Tetano – Ambulatorio Veterinario Gabbro Il TETANO è provocato da una potente neurotossina prodotta da un bacillo, il Clostridium tetani, Questo batterio vive nel tratto gastroenterico di molti mammiferi, soprattutto di ovini ed equini, e quindi viene diffuso nel terreno direttamente dagli animali al pascolo oppure con il concime naturale; nel terreno il bacillo si trasforma in spora, estremamente resistente agli agenti atmosferici. Le specie più sensibili al tetano sono l’ uomo ed il cavallo, ma anche i cani e, più raramente, i gatti si possono ammalare, soprattutto se vivono in zone a rischio. Il tetano può essere mortale per il blocco dei muscoli respiratori. La vaccinazione è raccomandata per i cani che vivono liberi in campagna o a contatto con i cavalli.
Contents
Come capire se il cane ha il tetano?
TETANO Il tetano è una patologia causata dalle spore prodotte dal Clostridium tetani. Il batterio come tale si trova nel terreno, nell’intestino dell’uomo e degli animali in genere. In questo stato non dà alcun problema di tipo patologico. La malattia si viene ad instaurare quando il batterio colonizza una ferita aperta in cui può proliferare e mandare in circolo le sue tossine la TETASPASMINA ed è questa che causa la sintomatologia clinica.
- La tossina è in grado di penetrare direttamente nelle cellule del sistema nervoso e qui di causare la sintomatologia della malattia.
- Il batterio sopravvive in condizioni di mancanza d’aria.
- Questo fa si che le ferite sporche e contaminate siano il luogo ideale per la sua proliferazione.
- In rari casi la via d’ingresso può anche essere rappresentata da alveoli dentali aperti, i cuccioli che rosicchiano tutto presentano questo tipo di problema.
La malattia è occasionale nel cane e rara nel gatto. La mia esperienza personale in più di 20 anni mi ha portato ad affrontare 4 casi e tutti in cani. La sintomatologia è di carattere neurologico e si può manifestare da alcuni giorni a mesi dopo l’infezione, si ha il riscontro della ferita sporca o si ha di fronte un cucciolo con gli alveoli aperti.
I premi segni sono legati ad una rigidità degli arti con l’andatura così detta ” a cavalletto” senza una reale sofferenza da parte dell’animale. In seguito si vengono ad instaurare segni soprattutto riferibili ai muscoli della testa, il cane ha un trisma muscolare che lo fa ” ridere”, si accentua la piega frontale venendosi a creare quasi una cresta.
I sintomi si propagano ai muscoli di tutto il corpo, il cane colpito non riesce più a stare in piedi ha le zampe contratte e distese con rigidità diffusa. Non perde mai i sensi è sempre vigile ma non riesce a nutrirsi e a bere. Nell’arco di alcuni giorni sopraggiunge la morte legata alla paralisi del diaframma e dei muscoli respiratori.
- In ambito umano esiste la vaccinazione obbligatoria e il richiamo da farsi nel caso in cui ci sia una ferita contaminata.
- In ambito veterinario il vaccino non è presente e si ricorre ad una terapia di tipo sintomatico per la sintomatologia neurologica, con tranquillanti per diminuire gli spasmi muscolari che sono estremamente dolorosi.
Con ricovero in luogo tranquillo e su materassini morbidi per prevenire le piaghe da decubito,alimentazione forzata con sondino nasogastrico. Si associa il siero antitetanico non specifico per i cani con i rischi di reazioni allergiche e terapia antibiotica mirata con penicilline sistemiche.
- La terapia può andare avanti anche per alcune settimane prima che il paziente riesca a riprendersi e purtroppo non sempre il decorso è benevolo.
- I segni clinici possono essere confusi anche con avvelenamento da stricnina o da piombo.
- In entrambi i casi il decorso è molto più rapido e non si riscontrano ferite infette.
La miglior cura come sempre è la prevenzione, la disinfezione con acqua ossigenata e il lasciare la ferita a contatto con l’aria pulita in modo tale che i batteri non prolifichino blocca il clostridium e con esso la produzione di tossine. Nella mia esperienza personale ho trattato 4 casi, tutti cani e giovani.
La mia realtà è legata al canavese a Montanaro per la precisione, i rischi ambientali legati ai campi sono maggiori rispetto ad una realtà metropolitana, ma il tetano è sempre presente semplicemente perchè il clostridium è nell’ambiente e le sue spore possono sopravvivere per anni all’esterno e ai disinfettanti utilizzati normalmente.
Fortunatamente la maggior parte è sopravvissuta. : TETANO
Come si prende infezione da tetano?
Descrizione – Il tetano è una malattia infettiva acuta non contagiosa causata dal batterio Clostridium tetani, un bacillo gram-positivo che cresce solo in assenza di ossigeno (cioè è anaerobio), ed è presente in natura sia in forma vegetativa, che di spore.
- Il germe in forma vegetativa produce una tossina, detta tetanospasmina, che è neurotossica e causa i sintomi clinici della malattia.
- Il tetano provoca una paralisi che inizia da viso e collo e raggiunge gli arti passando per torace e addome.
- L’infezione si contrae attraverso la contaminazione di tagli o ferite con le spore del batterio.
In assenza di un adeguato trattamento la malattia può essere letale nel 30-50% dei casi. Per approfondire:
sito tematico Vaccinazioni,
Dove si trova il batterio del tetano?
Generalità – Il tetano è una malattia infettiva acuta e potenzialmente letale, che nei Paesi industrializzati (Italia compresa) è ormai fortunatamente rara, grazie al vaccino, Non rientrante nell’elenco delle malattie contagiose, il tetano è una patologia che insorge a seguito della penetrazione e germinazione, all’interno di ferite cutanee profonde e non esposte all’aria, delle spore di Clostridium tetani,
Cosa fare per evitare il tetano?
Il tetano si può prevenire soltanto con il vaccino.
Come curare il tetano nel cane?
Va sempre associata una terapia antimicrobica locale e parenterale al fine di uccidere forme vegetative di C. tetani presenti nella ferita. Antibiotici impiegati possono essere Penicillina G e metronidazolo, per almeno 10 giorni.
Quando ti morde un cane bisogna fare l’antitetanica?
Se si è stati morsi da un cane è consigliabile poi recarsi in pronto soccorso: il personale sanitario valuterà se occorre suturare la ferita o prescrivere una terapia antibiotica. Il paziente potrebbe anche essere sottoposto a vaccinazione antitetanica e a trattamento antirabbia.
Quanto è facile prendere il tetano?
Il tetano è una malattia molto grave, ma fortunatamente rara, causata dalla penetrazione di batteri all’interno di una ferita; i pochi contagi che si verificano in Italia sono in genere limitati a soggetti non vaccinati.
Quali sono le ferite a rischio di tetano?
Le ferite a maggior rischio sono quelle caratterizzate da ampia devitalizzazione dei tessuti (dove c’è scarso apporto di sangue e quindi di ossigeno), le lesioni inquinate da terriccio o con ritenzione di corpi estranei (frammenti di legno o metallo).
Quando si manifestano i primi sintomi del tetano?
Informazioni generali – Il tetano è una malattia infettiva acuta non contagiosa causata dal batterio Clostridium tetani. Si tratta di un bacillo Gram-positivo che cresce solo in assenza di ossigeno (cioè è anaerobio), ed è presente in natura sia in forma vegetativa, sia sotto forma di spore.
Il germe in forma vegetativa produce una tossina, detta tetanospasmina, che è neurotossica e causa i sintomi clinici della malattia. Si tratta di una di una tossina estremamente potente, tanto che la quantità letale per un uomo è di circa 7 milionesimi di milligrammo. Il batterio è normalmente presente nell’intestino degli animali (bovini, equini, ovini) e nell’intestino umano e viene eliminato con le feci.
Le spore possono sopravvivere nell’ambiente esterno anche per anni e contaminano spesso la polvere e la terra. Possono penetrare nell’organismo umano attraverso ferite dove, in condizioni opportune (che si verificano specialmente nei tessuti necrotici), si possono trasformare nelle forme vegetative che producono la tossina.
Il batterio non invade i tessuti ma la tossina raggiunge attraverso il sangue e il sistema linfatico il sistema nervoso centrale, interferendo con il rilascio di neurotrasmettitori che regolano la muscolatura, causando contrazioni e spasmi diffusi. Sintomi e diagnosi Nella maggior parte dei casi, il periodo di incubazione varia da 3 a 21 giorni.
Generalmente, più breve è il periodo di incubazione più grave è il decorso clinico. Le contrazioni muscolari di solito iniziano dal capo, e progrediscono poi verso il tronco e gli arti. Un caratteristico sintomo iniziale è il trisma, cioè la contrattura del muscolo massetere, che dà al volto del paziente un aspetto caratteristico (riso sardonico), seguito da rigidità del collo, difficoltà di deglutizione, rigidità dei muscoli addominali.
- Altri sintomi includono febbre, sudorazione, tachicardia.
- Il paziente rimane conscio e gli spasmi muscolari, provocati da stimoli anche minimi, causano dolore.
- Non esistono test di laboratorio per confermare la diagnosi, che è essenzialmente clinica.
- Una forma particolare di tetano è quello che colpisce i neonati (tetano neonatale), osservata soprattutto in Paesi in via di sviluppo.
Colpisce bambini nati da madri non vaccinate, che non hanno quindi la protezione conferita nei primi mesi di vita dagli anticorpi materni. L’infezione viene contratta quando il cordone ombelicale viene reciso con strumenti non sterili. Di solito, il tempo di incubazione è di 7-14 giorni.
- I sintomi sono quelli del tetano generalizzato, con una elevata letalità.
- Trattamento e decorso La malattia non è contagiosa, quindi l’isolamento nel paziente non è necessario.
- La somministrazione di immunoglobuline umane antitetaniche (TIG) e l’accurata pulizia della ferita infetta, con rimozione dell’eventuale tessuto necrotico, l’uso di disinfettanti ad azione ossidante (come l’acqua ossigenata) e la somministrazione di antibiotici (penicillina) sono importanti per prevenire la fissazione alle cellule nervose della tossina eventualmente ancora presente in circolo e per impedire che ne venga prodotta di nuova.
Tuttavia, le TIG non sono in grado di limitare l’azione neurotossica della tossina che ha già raggiunto le terminazioni nervose: la terapia degli spasmi tetanici è quindi essenzialmente sintomatica, e si avvale di sedativi o anestetici generali, neuroplegici, farmaci curaro-simili.
- La malattia non conferisce immunità, perciò i pazienti che hanno avuto il tetano devono iniziare o continuare il ciclo vaccinale non appena le condizioni cliniche lo consentano.
- Prevenzione La prevenzione della malattia si basa sulla vaccinazione, prevista in Italia per tutti i nuovi nati.
- In Italia, infatti, la vaccinazione antitetanica è stata resa obbligatoria dal 1938 per i militari, dal 1963 (Legge del 5 marzo 1963, n.292) per i bambini nel secondo anno di vita e per alcune categorie professionali considerate più esposte a rischio di infezione (lavoratori agricoli, allevatori di bestiame, ecc).
Dal 1968 la somministrazione è stata anticipata al primo anno di vita e il calendario vaccinale vigente prevede la somministrazione di tre dosi al terzo, quinto e dodicesimo mese di età. Una dose di richiamo (associata con le componenti contro la difterite e la pertosse – Dtap) viene eseguita nel sesto anno e un’altra a 14 anni (tetano, difterite a ridotto contenuto di anatossina e pertosse – Tdap).
- Il vaccino è costituito dall’anatossina, cioè dalla tossina tetanica trattata in modo da perdere la sua tossicità, mantenendo però la capacità di stimolare la produzione di anticorpi protettivi.
- Dal 1998 a oggi sono stati introdotti in commercio numerosi vaccini, in cui l’anatossina tetanica è associata, oltre che ai vaccini antidifterico e antipertosse acellulare, anche all’anti Haemophilus influenzae b (Hib), all’antipolio (Ipv) e all’antiepatite B (vaccino esavalente).
La somministrazione di tre dosi di vaccinazione antitetanica conferisce una protezione molto elevata, con un’efficacia superiore al 95%. La durata della protezione nel tempo è di almeno 10 anni ed è ulteriormente garantita dall’esecuzione dei richiami.
Come si fa a capire se una ferita e infetta?
L’infezione: i sintomi per riconoscerla – Per capire se una ferita è infetta, bisogna riconoscere e verificare la presenza di alcuni sintomi come il gonfiore, l’ arrossamento, il calore localizzato (il taglio, infatti, è più caldo rispetto alle zone circostanti) e la presenza di pus,
Nei casi più gravi, l’infezione limitata alla ferita si espande a tutto il corpo, diventando sistemica causando anche la febbre, Anche nausea e diarrea possono essere indicatori della diffusione dell’infezione dalla lesione localizzata ad altri sistemi del corpo, sistema gastrointestinale in primis.
La prima cosa da fare in questi casi è mantenere pulito il taglio, disinfettarlo e coprirlo con una garza sterile e una benda adesiva, una medicazione che è da sostituire ogni giorno.
Quale antibiotico per tetano?
Farmaci – Data l’elevata pericolosità del tetano, la vaccinazione è obbligatoria nel Nostro Paese; un soggetto non vaccinato che contrae il tetano dev’essere immediatamente ricoverato nei centri di terapia intensiva, Inoltre, la tempestiva somministrazione di immunoglobuline specifiche anti-tetaniche riduce il rischio di morte.
Nel caso di lesioni profonde a rischio di tetano, è necessaria una profilassi con antibiotici (ad esempio con amoxicillina / benzilpenicillina combinata ad acido clavulanico / metronidazolo / tinidazolo ). Indicata anche la somministrazione di farmaci anticonvulsivanti e rilassanti della muscolatura scheletrica per alleggerire la sintomatologia.
In caso di ferita profonda idealmente infetta dal battere del tetano, è necessaria un’accurata pulizia della lesione prima di iniziare il trattamento farmacologico. Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia contro il tetano, ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura: Immunoglobuline antitetaniche di origine umana: sono indicate per il trattamento delle ferite potenzialmente a rischio di tetano.
- Penicillina (es. Benzil B, Penicillina G)
- Clindamicina (es. Dalacin-T, Clindamicina BIN, Zindaclin, Dalacin-C )
- Eritromicina (es. Eritrocina, Eritro L, Lauromicina)
- Metronidazolo (es. Metronid, Deflamon, Flagyl ): il farmaco antibiotico maggiormente utilizzato in terapia per la cura del tetano, sempre associato ad immunoglobuline specifiche.
Miorilassanti : particolarmente utili in caso di tetano associato a spasticità muscolare acuta
Metocarbamolo (es. Miowas, Robaxin): per gli adulti, somministrare una dose di farmaco pari a 1-2 mg direttamente nel tubo e.v., seguita da un’ulteriore dose di 1-2 mg per infusione endovenosa (max. dose iniziale: 3 g). Ripetere questo trattamento ogni 6 ore; è possibile l’inserimento di un sondino nasogastrico, Successivamente, è possibile assumere il farmaco sotto forma di soluzione salina tramite sondino nasogastrico. Per i bambini affetti da tetano, il farmaco viene inizialmente somministrato alla dose di 15 mg/kg ogni 6 ore. La posologia di mantenimento può essere assunta tramite infusione endovenosa o per iniezione in tubi.
Anticonvulsivanti per ridurre le convulsioni associate al tetano:
Diazepam ( benzodiazepine : es. Micropam, Ansiolin, Diazepam FN, Valium, Diazepam, Valpinax ) per i neonati affetti (0-4 settimane di vita), si raccomanda di somministrare 0.83 – 1.67 mg/kg ogni ora tramite infusione endovenosa continua; in alternativa, è possibile assumere il farmaco alla dose di 1.67 – 3.33 mg/kg per lenta infusione endovenosa ogni 2 ore, per un totale di 20-40 mg su chilo di farmaco. Il Diazepam non viene considerato farmaco di prima scelta per i neonati, a causa del contenuto in alcool benzilico e glicole propilenico. Quando il bambino ha un’età compresa tra 1 mese e 5 anni, la posologia consigliata viene modificata: 1-2 mg di farmaco per via intramuscolare/endovenosa lenta, ripetuta ogni 3-4 ore quando necessario; in alternativa, somministrare 15 mg/kg al dì suddivisi in dosi, ogni 2 ore. Oltre i 5 anni, la dose per la cura del tetano è pari a 5-10 mg somministrati ogni 3-4 ore al bisogno.
Farmacisedativi per calmare il paziente affetto da tetano:
Clorpromazina (es. Clorpr C, Prozin ) assumere per via intramuscolare 25-50 mg di farmaco 3-4 volte al dì, eventualmente in associazione a barbiturici, La dose totale e la frequenza di somministrazione del farmaco va stabilita dal medico in base alla risposta del paziente alla cura, iniziando con una posologia piuttosto bassa per aumentarla gradualmente. Per via endovenosa, assumere 25-50 mg di attivo diluiti almeno in 1 mg/ml, somministrato ad una velocità di 1 mg al minuto.
Farmaci antipiretici : utili per abbassare la febbre associata a tetano. Si consiglia, inoltre, di bere molti liquidi e di assumere alimenti leggeri.
Paracetamolo (o acetaminofene : es. Tachipirina, Acetamol, BUSCOPAN COMPOSITUM ) assumere il farmaco per os sotto forma di compresse, sciroppo, bustine effervescenti o supposte ; si raccomanda di assumere il paracetamolo alla posologia di 325-650 mg ogni 4-6 ore per 6-8 giorni consecutivi, per far abbassare la febbre. È possibile assumere il farmaco anche per via endovenosa: 1 grammo ogni 6 ore oppure 650 mg ogni 4 ore per adulti e adolescenti che pesano più di 50 chili: se il paziente pesa meno di 50 chili, somministrare 15mg/kg ogni 6 ore o 12,5 mg/kg ogni 4 ore.
Non somministrare aspirina ( acido acetilsalicilico ) ai bambini al di sotto dei 12 anni. Talvolta, l’intervento chirurgico si rivela utile per pulire la lesione e rimuovere la fonte del veleno. Tetano: profilassi La vaccinazione rappresenta il metodo più efficace ed intelligente per prevenire il tetano: è doveroso ricordare che, in Italia, il vaccino contro il tetano è obbligatorio.
- L’immunizzazione primaria consiste nella somministrazione di 3 dosi di vaccino combinato, da iniettare con un intervallo di un mese l’uno dall’altro (per i bambini al di sotto dei 10 anni).
- Questo schema vaccinale è utile per garantire l’immunizzazione contro la malattia sia durante l’età infantile, sia per le due vaccinazioni di richiamo: la prima da effettuare durante l’inizio della scuola primaria, la seconda alla fine del ciclo scolastico.
È consigliato somministrare una dose di richiamo in caso di ferita sospetta tetanica, anche dopo la vaccinazione primaria. Un uomo adulto che ha già assunto almeno 5 dosi di vaccino si può considerare pressoché immune al tetano per tutta la vita. In commercio sono disponibili:
- Anatetall Iniett (vaccino tetanico adsorbito)
- Imovax Tetano (vaccino tetanico adsorbito)
- Infanrix Hexa (vaccino per tetano, difterite, pertosse, epatite B, poliomielite )
Quanto vive il tetano?
Non solo ruggine, tetano si prende anche con semplici cadute – Salute & Benessere Il chiodo arrugginito è l’emblema del rischio di tetano, ma non è l’unico pericolo da cui, chi non è stato vaccinato o non ha fatto il richiamo, dovrebbe guardarsi. Per contrarlo basta anche il morso di un cane, la puntura di una spina, l’escoriazione dovuta a una caduta.
- A sfatare i miti che accompagnano la pericolosa malattia è una scheda pubblicata su ‘Dottore, ma è vero che.’, la rubrica online della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo).
- Il tetano non può essere trasmesso direttamente tra le persone e dipende dagli effetti di una potente neurotossina, prodotta dal batterio Clostridium tetani.
Ne bastano minime quantità per provocare i sintomi, che compaiono dopo una o due settimane: contrazioni muscolari e spasmi dolorosissimi, dalla testa agli arti, che compromettono anche la respirazione. Il batterio prolifera, senza provocare alcun danno, nell’intestino degli esseri umani e di animali da dove si libera nell’ambiente con le feci.
I contesti rurali, dove la contaminazione del terreno con sterco è più facile, sono quindi a maggior rischio, così come le strade, giardini e parchi di città. All’aria aperta il batterio non muore, ma assume la forma di una spora molto resistente che può sopravvivere per mesi o anni. Solo tornando in un ambiente privo di ossigeno, ad esempio attraverso una ferita provocata da un oggetto tagliente, comincia a produrre la tossina responsabile della malattia.
La ruggine, quindi, “non è responsabile, ma solo un indicatore del fatto che l’oggetto è rimasto all’aperto a lungo e può quindi aver avuto maggiori probabilità di venire contaminato”, precisano gli esperti. Ma lo stesso può valere per lamiere, fili spinati, attrezzi da lavoro, spine.
- Altra falsa credenza è che per evitare l’infezione basti disinfettare bene la ferita con acqua ossigenata.
- Soprattutto nel caso di lesioni profonde, è difficile essere sicuri di aver raggiunto ogni possibile anfratto in cui il batterio può essersi annidato”.
- Falsa è, ancora, l’idea che esista una immunità naturale, l’unica è quella conferita da vaccino.
“I neonati – ricorda la Fnomceo – possono essere protetti dagli anticorpi materni per non più di un paio di mesi, e solo se la mamma è stata vaccinata”. In Italia oggi, “il tetano colpisce prevalentemente adulti e anziani, che non sono stati vaccinati o non sanno di dover effettuare il richiamo ogni 10 anni”.
Come pulire tetano?
Tetano: 5 cose da sapere per prevenirlo – Chi è a maggiore rischio di tetano Il tetano può insorgere in seguito a ferite anche banali, perciò il rischio di contrarre la malattia è maggiore in coloro che non sono vaccinati, cioè che non hanno completato il ciclo di vaccinazione di base e/o non hanno effettuato i dovuti richiami.
Come comportarsi dopo una ferita Innanzitutto è necessario pulire e disinfettare la ferita con acqua ossigenata, Questa crea un ambiente sfavorevole al batterio e tramite la sua effervescenza espelle i batteri e lo sporco dalla lesione, In secondo luogo è opportuno verificare se la persona è coperta dal vaccino e comportarsi di conseguenza.
In linea di massima, il richiamo va sempre effettuato se sono trascorsi più di 10 anni dall’ultima dose di vaccino. Se sono trascorsi meno di 10 anni, occorre valutare il tipo di ferita : la dose di richiamo è indicata infatti soltanto per certi tipi di ferite più a rischio.
Le ferite che penetrano in profondità;le ferite che contengono corpi estranei (per esempio, schegge di legno);le ferite complicate da infezioni batteriche;i morsi di animale;le ferite con esteso danneggiamento dei tessuti del corpo (per esempio, ustioni, contusioni );tutte le ferite contaminate da polveri, terra ecc. (soprattutto se la disinfezione locale viene effettuata a distanza di più di 4 ore);le fratture esposte;i reimpianti di denti avulsi.
La sicurezza del vaccino In circa la metà dei casi la vaccinazione (singola o in associazione ad altri vaccini ) non provoca alcun tipo di reazione, Quando compaiono reazioni indesiderate, nella maggior parte dei casi si tratta di reazioni di lieve entità.
L’evento più frequente è la febbre, che può comparire in circa un terzo dei bambini vaccinati. Reazioni locali si verificano in circa il 20% dei casi, soprattutto dolore e arrossamento nel punto in cui è stata effettuata l’iniezione. Tali manifestazioni compaiono di solito entro 48 ore dalla somministrazione del vaccino e durano per non più di un paio di giorni.
Come comportarsi in caso di reazioni indesiderate in seguito al vaccino In caso di reazioni locali, applicare garze o panni freddi. Se il dolore è particolarmente intenso si possono assumere analgesici (per esempio, paracetamolo ). In presenza di febbre si consiglia di bere molti liquidi, non essere eccessivamente coperti, somministrare farmaci a base di paracetamolo (da evitare l’ acido acetilsalicilico ) e usare panni freddi, se necessario, per ridurre la febbre.
Qualora i sintomi si protraggano per più di 2 giorni, può essere opportuno consultare il medico per verificare se questi rappresentino un comune effetto collaterale alla vaccinazione o se invece siano provocati da un’altra malattia che deve essere riconosciuta e trattata. Nel caso in cui comparissero reazioni importanti o insolite, è indispensabile rivolgersi al medico.
Torna al menù
Come vedere se si hanno anticorpi tetano?
SCREEN TEST TETANO Tetanus Rapid Test – Codice Prodotto: SC-0746-40 Test immunologico rapido per l’individuazione qualitativa degli anticorpi della tossina del Tetano in sangue intero, siero o plasma per coadiuvare la diagnosi dell’infezione da tossina di Tetano.
Il test è pensato per coadiuvare la profilassi antitetanica dei pazienti a rischio. Poiché questa malattia non conferisce immunità, l’unica prevenzione è la vaccinazione. L’immunoprotezione è data dalla misurazione della concentrazione degli anticorpi antitetanici. Come parte della medicina d’urgenza, conoscere in tempo reale lo stato immunitario dei soggetti a rischio (ferite profonde) consente una migliore gestione della profilassi antitetanica appropriata.
Il Clostridium tetani è un batterio che causa il tetano negli umani. Il Clostridium tetani sono bastoncelli gram-positivi che formano spore e sono anaerobici. Se entrano nel corpo attraverso una ferita, possono moltiplicarsi e produrre una tossina che influenza i nervi e controlla l’attività muscolare.
- La tossina del Clostridium tetani si lega alle membrane delle cellule nervose periferiche e inibisce il rilascio di neurotrasmettitori.
- Gli anticorpi contro la tossina del tetano vengono prodotti negli esseri umani dall’iniezione di tossina del tetano chimicamente inattiva (tossoide tetanico).
- La vaccinazione è il modo migliore per prevenire le infezioni da C.
Tetani nei bambini e negli adulti. Inoltre, viene impiegata l’iniezione di una specifica tossina purificata IgG anti-tetano per rallentare l’azione della tossina durante l’infezione acuta. A volte è meglio conoscere il livello di anticorpi tossina antitetanici nel paziente, per valutare il suo stato immunitario, per determinare la necessità di una vaccinazione complementare che assicurerebbe l’immunità verso la tossina del tetano.
In situazioni di emergenza, per il personale clinico è importante conoscere lo stato immunitario per poter decidere la profilassi antitetanica più adatta per i pazienti ad alto rischio (ferite profonde). Il test rapido Tetano (Sangue intero/Siero/Plasma) è un test immunologico qualitativo a membrana per l’individuazione degli anticorpi alla Tossina del Tetano in sangue intero, siero o plasma.
In questo tipo di test, il tossoide tetanico purificato (un derivato non patogeno della tossina del tetano) viene immobilizzato sulla zona della linea del test. Dopo l’aggiunta del campione nel pozzetto per campioni del supporto, questo reagisce con le particelle ricoperte di tossoide tetanico nel test.
Questo composto migra cromatograficamente lungo il test e interagisce con il tossoide tetanico purificato. Se il campione contiene anticorpi tetanici, si formerà una linea colorata nella zona della linea del test indice di un risultato positivo. Se il campione non contiene anticorpi tetanici, non comparirà alcuna linea colorata in questa zona, indica di un risultato negativo.
Come controllo procedurale, compare sempre una linea nella zona di controllo del test che indica che è stato versata una quantità giusta di campione e la membrana è stata imbevuta. Solamente clienti che hanno effettuato l’accesso ed hanno acquistato questo prodotto possono lasciare una recensione.
Quanto durano i sintomi del tetano?
C’è qualcosa in particolare che innesca gli spasmi muscolari? Quanto durano? – Gli spasmi muscolari che causano la sopraccitata sintomatologia possono durare da pochi secondi ad anche qualche minuto. In genere, a innescarli sono stimoli esterni, come per esempio rumori forti e/o improvvisi (stimolo acustico), cambi di luce repentini (stimolo visivo) o urti fisici inaspettati (stimolo tattile).
Quali animali portano il tetano?
Tetano negli animali e nell’essere umano Il tetano è causato da una neurotossina prodotta dal batterio Clostridium tetani, La malattia non è contagiosa, ma tutti i mammiferi compreso l’essere umano sono ricettivi. Tutti i mammiferi possono contrarre il tetano.
Che cos’è il tetano?
Cos’è? – Il tetano è una malattia grave dovuta ad una sostanza (tossina) prodotta da un batterio (Clostridium tetani) che può entrare nel corpo attraverso una ferita anche banale. Questa tossina tetanica causa forti contrazioni muscolari che possono portare a morte quando interessano i muscoli respiratori.
Quanto tempo ci mette il tetano?
Sintomi e segni – Il periodo di incubazione può variare da 2 giorni a mesi, ma è mediamente di 14 giorni; la sua durata è condizionata dal tipo, dall’ estensione e dalla localizzazione della ferita. Solitamente, la severità della malattia è inversamente proporzionale alla lunghezza del periodo di incubazione.
- Le contrazioni muscolari di solito iniziano dal capo, e progrediscono poi verso il tronco e gli arti.
- Un caratteristico sintomo iniziale è il trisma, cioè la contrattura del muscolo massetere, che dà al volto del paziente un aspetto caratteristico (riso sardonico), seguito da rigidità del collo, difficoltà di deglutizione, rigidità dei muscoli addominali.
Altri sintomi includono febbre, sudorazione, tachicardia. Il paziente rimane conscio e gli spasmi muscolari, provocati da stimoli anche minimi, causano dolore. Una forma particolare di tetano è quello che colpisce i neonati (tetano neonatale), osservata soprattutto in Paesi in via di sviluppo.
Quanto durano i sintomi del tetano?
C’è qualcosa in particolare che innesca gli spasmi muscolari? Quanto durano? – Gli spasmi muscolari che causano la sopraccitata sintomatologia possono durare da pochi secondi ad anche qualche minuto. In genere, a innescarli sono stimoli esterni, come per esempio rumori forti e/o improvvisi (stimolo acustico), cambi di luce repentini (stimolo visivo) o urti fisici inaspettati (stimolo tattile).
Quali animali portano il tetano?
Tetano negli animali e nell’essere umano Il tetano è causato da una neurotossina prodotta dal batterio Clostridium tetani, La malattia non è contagiosa, ma tutti i mammiferi compreso l’essere umano sono ricettivi. Tutti i mammiferi possono contrarre il tetano.
Come agisce il tetano?
Descrizione – Il tetano è una malattia infettiva acuta non contagiosa causata dal batterio Clostridium tetani, un bacillo gram-positivo che cresce solo in assenza di ossigeno (cioè è anaerobio), ed è presente in natura sia in forma vegetativa, che di spore.
Il germe in forma vegetativa produce una tossina, detta tetanospasmina, che è neurotossica e causa i sintomi clinici della malattia. Il tetano provoca una paralisi che inizia da viso e collo e raggiunge gli arti passando per torace e addome. L’infezione si contrae attraverso la contaminazione di tagli o ferite con le spore del batterio.
In assenza di un adeguato trattamento la malattia può essere letale nel 30-50% dei casi. Per approfondire:
sito tematico Vaccinazioni,