sono i costi una volta adottato un cucciolo o un cane adulto. La dr.ssa Pacini traccia dunque qui di seguito una lista dei costi “di mantenimento” da prevedere partendo dai prezzi di partenza delle spese essenziali, e che raccomanda di non sfavorire a beneficio di spese superflue.

Primo anno di vita del cucciolo – sui 2.290€ Le spese per un cane adulto – sui 1.500€ (Danilo Battista su SenzaLinea.it)

Cibo – Il range varia molto a seconda della fascia di qualità del mangime, la veterinaria consiglia comunque di sceglier un cibo di buona qualità soprattutto nel primo anno in cui il cucciolo è più delicato. Circa 1.000 € in un anno. Screening per patologie ereditarie – A meno che non si sia acquistato un cane con un pedigree dove viene documentata l’assenza di eventuali patologie ereditarie nei genitori è consigliabile farlo e il costo parte dai 250€.

  • Vaccini – a partire da quelli obbligatori dai 120€; se il cucciolo è stato a lungo con la mamma avrà un sistema immunitario più forte.
  • Visita veterinaria + sverminazione e esame delle feci – dai 55€.
  • Esami collaterali: del pelo, tamponi auricolari – circa 100€.
  • Anti parassitari – dai 90€.
  • Microchip – fino ai 35€.

Per il guinzaglio e la cuccia si può partire da prodotti basici che non superano insieme il costo di 20€, mentre sui giochi si può fare un discorso di qualità: acquistarne pochi e mettere semplicemente in conto che il cucciolo ha bisogno di giocare con il suo padrone e non da solo.

Altro discorso è, invece, il gioco ‘masticativo’ che serve al cucciolo per sfogare il suo bisogno di esplorare gli oggetti. “Questo non lo distoglierà dal mordere i suppellettili di casa durante la fase orale” spiega Pacini, “ma gli darà un po’ di soddisfazione”. Un gioco masticativo adeguato possono essere le parti anatomiche di altri animali disidratate ed essiccate e hanno un costo dai 160€ all’anno, possono essere messe a disposizione del cucciolo come premio esattamente come i classici biscottini a forma di ossicino che in un anno possono arrivare a 260€.

Con la raccomandazione, per entrambi (sia il gioco masticativo che il biscottino), che sono da somministrare occasionalmente e non ogni giorno. La sterilizzazione – che per le femmine avviene intorno all’anno e mezzo, il costo è dai 200€ mentre per il maschio, solitamente a partire dai due anni, il costo è leggermente inferiore.

  • Sembra una scelta insolita ma in realtà pare che non siano in pochi gli aspiranti proprietari alla ricerca di un compagno con un carattere già formato che possa essere in sintonia con il carattere del futuro padrone.
  • Anche qui vi sono delle spese, seppur nettamente inferiori poiché i costi per mantenere un cane adulto sono decisamente più bassi.

Cibo – Un cane adulto può nutrirsi anche con un cibo non super premium, per cui anche consumando più cibo rispetto ad un cucciolo, arriva ad una spesa annua di circa 780€. Vaccini – a partire da 35€. Visita veterinaria + sverminazione e esame delle feci – dai 55€.

Esami del sangue – dai 100€ (è consigliabile farli una volta l’anno a partire dai 5 anni per un cane di taglia grande e dagli 8 anni per un cane di taglia piccola).Antiparassitari – con circa 70€ si copre la spesa annua acquistando un buon collare anti pulci ogni 6 mesi oppure con la fialetta mensile si spendono circa 90€.

Eventuale sterilizzazione è sempre sui 200€. Se non possiede già un Microchip la spesa è fino ai 35€. Tra cuccia, guinzaglio, giochi e piccoli snack premio si possono considerare dai 250€ annui, mettendo in conto che un cane adulto difficilmente gioca senza un padrone che lo stimola al gioco: quindi se ha il padrone con cui giocare sarà felicissimo di accontentarsi di un legnetto o un sassolino a 0€.

  1. Queste sono solo le spese essenziali basiche, ma è fondamentale mettere in conto gli imprevisti, un’operazione tra: gli esami pre ricovero, l’elettrocardiogramma, la chirurgia e la fisioterapia in seguito, può costare qualche migliaio di euro.
  2. Pertanto è fondamentale prevedere un’assicurazione che possa coprire ogni genere di imprevisti, anche quelli che possono essere dovuti alla disattenzione di chi gravita attorno alla nostra famiglia: il costo di solito parte da circa 240€ all’anno” prosegue Pacini.

Viste le spese essenziali, che non comprendono eventuali sfizi come una cuccia o dei gadget particolarmente costosi, KRUK consiglia, prima di prendersi la responsabilità anche finanziaria nei confronti del proprio pelosetto, di fare un’attenta analisi del budget, per comprendere se siamo in grado di affrontare queste spese.

Un classico metodo per fare rapidamente un calcolo spannometrico è il sistema 50/30/20. La regola è molto semplice: stabilite le proprie entrate mensili, è necessario suddividerle tra spese essenziali (50%), spese superflue (30%) e risparmio (20%). Il mantenimento delle spese essenziali del cane naturalmente rientra nel 50% delle spese della famiglia.

Una volta pianificato le spese, si sarà pronti ad accogliere nella propria casa consapevolmente, almeno dal punto di vista finanziario, un essere che darà e riceverà sicuramente tanto amore da tutta la famiglia. E volersi bene è indubbiamente anche mostrare responsabilità.

Quanto costa al mese tenere un cane?

Cani, il budget iniziale – Già adottare in un canile/rifugio è una decisione di peso capace di incidere sui prezzi. A differenza delle richieste di molti allevamenti si parte avvantaggiati. In quel caso invece ci sarebbe da sostenere una spesa che varia molto a seconda della razza presa in considerazione.

I servizi veterinari sono poi un vero tema caldo. Tra le prime spese c’è l’installazione del microchip, strumento obbligatorio per l’identificazione del cane, il cui costo medio è di 35 euro, Inoltre nei primi mesi di vita sono consigliati – ma non obbligatori – alcuni vaccini (40 euro l’uno) utili per proteggere il cane da malattie come ad esempio cimurro, adenovirosi e parvovirosi.

Ogni anno, allora stesso costo, si ripetono poi tutti i controlli necessari. Al momento di accogliere il cucciolo il necessario dovrà essere già pronto in casa: la cuccia, il guinzaglio e il collare sono la base ma non devono mancare acqua e cibo. La somma, con una media approssimativa, ammonta a circa 200 euro.

L’alimentazione però comporta una spesa a parte di circa 50 euro al mese, anche se per razze grandi si può arrivare addirittura a 150 euro, Mantenerlo in salute è fondamentale. Le spese veterinarie prevedono alcuni controlli annuali che si traducono in circa 60 euro di spesa, 60 euro per trattamenti antiparassitari e, per lasciare un margine di sicurezza, aggiungiamo anche altri 30 euro.

Il totale è 150 euro, Un cane però ha anche bisogno di cure che vanno oltre il semplice veterinario. Questo è il caso della toelettatura nonostante ancora molti proprietari la sottovalutino. Toelettare non significa semplicemente lavare il cane ma curare il suo benessere fisico e la sua igiene.

taglia medio/piccola (5-10 kg): 1500 euro; taglia medio/grande (25-40 kg): 2232 euro.

Quanto si spende in media per un cane?

Non c’é alcun dubbio al riguardo, avere dei pelosi in casa è fonte di gioia infinita. L’amore che possono dare ti entra dritto nel cuore e sono a pieno titolo, componenti della famiglia! Per loro non si bada a spese, anche se a volte ci costano come un figlio.

  • Ma spesso quando si decide di prendere un quattro zampe in casa, l’aspetto della gestione economica viene olimpicamente ignorato, cibo, giocattoli, collari, pettorine, materassi e sì, anche le spese mediche.
  • Non mi riferisco solo alle spese per vaccinazioni, trattamenti antiparassitari o altro.
  • Mi riferisco ai costi degli imprevisti per malattie o infortuni.

Dopotutto, a volte, le parcelle possono arrivare anche a essere di diverse migliaia di euro, specialmente se il tuo peloso appartiene ad una razza a muso corto, come carlini o bulldog, oppure è un cane molossoide o gigante come il dogue de bordeaux o il bovaro bernese. Quanto costa mantenere un cane? Spero che prima di prendere la decisione di acquistare o adottare il cucciolo trovatello o trovato sul bordo della strada, ti sarai posto questa fondamentale domanda? Perchè mettiamo subito le cose in chiaro: non ti obbliga nessuno a prendere in famiglia un animale domestico, tanto meno il dottore!! e ovviamente se lo fai, se decidi di volere passare i migliori 14-15 anni della tua vita, pieni di momenti di gioia e amore incondizionato, totale fiducia e completa dedizione, con migliaia di foto ricordo di luoghi, viaggi e avventure, da vedere e rivedere ecco appunto dicevo, se lo fai, ti prendi anche l’impegno di garantire e proteggere la sua salute. È un impegno che prendi di tua iniziativa, è una tua scelta! Non te lo ordina nessuno di prenderti un cane, tanto meno te lo chiede l’animale stesso. Quindi se vuoi essere una persona migliore, più felice, più in salute e ridere molto di più Allora ti consiglio davvero di prenderti un cane o un gatto o un furetto oppure un coniglio, ma ad un patto: che tu possa permetterti di poterlo mantenere e far fronte a tutte le spese previste e soprattutto impreviste.

Perché una cosa é pressoché certa, cioè che durante l’intero corso della sua vita capiterà quasi sicuramente che gli possa succedere una qualche malattia o infortunio! E non lo dico per portare sfortuna, solo uno sprovveduto penserebbe questo! Quanto piuttosto dovresti accettarlo come un accorato consiglio dato da un medico veterinario con più di vent’anni di esperienza nella pratica clinica.

E se non sei disposto a pagare 2-3 o anche 5 mila euro per far fronte ai costi veterinari, allora credimi, lascia il cane dov’é! Lascialo lì e che se lo prenda un altro. Non acquistare un bulldog francese a 2000 euro se poi non puoi pagarne mille per correggere la sindrome brachicefalica, perché l’allevatore non ha saputo selezionare accuratamente la razza e ha anche il coraggio di dirti: “è normale che il cane russi o respiri maleè la razza!” O se invece che comprarlo l’hai salvato dalla strada, non è che ti rende più nobile nei sentimenti e nell’animo, se poi alla prima sfortuna che gli può capitare getti la spugna e scopri che le spese veterinarie possono essere così costose! A questo punto lascia che ti dica cosa devi mettere in conto nella gestione economica per mantenere un cane.

Nel prossimo articolo del nostro blog, invece ti parlerò di quanto costa mantenere un gatto! Inoltre sul nostro canale Youtube potrai trovare dei video sull’argomento, perciò continua a seguirci e se ancora non l’hai fatto, ti invito ad iscriverti al nostro canale youtube e a mettere la spunta sulla campanellina in modo da essere avvisato subito quando esce un nuovo video.

Ma torniamo al calcolo delle spese per mantenere un cane, ovviamente non sono conti precisi perché le variabili sono molteplici, basti pensare ai costi di alimentazione differenti tra un chihuahua e un alano. Così come se decidi di acquistare un cibo al discount piuttosto che il miglior cibo sul mercato, la differenza potrebbe essere anche 7-8 volte maggiore! Ma l’ultima cosa che mi sentirai dire e di risparmiare sull’alimentazione, anzi! Credici oppure no, ma io dico sempre ai miei clienti quando mi chiedono consigli sull’alimentazione che quello che risparmi sul cibo lo vieni a spendere poi qui da me in cure e medicinali! Quindi decidi tu dove vuoi investire i tuoi soldi, se nel cibo di qualità o dal veterinario per curare malanni e malattie insorte per una cattiva alimentazione! Ma andiamo per ordine, prima di tutto lascia che ti dica che i costi del primo anno andrebbero suddivisi dai costi degli anni successivi,perché giustamente il primo anno si affrontano le maggiori spese: acquisto del cane, acquisto dei collari, pettorine, guinzagli, cuccia, spese veterinarie di routine del primo anno, che sono maggiori rispetto a quelle degli anni successivi. Con questo articolo vorrei solo darti degli spunti di riflessione, quindi tratterò dei costi in generale.

Facciamo quindi l’elenco delle voci con la rispettiva forchetta di prezzo tra un minimo ed un massimo. In cima alla lista ci sono i costi di acquisto: dopotutto questa è la prima spesa che incontri e a seconda che tu prenda un cucciolo di razza o meno, potresti spendere da 0 a 2000 euro. Di solito non è mai zero a meno che non sia davvero un randagino trovatello.

Considera che il vicino che ti da il cucciolo nato in casa, almeno 200 euro se li prende, a titolo di rimborso per il primo vaccino, le prime sverminazioni, i trattamenti antipulci etc. dato che devono lasciare la mamma e i fratellini tra i 2 mesi e mezzo e i tre. Quindi diffida degli acquisti da allevatori amatoriali fai da te che magari non rilasciano nemmeno il pedigree e preferisci allevamenti professionali. Ti assicuro che la scelta di pagare un pò di più all’inizio per un cane certificato “esente malattie genetiche”, si rifletterà in un risparmio in termini di denaro, tempo e stress, ma almeno queste spese sono fatte solo all’inizio ed il loro costo si spalma su tutta la vita del cane che si spera sia molto lunga, in media 14 anni, ma varia con la taglia ovviamente.

Indipendentemente da dove prendi il tuo nuovo cane, la prima cosa che dovresti fare è portarlo da un bravo veterinario, ma questo é un altro discorso che, se vorrai potrai approfondire scaricando gratuitamente la guida che ho creato, cliccando qui, Al secondo posto, ovviamente ci sono le spese per il cibo, gli snack e i premietti.

Come ti dicevo prima, qui le differenze risentono soprattutto delle dimensioni del cane. I cani di piccola taglia, i cosi detti toy, hanno bisogno di meno cibo rispetto a quanto ne serve per sfamare un rottweiler. Per cui i costi sono molto maggiori per chi possiede cani di media e grossa taglia.

In aggiunta a questo occorre pensare che anche la qualità del cibo si riflette sulla spesa, perché giustamente un cibo premium costa fino a 8 volte di più rispetto ad un cibo del discount.Se utilizzerai il cibo secco, cioè le crocchette, dovrai mettere in conto una somma tra i 250 e i 500 euro l’anno; mentre per l’umido la spesa sale ad una somma tra i 350 e i 650 euro annui.

I cani poi hanno bisogno di snack e premietti per essere educati nei propri comportamenti: aggiungi una spesa che si aggira intorno ai 170 euro l’anno in media Al terzo posto nella lista abbiamo i collari, le pettorine e i guinzagli: anche qui le spese possono variare perché esistono pure i collari di prada da 250€ o di versace da 545€ ma se puoi spendere questi soldi per un collarino direi che non é nemmeno il caso che ti preoccupi di quanto costi mantenere un cane e puoi anche smettere di leggere questo articolo! Ad ogni modo normalmente si spendono tra le 30 e le 70 euro all’anno.

Al quarto posto della lista dobbiamo poi considerare i costi per ciotole, giochi, cuccia, materassino, spazzole, pettini, spazzolino da denti, dentifricio, shampoo etc siamo nell’ordine tra le 100 e le 400 euro all’anno Al quinto posto abbiamo i costi di toelettatura. Anche questi sono molto variabili a seconda della razza, se si lava il cane da soli o se lo si porta nel salone di bellezza.

Prezzi tra le 50 e le 500€ all’anno Al sesto posto sicuramente si dovrebbe pensare ai corsi di addestramento e educazione. Per certi cani sono fondamentali, tipo pastore tedesco o rottweiler o anche pinscher o chihuahua e non solo prevederli per il primo anno o due, ma in realtà andrebbero seguiti durante tutto il corso della vita del cane; metti in conto tra le 250 euro e le 1000 all’anno. Al settimo posto infine ci sono le spese legate alla salute: un cane che sta bene e che segua una routine corretta per la propria salute ha bisogno di almeno una visita all’anno dal veterinario, ci potrà essere la vaccinazione, ci sarà il trattamento contro la filariosi, l’eventuale vaccinazione contro la leishmaniosi, gli eventuali trattamenti antiparassitari.

Premetto che i costi possano variare da zona a zona, semplicemente pensa che se abiti in centro a Milano il tuo veterinario ti costerà di più che se vivi nelle campagne del molise, anche se per l’amor del cielo, nulla toglie che il veterinario di campagna del molise possa essere più costoso del veterinario ai navigli, ad ogni modo di solito in città i costi sono sempre maggiori rispetto alla campagna.

Diciamo che in media, all’anno, dal veterinario, per la routine si spendono tra le 150 e le 250 euro, escluso trattamenti antiparassitari per pulci e zecche che incidono per circa 50-100 euro. Questi costi invece, il primo anno, sono molto maggiori, perché un cucciolo in crescita ha bisogno di più visite, deve fare più vaccini, dovrà mettere il microchip, e poi magari dovrà essere sterilizzato, quindi occorre mettere in conto che, per il primo anno di vita, i costi possono essere tra le 250 e le 1000 euro, se ad esempio si fa sterilizzare magari in laparoscopia o se si fanno le radiografie preventive per la displasia delle anche nelle razze di cani predisposte. Potrebbero essere persino maggiori se hai preso un cane a muso corto e devi correggere la sindrome brachicefalica che non gli permette di respirare bene, con tutti i problemi che poi ne comporta. Ma questi costi in realtà vanno visti non come una spesa in più, fine a se stessa, quanto piuttosto un investimento nella salute del tuo bully.

Mi spiego meglio e vorrei introdurti un altro fondamentale concetto che sta alla base del risparmio delle spese veterinarie e che molti di voi purtroppo fraintendono: ovvero per risparmiare si devono spendere dei soldi. No, non è un controsenso e se hai ancora un pò di pazienza ti spiego il perché! Correggere il difetto della sindrome brachicefalica nei cani a muso corto è una spesa che va vista come il miglior investimento sulla sua salute e come risparmio sui possibili costi futuri che dovrai sostenere se non poni rimedio.

Quanto costa mantenere un cane: una stima di spesa mensile

Al di la di tutti i disturbi respiratori e gastrici che risparmi al tuo peloso, perché 9 volte su dieci son dovuti al fatto che respirano male e ogni volta che vai dal veterinario son centinaia di euro risparmiati, pensa semplicemente all’eventualità che, d’estate, per causa di questa fatica a respirare, in una giornata particolarmente calda e umida gli viene un colpo di calore.

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Per prima cosa la sua vita è in pericolo e questo dovrebbe essere l’ultima cosa che deve capitare, poi però lo dovrai portare dal veterinario e bene che ti vada, cioè senza particolari complicazioni o sequele, tra fluidoterapia, ossigeno, intubazione, anestesia, esami del sangue, ricovero assistenza, il costo della gestione oscilla tra le 400 e le 1000 euro.

Quindi comprendi bene che le mille euro o giù di li che si spendono per la chirurgia, sono appunto un’assicurazione sul suo futuro. Anche perché non é che di colpi di calore ne può avere solo uno nel corso della vita, mentre se la correzione del difetto respiratorio è fatto in giovane età, molto spesso non si presenta più.

  1. Ma non é finita qui! Perché come dicevo il tuo cane si può ammalare o può subire un infortunio imprevisto e quindi le spese veterinarie potrebbero salire anche parecchio.
  2. Per cui dovrai essere pronto ad affrontarle.
  3. Anche per questo argomento i costi potrebbero subire delle variazioni legate soprattutto alla razza, perché ad esempio le razze di grossa taglia potrebbero andare incontro alla sindrome da dilatazione e torsione di stomaco.

Anche questa fortunatamente preventivabile con una chirurgia correttiva e le 300 o 500 euro spese per l’intervento di prevenzione ti permettono di evitare di spendere 2000-3000 € tra costi della lavanda gastrica, chirurgia, degenza e terapie varie. Sperando poi che riesca a superare il tutto.

  1. Perciò in sintesi le spese veterinarie impreviste potrebbero comportare costi che oscillano tra le 300 e le 3000 euro, con punte di 5-6 mila.
  2. Perciò limitarti a dire: a me queste cose non succedono oppure ho avuto altri cani in passato e non ho mai speso tutti quei soldi permettimi ma é una maniera molto immatura di affrontare il problema.

Certo puoi magari scegliere strutture veterinarie a basso prezzo, che lavorano ai minimi e fanno il tre per due, ma poi sei sicuro che la qualità, la professionalità, le competenze, le strumentazioni diagnostiche in dotazione, il personale che collabora, la sterilità, l’igiene e la pulizia siano davvero al massimo livello? Quindi i soldi che risparmi dove vanno a finire se non in minor risultato atteso e nell’aumentare il rischio che il tuo peloso non riceva il miglior livello di cure che merita? Capisci che questa analisi seppur fredda e cinica va fatta, prima di prendere la decisione più importante della tua vita. Non voglio sembrare sentimentale, ma se non sei in grado di prenderti cura e ricambiare tutto l’amore che possono darti semplicemente curandoli quando stanno male, davvero lascia stare. Non voglio dire che bisogna essere ricchi per poter vivere insieme ad un cane, perchè se hai ancora un briciolo di pazienza per finire di leggere questo articolo, come promesso, ti voglio dare la chiave di volta per uscire da questo labirinto alla grande! Volere é potere, quindi cosa potresti fare se per caso non pensi di riuscire a permetterti i costi per mantenere il cane o magari non sei in grado di affrontare spese impreviste, ma un cane lo desideri ugualmente perché sìpensi di meritarti l’amore incondizionato di un cuore con la coda? Ti consiglio due strade che non si escludono a vicenda ma anzi possono e debbono essere complementari.

La prima é quella di accantonare ogni mese una cifra che oscilla, a seconda delle tue possibilità, tra le 50 e le 100 euro. In pratica fai un piccolo salvadanaio per le situazioni impreviste.Ovviamente se non capitano é meglio e continui ad accumulare dei soldi da parte che poi se non servono, rimarranno comunque a te per spenderli per altri progetti.

Ma se servono sono un efficace paracadute che ti “salva” piuttosto che sfracellarti a terra. Certo, bisogna rinunciare a qualcosa per poter accantonare un pò tutti i mesi, il cappuccino al bar al mattino, il giornale inedicola, un’uscita in meno in pizzeria, ma qui non entro nel merito! Devi vedere tu se ne vale la pena? Se la risposta è “no”, probabilmente non sei disposto a fare i sacrifici necessari per mantenere il tuo quattrozampe felice e in salute. La seconda cosa che ti consiglio fortemente di fare e pensare ad una assicurazione che copra le spese veterinarie per infortunio o malattia, così come gli interventi chirurgici. Oggigiorno l’offerta si é ampliata di molto e sono numerose le compagnie che offrono pacchetti assicurativi per tutti i gusti, diciamo.

Certamente devi leggere attentamente le condizioni, capire cosa é compreso e cosa é escluso Per approfondire l’argomento ti invito a leggere l’articolo, sempre all’interno del nostro blog, che parla proprio del perchè fare un’assicurazione per il proprio cane e ti elenchiamo le compagnie assicurative sia online che offline, cioè che devi stipulare direttamente con l’assicuratore o alle poste ad esempio,

Voglio solo dirti che da uno studio é emerso che i cani dei proprietari che possiedono un’assicurazione vivono più a lungo. E la parte migliore é che questo é dovuto al fatto che nessun proprietario è dovuto scendere a compromessi se curare o meno il proprio cane e come curarlo, dato che era l’assicurazione che pagava le spese.

Perché se hai l’assicurazione non stai lì a dire: “questo non lo facciamo, no l’ecografia no, ma é davvero necessario questo esame!” Il vantaggio é proprio che il tuo peloso riceve il più alto livello di cure possibili! Il fatto che puoi curare il tuo cane offrendogli le cure migliori è la miglior garanzia di lunga vita che puoi regalare al tuo peloso.Pensaci, non è mai troppo tardi, se non l’hai ancora fatto e ricorda, se fallisci nel pianificare, stai solo pianificando il tuo fallimento.

Perciò ricapitolando, alla fine della fiera, i costi totali di mantenimento del cane nel primo anno sono tra i 1700 e i 2500, mentre per gli anni successivi si attestano tra i 1200-1500. Escluso le spese impreviste che possono essere anche di alcune migliaia di euro.

Quanto costa tenere un cane in casa?

Pubblicato il 04 September 2018 – Quanto costa mantenere un cane? Armiamoci di calcolatrice e proviamo a far quadrare i conti. Quanto costa mantenere un cane? E’ forse la prima domanda che ognuno si pone quando sceglie di adottare un cucciolo. Le spese da considerare sono diverse: cibo, visite veterinarie, toelettatura, accessori vari. Ed anche le variabili della taglia e della razza incidono in maniera significativa.

  1. Armiamoci di calcolatrice e proviamo a far quadrare i conti.
  2. Aggiornato il 15 marzo 2021 Di solito, sono due i grandi dubbi che attanagliano chi si accinge al grande passo, ovvero far entrare in casa un amico a quattro zampe.
  3. Il primo dubbio riguarda il “tempo” che un cane pretende per sé, tra passeggiate e attività varie? L’altro dilemma riguarda le spese: quanto costa mantenere un cane? Proviamo a rispondere a questo secondo quesito, tirando fuori le informazioni da alcuni studi di rilievo, come il Rapporto Assalco Zoomark,

Per farlo prenderemo in considerazione quattro aree di spesa : cibo, salute, benessere e svago e accessori. Riempirgli la ciotola La principale spesa che ti troverai ad affrontare se deciderai di adottare un cane è senza dubbio quella per il cibo, E ovviamente è collegata in maniera strettissima alla taglia di Fido.

L’offerta di prodotti è amplissima, ce ne sono per tutti i gusti (nel vero senso della parola!) e per tutte le tasche. Occhio, però, ai prezzi troppo bassi. Se costa poco probabilmente sarà anche di scarsa qualità e inciderà negativamente sulla salute del tuo amico peloso. Quindi, mantenendosi su una fascia di prezzo media, il costo annuale per un cane che pesa massimo 20kg si aggirerà intorno ai 350-400 euro,

Sopra i 20kg di peso, dobbiamo preventivare una spesa di circa 600 euro, che sale ancora se a casa abbiamo, ad esempio, un alano. Mantenerlo in salute Altro capitolo fondamentale: le spese veterinarie, Quanto costa il veterinario per cani? Un animale che gode di buona salute deve fare comunque un paio di controlli l’anno, che si traducono in circa 60 euro di spesa,

Poi ci sono le vaccinazioni e i richiami, quelli base, e mettiamo in conto altri 60 euro. A questi aggiungiamo ulteriori 60 euro per trattamenti antiparassitari e simili. Per sicurezza, aggiungiamo altri 30 euro per qualche farmaco, gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. Totale: 210 euro. Tenerlo pulito e in forma Un cane ha bisogno di cure che vanno oltre il semplice binomio cibo – veterinario.

Ad esempio, una cosa molto importante è la toelettatura, che ancora molti proprietari snobbano. Toelettare non significa semplicemente lavare il cane (leggete qui per capire meglio) ma curarne il benessere fisico e l’igiene. Per questo vale la pena farla, ogni tanto.

Anche perché le cifre chieste non sono proibitive come si pensa. Un bagno in toeletta mediamente costa dai 20 euro (cani di piccola taglia) ai 70 euro, Bagno e taglio del pelo dai 40 agli 80 euro. Se il taglio è fatto a forbice, il costo può crescere fino a 90 euro (per le razze più grandi). Anche qui è bene specificare che i prezzi sono riferiti ad una media che tiene in considerazione una buona qualità del servizio, per non affidare Fido a persone poco professionali.

Volendo calcolare il costo su base annua, bisogna tenere in considerazione il tipo di pelo che ha il nostro cane. Alcune razze (es: maltese) hanno bisogno di andare in toeletta più frequentemente, anche una volta la mese. Per gli animali con il pelo raso, invece, ci si può fermare a 2-4seduto ogni anno.

Varie ed eventuali Infine, per capire quanto costa davvero mantenere un cane ci sono tutta una serie di piccole e sporadiche spese da considerare. Ad esempio, quelle per gli accessori del quotidiano: guinzaglio, pettorina, ciotole, cuccia, giocattoli vari. Tutti oggetti che periodicamente vanno rinnovati.

Per un kit base, di buona qualità, la spesa si aggira intorno ai 150 euro, E poi, ogni tanto, ci vuole anche un regalo! Idee regalo per Fido? Scopri le attività all’aperto per cane e padrone

Quanto costa prendere un cucciolo di cane?

Spese di acquisto – Il prezzo d’acquisto del cane dipende dal tipo di cane scelto, un cane di razza o no, e da dove vuoi prendere il cagnolino. Preso dal rifugio, il cane non costa nulla. Il cane di razza, invece, può arrivare a costare centinaia di euro.

Qual è la razza di cane che costa di meno?

Domanda di: Sig.ra Marcella Costantini | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.2/5 ( 40 voti ) Basenji. Il prezzo di un cucciolo di Basenji si attesta dai 1200 ai 2000 Euro. E’ molto consigliabile acquistare un cucciolo solo presso allevatori che testano i loro riproduttori per le eventuali patologie genetiche.

Quanto costa il microchip per i cani?

In Italia i costi per far inserire un microchip variano dai 25 ai 40 €, in base alla regione. In Italia far microchippare il cane non è più un optional, ma è obbligatorio per i proprietari entro 2 mesi dalla nascita del cucciolo.

Quanto lasciare solo il cane?

Lasciare il proprio cane da solo a casa I cani sono animali sociali. Cercano e hanno bisogno di contatto sociale, ed è per questo che essere lasciati soli non è naturale per loro. Pertanto, è importante insegnarglielo fin dalla più tenera età. Naturalmente è anche possibile farlo quando è più grande, ma potrebbe richiedere più tempo per imparare.

C’è un momento ideale per lasciare il tuo cane da solo? Questa è la domanda! Beh, la risposta migliore è: il meno tempo possibile! 😊 A proposito, se state pensando di adottare un cane, dovreste chiedervi se, secondo il vostro ritmo di vita, avere un cane è compatibile. Infatti, portarlo a spasso per 10 minuti la mattina, lasciarlo solo per 8 ore durante la vostra giornata di lavoro, e poi portarlo a spasso per 10 minuti quando tornate, non sarà chiaramente sufficiente.

In questo caso, è meglio adottare un animale che richiede meno presenza e attenzione. Infine, la durata varia da caso a caso. Dipenderà dall’età del suo cane, dalla sua salute, dal suo carattere, dalle sue abitudini e dalle condizioni in cui lo lascia.

È necessario abituarlo gradualmente a stare da solo. All’inizio puoi semplicemente lasciare la stanza, chiudere la porta e tornare dopo 1 minuto, e così via, aumentando gradualmente la distanza e la durata. L’obiettivo è che il vostro cane capisca che la vostra assenza è normale. Prima di uscire, è consigliabile portarlo a fare una lunga passeggiata, in modo che possa fare esercizio. Può quindi riposare tranquillamente mentre sei via. Puoi lasciargli qualcosa da masticare, come un giocattolo Kong riempito di pâté o un dolcetto. Masticare non solo lo tiene occupato, ma ha anche un effetto antistress. Ci sono collari o diffusori di feromoni materni che aiutano a calmare i cani. Anche i fiori di Bach sono usati per calmare. Puoi anche lasciare la radio accesa, il che può aiutarlo a sentirsi meno solo.

Quali sono le alternative affinché non rimanga solo per troppo tempo?

Chiedete a un parente di venire a portarlo a fare una passeggiata e di passare un po’ di tempo con lui. Lasciatelo in una pensione. Assumere un dog-sitter.

Cosa bisogna evitare?

Non rimproverare il tuo cane se ha fatto qualcosa di sbagliato mentre sei via. Poiché i cani hanno una memoria a breve termine, non capiranno il motivo del vostro disappunto. Inoltre, se ha distrutto delle cose è perché ha provato delle emozioni in vostra assenza e ha cercato un modo per calmarsi. Chiuderlo in una gabbia da trasporto, perché questo è semplicemente vietato in Svizzera. Lasciare in giro oggetti (per esempio giocattoli per bambini) o cibo (per esempio cioccolato) che potrebbero essere pericolosi per lui. Lascialo solo in giardino. Può sviluppare cattive abitudini in vostra assenza, come abbaiare a tutti i passanti. Adotta un secondo cane per farlo sentire meno solo. Se questo è l’unico motivo, è meglio evitare, perché avere un secondo cane non garantisce che sia migliore.

Cosa devi fare se, nonostante i tuoi sforzi, il tuo cane si comporta male quando non ci sei? Il tuo cane distrugge tutto quello che trova, abbaia, fa i suoi bisogni, ecc. Le ragioni di questi comportamenti possono essere varie. Può essere dovuto alla paura della separazione, alla noia, alla frustrazione o semplicemente perché non è stato in grado di trattenersi perché è stato lasciato a casa troppo a lungo.

Per correggere questi comportamenti nel miglior modo possibile, si consiglia di chiamare un professionista canino. Le informazioni/consigli della nostra specialista di cani, Roxane Fumeaux, di Délic Canin ? I cani hanno una certa consapevolezza del passare del tempo, anche se non la stessa degli umani.

Uno studio ha mostrato che i cani lasciati soli per periodi di tempo più lunghi avevano un’attività motoria e una frequenza cardiaca più alta quando i loro proprietari tornavano rispetto a quelli lasciati soli per periodi più brevi. : Lasciare il proprio cane da solo a casa

Quanto vale 1 anno di vita di un cane?

Come regola generale diciamo che il primo anno di vita di un cane corrisponde a 15 anni di un uomo, eccetto nei cani giganti che invece son 12. Il secondo anno vale per 9, mentre nei cani giganti 10 e dal terzo anno di vita ogni anno in più sono circa 5 anni.

Quanto costa un cane al anno?

ADUC – Articolo – Quanto costa mantenere un cane? Quanto costa mantenere un cane? Articolo di 23 agosto 2022 12:52 KRUK, società finanziaria di credito, indaga sulle spese da mettere in conto se si desidera adottare un pelosetto: durante il primo anno di vita si possono spendere anche più di 2.300€ In occasione del Dog Day (26 agosto), KRUK, l’esperto del debito che promuove educazione e informazione finanziaria, si aggiorna sui costi che è necessario sostenere per accogliere un compagno a quattro zampe nella propria famiglia: un importante elemento di consapevolezza per evitare decisioni avventate e combattere l’abbandono.

  • Sono circa 8,7 milioni i cani che vivono all’interno delle mura domestiche, che assieme agli altri 56,1 milioni di pet generano in Italia un giro di affari attorno ai 2 miliardi e 400 milioni di euro l’anno.
  • E infatti, spesso i nostri amici animali sono così amati che siamo disposti a spendere vere e proprie fortune per farli stare meglio possibile, anche viziandoli un po’.

KRUK ha interpellato Susanna Pacini – Medico Veterinario Esperto in Comportamento, per comprendere quali sono i costi una volta adottato un cucciolo o un cane adulto. La dr.ssa Pacini traccia dunque qui di seguito una lista dei costi “di mantenimento” da prevedere partendo dai prezzi di partenza delle spese essenziali, e che raccomanda di non sfavorire a beneficio di spese superflue.

Primo anno di vita del cucciolo – sui 2.290€ Le spese per un cane adulto – sui 1.500€ (Danilo Battista su SenzaLinea.it)

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Cibo – Il range varia molto a seconda della fascia di qualità del mangime, la veterinaria consiglia comunque di sceglier un cibo di buona qualità soprattutto nel primo anno in cui il cucciolo è più delicato. Circa 1.000 € in un anno. Screening per patologie ereditarie – A meno che non si sia acquistato un cane con un pedigree dove viene documentata l’assenza di eventuali patologie ereditarie nei genitori è consigliabile farlo e il costo parte dai 250€.

Vaccini – a partire da quelli obbligatori dai 120€; se il cucciolo è stato a lungo con la mamma avrà un sistema immunitario più forte. Visita veterinaria + sverminazione e esame delle feci – dai 55€. Esami collaterali: del pelo, tamponi auricolari – circa 100€. Anti parassitari – dai 90€. Microchip – fino ai 35€.

Per il guinzaglio e la cuccia si può partire da prodotti basici che non superano insieme il costo di 20€, mentre sui giochi si può fare un discorso di qualità: acquistarne pochi e mettere semplicemente in conto che il cucciolo ha bisogno di giocare con il suo padrone e non da solo.

Altro discorso è, invece, il gioco ‘masticativo’ che serve al cucciolo per sfogare il suo bisogno di esplorare gli oggetti. “Questo non lo distoglierà dal mordere i suppellettili di casa durante la fase orale” spiega Pacini, “ma gli darà un po’ di soddisfazione”. Un gioco masticativo adeguato possono essere le parti anatomiche di altri animali disidratate ed essiccate e hanno un costo dai 160€ all’anno, possono essere messe a disposizione del cucciolo come premio esattamente come i classici biscottini a forma di ossicino che in un anno possono arrivare a 260€.

Con la raccomandazione, per entrambi (sia il gioco masticativo che il biscottino), che sono da somministrare occasionalmente e non ogni giorno. La sterilizzazione – che per le femmine avviene intorno all’anno e mezzo, il costo è dai 200€ mentre per il maschio, solitamente a partire dai due anni, il costo è leggermente inferiore.

Sembra una scelta insolita ma in realtà pare che non siano in pochi gli aspiranti proprietari alla ricerca di un compagno con un carattere già formato che possa essere in sintonia con il carattere del futuro padrone. Anche qui vi sono delle spese, seppur nettamente inferiori poiché i costi per mantenere un cane adulto sono decisamente più bassi.

Cibo – Un cane adulto può nutrirsi anche con un cibo non super premium, per cui anche consumando più cibo rispetto ad un cucciolo, arriva ad una spesa annua di circa 780€. Vaccini – a partire da 35€. Visita veterinaria + sverminazione e esame delle feci – dai 55€.

Esami del sangue – dai 100€ (è consigliabile farli una volta l’anno a partire dai 5 anni per un cane di taglia grande e dagli 8 anni per un cane di taglia piccola).Antiparassitari – con circa 70€ si copre la spesa annua acquistando un buon collare anti pulci ogni 6 mesi oppure con la fialetta mensile si spendono circa 90€.

Eventuale sterilizzazione è sempre sui 200€. Se non possiede già un Microchip la spesa è fino ai 35€. Tra cuccia, guinzaglio, giochi e piccoli snack premio si possono considerare dai 250€ annui, mettendo in conto che un cane adulto difficilmente gioca senza un padrone che lo stimola al gioco: quindi se ha il padrone con cui giocare sarà felicissimo di accontentarsi di un legnetto o un sassolino a 0€.

  1. Queste sono solo le spese essenziali basiche, ma è fondamentale mettere in conto gli imprevisti, un’operazione tra: gli esami pre ricovero, l’elettrocardiogramma, la chirurgia e la fisioterapia in seguito, può costare qualche migliaio di euro.
  2. Pertanto è fondamentale prevedere un’assicurazione che possa coprire ogni genere di imprevisti, anche quelli che possono essere dovuti alla disattenzione di chi gravita attorno alla nostra famiglia: il costo di solito parte da circa 240€ all’anno” prosegue Pacini.

Viste le spese essenziali, che non comprendono eventuali sfizi come una cuccia o dei gadget particolarmente costosi, KRUK consiglia, prima di prendersi la responsabilità anche finanziaria nei confronti del proprio pelosetto, di fare un’attenta analisi del budget, per comprendere se siamo in grado di affrontare queste spese.

Un classico metodo per fare rapidamente un calcolo spannometrico è il sistema 50/30/20. La regola è molto semplice: stabilite le proprie entrate mensili, è necessario suddividerle tra spese essenziali (50%), spese superflue (30%) e risparmio (20%). Il mantenimento delle spese essenziali del cane naturalmente rientra nel 50% delle spese della famiglia.

Una volta pianificato le spese, si sarà pronti ad accogliere nella propria casa consapevolmente, almeno dal punto di vista finanziario, un essere che darà e riceverà sicuramente tanto amore da tutta la famiglia. E volersi bene è indubbiamente anche mostrare responsabilità.

Come tenere il cane in casa da solo?

Abituare il cane a stare da solo – Anche se il sogno di ogni proprietario è tenere il cane sempre con sé, sarà bene abituarlo sin da cucciolo a restare da solo, È consigliabile procedere per gradi : inizialmente meglio non superare le due ore poi, piano piano, si può allungare il tempo.

Abituarlo da subito permetterà al cane di capire che non lo si sta abbandonando ma che è la normalità vedere il proprio amico umano uscire di casa e rientrare qualche ora dopo. Lasciare Fido da solo gli permetterà inoltre di sviluppare la propria autonomia e capire che c’è un momento per la socialità ed un momento per l’individualità.

Se si ha a che fare con un cane adulto, è bene premiarlo quando non insegue il proprietario per tutta casa. Vanno chiuse le stanze – ad esempio il bagno o le camere – per fargli capire che in quel momento deve stare da solo.

Quanto costa mantenere un cane di 10 kg?

Il costo del cibo – Il costo dell’alimentazione del cane rappresenta la parte più consistente del budget. Oltre agli alimenti di base (crocchette, cibo), vi sono anche integratori essenziali e altri cibi, la cui quantità e qualità deve essere adattata alla taglia, al peso e al livello di attività fisica dell’animale,

Per un cane di piccola taglia che rimane principalmente a casa, il costo è di 1 o 2 euro al giorno, o di almeno 30 euro al mese. Per un cane di taglia media come il Labrador una dieta standard costa circa 50 euro al mese Si arriva fino a 150 euro per un cane di taglia grande con uno stile di vita attivo come i Golden Retriever,

Questo budget varia anche in base alle modalità di acquisto: l’acquisto di sacchetti di crocchette per cani all’ingrosso su Internet è l’opzione più economica. Inoltre, per la vitalità del cane, è possibile aggiungere altri prodotti come il lievito di birra o l ‘olio di salmone, che contribuiscono alla bellezza del pelo e lo riforniscono di vitamine e minerali (si calcola un supplemento di 10 euro).

Quanti vaccini deve fare il cane?

Quando Fare i Vaccini nel Cane: il Calendario – Generalmente, per i cuccioli di cane nati da madri vaccinate il calendario vaccinale prevede:

Una prima vaccinazione a 6-8 settimane d’età contro Cimurro e Parvovirus (gastroenterite emorragica); Dopo 21 giorni (11-12esima settimana di vita), una seconda vaccinazione contro Cimurro, Parvovirus e Adenovirus ; Dopo altre 3 settimane (13-14esima settimana di vita del cane), un ulteriore richiamo contro Cimurro, Parvovirus e Adenovirus ; I richiami annuali alle vaccinazioni precedenti.

In cuccioli di età superiore alle 12 settimane ed in cani adulti di cui non si conosce la storia vaccinale, si eseguono due vaccinazioni contro Cimurro, Parvovirus e Adenovirus a distanza di 21 giorni, con, infine, un richiamo all’anno.

Cosa si deve fare quando si acquista un cane?

Il proprietario, o il detentore che si occupi anche temporaneamente di un cane è responsabile della sua salute e del suo benessere. Dovrà fornirlo di cibo e acqua in quantità sufficiente, assicurargli le necessarie cure sanitarie, la possibilità di servizio fisico, la pulizia degli spazi di dimora.

all’Ufficio anagrafe canina comunale

da un medico veterinario accreditato

dai Servizi Veterinari dell’AUSL

Ogni passaggio di proprietà deve essere registrato nella banca regionale degli animali d’affezione Altre comunicazioni obbligatorie Da effettuarsi presso gli Uffici anagrafe canina, i medici veterinari accreditati o i Servizi Veterinari dell’AUSL

Morte, cessione del cane, cambiamenti di residenza : entro 15 giorni

Smarrimento : entro 3 giorni

Passaggio di proprietà Per il trasferimento di proprietà dell’animale tra privati è necessario che il nuovo proprietario fornisca, oltre al certificato d’iscrizione dell’animale all’anagrafe, anche una dichiarazione firmata dal cedente, con allegata copia del documento d’identità dello stesso, resa ai sensi dell’art.76 DPR 28/12/2000 n°445.

Il modulo già correttamente predisposto è scaricabile da questo link, Dovrà essere compilato in ogni sua parte, firmato dal cedente e dall’acquirente, allegando le fotocopie dei documenti di identità del cedente e dell’acquirente (come specificato sul fondo del modulo stesso). Il vecchio proprietario dovrà recarsi presso un veterinario libero professionista accreditato o presso il proprio comune di residenza ed effettuare la cessione dell’animale a favore del nuovo proprietario.

Il nuovo proprietario dovrà recarsi, con i documenti sopraelencati, presso un veterinario libero professionista accreditato o presso il proprio comune di residenza, per rendere effettiva l’acquisizione dell’animale. La cessione deve essere dichiarata entro 15 giorni, l’acquisizione entro 30 giorni.

Divieto di detenzione alla catena La L.R.5/2005 “Norme a tutela del benessere animale” come modificata dalla L.R.3/2013, vieta al detentore di animali d’affezione l’utilizzo della catena o di altro strumento di contenzione similare, salvo per ragioni sanitarie, documentabili e certificate dal veterinario curante, o ragioni urgenti e solo temporanee di sicurezza.

Vedi nota del Ministero della Salute “Linee guida relative alla movimentazione e registrazione degli animali d’affezione”. Conduzione in luoghi pubblici Il proprietario o il detentore è responsabile del controllo e della conduzione dell’animale e risponde sia civilmente che penalmente dei danni o delle lesioni a persone, animali o cose provocati dall’animale.

Nei luoghi pubblici è obbligatorio l’uso del guinzaglio, di misura non superiore a metri 1,50, durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, ed è bene portare con se sempre una museruola da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta dell’autorità competente È obbligatorio raccogliere le feci dell’animale e quindi è necessario recare con sé gli strumenti idonei alla loro raccolta.

Movimentazione tra Regioni In caso di adozione di un cane da fuori Regione Per l’adozione di animali provenienti da fuori regione (escluso passaggio di proprietà fra privati) gli animali devono:

essere identificati mediante microchip e iscritti all’anagrafe regionale di provenienza; essere trattati contro i parassiti interni ed esterni; avere un’età superiore alle otto settimane (sono consentite deroghe per cuccioli che viaggiano con la madre e/o in caso di necessità certificati dal medico veterinario curante); essere sterilizzati (sono consentite deroghe per i cuccioli e per animali affetti da patologie con l’obbligo di eseguire la sterilizzazione successivamente); essere vaccinati contro le malattie infettive tipiche della specie essere sottoposti a prove diagnostiche accreditate (se di età superiore ai sei mesi): i cani per leishmaniosi ed ehrlichiosi effettuate nei 30 giorni precedenti

vedi nota Viaggio al seguito del proprietario (vedi Passaporto Europeo ) (materiale tratto dalle “Schede tecniche informative sugli animali da compagnia” )

Quanto costa all’anno un cane di piccola taglia?

La spesa più grossa è quella fatta all’inizio – Arrivato il cucciolo in casa, inevitabilmente devi garantirgli tutto l’occorrente per le sue necessità, quindi, per prima cosa, dovrai comprare il cibo, ma anche gli oggetti e i giochini per il suo benessere psicofisico.

La spesa iniziale sarà quella più costosa rispetto a quelle per il mantenimento di un cane adulto. Ciotole, guinzaglio, trasportino, giochini, ma anche le visite dal veterinario con le dovute vaccinazioni e, ovviamente il cibo, richiedono un budget che spazia tra i 1000 e i 3000 euro l’anno. I costi variano in base alle scelte che farai per il tuo piccolo: se per esempio, scegli di comprare cibo prelibato o di alta qualità, oppure se decidi di intraprendere insieme a lui corsi per educarlo.

Ma a cosa si riferisce principalmente l’acquisto iniziale?

Cosa dare da mangiare a un cane?

Che cosa dare da mangiare al cane La consapevolezza che una corretta alimentazione è alla base della salute e del benessere dei nostri animali domestici, è ormai radicata tra i veterinari e sta prendendo piede anche tra i proprietari. Non dimentichiamo che una scorretta alimentazione può portare gravissimi danni all’organismo causando seri problemi metabolici di lunga e a volte difficile soluzione, primo fra tutti l’obesità e le patologie ad essa correlate ( e misura quanto è in forma il tuo cane con il nostro ).

I cani, si sa, sono sempre affamati ma è importante offrire loro una dieta corretta e senza esagerazioni, nonostante le loro pressanti richieste. La dieta deve tener conto dell’età, dell’attività fisica e dello stato dell’animale (gravidanza, allattamento). Inoltre alcune patologie cliniche come ad esempio il diabete, o l’insufficienza renale, epatica, richiedono un’alimentazione specifica.

I proprietari di pet possono scegliere tra un’alimentazione casalinga e una a base di prodotti preconfezionati, In commercio esistono mangimi secchi e umidi di ottima qualità, bilanciati e studiati apposta per il fabbisogno energetico di ciascun soggetto.

Anche se recentemente il mercato del pet-food è stato travolto da un brutto scandalo: lo scorso settembre l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte ha riscontrato, infatti, la presenza di una resina nociva, la melammina (o melamina), in alcune scatole di cibo per cani e gatti. Già nel 2006 negli Usa erano state trovate nei prodotti per animali farine di mais e frumento contaminate (importate dalla Cina), fenomeno che causò allora la morte di quasi 2000 gatti e altrettanti cani.

In Italia per fortuna la situazione è sotto controllo e il primo ottobre di questo anno l’IZS del Piemonte ha confermato che le scatolette di cibo per cani e per gatti sono sicure; anche nei prodotti sospetti sono state rilevate solo quantità minime, tali da non essere dannose per gli animali.

  1. Sicuramente, comunque, questo scandalo ha creato dubbie e sfiducia nei confronti dei mangimi confezionati e molti proprietari di pet potrebbero preferire l’uso di una dieta casalinga.
  2. L’importante è tenere conto di alcune cose: una dieta equilibrata per il nostro amico Fido deve comprendere non solo proteine (la cui fonte principale è rappresentata dalla carne), ma anche carboidrati (sotto forma di riso, pasta, pane secco, verdure), grassi, vitamine e minerali nelle giuste proporzioni.

È assolutamente da evitare l’utilizzo di avanzi della nostra tavola che forniscono alterati apporti di grassi e alimenti nocivi per il cane. Evitare anche cibi troppo freddi o troppo caldi che potrebbero causare problemi gastrointestinali. Il quantitativo da somministrare è altrettanto importante; il fabbisogno energetico di mantenimento si può calcolare in kilocalorie x chilogrammo di peso dell’animale al giorno, moltiplicato per eventuali fabbisogni energetici specifici (come la gravidanza, l’allattamento, l’inattività, la prolungata attività fisica, le malattie e le condizioni climatiche particolari).

Semplificando si parla generalmente di 50 kilokalorie/kg al giorno per cani di taglia grande e fino a 90 kilokalorie/kg al giorno per quelli di taglia piccola in condizioni di normale mantenimento. Ad esempio un cane di 20 kg con una vita sedentaria ha un fabbisogno di circa 650 kcal al giorno, mentre lo stesso soggetto con un’attività fisica intensa avrà bisogno di 1200 kcal al giorno.

Ma allora quali sono gli alimenti adatti all’alimentazione del cane e quelli da evitare? Tra gli alimenti adatti abbiamo la carne, il pesce, le uova, riso e pasta, verdure, pane secco, latte, formaggio, olio. Ma tutti questi alimenti purtroppo possono generare intolleranze, per questo in caso di dubbi è sempre meglio rivolgersi al proprio veterinario.

Tra gli alimenti assolutamente da evitare invece troviamo cipolla, cioccolato, uva, caffè, bevande alcoliche, aglio, pasta di pane non lievitata o lievito per pane, avocado, cibi grassi, noci di macadamia e mandorle, cibi avariati e scaduti, sale, zucchero, prodotti dolcificati con xilitolo, foglie e germogli di patata e pomodoro, insaccati,

L’ASPCA ( American Society for the prevention of Cruelty to Animal ), grazie all’Animal Poison Control () fornisce un elenco completo di sostanze alimentari e non, tossiche e nocive per cani e gatti. : Che cosa dare da mangiare al cane

Quale razza di cane è più affettuosa?

Calmanti naturali: ecco le 10 razze di cane più affettuose ed empatiche A dottare un cane è un bellissimo gesto d’amore sia per se stessi sia nei suoi confronti. Per questo, prima di farlo, è importante avere consapevolezza di cosa comporti accogliere in casa un quattro zampe.

  • È importante però anche che la scelta di adottare sia calibrata in base alle disponibilità della propria casa e ai propri desideri specifici.
  • Soprattutto, se si sceglie di adottare un cane di razza: ce ne sono ben 221 tra cui scegliere, oltre ai tanti infiniti incroci.
  • E non tutte sono ugualmente adatte a vivere con una famiglia.

Molto dipende, per esempio, dello spazio a disposizione: se è poco, scegliere un cane di piccola taglia è d’obbligo. E nel caso in cui l’obiettivo è trovare un cane che possa essere di supporto al benessere psicologico? Ecco le razze di cane più affettuose ed empatiche,1.

Piccolo cane ma capace di dare supporto emotivo a casa e nella maggior parte dei contesti sociali.2. Yorkshire terrier Difficile battere lo Yorkshire Terrier in capacità di esprimere affetto, soprattutto tra le razze di cane mini.3. Labrador Retriever Il Labrador Retriever è tra le razze di cane più affettuose grazie alla sua innata capacità di percepire lo stato di benessere del proprietario.4.

Border collie Una delle razze canine più intelligenti, il Border Collie percepisce quando qualcosa non va nella sua famiglia umana, e sa offrire rapidamente conforto 5. Cocker Spaniel Particolarmente utilizzato per la pet-therapy con i bambini con problemi di salute mentale, il Cocker Spaniel è un compagno dolce e presente.6.

Welsh Corgi Pembroke Obbedienti e leali, ma non particolarmente esigenti, i Pembrokeshire Welsh Corgi sono si attaccheranno ai loro proprietari come colla, sempre ai loro piedi.7. Terranova Gentile e accomodante, l’enorme e coccoloso Terranova è una razza calmante che può portare conforto in ogni situazione stressante.5.

Cavalier King Charles Spaniel Il Cavalier King Charles Spaniel è soprannominato “lo spaniel consolatore” per la sua abitudine di accoccolarsi sulle ginocchia del proprietario. Per ore e ore.8. Pastore tedesco I pastori tedeschi sono molto intelligenti emotivamente e desiderosi di compiacere.

10. Beagle La natura amabile del Beagle rende questa una delle razze di cane più affettuose e adatte per il supporto emotivo di proprietari un po’ in difficoltà.iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA

: Calmanti naturali: ecco le 10 razze di cane più affettuose ed empatiche

Qual è la razza di cane più buona al mondo?

Pastore tedesco – Al primo posto della classifica delle razze di cani più amati troviamo il pastore tedesco, e non a caso! Fedele, protettivo, intelligente, affidabile, attento e premuroso questo meraviglioso animale è davvero il migliore amico dell’uomo. : Le 10 razze di cani più amati in Italia e nel mondo | PG Magazine

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Quanto dura il microchip del cane?

Cos’è – Il cane non possiede nessun codice di identificazione “microchip”. Per poter essere iscritti nell’anagrafe degli animali d’affezione, i cani e gli altri animali devono essere riconoscibili in maniera certa: lo strumento utilizzato a tale scopo è il microchip, un piccolo dispositivo elettronico che contiene un codice numerico univoco, cioè privo di duplicati.

  1. Il microchip viene inserito sottocute nella regione mediana del collo, lato sinistro, nella zona vicina all’orecchio.
  2. L’applicazione del microchip è eseguita sempre e solo da un medico veterinario accreditato presso la regione Emilia Romagna.
  3. Il codice identificativo resta valido per tutta la vita dell’animale: il microchip non deve mai essere tolto o sostituito, a meno che non risulti illeggibile.

Una volta inserito nell’archivio regionale, il codice contenuto nel microchip permette di collegare l’animale al proprietario. Per l’iscrizione di animali che possiedono già un microchip si veda la pagina dedicata Per l’iscrizione di animali provenienti dall’estero si veda la pagina dedicata

Quanto costa avere il pedigree?

Ma che cos’è sto pedigree? Quanto costa? È davvero superfluo averlo? – Allora innanzitutto citiamo il famoso DECRETO LEGISLATIVO del 30 DICEMBRE 1992 n529, quello a cui si fa sempre riferimento quando si afferma che non si possono vendere cani di razza senza pedigree.

Attenzione perché la legge Italiana è sempre ingarbugliata, e non c’è scritto esattamente che è illegale vendere meticci, ma che è illegale appunto spacciare per cani di una certa specie/razza, dei cani che non hanno un attestato che lo provi, ergo appunto non si possono vendere cani di razza senza pedigree, ma l’interpretazione “non si possono vendere meticci” non è così ovvia, come spiegato più in dettaglio in questo atricolo, infatto se Pincopallo ha un superbastardo che più bastardo non si può, che chissà quante razze hanno collaborato a generalo, ma è un infallibile cercatore di tartufo, e reputa che tal cane valga 10000 euro, purché non affermi che è di una qualche razza e trovi qualcuno disposto a pagarlo così tanto, sono semplicemente affari loro, mentre bisogna ricordare di nuovo che, se io dico che il mio cane è ad esempio un pastore tedesco, posso provarlo solo se il mio cane ha un microchip e un pedigree su cui si afferma che il cane con tal microchip è iscritto al libro genealogico del pastore tedesco.

Diversamente è truffa, diversamente sto vendendo un “simil” cane di razza, ma che a tutti gli effetti non lo è. Questo il documento che è stato pubblicato anche sul sito ENCI a inizio 2017 contenente un chiarimento del ministero della salute riguardo la vendita di meticci, che lo ripeto, NON VIETATA! Purche si affermi la verità, ovvero che sono meticci.

  • Ed in teoria appunto, se non sono cani con doti particolari per chissà quale attività, difficilmente si sborsa 1000 euuro per un cane dichiaratamente meticcio.
  • Ho scritto questo articolo proprio perché spesso esce la discussione su vari gruppi di Facebook, se appaiono annunci di cuccioli in vendita, di razza senza pedigree, o di chi ne cerca uno della tal razza basta costi poco (o addirittura in omaggio), tanto non importa il pedigree, e tutte le volte gran litigi, come accade anche nei forum dedicati a una razza X, dove arriva il solito “pippocercamoglie”, regolarmente senza pedigree, che cerca appunto cagnolina con cui proliferare, e puntualmente nasce il flame, e puntualmente qualcuno dice, ma in fondo che importa del pedigree, io voglio bene al mio cane lostesso, i genitori erano puri, è un cane di razza comunque, si vede, tanto NON DEVO FARE LE GARE! E ci mancherebbe che l’amore avesse un libro genealogico, che discorsi, mi fa piacere lo amiate, ma è un meticcio, non è un border, non è un pastore tedesco, non è un labrador, anche se merita lo stesso amore! E poi certo, se anche i genitori avevano il pedigree, ma se ai cuccioli non è stato fatto, resta un bellissimo meticcio, solo il pedigree può provare che sia di razza! E poi appunto, la odiosissima frase, “NON VOGLIO FARE LE GARE”! Ma che importa, è pur vero che ALCUNE e solo alcune ormai, manifestazioni sportive/cinofile ammettono solo cani con certificato delle origini, ma non è SOLO per questo che lo si deve prendere sto pedigree, no perché ho sentito addirittura gente che afferma di essersi impuntato a volere di proposito il cucciolo senza pedigree, contro il volere dell’allevatore, perché lo ritiene inutile.

Al dì la del fatto che un simile stolto io provo a convincerlo che non è così inutile, ma se proprio non si ragiona piuttosto non gli do il cane, o semmai faccio il pedigree, ma non glie lo giro. Ma dato che il costo del documento in realtà è irrisorio, non si capisce come mai non farlo se si può ed i genitori ne sono muniti.

Ma perché allora ci sono ancora tanti “cani di razza senza pedigree” ? Beh, innanzitutto, se chi li prende senza pedigree, continua a farli figliare e venderli, e ci si riempie per forza, e qui magari parliamo della Sciurapina che ha preso il cane senza pedigree, e fa i cuccioli col cane del fornaio, che son tanto carini, e vabbè, quantomeno crescono in casa, tralasciando che in genere questi cani non sono stati controllati quantomeno per la salute, il che non è proprio trascurabile.

Ma quali altri cani potremmo trovare, di razza e senza pedigree? Beh, quelli dei negozi, che spesso e volentieri vengono dall’est, o comunque da “canifici”, e non se la passano benissimo, specialmente mamme e papà, e quindi prendendo questi cuccioli, a parte esser complici di una truffa, state solo CREDENDO di risparmiare, dato che in realtà spesso allo stesso prezzo troviamo cani allevati come dio comanda, inoltre prendendoli incentiviamo questo sfruttamento di animali veramente inumano, perché finché c’è giro verranno rimpiazzati.

E anche se per caso il negoziante vi proponesse, opzionale ovviamente, a qualche centone in più, il pedigree, beh sappiate che comunque sarebbe falso! Il pedigree o c’è o non c’è e va fatto entro i 90 giorni del cucciolo. E gli allevamenti? Quelli che invece sembra che li tengano bene, vanno in expo, fanno le lastre e le analisi per la salute? Come mai anche loro a volte vendono senza pedigree a un prezzo inferiore? Beh questi spesso hanno interessi economici, più cuccioli, più incasso, più tasse, ma se il cucciolo non figura, si fa tutto a nero, e quindi spesso dandovi il cucciolo “cosi”, in genere vi scalano l’iva dal prezzo in pratica.

Altre volte non lo hanno nemmeno il pedigree di un cucciolata, e sparano alto il prezzo con il pedigree sperando che la gente per risparmiare accetti di prenderli senza, senza chiedersi come mai in realtà il pedigree non c’è, oppure altre volte, se non ve lo danno per il vostro cucciolo, ma è stato fatto, lo rivendono per fare un pedigree, falso, a un cane che non avrebbe diritto di averlo. Allora, il pedigree non è altro appunto che il certificato di iscrizione a un libro genealogico (ROI ex LOI), dove sono indicati i genitori e i progenitori fino eventualmente alla quarta generazione, indicando i loro eventuali titoli e test per la salute ufficializzabili (non tutti sono riportati sul pedigree), è indicato proprietario, chip del cane e allevatore. Ci sono poi i registri supplementari dei riconosciuti ( RSR ex LIR) in cui il pedigree è verde come quello sopra, e sono per quelle razze con i libri delle origini ancora aperti, dove porto un cane senza documenti a valutare, e se per un giudice esperto è tipico mi rilasciano un pedigree di prima generazione, e quindi non è detto che tutte e 4 le colonne degli avi siano piene. Se poi invece i genitori dei cuccioli sono riproduttori selezionati, allora mi rilasciano un pedigree rosa, come questo sopra, e significa che i genitori hanno fatto tutti test per la salute, hanno verificato che morfologicamente siano cani eccellenti (eccellentemente aderenti allo standard), se ci sono prove di lavoro per la loro razza le hanno superate, insomma sono dei supergenitori, perché ahime, se in certi stati tutto questo è richiesto SOLO per poter fare i pedigree ai cuccioli, in Italia è opzionale, e senza tutto ciò ti fanno comunque il pedigree, basta che cel’abbiano i genitori, se poi sono anche gravemente malati fa niente.

Infatti sta in noi cercare di capire come riconoscere un bravo allevatore, E del pedigree che me ne faccio? Beh innanzitutto è un mio diritto averlo col cane, e si ribadisce che è l’unica prova che attesta l’appartenenza alla razza del nostro cane, e poi almeno so di chi è figlio/nipote ecc Il rischio di accoppiare cani di razza senza pedigree, è anche quello di accoppiare cani parenti stretti e fare inconsapevolmente “incesti” (consanguineità strette) che tanti, io compresa, aborrano, con evidenti rischi, peggio ancora se poi non si sono fatti test per la salute e non si sa cosa ci sia dietro a quelle linee.

Perché sapere cosa c’è dietro ai nostri cani, serve anche in caso di magagne, e se per caso escono problemi di salute, posso risalire a quali antenati potrebbero aver passato qualcosa e soprattutto, appunto, COSA, che a volte le diagnosi non sono cosi ovvie.

  1. Ma un allevatore serio non cede cani senza pedigree, quindi il fatto che un cane di razza ne sia sprovvisto, non è garanzia che sia malato eh, ma molto facile che siano stati fatti meno controlli, e comunque può essere che sanissimo non sia.
  2. Tanto meno si hanno verifiche sulla sua tipicità, se sprovvisto di pedigree, ed anche per questo lo si può considerare un simil qualche cosa, in realtà spesso non lo è proprio e lo ricorda solo.

Per quanto rimane sempre fuori discussione che ogni scarrafone è bello a mamma sua, e il nostro cane per noi sarà il più bel cane del mondo anche se non rispondente allo standard della sua presunta razza, ma per dire che sia bello e tipico secondo uno standard di razza, occorre avere un certificato di iscrizione al libro genealogico e presentare il cane a qualche giudice per averne un parere, e questa è una delle cose che incide parecchio sul costo di un cucciolo, non il certificato stesso, in realtà, ma l’aver fatto queste verifiche sui genitori.

Poi in genere i cani di razze da lavoro, dovrebbero essere ancora in grado di lavorare, e l’allevatore serio, prepara e prova i suoi cani per vedere se lo sono, ed anche questo incide sul prezzo. Il bravo allevatore, fa le analisi per la salute e eventualmente le lastre, e queste costano, e se poi il cane non è idoneo alla riproduzione, lo “ferma” cioè non lo riproduce, in questo modo perde un bel po di soldi che aveva investito nel cane stesso, e anche questa è una grossa spesa che incide sui costi di un cucciolo, perchè tutrte queste spese vanno ammortizzate, tutto questo si chiama fare selezione, diversamente si parla di scucciolare e far numero.

Insomma, non è il pedigree in se a fare il prezzo, e il fatto che si trovi a poco un cane di quella razza, a volte pure con pedigree, vi deve far sospettare che il cucciolo potrebbe non essere sano, o tipico o ben allevato, e se dell’estetica e della “bravura” (per il suo lavoro ufficiale) possiamo fregarcene, beh, almeno della salute voglio direNO! per cui, si ribadisce sempre, NON RISPARMIATE nell’acquisto di un cucciolo, non cercate l’occasione. É presto detto, in foto le tariffe istituzionali ENCI, aggiornate al Primo ottobre 2019 e tutt’ora in vigore. Vi faccio subito i conti. La prima spesa che si fa ogni volta che si va a fare una pratica a una delegazione ENCI, sono i diritti di segreteria, 10 euro ogni volta.

Comunque e qualsiasi cosa si faccia. Poi, nascono i cuccioli, entro il 25mo giorno dalla nascita va consegnato il modello A, che costa 15,5 euro, indipendentemente da quanti cuccioli sono. C’è un sovrapprezzo fino al massimo di 24,5 euro se si consegna in ritardo. Poi in quest’ultimo caso andrebbe fatto il DNA a genitori e figli per provare che siano davvero genitori/figli e qui il prezzo sale perché un test DNA costa almeno 50 euro pro capite, ma noi supponiamo che il nostro allevatore consegni il tutto in tempo.

Il modello B, quello con indicati i nomi e i chip dei cuccioli, ed eventualmente gli acquirenti a cui uscirà direttamente intestato il pedigree, si deve consegnare entro i 90 giorni. Se il pedigree esce direttamente a nome del nuovo proprietario sono 19,5 euro a cucciolo, e 21,5 euro a cucciolo se restano intestati al proprietario della fattrice (l’allevatore insomma).

  • Anche qui con una sanzione di massimo 32 euro a cucciolo per un eventuale ritardo.
  • Quindi facciamo un po di conti ad esempio con una cucciolata di 6 cuccioli con modelli appositi consegnati in tempo.
  • Modello A 10 euro di segreteria, più 15,5 fa 25,5 euro Modello B, 6 cuccioli (caso peggiore tutti restanti all’allevatore): 10 euro di diritto di segreteria più 21,5×6, fa 139 euro,

Totale, 164,5 euro, che diviso 6 cuccioli fa “ben” 27,42 euro, UNA VERA FORTUNA EH!? Poi, sia che il pedigree del cucciolo esca già intestato a nome del nuovo proprietario, sia che se lo intesti l’allevatore e “giri” il pedigree al proprietario con apposito modulo al momento della cessione, il ritiro/passaggio di proprietà all’acquirente costerebbe 13,5 euro più 10 di diritto di segreteria, quindi ritirare il pedigree per l’acquirente costa ben 24,5 euro,

Cosa succede se non si mette il microchip al cane?

Art.13. S a n z i o n i 1. Chiunque ometta di iscrivere il proprio cane all’anagrafe canina entro i termini previsti dal regolamento di attuazione della presente legge e’ punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 40,00 a euro 240,00.2.

Chiunque, avendo iscritto il cane all’anagrafe, ometta di provvedere alla sua identificazione mediante tatuaggio o applicazione di microchip, entro i termini previsti dal regolamento di attuazione della presente legge, e’ punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 25,00 a euro 150,00.3.

Chiunque ometta di segnalare lo smarrimento o la sottrazione di un cane, la sua cessione definitiva, la sua morte o il cambiamento di residenza, entro i termini previsti dal regolamento di attuazione della presente legge, e’ punito con la sanzione amministrativa da euro 25,00 a euro 150,00.4.

  1. Chiunque abbandoni cani, gatti o qualsiasi altro animale custodito nella propria abitazione e’ punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 150,00 a euro 750,00.5.
  2. L’omissione o l’irregolarita’ nella tenuta’ del registro di entrata e di uscita di cui all’art.11, sono punite con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 250,00 a euro 1.500,00.6.

Il mancato rispetto delle misure di protezione, di cui all’art.7, e’ punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 40,00 a euro 240,00.7. Le spese necessarie alla cura ed al mantenimento degli animalin tenuti in ossevazione ai sensi del comma 1, lettera h), dell’Art.3 della presente legge, sono a carico del responsabile dei maltrattamenti.8.

Quanto costa mantenere un cane di 10 kg?

Il costo del cibo – Il costo dell’alimentazione del cane rappresenta la parte più consistente del budget. Oltre agli alimenti di base (crocchette, cibo), vi sono anche integratori essenziali e altri cibi, la cui quantità e qualità deve essere adattata alla taglia, al peso e al livello di attività fisica dell’animale,

Per un cane di piccola taglia che rimane principalmente a casa, il costo è di 1 o 2 euro al giorno, o di almeno 30 euro al mese. Per un cane di taglia media come il Labrador una dieta standard costa circa 50 euro al mese Si arriva fino a 150 euro per un cane di taglia grande con uno stile di vita attivo come i Golden Retriever,

Questo budget varia anche in base alle modalità di acquisto: l’acquisto di sacchetti di crocchette per cani all’ingrosso su Internet è l’opzione più economica. Inoltre, per la vitalità del cane, è possibile aggiungere altri prodotti come il lievito di birra o l ‘olio di salmone, che contribuiscono alla bellezza del pelo e lo riforniscono di vitamine e minerali (si calcola un supplemento di 10 euro).

Quanto costa un cane di taglia media al mese?

Alimentazione – Puntando sulla quantità si può risparmiare qualcosa, Pacchi da 12-15-18 Kg di croccantini sono più economici (come prezzo al Kg) rispetto ai pacchetti da 3Kg. Nel supermercati si possono trovare pacchi da 10Kg sotto i 15€, mentre nei negozi di animali un pacco da 15Kg di una marca blasonata può arrivare a costare 70/80€.

  • La scelta di croccantini troppo “economici” però potrebbe avere delle ripercussioni sulla salute del cane (generando ulteriori costi veterinari).
  • Un buon compromesso è quindi una marca affidabile (possibilmente che non faccia test su altri animali), e con un prezzo al Kg sui 3,5/4€ al Kg.
  • In questo modo si arriva a spendere sui 40/50€ al mese per un cane di taglia media.

La quantità di croccantini che dovrete dare al cane dipende dalla taglia, ed è abbastanza ovvio: un non mangerà quanto un san bernardo! Non affrontiamo il tema dell’alimentazione “casalinga”, ovvero resti del pranzo o altri preparati in casa, perchè troppo variabile.

Quanto costa tenere un cane in pensione al giorno?

I prezzi variano in base ai servizi scelti, diciamo che di media si va dai 30 ai 50 euro al giorno.

Quanto prende il canile per ogni cane?

Sono stimati in circa 600 mila i cani randagi in Italia e più di 2 milioni e mezzo i gatti. Vagano per le strade in cerca di cibo, riparo, forse una carezza. – Solo nel 1991, con l’entrata in vigore della Legge quadro per la prevenzione del randagismo (n.281/91), i cani e i gatti accalappiati vedevano riconosciuto il loro diritto alla vita.

Fino a quel momento dopo soli tre giorni di detenzione venivano uccisi! Ma i principi ispiratori della legge non hanno trovato sufficiente attuazione pratica. Carente la costruzione di canili sanitari da parte delle amministrazioni locali, scarsi o assenti i programmi di prevenzione delle nascite, le campagne di adozione, le iniziative di promozione di un corretto rapporto uomo/animale.

E negli anni c’è chi ha fatto della detenzione a vita dei randagi un vero e proprio affare. In tutta Italia sono sorte strutture esclusivamente private, nelle quali gli animali devono fare numero e sopravvivere il più a lungo possibile. Ammassati in gabbie anguste, in strutture fatiscenti, con un’altissima natalità che sopperisce all’altrettanto altissima mortalità: questi sono i canili lager,