Tachipnea, cioè aumento della frequenza respiratoria. Come riconoscerla? –
Innanzitutto ricordiamo che un singolo atto respiratorio si compone di due fasi : inspiratoria ed espiratoria ; quindi un respiro è rappresentato dall’estensione della gabbia toracica e dalla successiva riduzione. Misuriamo la frequenza respiratoria : con orologio alla mano, si contano gli atti respiratori effettuati in un minuto. Attenzione: fatelo quando il vostro animale è a riposo, poco prima di dormire, in un luogo tranquillo con temperatura ambientale non elevata. Eviterete così di lasciarvi confondere dall’eccitazione del vostro cane o dalle fusa del vostro gatto!Se il numero di atti respiratori in un minuto supera i 30-32, allora siamo di fronte ad una tachipnea ed è necessario contattare il veterinario.
Se amate la tecnologia vi consigliamo di scaricare un’applicazione per smartphone, CardioDog Ceva: vi aiuta proprio a misurare la frequenza respiratoria e a registrarla su un grafico da inviare direttamente al proprio veterinario. La tosse cardiaca nel cane è il principale sintomo di presenza di cardiopatia sottostante, Si riconosce perché è secca, sonora, senza produzione di espettorato
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Come calmare la tosse cardiaca al cane?
Dottor Fox Easy Vital Immunocare Integratore per Cani – Integratore alimentare per cani per sostenere e difendere il sistema immunitario. Vai al prodotto A seconda della malattia, il medico deciderà una terapia. Se la patologia è batterica saranno prescritti con ogni probabilità degli antibiotici, Il veterinario potrebbe prescrivere anche antinfiammatori, mucolitici e sedativi per la tosse,
Come capire se la tosse e cardiaca?
Tosse e asma persistente – Le persone con scompenso cardiaco potrebbero: Tossire e produrre un muco bianco o con perdite di sangue. Questo accade perché: Il cuore non riesce a pompare sangue a sufficienza per il corpo e questo causa un accumulo di liquidi nei polmoni. Questo sintomo può essere definito ” asma cardiaco “. Cosa puoi fare:
Utilizza dei cuscini per sostenere la schiena e aiutarti a stare seduto in posizione diritta
Quando parlarne con il tuo medico:
Se la tosse o il sibilo respiratorio peggiorano
Come capire se il mio cane ha problemi di cuore?
Anche i cani hanno problemi di cuore | AniCura Clinica Veterinaria Orobica Conoscere e riconoscere precocemente e malattie cardiache nei nostri amici a 4 zampe è indispensabile per la durata e qualità della loro vita. Prima di tutto le malattie cardiache possono essere congenite se presenti sin dalla nascita o acquisite se si presenteranno, invece, nel corso della vita.Entrambe possono av ere una componente ereditaria, cioè originarsi da una mutazione genetica che si tramanda dai genitori alla prole e che determina in tutto o in parte l’ evoluzione della malattia.Per questo motivo l’ allevatore, aiutato dal veterinario, deve conosce i rischi specifici di razza e non deve commettere l’errore di perpetuare il difetto genetico tramite accoppiamenti sbagliati.Una delle malattie più frequenti nei cani (75% di tutte le cardiopatie) è la malattia degenerativa cronica della valvola mitralica che colpisce più frequentemente cani di piccola e media taglia di tutte le razze inclusi i meticci e in età superiore ai 10 anni e per questo è definita acquisita. evidente “endocardiosi” mitralica in un cane deceduto per malattia valvolare cronica, si notano i lembi e le corde tendine danneggiati e ad aspetto nodulare Questo porta ad una insufficienza nella chiusura della valvola ed all’ insorgenza del rigurgito mitralico ben riconoscibile dal veterinario, prima dei sintomi, come “soffio cardiaco” all’ ascolatazione del torace. Tutto questo porta progressivamente ad un sovraccarico volumetrico con dilatazione delle camere cardiache di sx (atrio e ventricolo sinistri) ed edema polmonare.
- Il proprietario riconosce questa situazione rilevando un aumento degli atti respiratori a riposo e, non sempre, una tosse stizzosa subito dopo sforzo o eccitazione del suo amico a quattro zampe.
- A questo punto il veterinario tramite una ecocardiografia ed una radiografia toracica classificherà lo stadio della malattia ed inizierà la terapia adeguata.
Il soffio cardiaco può precedere di diversi anni la sintomatologia ed avere un percorso benigno lento e progressivo, mentre in alcuni casi, se trascurati i primi sintomi, la malattia può avere un decorso rapido portando il cane ad uno stato insufficenza cardiaca cronica, caratterizzati da edema e versamento addominale e determinando una prognosi decisamente infausta.
In questa fase i soggetti non tollerano esercizio fisico, manifestano immediatamente difficoltà respiratoria, tosse e possono inoltre andare incontro ad episodi di svenimento (sincopi).Nel Cavalier King Charles Spaniel e nel bassotto tedesco questa malattia può aver un percorso più grave e precoce perché ha una componente ereditaria maggiore rispetto alle altre razze in cui c’è predisposizione.
E’ importante valutare i soggetti in età giovanile prima dell’ accoppiamento aderendo ad un programma di screening di razza, in generale si sconsiglia di accoppiare soggetti che non abbiamo almeno 2,5 anni di vita e che abbaino genitori che presentano soffio cardiaco prima dei 5 anni di età.
La visita clinica e l’esame ecocardiografico delle razze più a rischio e predisposte geneticamente deve essere eseguito da veterinari cardiologi appartenenti ad organizzazioni veterinarie accreditate da ENCI come l’osservatorio Veterinario Cardiopatie (www.osservatorioveterinarioitalianocardiopatie.com) oppure FSA (www.FSA.it),
Un’ altra patologia cardiaca acquisita frequente nel cane è la Miocardiopatia Dilatativa (DCM) che colpisce più frequentemente cani di grossa taglia come Alano, Dobermann, Terranova, Irish Wolfhund, Cocker Spaniel. La sua prevalenza in queste razze può variare dal 6 al 58% ca.
nella razza Dobermann in cui è diventata una vera e propria emergenza. Nelle razze in cui la sua prevalenza è elevata è chiara l’ importanza della componente ereditaria ( base genetica). E’ importante che il veterinario escluda eventuali cause secondarie di insufficienza e dilatazione cardiaca come carenze nutrizionali, agenti infettivi, malattie metaboliche e malattie endocrine come l’ ipotiroidismo.
Questa malattia è caratterizzata da una diminuzione della contrattilità delle fibre muscolari cardiache seguita da una grave dilatazione delle camere cardiache. Nello stadio avanzato, più frequente nei cani di mezza età, i ventricoli diventano rigidi con conseguente insufficienza cardiaca congestizia. Ecocardiografia che mostra evidente rigurgito mitralico in atrio sinistro ( mosaico di colori) I sintomi tipici sono debolezza, intolleranza allo sforzo, fame d’ aria, tosse, addome disteso (accumulo liquido), svenimenti e morte improvvisa. Spesso è presente Fibrillazione Atriale, una grave tachiaritmia (ritmo atriale completamente disorganizzato e rapido) che complica il quadro clinico.
Questa malattia è caratterizzata da una fase occulta asintomatica di durata non prevedibile. Lo stadio occulto nei Dobermann può essere individuato tramite il rilevamento di aritmie grazie all’ esame Holter 24 ore (il rilevamento di più di 50 complessi ventricolari prematuri nella 24 ore è predittivo di miocardiopatia dilatativa).
Per questo motivo anche in questa malattia cardiaca è importante effettuare lo screening per la vautazione di routine o pre-accoppiamento, normalmente a partire dai 2 -3 anni di età. Iniziare precocemente la terapia, dopo un’ attenta valutazione clinica ed ecocardiografica, è importante per cercare di ottimizzare la portata cardiaca e controllare le aritmie e per migliorare la qualità di vita dei cani ammalati, cercare di prolungare la loro sopravvivenza che invece sarebbe di solo 3-6 mesi in storia naturale. montaggio elettrodi per eseguire esame Holter 24 ore L’AIAD (Associazione Italiana Amatori Dobberman), in collaborazione dell’ Ospedale Veterinario di Perugia e dell’Osservatorio Veterinario italiano cardiopatie, ha presentato il progetto “Cuore di Dobberman” all’ ENCI. Un grande Alano nero gioca dopo essere stato stabilizzato con una buona terapia; si noti comunque il grave dimagrimento dato dalla malattia cardiaca. : Anche i cani hanno problemi di cuore | AniCura Clinica Veterinaria Orobica
Cosa peggiora lo scompenso cardiaco?
Cos’è lo scompenso cardiaco? – Si parla di scompenso (meglio, di insufficienza cardiaca ) quando il cuore non riesce a fornire sangue in misura adeguata alle richieste dei nostri organi e apparati. La disfunzione cardiaca può avere cause diverse (ipertensione, infarto, predisposizione ereditaria, malattie infiammatorie, tossicità da farmaci, alcool o droghe) e peggiora nel tempo.
Cosa deve mangiare un cane con problemi al cuore?
Taurina, Olio di Pesce e Vitamine – La taurina esercita molteplici funzioni positive sul cuore, aiutandolo a migliorare la sintomatologia di un’insufficienza cardiaca, Alcune razze (Cocker Spaniel, Labrador e Golden Retriever, Setter inglese e San Bernardo) richiedono una dose maggiore di questo nutriente.
- Gli acidi grassi essenziali omega-3 e omega-6 rendono l’alimento più appetibile e più energetico, aiutando il nostro amico a quattro zampe a recuperare lo stato di forma.
- Diversi studi dimostrano che queste sostanze regolarizzano il ritmo del cuore.
- La fonte più importante di questi acidi grassi è l’olio di pesce, che ne contiene elevate quantità e nelle giuste proporzioni,
Meglio evitare l’olio di merluzzo perche è troppo ricco di vitamine A e D. Le vitamine del gruppo B sono quelle che più spesso mancano all’organismo malato di cuore perché vengono perse con le urine e la loro eliminazione aumenta se si usano farmaci diuretici,
Come fanno i cani quando hanno la tosse?
Cos’è la Tosse nel Cane? La tosse consiste nell’ espulsione violenta di aria dal polmone attraverso la bocca. È un meccanismo di difesa che si instaura generalmente come riflesso, stimolato dall’irritazione meccanica o chimica di faringe, laringe tracheobronchiti. La tosse è un sintomo, non una malattia.
Quando lo scompenso cardiaco diventa grave?
Scompenso cardiaco: i livelli di gravità – In base ai sintomi che l’attività fisica genera e, quindi, al grado di limitazione della stessa, la New York Heart Association ha definito quattro classi di gravità crescente (da I a IV) dell’insufficienza cardiaca:
- Paziente asintomatico: l’attività fisica abituale non provoca affaticamento o dispnea.
- Scompenso cardiaco lieve : dopo un’attività fisica moderata (es: la salita di un paio di rampe di scale o soltanto di qualche gradino con un peso) si accusano dispnea e affaticamento.
- Scompenso cardiaco da moderato a grave : dispnea e affaticamento compaiono anche dopo un’attività fisica minima, come meno di 100 m in piano a passo normale o salire una rampa di scale.
- Scompenso cardiaco grave : astenia, dispnea e affaticamento si presentano anche a riposo, da seduti o da sdraiati.
Quanta acqua bere con lo scompenso cardiaco?
Ridurre i liquidi: quanta acqua si può bere con lo scompenso cardiaco – Il corpo di una persona affetta da scompenso cardiaco spesso trattiene più liquidi di quanto sia in grado di gestire, Questo fenomeno è detto “ritenzione idrica”. Il tuo medico potrebbe consigliarti di bere meno per contribuire a ridurre l’accumulo di liquidi.
Cosa non fare con scompenso cardiaco?
Tutte le buone abitudini relative all’alimentazione e allo stile di vita consigliate per proteggere la salute cardiovascolare diventano in caso di scompenso cardiaco, degli obblighi ai quali è più che mai opportuno adeguarsi. Medico e dietologo possono sicuramente essere di grande aiuto per costruire una dieta ‘personalizzata’, capace di contribuire nel modo più efficace possibile a tenere sotto controllo i sintomi dello scompenso cardiaco,
- Esistono in ogni caso alcuni principi generali ai quali conviene attenersi.
- Non esagerare con i liquidi La ritenzione di liquidi è un rischio da evitare per chi soffre di scompenso cardiaco, perché comporta un carico di lavoro maggiore per il cuore.
- E il liquido in eccesso può finire nei polmoni, rendendo più difficile la respirazione.
In media, la quantità di liquidi che si può assumere giornalmente va da 1,5 a 2 litri. Si parla di acqua, naturalmente, ma anche di succhi di frutta, cubetti di ghiaccio, caffè, latte, brodo, tè o bevande gassate senza dimenticare gli alimenti a elevato contenuto d’acqua, come gelati, yogurt e frutta.
- In determinate situazioni, il medico curante può prescrivere diuretici per aiutare il paziente a sbarazzarsi dei liquidi in eccesso.
- Ridurre il consumo di sale Un eccessivo consumo di sodio favorisce la ritenzione di liquidi, affaticando così il muscolo cardiaco.
- Per questa ragione, a pazienti con scompenso cardiaco si raccomanda un consumo di sodio non superiore ai 2 grammi giornalieri : più o meno 5 grammi di sale da cucina, l’equivalente di un cucchiaino da caffè.
È un risultato che si può ottenere attraverso diversi accorgimenti, come: • scegliere alimenti o versioni di alimenti a basso contenuto di sodio • dare la preferenza a frutta e verdure fresche piuttosto che a cibi lavorati • non aggiungere sale quando si cucina e, al momento dell’acquisto • dare sempre un’occhiata alle etichette degli alimenti acquistati per verificare il contenuto di sodio.
- Poco alcol L’alcol, ma solo in quantità limitate, può aiutare a prevenire le malattie coronariche.
- L’eccesso, invece, soprattutto in presenza di scompenso cardiaco, può provocare la dilatazione del cuore e il suo indebolimento.
- In generale si consigliano non più di 1-2 bicchieri di bevande alcoliche al giorno ma, se i sintomi sono gravi, è opportuno rinunciare del tutto all’alcol.
Non bisogna dimenticare, inoltre, che le bevande alcoliche entrano a far parte della quantità complessiva di liquidi che si assume e che va tenuta sotto controllo. L’importanza del potassio Il potassio è un minerale importante per il corretto funzionamento dell’organismo.
- Quando si assumono diuretici, però, si rischia di perderne un po’ e può essere quindi consigliabile integrare la dieta con alimenti ricchi di potassio : per esempio banane, albicocche, prugne, soia, melone, legumi, patate e pesci come trota o merluzzo.
- Meno grassi I grassi saturi possono aumentare il tasso di colesterolo nel sangue, uno dei più seri fattori di rischio cardiovascolare.
Il colesterolo infatti tende ad accumularsi nelle arterie cardiache, provocandone la progressiva ostruzione e limitando così l’afflusso di sangue al muscolo cardiaco. Tale condizione, nota come aterosclerosi, può provocare dolore toracico o, in caso di ostruzione totale, arresto cardiaco.
- L’aterosclerosi e le patologie coronariche contribuiscono in misura significativa all’aumento della pressione e, nel corso del tempo, all’insorgenza dello scompenso cardiaco.
- Questi grassi si trovano soprattutto negli alimenti di origine animale, come carni (soprattutto quelle rosse), uova o latticini interi.
Il loro consumo deve essere attentamente sorvegliato. Fortunatamente, esistono diverse fonti alternative di proteine, indispensabili per l’organismo, come pesce, legumi, cereali e molti tipi di verdura e frutta.
Cosa fare in caso di tosse cardiaca?
A volte al posto del fiato corto può esserci una tosse secca e stizzosa senza catarro. Quando la difficoltà a respirare aumenta sempre più, le labbra e le unghie tendono a diventare bluastre, le estremità fredde e ti senti soffocare. In questi casi chiama subito il 112.
Come fare per smettere di tossire?
Per calmare la tosse secca è necessario ricorrere ai cosiddetti farmaci antitussivi o sedativi della tosse, ossia a farmaci che siano in grado di ostacolare il riflesso tussigeno.
Come si fa a far passare la tosse?
Come calmare la tosse secca con i rimedi casalinghi – Tra i rimedi naturali il miele è l’ideale per calmare la tosse, perché aiuta a lenire l’infiammazione e dona sollievo alla gola, specie se consumato in bevande calde. Anche il tiglio, l’eucalipto, il propoli, lo zenzero, e la malva sono altri ingredienti naturali che possono alleviare i sintomi della tosse.