Contents
- 0.1 Quanto dura la fase finale della demenza?
- 0.2 Quanti stadi ha la demenza senile?
- 0.3 Come comincia la demenza?
- 1 Cosa fare per rallentare la demenza senile?
- 2 Come curare la demenza senile in modo naturale?
- 3 Cosa succede al cervello in caso di demenza senile?
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Quanto dura la fase finale della demenza?
La fase avanzata della malattia La fase avanzata della demenza giunge mediamente dopo 6-10 anni dalla diagnosi, ma ci possono essere importanti variazioni da caso a caso (da 1-2 anni a 15 anni). Anche la sua durata è piuttosto variabile, mediamente 1-2 anni.
Quando peggiora la demenza senile?
La demenza è un lento e progressivo declino della funzione mentale che include memoria, pensiero, giudizio e capacità di apprendimento.
I sintomi includono solitamente perdita di memoria, problemi con il linguaggio e lo svolgimento di attività, cambiamenti di personalità, disorientamento e comportamento distruttivo e inadatto. Progrediscono in modo tale che le persone non riescono più a svolgere le attività e diventano completamente dipendenti dagli altri. Il medico basa la diagnosi sui sintomi e sui riscontri dell’esame obiettivo e sugli esami dello stato mentale. Vengono usati esami di diagnostica per immagini e del sangue per determinare la causa. Il trattamento si concentra sul mantenimento della funzione mentale il più a lungo possibile e sul sostegno fornito quando i pazienti peggiorano.
La demenza si manifesta essenzialmente nelle persone di età superiore ai 65 anni. La demenza, in particolare il comportamento distruttivo che spesso la accompagna, è la causa di ricovero in case di riposo per più del 50% dei casi. Tuttavia, la demenza è una patologia e non fa parte dell’invecchiamento normale. Molte persone di oltre 100 anni non ne soffrono.
La demenza colpisce principalmente la memoria, mentre il delirio interessa principalmente l’attenzione. La demenza inizia solitamente gradualmente e non ha un punto di inizio definito. Il delirio compare improvvisamente e spesso ha un punto di inizio.
Un deficit cognitivo lieve causa una maggiore perdita di memoria rispetto a quella legata all’età. Può alterare anche la capacità di usare il linguaggio, di pensare e di utilizzare il buon senso. Tuttavia, come la perdita di memoria legata all’età, questa non agisce sulle capacità funzionali o di svolgere le attività quotidiane.
Circa la metà delle persone che soffrono di deficit cognitivo lieve sviluppa demenza entro 3 anni. Per declino cognitivo soggettivo si intende un ulteriore declino della funzione mentale che il soggetto affetto nota, ma che non è identificato mediante esami per il deficit cognitivo lieve. I soggetti affetti da declino cognitivo soggettivo hanno esiti normali in questi esami.
Tuttavia, sono più inclini a sviluppare deficit cognitivo lieve e demenza. La demenza è una forma di deterioramento dell’integrità mentale molto più grave, che peggiora con il tempo. Durante l’invecchiamento generalmente le persone possono smarrire oggetti o dimenticare particolari, ma quelle affette da demenza possono dimenticare interi eventi.
Coloro che soffrono di demenza hanno difficoltà a svolgere le attività quotidiane come guidare, cucinare e gestire le proprie finanze. La depressione Depressione Breve approfondimento sul disturbo da lutto prolungato. La depressione è una sensazione di tristezza e/o una riduzione dell’interesse o del piacere per le attività; diviene un disturbo quando.
maggiori informazioni può assomigliare alla demenza, in particolare negli anziani, ma si può spesso fare la distinzione fra le due. Ad esempio, le persone che soffrono di depressione possono mangiare e dormire poco. Tuttavia, quelle che soffrono di demenza solitamente mangiano e dormono normalmente finché la malattia si aggrava.
- Le persone che soffrono di depressione possono lamentarsi in modo più amaro della loro perdita di memoria, ma raramente dimenticano gli eventi attuali importanti o le questioni personali.
- Invece, quelle che soffrono di demenza non si rendono conto dei loro problemi mentali e spesso negano la perdita di memoria.
Inoltre, le persone che soffrono di depressione recuperano la loro funzione mentale con la guarigione della depressione. Tuttavia, molti soffrono sia di depressione sia di demenza. In queste persone, il trattamento della depressione può migliorare, ma non completamente ripristinare, la funzione mentale.
- Solitamente la demenza si manifesta come un disordine cerebrale senza altre cause (chiamato disturbo cerebrale primario), ma può essere causata da molti disturbi.
- La demenza è più comunemente: Circa il 60-80% degli anziani che soffrono di demenza ha la malattia di Alzheimer.
- Altri comuni tipi di demenza includono: Le persone possono presentare più di un tipo di demenza (una condizione definita demenza mista).
I disturbi che possono causare demenza includono: La maggior parte delle condizioni che causano demenza non regredisce, ma alcune possono essere trattate e possono essere chiamate demenza reversibile (alcuni esperti usano il termine demenza solo per condizioni che progrediscono e non regrediscono e usano termini quali encefalopatia o perdita cognitiva quando la demenza è in parte reversibile).
Tossine (come piombo, mercurio o altri metalli pesanti)
Molti disturbi possono aggravare i sintomi di demenza. Questi includono patologie autoimmuni Malattie autoimmuni Una malattia autoimmune è caratterizzata da una disfunzione del sistema immunitario che induce l’organismo ad attaccare i propri tessuti. Non è nota la causa scatenante delle malattie autoimmuni.
- Maggiori informazioni, diabete Diabete mellito (DM) Il diabete mellito è una malattia in cui l’organismo non produce sufficiente insulina o non risponde normalmente all’insulina, causando livelli eccessivamente elevati di zucchero (glucosio).
- Maggiori informazioni, bronchite cronica Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) La broncopneumopatia cronica ostruttiva è un restringimento (occlusione od ostruzione) persistente delle vie aeree, dovuta a enfisema, bronchite cronica o entrambe le condizioni.
Il fumo delle. maggiori informazioni, enfisema, infezioni, una patologia renale cronica Malattia renale cronica La malattia renale cronica è una lenta e progressiva riduzione (nell’arco di mesi o anni) della capacità dei reni di filtrare le scorie metaboliche dal sangue. Le cause principali sono il diabete.
- Maggiori informazioni, patologie epatiche Panoramica sulle malattie epatiche Una malattia epatica può manifestarsi in diversi modi.
- Le manifestazioni caratteristiche includono Ittero (pigmentazione giallastra della cute e delle sclere) Colestasi (riduzione o arresto.
- Maggiori informazioni e insufficienza cardiaca Insufficienza cardiaca (IC) Con insufficienza cardiaca si intende un disturbo in conseguenza del quale il cuore non è più in grado di soddisfare le esigenze dell’organismo, causando una riduzione del flusso ematico, accumulo.
maggiori informazioni Nelle persone che soffrono di demenza, la funzione mentale in genere regredisce nel giro di 2-10 anni. Tuttavia, la demenza progredisce a velocità diversa in base alla causa: La velocità di progressione, inoltre, varia da paziente a paziente. Considerando la velocità di progressione durante gli anni precedenti, spesso si ottiene un’indicazione relativa agli anni futuri.
Problemi a utilizzare il linguaggio Disturbi della personalità Disorientamento Problemi a svolgere le attività quotidiane normali Comportamento distruttivo o inadatto
Anche se l’insorgenza dei sintomi varia, il fatto di classificarli in precoci, intermedi o tardivi aiuta le persone malate, i loro familiari e gli assistenti ad avere un’idea di cosa aspettarsi. I sintomi precoci della demenza tendono a essere di lieve entità.
La memoria, in particolare per gli eventi recenti
Inoltre, le persone con demenza solitamente hanno sempre più difficoltà a:
Trovare e utilizzare le parole giuste Capire il linguaggio Pensare in modo astratto, come quando si usano i numeri Svolgere varie attività quotidiane, come trovare la strada e ricordare dove hanno messo le cose Usare il buon senso
Le emozioni possono risultare mutevoli, imprevedibili, con rapide variazioni da un senso di felicità alla tristezza. Inoltre, sono frequenti i cambiamenti di personalità. I familiari possono notare un comportamento insolito. Alcuni individui con demenza nascondono bene le loro carenze.
- Seguono delle abitudini ben stabilite a casa ed evitano attività complesse come gestire il libretto degli assegni, leggere e lavorare.
- Quelli che non modificano la loro vita possono rimanere frustrati dall’incapacità di svolgere le attività quotidiane.
- Possono dimenticare compiti importanti oppure possono svolgerli in modo sbagliato.
Ad esempio, possono dimenticare di pagare i conti o di spegnere la luce o i fornelli. Nelle prime fasi della demenza, le persone possono essere in grado di continuare a guidare, ma possono sentirsi confuse nel traffico intenso e perdersi più facilmente.
Apprendere e ricordare nuove informazioni A volte ricordare eventi del passato Svolgere azioni quotidiane di igiene personale, come lavarsi, mangiare, vestirsi e andare in bagno Riconoscere persone e oggetti Tenere conto del tempo e sapere dove ci si trova Capire quello che si vede e si sente (che porta a confusione) Controllare il comportamento
Le persone spesso si perdono. Possono non essere in grado di trovare la loro stanza o il bagno. Possono camminare ma hanno maggiore rischio di cadere. Con il progredire della demenza, la guida diventa sempre più difficile perché al volante si devono prendere decisioni rapide e si devono coordinare diverse capacità manuali.
- Le persone possono non ricordare dove stanno andando.
- I tratti della personalità possono accentuarsi.
- Per coloro che sono sempre stati attenti al denaro, questo può diventare un’ossessione.
- Quelli che erano spesso preoccupati, lo diventano costantemente.
- Alcuni diventano irritabili, ansiosi, egocentrici, inflessibili o più irascibili.
Altri diventano più passivi, inespressivi, depressi, indecisi o riservati. Se appaiono dei cambiamenti nella loro personalità o nella funzione mentale, le persone che soffrono di demenza possono diventare ostili o agitate. Le caratteristiche del sonno sono spesso alterate.
La maggior parte delle persone che soffrono di demenza dorme abbastanza, ma il sonno profondo è più breve. Di conseguenza possono essere agitate di notte. Possono anche avere difficoltà ad addormentarsi o a restare addormentate. Se non svolgono sufficiente attività fisica o non partecipano a molte attività, è possibile che dormano troppo durante il giorno.
Quindi, non dormono bene di notte. Dal momento che costoro sono meno in grado di controllare il loro comportamento, a volte agiscono in modo inappropriato o distruttivo (ad esempio, gridando, lanciando gli oggetti, picchiando o vagabondando). Queste azioni sono chiamate disturbi comportamentali.
Dal momento che i soggetti affetti da demenza hanno dimenticato le regole di un comportamento corretto, possono agire in modo inappropriato a livello sociale. Se hanno caldo, possono spogliarsi in pubblico. Quando hanno impulsi sessuali, possono masturbarsi in pubblico, utilizzare un linguaggio volgare oppure osceno, oppure fare richieste sessuali. Dal momento che hanno difficoltà a capire ciò che vedono e sentono, possono fraintendere un’offerta di aiuto, interpretandola come una minaccia o diventando aggressive. Ad esempio, quando qualcuno cerca di aiutarle a svestirsi, possono interpretarlo come un attacco e cercare di proteggersi, a volte picchiando. Dal momento che la loro memoria a breve termine risulta danneggiata, non sono in grado di ricordare ciò che è stato detto loro o le azioni che hanno commesso. Ripetono domande e discorsi, chiedono costantemente attenzione o pretendono cose (come i pasti) che hanno già ricevuto. Possono diventare agitate e infastidite quando non ottengono quello che chiedono. Dal momento che non sono in grado di esprimere chiaramente o non possono esprimere affatto le proprie esigenze, possono iniziare a urlare o vaneggiare quando si sentono sole o spaventate. Quando non riescono a dormire, possono vagabondare, gridare o chiamare a voce alta.
Che un particolare comportamento venga considerato come arrecante disturbo o meno, dipende da molti fattori, inclusi la tolleranza dell’assistente e il tipo di situazione che sta vivendo la persona che soffre di demenza. Se il soggetto vive in un ambiente sicuro (con chiusure a chiave e allarmi su tutte le porte e i cancelli), il vagabondaggio può essere tollerabile.
- Tuttavia, se il soggetto vive in una casa di cura o in ospedale, il vagabondaggio può essere intollerabile perché disturba altri residenti o interferisce con il funzionamento dell’istituto.
- Gli assistenti potrebbero tollerare i comportamenti arrecanti disturbo meglio durante il giorno rispetto alla sera.
Alla fine, le persone che soffrono di demenza divengono incapaci di seguire le conversazioni e di parlare. Perdono completamente i ricordi degli eventi recenti e passati. Possono non riconoscere i parenti stretti o addirittura il loro viso allo specchio.
Allo stato avanzato della demenza, la capacità del cervello di funzionare viene persa quasi completamente. La demenza avanzata interferisce con il controllo dei muscoli. Le persone non riescono a camminare, a mangiare da sole o a svolgere altre attività quotidiane. Diventano completamente dipendenti dagli altri e alla fine non riescono ad alzarsi dal letto.
La morte è spesso la conseguenza di un’infezione, come la polmonite.
Valutazione medica Esame dello stato mentale A volte, esame neuropsicologico Analisi del sangue e diagnostica per immagini per escludere cause
La perdita di memoria è generalmente il primo segno di demenza notato dai familiari o dai medici. I medici e gli altri operatori sanitari solitamente possono diagnosticare la demenza attraverso una serie di domande poste al paziente e ai familiari, come ad esempio:
Qual è l’età della persona? Altri membri della famiglia soffrono di demenza o di altri tipi di disturbi mentali (anamnesi familiare)? Quando e come sono iniziati i sintomi? A quale rapidità sono peggiorati i sintomi? Com’è cambiata la persona (ad esempio, ha abbandonato hobby e attività)? Quali altri disturbi lamenta il soggetto? Quali farmaci sta assumendo la persona (perché alcuni farmaci possono causare i sintomi di demenza)? La persona è stata depressa o triste, in particolare se è anziana?
La persona viene anche sottoposta a un esame dello stato mentale Stato mentale Quando si sospetta un disturbo neurologico, i medici valutano tutti i sistemi dell’organismo durante l’esame obiettivo, ma si concentrano sul sistema nervoso. L’esame del sistema nervoso, ossia.
Maggiori informazioni, costituito da domande e compiti semplici, tra cui nominare oggetti, ricordare a memoria una breve lista, scrivere frasi e copiare delle figure. Per eseguire un test mnemonico, il medico può leggere a una lista di tre oggetti, attendere 5 minuti, quindi chiedere al soggetto di elencarli.
Di solito, i soggetti con demenza non riescono a ricordarli. Talvolta è necessaria un’indagine più dettagliata ( esame neuropsicologico ) per chiarire il grado di alterazione o per stabilire la presenza di un vero e proprio declino mentale. Questo esame valuta tutte le principali aree relative alla funzione mentale, compreso l’umore, e solitamente dura 1-3 ore.
- Inoltre, aiuta i medici a distinguere la demenza dalla compromissione della memoria associata all’età, dal deficit cognitivo lieve e dalla depressione.
- Con informazioni sui sintomi e sull’anamnesi familiare della persona, nonché i risultati degli esami sullo stato mentale, il medico può solitamente diagnosticare la demenza.
Sulla base di queste informazioni, i medici possono anche escludere il delirio come causa dei sintomi (vedere la tabella Confronto tra delirio e demenza Confronto tra delirio e demenza ). Ciò è essenziale perché il delirio, a differenza della demenza, può spesso regredire se trattato prontamente. I riscontri che indicano demenza includono quanto segue:
Le persone hanno difficoltà a pensare e un comportamento che interferisce con lo svolgimento delle attività quotidiane. Questi problemi si sono aggravati progressivamente, rendendo le attività quotidiane sempre più difficili. Le persone non hanno delirio o disturbi psichiatrici che possono causare i problemi.
Inoltre, presentano almeno due sintomi fra:
Difficoltà ad apprendere e ricordare nuove informazioni Difficoltà a utilizzare il linguaggio Difficoltà a capire dove si trovano gli oggetti nello spazio, a riconoscere oggetti e volti e a capire come le varie parti di un insieme sono correlate Difficoltà a pianificare, a risolvere i problemi, a gestire attività complesse (come la gestione di un conto in banca) e a usare il buon senso (funzione esecutiva) Cambiamenti della personalità, del comportamento o del contegno
Determina inoltre la presenza di un altro disturbo fisico o psichiatrico (come la schizofrenia), poiché il trattamento di queste patologie può migliorare le condizioni generali delle persone che soffrono di demenza. Vengono effettuati esami del sangue.
Solitamente includono la misurazione dei livelli di ormoni tiroidei per controllare i disturbi della tiroide e i livelli di vitamina B12 per controllare una carenza. Tuttavia, a volte la causa della demenza può essere confermata definitivamente solo con il prelievo di un campione di tessuto cerebrale da esaminare al microscopio.
Questa procedura viene talvolta effettuata dopo il decesso, durante un’autopsia.
Gestione di condizioni che possono causare o peggiorare la demenza Misure di sicurezza e di sostegno Farmaci che possono migliorare la funzione mentale Cura di un badante Decisioni di fine vita
Nella maggior parte dei casi di demenza non vi è alcun trattamento in grado di ripristinare la funzione mentale. Tuttavia, il trattamento dei disturbi che causano o peggiorano la demenza può a volte fermare o invertire questa malattia. Tali disturbi comprendono tiroide ipoattiva, un ematoma subdurale, idrocefalo normoteso e carenza di vitamina B12.
Quando questi disturbi compaiono in soggetti già affetti da demenza, trattarli a volte rallenta il declino mentale. Per coloro che presentano demenza e depressione, gli antidepressivi Trattamento farmacologico per la depressione L’ agomelatina, un nuovo tipo di antidepressivo, costituisce un possibile trattamento per gli episodi depressivi maggiori.
Diversi tipi di farmaci possono essere usati per trattare la depressione. maggiori informazioni (tra cui sertralina e paroxetina) e una consulenza psicologica possono essere utili, almeno temporaneamente. Per gli alcolizzati che soffrono di demenza, l’astinenza dall’alcol può talvolta consentire un miglioramento a lungo termine.
- I farmaci che possono aggravare la demenza, come i sedativi e i farmaci che agiscono sulla funzione cerebrale, devono essere interrotti se possibile.
- Per i soggetti con ipotiroidismo, la terapia tiroidea sostitutiva può essere efficace.
- Vengono trattati il dolore o altri disturbi o problemi sanitari (come un’infezione delle vie urinarie o la stipsi), indipendentemente dal fatto che siano correlati alla demenza.
Questo trattamento può aiutare a mantenere le capacità funzionali nelle persone che soffrono di demenza. Può essere molto utile creare un ambiente sicuro e di sostegno e alcuni farmaci possono aiutare per un po’. La persona che soffre di demenza, i familiari, altri assistenti e gli operatori sanitari implicati devono discutere e decidere la migliore strategia per tale situazione.
- La sicurezza è una preoccupazione.
- Un infermiere a domicilio, un fisioterapista o un terapista occupazionale può valutare la sicurezza nelle case e consigliare cambiamenti utili.
- Ad esempio, quando la luce è soffusa, le persone che soffrono di demenza hanno più probabilità di interpretare male quello che vedono, quindi si deve avere una luce relativamente intensa.
Può essere di aiuto lasciare accesa una luce notturna o installare delle luci con un sensore di movimento. Questi cambiamenti possono contribuire a prevenire gli incidenti (in particolare le cadute) e aiutare le persone a vivere meglio. I medici valutano come i soggetti con demenza si comportano in situazioni specifiche, per esempio durante la preparazione degli alimenti o alla guida.
- Se le capacità sono compromesse, potrebbe essere necessario adottare delle misure di sicurezza, come nascondere i coltelli o sottrarre le chiavi della macchina.
- I pazienti affetti da demenza da lieve a intermedia spesso si sentono più a proprio agio nell’ambiente familiare e di solito rimangono in casa.
In generale, l’ ambiente deve essere luminoso, allegro, sicuro e stabile e includere degli stimoli, come una radio o una televisione. Deve essere concepito in modo tale da aiutare l’orientamento. Ad esempio, le finestre consentono alle persone di capire approssimativamente che ore sono.
La struttura e le abitudini aiutano chi soffre di demenza a orientarsi, conferendogli un senso di sicurezza e stabilità. Qualsiasi cambiamento nell’ambiente, nelle abitudini o negli assistenti deve essere spiegato in modo chiaro e semplice. Prima di qualsiasi procedura o interazione, si deve spiegare cosa succederà, come ad esempio prima del bagno e del pasto.
Dedicando tempo alle spiegazioni si possono prevenire le discussioni. Per aiutare le persone che soffrono di demenza a ricordare, può essere utile seguire un programma di attività quotidiane, come lavarsi, mangiare e dormire. Una routine regolare al momento di coricarsi può aiutarle a dormire meglio.
Altre attività programmate in modo regolare possono contribuire a farle sentire indipendenti e necessarie, rivolgendo l’attenzione verso compiti utili o piacevoli. Tali attività possono contribuire a migliorare la depressione. È ottimo scegliere attività correlate agli interessi che le persone avevano prima della demenza.
Le attività devono essere piacevoli e offrire degli stimoli, ma senza comportare troppe scelte o sfide. L’attività fisica calma lo stress e la frustrazione e può quindi aiutare a prevenire i problemi di sonno e un comportamento distruttivo, come agitazione e vagabondaggio.
- Aiuta anche a migliorare l’equilibrio (e quindi può prevenire le cadute) e a mantenere cuore e polmoni in buona salute.
- Un’attività mentale continua, inclusi gli hobby, l’interesse per gli eventi attuali e la lettura, aiuta la persona a restare vigile e a interessarsi alla vita.
- Quando si aggrava la demenza, le attività devono essere suddivise in piccole parti o semplificate.
Deve essere evitata l’ eccessiva stimolazione, ma i pazienti non devono essere socialmente isolati. Le visite frequenti del personale e dei familiari li incoraggiano a restare socievoli. Possono osservarsi dei miglioramenti se:
Le abitudini quotidiane sono semplificate. Le aspettative delle persone che soffrono di demenza sono realistiche. Viene consentito di mantenere un qualche senso di dignità e autostima.
Può essere necessario maggiore aiuto, I familiari possono ottenere una lista dei servizi disponibili dagli operatori sanitari, dai servizi sociali (disponibili in una rubrica telefonica) o su internet (tramite il Localizzatore di strutture per la cura degli anziani ).
- I servizi possono includere pulizie di casa, assistenza sostitutiva, fornitura di pasti a domicilio, programmi di assistenza diurna e attività designate per le persone che soffrono di demenza.
- Si può organizzare un’assistenza di 24 ore su 24, ma è costosa.
- La Alzheimer’s Association offre il programma “Safe Return”.
Questo programma allerta una rete di sostegno comunitaria che può aiutare le persone a ritornare da un assistente o da un familiare. Poiché la demenza è di solito progressiva, è essenziale programmare il futuro, Molto prima che una persona che soffre di demenza debba essere trasferita in un ambiente di maggior sostegno e più strutturato, i familiari devono pianificare questo trasferimento e valutare le opzioni per una cura a lungo termine.
- Questo programma prevede solitamente il coinvolgimento di un medico, un assistente sociale, infermieri e un avvocato, ma sono i familiari ad assumersi le responsabilità maggiori.
- La decisione di trasferire il paziente che soffre di demenza in un ambiente di maggior sostegno si fonda sull’equilibrio tra la necessità di mantenere la sicurezza e il desiderio di conservare nella persona un senso di indipendenza per il maggior tempo possibile.
Questa decisione dipende da molti fattori, come:
Gravità della demenza Livello di comportamento distruttivo della persona Ambiente domestico Disponibilità dei familiari e degli assistenti Risorse finanziarie Presenza di altri disturbi non correlati o di problemi fisici
Alcune strutture di assistenza a lungo termine, incluse le strutture di lunga degenza e le case di cura, sono specializzate nell’assistenza a persone affette da demenza. Il personale è formato per capire come pensano e agiscono le persone che soffrono di demenza e per sapere come reagire.
- Queste strutture hanno delle routine che fanno sentire i pazienti sicuri e offrono delle attività adatte che li aiutano a sentirsi produttivi e coinvolti nella vita.
- La maggior parte delle strutture possiede sistemi di sicurezza adatti.
- Ad esempio, vengono installati dei cartelli per aiutare i residenti a trovare la loro strada e alcune porte sono chiuse a chiave o hanno allarmi per evitare il vagabondaggio.
Se una struttura non possiede questi o altri sistemi di sicurezza, può essere meglio trasferire una persona che sviluppa problemi di comportamento in una che ne possiede, invece di usare i farmaci per controllare il comportamento. Alcune persone che soffrono di demenza si aggravano quando vengono trasferite dalla propria casa a una struttura di degenza a lungo termine.
Tuttavia, dopo un breve periodo, la maggior parte di loro si adatta all’ambiente che offre maggiore sostegno assistenziale. Donepezil, galantamina e rivastigmina sono inibitori della colinesterasi. Inibiscono l’acetilcolinesterasi, un enzima che degrada l’acetilcolina. Pertanto, questi farmaci aiutano ad aumentare il livello di acetilcolina, che consente alle cellule nervose di comunicare.
Possono migliorare temporaneamente la funzione mentale nelle persone che soffrono di demenza, ma non rallentano la progressione della stessa. Sono utili specialmente nella demenza precoce, ma la loro efficacia varia in modo considerevole da persona a persona.
- Circa un terzo di chi li assume non ne trae beneficio.
- Circa un terzo migliora leggermente per alcuni mesi.
- Il resto migliora in modo considerevole per un periodo più lungo, ma alla fine la demenza progredisce.
- Se un inibitore della colinesterasi è inefficace o ha effetti collaterali, se ne deve provare un altro.
Se nessuno è efficace o tutti hanno effetti collaterali, questo tipo di farmaco deve essere interrotto. Gli effetti collaterali più comuni comprendono nausea, vomito, perdita di peso e dolore o crampi addominali. La tacrina, il primo inibitore della colinesterasi sviluppato per trattare la demenza, è ormai usato raramente, perché può danneggiare il fegato.
La memantina, un antagonista del recettore NMDA ( N -metil- d -aspartato), può migliorare la funzione mentale nelle persone con demenza da moderata a grave. La memantina agisce in modo diverso dagli inibitori della colinesterasi e può essere usata con essi. La combinazione può essere più efficace di qualunque dei due farmaci da solo.
Se si sviluppa un comportamento distruttivo, a volte vengono utilizzati dei farmaci. Tuttavia, il comportamento distruttivo viene controllato meglio con strategie che non includono farmaci e sono strutturate per quella persona specifica. I farmaci sono utilizzati solo quando altre strategie, come i cambiamenti ambientali, non sono efficaci e quando l’uso di farmaci è indispensabile per tenere al sicuro la persona che soffre di demenza e/o gli altri.
Farmaci antipsicotici Farmaci antipsicotici La schizofrenia è un disturbo mentale caratterizzato da perdita del contatto con la realtà (psicosi), allucinazioni (solitamente di tipo uditivo), forte attaccamento a false convinzioni (deliri). maggiori informazioni : questi farmaci sono spesso utilizzati per controllare l’agitazione e gli scatti che possono accompagnare la demenza avanzata. Tuttavia, tendono ad essere efficaci solo nelle persone che soffrono di allucinazioni Allucinazioni Le persone sane presentano una variabilità significativa per quanto concerne la loro personalità complessiva, lo stato d’animo e il comportamento. Ciascuna persona presenta inoltre una variabilità. maggiori informazioni, vaneggiamenti Deliri Le persone sane presentano una variabilità significativa per quanto concerne la loro personalità complessiva, lo stato d’animo e il comportamento. Ciascuna persona presenta inoltre una variabilità. maggiori informazioni o paranoia (comportamento psicotico) oltre alla demenza. Questi farmaci possono avere anche effetti collaterali gravi, come sonnolenza, tremori e peggioramento dello stato confusionale. I nuovi farmaci antipsicotici (come aripiprazolo, olanzapina, risperidone e quetiapina) hanno meno effetti collaterali. Tuttavia, se utilizzati per lungo tempo questi farmaci possono aumentare i livelli ematici di zuccheri (un disturbo detto iperglicemia) e di grassi (lipidi) (un disturbo detto iperlipidemia Dislipidemia La dislipidemia è un livello elevato di lipidi (colesterolo e/o trigliceridi) o un basso livello di colesterolo HDL (lipoproteine ad alta densità). Stile di vita, genetica, disturbi (come bassi. maggiori informazioni ) e aumentare il rischio di diabete di tipo 2 Diabete di tipo 2 Il diabete mellito è una malattia in cui l’organismo non produce sufficiente insulina o non risponde normalmente all’insulina, causando livelli eccessivamente elevati di zucchero (glucosio). maggiori informazioni, Nei soggetti anziani con comportamento psicotico e demenza, questi farmaci possono aumentare il rischio di ictus e di decesso. I farmaci antipsicotici devono essere utilizzati solo quando la demenza è accompagnata da comportamento psicotico.
I sedativi (incluse le benzodiazepine come il lorazepam) sono a volte utilizzati per un breve periodo per calmare l’ansia legata a un evento particolare, ma questo trattamento non è consigliato per il lungo termine. Se vengono utilizzati dei farmaci, i familiari devono parlarne regolarmente con il medico per valutarne la reale efficacia.
- Gli integratori di vitamina B12 sono efficaci solo nei soggetti con carenza di vitamina B Si consiglia di consultare un medico prima di usare un integratore alimentare.
- L’assistenza ai pazienti che soffrono di demenza è stressante e impegnativa e gli assistenti possono divenire depressi ed esauriti, spesso trascurando la propria salute mentale e fisica.
Le seguenti procedure possono essere d’aiuto per gli assistenti:
Apprendere come soddisfare appieno le necessità delle persone con demenza e cosa ci si deve aspettare da loro: gli assistenti possono ottenere queste informazioni da infermieri, assistenti sociali, organizzazioni e materiale stampato e disponibile online. Cercare aiuto quando necessario: gli assistenti possono rivolgersi agli assistenti sociali (compresi quelli dell’ospedale locale) per informazioni su come ottenere aiuto, ad esempio tramite programmi di assistenza diurna, visite infermieristiche domiciliari, assistenza nelle faccende domestiche part-time o a tempo pieno e assistenza a domicilio. Consulenza e gruppi di supporto possono anch’essi essere d’aiuto. Attenzione verso sé stessi: gli assistenti devono ricordare di prendersi cura di sé stessi. Non devono rinunciare ad amici, hobby e attività.
Col progredire della patologia, il trattamento è volto al mantenimento del benessere del paziente, piuttosto che al tentativo di prolungargli la vita. Spesso, i trattamenti aggressivi, come l’alimentazione artificiale, aumentano il disagio. Invece, i trattamenti meno drastici possono alleviarlo. Questi trattamenti includono:
Adeguato controllo del dolore Assistenza infermieristica attenta
L’assistenza infermieristica è più utile quando è fornita da un assistente (o alcuni) che sviluppano una relazione costante con il paziente. Possono essere di aiuto anche una voce calma e rassicurante e una musica rilassante. Le seguenti sono alcune risorse in lingua inglese che possono essere utili. Si prega di notare che il MANUALE non è responsabile del contenuto di queste risorse.
Alzheimer’s Association : questo sito Web fornisce informazioni sulla malattia di Alzheimer, tra cui dati statistici, cause, fattori di rischio e sintomi. Inoltre contiene risorse di sostegno, comprese informazioni relative all’assistenza quotidiana dei soggetti con malattia di Alzheimer, assistenza per l’assistente e gruppi di supporto. The Alzheimer’s Society : questo sito Web contiene una guida alla demenza (tra cui cinque cose importanti da sapere), una guida per gli assistenti e informazioni sui tipi di demenza, i sintomi, la diagnosi, i trattamenti, i fattori di rischio e la prevenzione. Dementia.org : questo sito Web fornisce informazioni su cause, sintomi, trattamenti e fasi della demenza. Health Direct: Serie di video sulla demenza : questi video forniscono informazioni generali sulla demenza, raccomandazioni sui segni premonitori della demenza, il trattamento e la ricerca, e l’assistenza di un soggetto affetto da demenza. Il sito Web contiene inoltre collegamenti ad articoli su argomenti simili.
Quanti stadi ha la demenza senile?
Quali sono i primi sintomi di demenza? – I sintomi di demenza senile si evolvono e si aggravano con il passare del tempo. In medicina, infatti, si tende di solito a classificare i sintomi associandoli a tre diversi stadi della condizione:
stadio iniziale, con la comparsa dei primi sintomi; stadio intermedio, in cui si aggravano i sintomi già presenti e se ne aggiungono di nuovi; stadio avanzato, in cui il peggioramento si accompagna al decadimento della mente e del fisico, fino alla morte del paziente. È questo il caso della demenza senile grave,
I primi sintomi neurologici preoccupanti della demenza senile sono:
perdita di memoria improvvisa o vuoti di memoria, come dimenticare avvenimenti recenti; disorientamento spazio temporale, momentanea difficoltà a orientarsi tra strade e luoghi frequentati spesso oppure difficoltà a ricordare il giorno della settimana; dimenticare qualcuno o qualcosa con cui si è quotidianamente a contatto, come un familiare od oggetti usati nelle attività giornaliere; lievi difficoltà nel linguaggio, nelle capacità di calcolo e di apprendimento e comprensione di nuovi concetti.
Quali sono i farmaci per la demenza senile?
Farmaci per la Demenza Senile – I più noti e prescritti sono gli inibitori dell’ acetilcolinesterasi (es: donepezil, galantamina e rivastigmina ) e la memantina, un preparato farmacologico che agisce sul sistema glutamminergico. La somministrazione di altri medicinali dipende dal tipo di demenza senile in atto.
Per esempio, la demenza vascolare prevede l’impiego di antipertensivi e anticoagulanti (per far fronte ai problemi di natura cerebrovascolare), mentre la demenza a corpi di Lewy prevede l’uso di levodopa (per contrastare i problemi di natura parkinsoniana). Altri farmaci e preparati farmaceutici potenzialmente utili sono: gli antidepressivi, gli antipsicotici e le vitamine antiossidanti,
Farmaci per la Cura del Morbo di Alzheimer
Come progredisce la demenza senile?
Decorso – La demenza è una malattia
cronica, progressiva e per certi aspetti subdola,
tanto che da alcuni scienziati è stata definita come epidemia silente del terzo millennio: si manifesta poco alla volta e i sintomi solo in fase terminale diventano più gravi e conclamati, tali da impedire le comuni attività di vita e di relazione. Il peggioramento dei sintomi è inevitabile, a causa del progressivo deterioramento sempre più esteso ed irreversibile che colpisce le cellule del cervello.
inabilità gravi nella lettura, scrittura e parola, disturbi del movimento, come camminare, mantenere l’equilibrio, la posizione seduta o sostenere la testa, disturbi nella masticazione e nella deglutizione, con serie difficoltà a nutrirsi (associato spesso alla mancanza di interesse nel cibo) o complicanze gravi come lo sviluppo di polmonite ab ingestis, incapacità nel riconoscere i propri cari, scambiati per estranei, inabilità completa nell’accudire sé stessi, sintomi psicotici, quali vedere parenti deceduti o animali, sentire voci o rumori, deliri (che portano il paziente a portare avanti accuse di furto, infedeltà coniugale nonché sviluppare manie di persecuzione), incontinenza severa, stato vegetativo.
In base al tipo di demenza la durata del declino cognitivo può variare, ad esempio
nella malattia di Alzheimer servono circa 10 anni, prima di un completo deterioramento delle cellule del cervello, e quindi che sopraggiunga la morte, nella demenza vascolare ci possono essere forme rapidamente progressive ed altre che evolvono più lentamente.
Come comincia la demenza?
Inizialmente la demenza senile provoca occasionali problemi di personalità, lievi problemi di memoria, linguaggio e ragionamento. Con l’evolversi della patologia si ha un peggioramento dei problemi di memoria e l’inizio del declino di una parte delle facoltà cognitive.
Cosa fare per rallentare la demenza senile?
Ovvero, ‘ avere una dieta equilibrata, esercitare regolarmente la mente e il corpo, avere contatti regolari con gli altri e non bere o fumare ‘ sono sei ‘fattori di stile di vita sano’ che vengono associati ai migliori risultati cognitivi negli anziani.
Come curare la demenza senile in modo naturale?
Ginkgo biloba : questa pianta è uno dei rimedi più utilizzati per migliorare le attività mentali e per stimolare la circolazione sanguigna, sia in generale che a livello cerebrale. Il Ginkgo Biloba è disponibile sotto forma di integratore alimentare.
Cosa pensano i malati di demenza?
Cosa prova un malato di Alzheimer ogni giorno? Un esperimento in alcuni cinema italiani aiuta a comprendere lo smarrimento e la confusione di una persona con Alzheimer Smarrimento, emarginazione, disorientamento: sono queste le sensazioni con le quali una persona con Alzheimer è costretta a convivere.
- Per far avvicinare a questa condizione, aiutando persone comuni a mettersi nei panni di una persona con demenza, la ha realizzato un esperimento nelle sale cinematografiche italiane.
- Tra il 21 e il 25 settembre gli spettatori che si sono recati nei cinema italiani aderenti al consorzio UniCi (Unione Cinema) si sono trovati di fronte a un apparente errore: il film che cominciava sullo schermo non era quello per cui avevano pagato il biglietto, bensì il celebre film con Diego Abatantuono Eccezziunale veramente,
Un imprevisto che ha creato sconcerto in sala, come racconta il video realizzato al cinema Anteo di Milano il 21 settembre, che raccoglie le reazioni di alcune delle persone che hanno assistito alla proiezione “sbagliata”. Incertezza, spiazzamento, timore di aver sbagliato luogo : per qualche minuto, prima che sullo schermo comparisse una frase che spiegava il senso dell’esperimento, gli spettatori hanno avuto l’occasione di mettersi nei panni di un malato di Alzheimer, sperimentando in prima persona il disorientamento con cui si trova ad avere a che fare nella quotidianità.
Ecco il video Pensata per sensibilizzare le persone su cosa significa convivere con la demenza, l’iniziativa ha raggiunto il suo obiettivo, portando gli spettatori a riflettere sulle necessità del malato di Alzheimer : assistenza di tipo non solo medico, aiuto nei momenti di smarrimento, comprensione e vicinanza da parte dei familiari, coinvolti anch’essi in prima persona da una malattia che per sua natura impone un ruolo chiave alla famiglia nell’assistenza quotidiana.
L’esperimento ha interessato 70 sale italiane, per un totale di 400 schermi, portando all’attenzione di 150.000 spettatori le difficoltà che incontra tutti i giorni chi è colpito da una malattia che interessa più di 46 milioni di persone nel mondo, di cui 750mila solo in Italia,
L’iniziativa è stata realizzata dalla Federazione Alzheimer Italia – la maggiore organizzazione nazionale non profit che opera per migliorare la qualità di vita dei malati e dei loro familiari – in occasione del Mese Mondiale Alzheimer, In disabili.com: Redazione
: Cosa prova un malato di Alzheimer ogni giorno?
Cosa succede al cervello in caso di demenza senile?
Alzheimer: cosa succede nel cervello delle persone malate – La corteccia cerebrale si accartoccia, danneggiando le aree coinvolte nel pensiero, nella pianificazione e nel ricordo. Questo fenomeno avviene soprattutto nell’ippocampo, l’area principalmente coinvolta nella formazione dei ricordi.
la diminuzione di cellule nervose e sinapsi ; la formazione di placche tra le cellule nervose.; la presenza (nelle cellule nervose morte e che stanno morendo) di grovigli,
Le placche sono grandi grappoli di frammenti di proteina beta-amiloide, mentre i grovigli, detti anche viluppi, sono filamenti aggrovigliati della proteina chiamata tau. Purtroppo la ricerca non ha ancora saputo dare risposte certe sulle cause della morte delle cellule nervose e della perdita di tessuto nel cervello, ma le placche e i grovigli sembrano essere i maggiori responsabili nel blocco della comunicazione tra le cellule nervose e nell’ostacolo dei processi dei quali le cellule hanno bisogno per sopravvivere.
Qual è il tipo di demenza più frequente?
EPIDEMIOLOGIA – Secondo una statistica statunitense del 2010, le persone al mondo che soffrono di demenza sarebbero circa 36 milioni: di tutti questi individui il 3% ha tra i 65 e i 74 anni, il 19% tra i 75 e gli 84 anni e più della metà ha dagli 85 anni in su.
La maggior parte dei dementi mondiali (il 50-70%) è affetta da morbo di Alzheimer (la forma di demenza in assoluto più comune nell’essere umano), il 25% da demenza vascolare, il 15% dalla demenza con corpi di Lewy e la percentuale restante dalle altre forme di demenza conosciute. In Italia, i malati di demenza sono tra l’1 e il 5% delle persone sopra i 65 anni d’età e il 30% degli individui ultraottantenni.
Dato anche il continuo incremento delle vita media, gli esperti prevedono che nel 2020 i soggetti al mondo con una forma di demenza saranno circa 48 milioni.
Come tranquillizzare un malato di demenza?
Per un’interazione efficace – Sul fronte della comunicazione con l’anziano con demenza, è, invece, importante essere pazienti, gentili e “accoglienti”, ricordando che le sue eventuali reazioni negative dipendono dalla malattia e non da una reale ostilità o scarsa considerazione per chi ha di fronte.
- Per interagire produttivamente e farsi capire si deve parlare lentamente, con calma, con un tono di voce chiaro e pacato; non si devono pretendere risposte rapide e precise e non ci si deve innervosire se la persona sembra non ascoltare o pensare ad altro.
- È fondamentale usare parole semplici e frasi brevi e dirette, evitando perifrasi, modi di dire, metafore, costruzioni retoriche, che l’anziano faticherebbe a seguire.
Mentre si parla, inoltre, bisogna guardarlo negli occhi, accompagnando il discorso con una gestualità che aiuti la comprensione. I concetti espressi devono essere il più possibile affermativi, evitando frasi con negazioni o doppie negazioni che tendono a generare confusione.
Cosa fa la demenza?
Che cos’è la demenza? – La demenza è un termine generico utilizzato per descrivere un declino delle facoltà mentali sufficientemente grave da interferire con la vita quotidiana. La perdita di memoria è un esempio di questo declino. Il morbo di Alzheimer rappresenta la più comune tipologia di demenza.
Informazioni sulla demenza Sintomi Cause Diagnosi Trattamenti Rischio e prevenzione
A cosa servono le gocce di Serenase?
04.1 Indicazioni terapeutiche –
- Compresse e gocce orali, soluzione :
- Agitazione psicomotoria in caso di:
- – stati maniacali,, oligofrenia, psicopatia, acuta e cronica, alcoolismo, disordini di personalità di tipo compulsivo, paranoide, istrionico.
- ed in caso di:
- – schizofrenia acuta e cronica,, acuta, alcoolismo (), ipocondriasi, disordini di personalità di tipo paranoide, schizoide, schizotipico, antisociale, alcuni casi di tipo borderline.
- – Movimenti coreiformi.
- – Agitazione, aggressività e reazioni di fuga in soggetti anziani.
- – Tics e,
- -,
- -,
- – da astinenza da,
- Soluzione iniettabile per uso intramuscolare :
- Forme resistenti di eccitamento psicomotorio, acute deliranti e/o allucinatorie, psicosi croniche.
L’impiego del prodotto ad alte dosi va limitato alla terapia delle forme resistenti di: sindromi di eccitamento psicomotorio, psicosi acute deliranti e/o allucinatorie, psicosi croniche. Nel trattamento dei dolori intensi generalmente in associazione con stupefacenti.
Come rendere felice un cane anziano?
Affetto – Non dovranno mai mancare carezze, coccole e amore, attività che il cane predilige e preferisce. Passare del tempo di qualità con Fido è necessario al suo benessere, magari sdraiati sul divano ascoltando musica o guardando la TV. : Cane anziano: 10 modi per renderlo felice e sano
Cosa posso dare al cane per farlo dormire?
Sostanze naturali – La valeriana ( Valeriana officinalis ), la camomilla ( Matricaria recutita ) o l’avena ( Avena sativa ) possono avere un risultato interessante, purché siano prescritti da uno specialista in naturopatia veterinaria. Anche se può sembrare che queste infusioni o compresse siano innocue, le sostanze naturali possono anche avere effetti negativi e controindicazioni.
Cosa significa quando il cane anziano gira su se stesso?
La Sindrome Vestibolare è una patologia neurologica che può colpire i cani di tutte le età, ma è particolarmente diffusa nei cani anziani. Questa sindrome colpisce l’apparato vestibolare, ovvero il sistema che regola l’equilibrio e l’orientamento del cane. Il sistema vestibolare coinvolge diverse parti del corpo del cane, tutte collegate tra loro:
- orecchio interno
- nervo vestibolare
- nucleo vestibolare
- canale medio posteriore
- canale medio anteriore
- muscoli del bulbo oculare
La sua funzione è quella di far muovere il cane, aiutandolo con l’orientamento rispetto allo spazio e alla gravità. In sostanza l’apparato vestibolare permette al cane di evitare di perdere l’equilibrio, cadere ed avere le vertigini. Inoltre permette al cane di mantenere una posizione corretta degli occhi, del corpo e degli arti rispetto alla testa.
- La Sindrome Vestibolare, ovvero l’insieme dei segni clinici associati ad una lesione del sistema vestibolare, si differenzia in base alla sede anatomica colpita.
- Si definisce Centrale se si sviluppa a livello intracranico, mentre viene definita Periferica quando è localizzata nell’orecchio interno.
- Esiste inoltre una terza forma, chiamata Sindrome Vestibolare Idiopatica, che colpisce nella maggior parte dei casi i cani di una certa età (risulta atipica prima dei 5 anni di vita) e per questo è conosciuta anche con il nome di Sindrome Vestibolare Geriatrica,
Le cause della Sindrome Vestibolare Idiopatica, proprio come specificato dal nome, sono ancora del tutto sconosciute. Nella maggior parte dei casi i sintomi di questa patologia si sviluppano in modo improvviso e possono spaventare notevolmente i proprietari dei cani che ne soffrono.