2. Profilassi con farmaci iniettabili – la Filariosi Cardiopolmonare può essere prevenuta tramite un farmaco iniettabile che fornisce la protezione per un anno. La casa farmaceutica di questi farmaci suggerisce di praticare questa iniezione attorno al mese di giugno, una volta all’anno.
Contents
In che mese si fa la filaria al cane?
Terapia Preventiva della Filaria nel Cane – Per evitare che il cane si ammali di filaria, un metodo sicuro ed efficace è trattare costantemente l’animale con delle sostanze che non permettano lo sviluppo del parassita adulto, Questa terapia microfilaricida non è una vaccinazione, bensì un trattamento sull’ospite infestato (il cane) contro le forme larvali L3 e L4 della filaria, per evitare che queste diventino adulte e provochino la malattia.
La trasmissione del parassita è possibile nei mesi dell’anno caratterizzati dalla presenza delle zanzare. Se fino a qualche anno fa questi insetti comparivano ad Aprile circa e scomparivano a Novembre, oggi, per effetto dell’innalzamento medio delle temperature, le cose sono leggermente cambiate, specie in alcune aree geografiche: già ai primi di Marzo si possono vedere le prime zanzare, mentre le ultime sono presenti ancora a Dicembre,
Di conseguenza, se un tempo il trattamento di prevenzione della filaria nel cane andava da Aprile a Novembre, oggi è più sensato prolungarlo, comprendendo anche i mesi di Marzo e Dicembre (addirittura alcuni veterinari consigliano una terapia preventiva annuale).
Cosa succede se non si fa la filaria al cane?
Progressione della malattia se non trattata – Embolia polmonare, insufficienza cardiaca, accumulo di liquidi a livello addominale e segni neurologici. La filariosi cardiopolmonare può essere letale per l’animale.
Quanto costa un vaccino per la filaria?
Quanto costa vaccinare il cane contro la filariosi? – Solitamente, i costi della vaccinazione sono correlati al peso del cane, ma comunque non risultano mai troppo onerosi: si va in media dai 50,00 Euro, per cani di piccola taglia, fino agli 80-100,00 Euro massimali, per cani di grande taglia. La vaccinazione è sicura, di semplice somministrazione e molto efficace: l’esiguo costo protegge il cane per tutta la stagione calda, e assume un valore economico ancora più grande se si pensa a quanti soldi può far risparmiare rispetto al trattamento di una filariosi conclamata.
Quante vaccinazioni devono fare i cani?
Quando Fare i Vaccini nel Cane: il Calendario – Generalmente, per i cuccioli di cane nati da madri vaccinate il calendario vaccinale prevede:
Una prima vaccinazione a 6-8 settimane d’età contro Cimurro e Parvovirus (gastroenterite emorragica); Dopo 21 giorni (11-12esima settimana di vita), una seconda vaccinazione contro Cimurro, Parvovirus e Adenovirus ; Dopo altre 3 settimane (13-14esima settimana di vita del cane), un ulteriore richiamo contro Cimurro, Parvovirus e Adenovirus ; I richiami annuali alle vaccinazioni precedenti.
In cuccioli di età superiore alle 12 settimane ed in cani adulti di cui non si conosce la storia vaccinale, si eseguono due vaccinazioni contro Cimurro, Parvovirus e Adenovirus a distanza di 21 giorni, con, infine, un richiamo all’anno.
Come si capisce se il cane ha la filaria?
Test filaria: quando farlo? – Considerando che la malattia è assolutamente asintomatica nella sua fase iniziale è sempre utile ricordare che è bene fare dei test annuali per vedere se il parassita è presente in circolo. Questo test è essenziale da fare, in caso non si sia mai fatta alcuna profilassi se, cioè non si è mai effettuata alcuna terapia preventiva.
Quanto costa fare il test per la filaria?
PRESTAZIONE | COSTO TOTALE (incluso di IVA 22% ed Enpav 2%) |
---|---|
Test Fiv-FeLV (gatto) | 48 € |
Test Filaria (cane) | 45 € |
Test Leishmania (cane) | 45 € |
Test Giardia (cane e gatto) | 45 € |
Dove si prende la filaria?
Cos’è la filariosi? – Clinica Veterinaria San Francesco Autore: Carmine Marano, Medico Veterinario in Roma Specializzato in malattie infettive, profilassi e polizia veterinaria È una malattia sostenuta da un verme chiamato filaria per la sua forma sottile e allungata. Il parassita viene trasmesso dalle zanzare ed è molto diffuso nelle centro-nord Italia dove questa malattia è endemica. Negli ultimi tempi è segnalata anche al sud e nelle isole coprendo quindi la quasi totalità della nazione.
- Le filarie sono dei nematodi (vermi cilindrici) non bursati e in italia quelle presenti sono Dirofilaria repens, immitis, e Dipetalonema,
- Le infestazioni da Dirofilaria sono tipiche del cane, che è il principale reservoir, ma sono presenti anche in altri canidi e felidi ed è trasmissibile accidentalmente anche all’uomo, costituendo una zoonosi, più specificatamente un’antropozoonosi a trasmissione indiretta, mediante vettore.
Esistono due tipi di filariosi:
- la filariosi cardio-polmonare ( dirofilaria immitis e dipetalonema ), presente ormai a livello endemico nel cane e nel gatto, ma meno comune nell’uomo, in quanto l’ambiente umano non è adatto allo sviluppo delle larve fino allo stato adulto e l’ospite intermedio, ossia la zanzara, tende comunque a preferire, per il proprio pasto, il sangue di altri animali anziché dell’uomo;
- la filariosi sottocutanea ( dirofilaria repens ), meno conosciuta e con meno problematiche nel cane e nel gatto ma più comune, rispetto alla cardiopolmonare, nell’uomo, determinando lesioni nodulari di 1-2 centimetri di diametro nel punto di inoculazione.
- La filaria adulta (” macrofilaria “) vive nella parte destra del cuore e nell’arteria polmonare degli animali colpiti e si riproduce dando vita a delle larve microscopiche, dette ” microfilarie “, che restano in circolo nel sangue anche due anni.
- Dirofilaria prende il nome da latino dirus (cattivo) e filum (filo).
- La Dirofilaria immitis si localizza prevalentemente nelle arterie polmonari e ventricolo destro del cuore del cane, rendendosi responsabile della filariosi cardiopolmonare, mentre repens (dal latino “improvviso”) per lo più nei tessuti sottocutanei e fasce muscolari, dando la filariosi sottocutanea.
Gli artropodi che possono trasmettere la dirofiliaria sono più di 70 specie di zanzare della famiglia dei Culicidi, principalmente i generi culex, anopheles e aedes albopictus (zanzare tigre), che non è coinvolta solo nella trasmissione nel cane ma anche nell’uomo.
- Quest’ultima specie di zanzara è facilmente identificabile perchè si presenta con delle linee bianche sul corpo nero.
- Il genere più grande di zanzara è Culex e inizialmente si pensava potesse essere l’unica a trasmettere Dirofilaria, soprattutto la specie Culex pipiens,
- I parassiti adulti, detti “macrofilarie”, mostrano uno spiccato dimorfismo sessuale, infatti il maschio presenta la coda spiraliforme, mentre nella femmina è arrotondata e l’apertura vulvare si trova subito dietro l’esofago.
La Dirofilaria immitis ha delle fini striature in senso trasversale sul corpo e ha l’estremità encefalica arrotondata in entrambi i sessi. È piuttosto lunga: il maschio misura 12-20 cm, mentre la femmina 25-31 cm. La Dirofilaria repens presenta delle striature sulla cuticola sia in senso longitudinale che trasversale, con estremità encefalica arrotondata a ombrello e una lunghezza nel maschio di 5-7 cm, nella femmina di 6-17 cm.
Gli adulti di D. Immitis si localizzano, quindi, nelle arterie polmonari e nel ventricolo destro del cuore, ma sono state descritte anche localizzazioni erratiche. Si trovano da un numero di 3 fino a 50, raramente anche 100. Gli adulti e le larve di D. Repens, invece, si localizzano nel tessuto sottocutaneo e nelle fasce muscolari in numero esiguo di 2-10.
Sono liberi di muoversi nel sottocute per poter raggiungere i siti d’elezione che sono: dorso, fianchi, arti o spazi intermuscolari. Come si trasmette? Quando una zanzara punge un cane infetto, insieme al sangue aspira anche alcune microfilarie, che in seguito può iniettare in un altro animale, tra cui anche un gatto, trasmettendogli la malattia.
- Entrando nello specifico: le larve dallo stadio L1 fino a L3 si sviluppano nel vettore, dallo stadio L4 fino alla forma adulta, nell’ospite definitivo.
- Il ciclo biologico delle due specie ( immitis e repens ) è sovrapponibile: gli adulti localizzati nella parte destra del cuore, dopo la fecondazione, rilasciano nel torrente circolatorio le larve L1, le “microfilarie”, che possono rimanere in circolo fino a 2 anni.
Per potersi sviluppare, le microfilarie L1 necessitano di un ospite intermedio, un artropode (la zanzara), che funge da vettore biologico. Quest’ultima si infesta quando punge (ossia compie un pasto di sangue) un animale con microfilarie allo stadio L1 in circolo; nella zanzara le larve L1 evolvono in L2 e poi in L3, che è la forma larvale infestante, la quale si porta al labium (la parte piu craniale) dell’insetto pronta, tramite il nuovo pasto della zanzara (la puntura), a infestare l’ospite definitivo, il cane e il gatto.
- Il numero di larve che sopravvive con l’inoculazione è del 50-100% nel cane, mentre del 25% nel gatto.
- La prepatenza (il tempo che intercorre dall’infestazione e lo sviluppo degli adulti che producono microfilarie) è lungo da 6 a 9 mesi per repens,
- Quali sono i sintomi della filaria?
- Nel cane i sintomi della filariosi sono riferibili all’ insufficienza cardiaca ; nel gatto, invece, riguardano principalmente i polmoni e si manifestano con difficoltà respiratoria e tosse (tanto che talvolta vengono scambiati per attacchi d’asma). Non mancano:
- scarso appetito;
- stanchezza cronica;
- ascite ed edema degli arti;
- dispnea;
- abbattimento;
- facile affaticabilità;
- embolia polmonare;
- sindrome della vena cava;
- un altro sintomo possibile, di cui ancora non si è capito il meccanismo, è il vomito cronico intermittente.
Inoltre, le microfilarie circolanti possono dare danni renali da glomerulonefrite da immunocomplessi. Spesso è fatale nel cane, ma ancora di più nel gatto, dove anche un solo parassita può causare grave sintomatologia e morte improvvisa.
repens è meno patogeno, data la sua localizzazione, e spesso non viene diagnosticata. I soggetti infestati possono presentare lesioni eczematose, ulcerazioni e noduli sottocutanei, che contengono adulti e microfilarie.
Come si diagnostica? Per la diagnosi ci si avvale principalmente di un test specifico condotto sul sangue, Gli esami radiografici ed ecografici aiutano a stabilire la gravità della condizione. La diagnosi può essere diretta, mediante la ricerca delle microfilarie, o indiretta, mediante la ricerca di anticorpi. – Diagnosi diretta:
- esame a fresco di una goccia di sangue;
- concentrazione delle microfilarie in microtubuli da ematocrito;
- metodo di knott (concentrazione delle microfilarie mediante centrifugazione);
- difil test (concentrazione delle microfilarie mediante filtrazione su filtri millipore);
- metodo della fosfatasi acida (mediante concentrazione e colorazione istochimica delle filarie).
- Per la diagnosi differenziale di specie si utlizzano le caratteristiche morfometriche (lunghezza, larghezza, caratteristiche delle estremità craniali e caudali); nei casi dubbi si può utilizzare la PCR o colorazioni istochimiche per evidenziare la fosfatasi acida.
- – Diagnosi indiretta:
- esistono test sierologici che mediante ELISA, western blot e immunofluorescenza indiretta rilevano gli anticorpi e indicano se c’è stato contatto tra animale e filaria, ma non che il paziente sia necessariamente malato.
- Nei casi di infestazioni occulte, in assenza di microfilarie, può essere utile l’uso di tecniche sierologiche assieme a diagnostica per immagini radiografiche ed ecocardiografiche per evidenziare gli adulti a livello cardiopolmonare.
- È possibile la terapia per la filaria?
In medicina veterinaria abbiamo due approcci terapeutici e vengono effettuati soprattutto per D. Immitis : terapia “macrofilaricida” e terapia “microfilaricida”,
- La macrofilaricida prevede l’uso di due molecole: melarsomina e tiacetarsamide, ma presenta scarsa efficacia e alta tossicità, per cui ha scarso impiego in quanto il rischio è alto e, data la localizzazione a livello cardiaco, il tromboembolismo secondario alla terapia può risultare anche fatale.
- La microfilaricida prevede l’uso di lattoni macrociclici (ivermectina, moxidectina, selamectina e milbemicina) utilizzata sia per la filariosi cardiopolmonare che sottocutanea.
Come si fa la profilassi? Previa un test diagnostico risultato negativo, la profilassi si effettua somministrando al cane, una volta al mese, un farmaco che uccide le microfilarie introdotte negli ultimi trenta giorni, prima cioè che si stabiliscano nel cuore.
Alcuni prodotti ad uso topico (da mettere sul pelo) riducono il numero di punture da zanzare, riducendo ulteriormente il rischio di infestazione. Nelle zone in cui la filaria è diffusa è consigliabile sottoporre anche i gatti alla prevenzione, proprio perché in questa specie la malattia è molto più grave e difficile da curare.
: Cos’è la filariosi? – Clinica Veterinaria San Francesco
Dove è diffusa la filaria?
La Filariosi è diffusa solo al Nord? – Clinica Veterinaria Città di Saronno Se per tutto l’anno è importante per cani e gatti eseguire la profilassi per prevenire parassiti esterni (pulci e zecche), in estate è importante non dimenticare la prevenzione da alcuni parassiti interni molto pericolosi.
La filariosi è una malattia una malattia veicolata dalle zanzare diffusa soprattutto al Nord, in particolare in tutta la Pianura Padana, nelle zone attorno al Po e nelle zone lacustri, Purtroppo però sono in costante aumento i casi di malattia anche in altre aree geografiche: in tutta la Toscana, nelle zone pianeggianti e costiere della Sardegna e in alcune aree della Sicilia e della Campania.
Come prevenirla? è opportuno proteggere il tuo cane con una profilassi per via iniettabile una volta l’anno oppure per via orale tutti i mesi. Da aprile a novembre la soglia di attenzione deve essere elevata, ma è consigliabile proteggersi sempre poiché le zanzare ormai sono presenti tutto l’anno. : La Filariosi è diffusa solo al Nord? – Clinica Veterinaria Città di Saronno
Come si previene la filaria?
Che cos’è e come si previene la filariosi – Focus.it # Che cos’è la filariosi? La filariosi è una malattia parassitaria che si trasmette da un cane ammalato a un cane sano attraverso la puntura di zanzara. Può essere di due tipi: – Filariosi cutanea: provocata dal parassita Dirofilaria repens, ha conseguenze solo sulla pelle e può essere contratta anche dall’uomo.
- Filariosi caldiopolmonare : causata dal parassita Dirofilaria immitis, non è pericolosa per l’uomo ma può essere letale per il cane e per altri animali domestici.
- I sintomi sono dimagrimento rapido e ingiustificato del nostro amico peloso, stanchezza, tosse.
- Quando si manifestano occorre consultare subito un veterinario perchè potrebbero essersi già verificate lesioni al cuore o ai polmoni.
# Come si trasmette la filariosi cardiopolmonare? Quando una zanzara punge un cane infestato dalla filariosi, insieme al suo sangue succhia anche alcune microfilarie che, alla puntura successiva, saranno inoculate nei tessuti di un altro cane o di un altro animale.
# Quali sono le zone più a rischio? Il periodo di maggior pericolo è quello in cui sono attive le zanzare, da febbraio a novembre con un picco nei mesi estivi.
La filariosi cutanea è genericamente diffusa in tutta Italia mentre quella cardiopolmonare, una volta circoscritta all’Italia centro-settentrionale, si sta rapidamente diffondendo in tutto il paese. Nuovi focolai di questa malattia nascono in aree non endemiche a causa del surriscaldamento globale e di una maggiore predisposizione a viaggiare delle famiglie con il proprio cane.
- Come si previene la filariosi? La filariosi può essere prevenuta efficacemente somministrando al cane diversi tipi di prodotto: – tavolette o pastiglie : vanno date all’animale una volta al mese per tutto il periodo di presenza delle zanzare.
- Fialette : da applicare come l’antipulci sulla schiena dell’animale una volta al mese.
– iniezione : da far fare al veterinario una volta l’anno, mette al riparo da eventuali dimenticanze nella prevenzione. Rimedi fai-da-te come non far uscire il cane di notte e al crepuscolo o trattarli con dei normali repellenti per zanzare sono del tutto insicuri e sconsigliabili.
Colpisce solo i cani? No, la filariosi può colpire anche gatti e furetti. In questi animali il parassita cresce meno e vive per periodi più limitati, ma può essere ugualmente letale perchè infesta cuori e vasi sangugni molto più piccoli di quelli del cane. È quindi consigliabile, anche per questi animali, effettuare un trattamento di prevenzione simile a quello previsto per i cani.
# È una malattia curabile? La terapia per la cura degli animali infetti è lunga e complicata ed espone i nostri amici a notevoli rischi cardiopolmonari che vanno dall’embolia a pericolose infezioni. Una volta uccisi i vermi con farmaci specifici a base di sostanze tossiche, occorre far stare l’animale a riposo assoluto per diverse settimane per permettergli di liberarsi dei vermi morti, che possono comunque ostruire arterie e altri vasi sanguigni.17 maggio 2011 : Che cos’è e come si previene la filariosi – Focus.it
Come si chiamano le pastiglie per la filaria?
La filariosi è una malattia trasmessa dalle zanzare, in particolare dalla zanzara tig r e, A seconda del parassita veicolato, la filariosi può presentare una forma cardiopolmonare ( causato da Dirofilaria immitis ) oppure cutanea (causato da Dirofilaria repens ).
Per salvaguardare la salute del nostro cane è necessario eseguire i controlli presso il veterinario di fiducia e attuare una prevenzione. Fortunatamente ci sono prodotti specifici per la prevenzione : esiste un prodotto iniettabile che consente con una sola iniezione di prevenire l’infestazione da filaria nei mesi successivi (circa 6 mesi) e copre in parte anche il mese precedente, colpendo le larve iniettate dalle zanzare prima che si sviluppino; pastiglie una volta al mese; questi farmaci in genere sono retroattivi cioè uccidono le larve che possono essere entrate nell’organismo nel mese precedente (oltre i 30gg di età le larve non sono più sensibili al farmaco e pertanto possono resistere e continuare a crescere).
Normalmente sono prodotti facili da dare e dal costo leggermente più contenuto rispetto all’iniezione, bisogna solo ricordarsi tassativamente la scadenza. Tra i prodotti più comuni in commercio troviamo:
Interceptor ®Flavor e Milbemax®Cani ( Milbemicina ossima ): si somministrano per via orale 1 volta al mese a partire dalla comparsa delle prime zanzare fino ad un mese dopo la loro scomparsa, ovvero date le nostre temperature e l’attuale diffusione degli insetti dall’inizio della primavera all’ autunno, Interceptor ®Flavor è in compresse ed una confezione da 8 (giusta per tutto il periodo necessario) ha un costo di circa 30 euro. Leggermente più caro Milbemax®Cani.In formulazione spot on (ovvero gocce da applicare localmente sulla cute dell’animale, alla base del collo) Stronghold ( Selamectina ) e Advocate® ( Moxidectina ): da usare anch’essi mensilmente. La Moxidectina si può trovare anche sotto forma di compresse orali nel Guardian®,Questo farmaco è anche in soluzione iniettabile Guardian®SR, E’ la soluzione più recente e pratica visto che consta di un’unica iniezione (fatta dal veterinario) valevole per tutto l’anno.In ulteriore alternativa, con applicazione a cadenza mensile anche le tavolette masticabili di Ivermectina ( Cardotek 30® e Cardotek 30®Plus ).
Antiparassitari naturali per cane e per gatto :
Flyblock gatto 150 ml : FlyBlock è uno spray antiparassitario per gatti. Un preparato vegetale con oli essenziali, Malaleuca e Pompelmo. Contiene geraniolo, eugenolo e linalolo, naturalmente attivi contro vari parassiti, Consigliato per una naturale protezione da insetti e parassiti, quali pulci, zecche, zanzare, pappataci e acari,
FlyBlock antiparassitario naturale per cani, 150 e 400ml : FlyBlock è un preparato vegetale con oli essenziali, Malaleuca e Pompelmo. Contiene geraniolo, eugenolo e linalolo, naturalmente attivi contro vari parassiti, Consigliato per una naturale protezione da insetti e parassiti, quali pulci, zecche, zanzare, pappataci e acari.
Ci sono diversi forum in cui si discute cosa sia meglio utilizzare come prevenzione, il nostro consiglio è quello di avere fiducia nel vostro veterinario e farvi consigliare.nessuno meglio di lui conosce cosa è meglio per la salute del vostro cane. a cura di Federica Ragni
Quanto costano le pastiglie per la filaria del cane?
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Come si chiama il vaccino per la filaria?
I farmaci contro le larve della filaria – La terapia non può essere somministrata nei cuccioli, Occorre che gli amici pelosetti abbiano compiuto almeno le 6-8 settimane di vita, ma nessun problema nel procedere dopo: i farmaci in questione hanno un’efficacia retroattiva anche fino a 30-50 giorni, è comunque necessaria una visita iniziale del veterinario che escluda la presenza della filaria adulta nel cane,
- Interceptor ®Flavor e Milbemax®Cani ( Milbemicina ossima ): si somministrano per via orale 1 volta al mese a partire dalla comparsa delle prime zanzare fino ad un mese dopo la loro scomparsa, ovvero date le nostre temperature e l’attuale diffusione degli insetti dall’inizio della primavera all’ autunno, Interceptor ®Flavor è in compresse ed una confezione da 8 (giusta per tutto il periodo necessario) ha un costo di circa 30 euro. Leggermente più caro Milbemax®Cani.
- In formulazione spot on (ovvero gocce da applicare localmente sulla cute dell’animale, alla base del collo) Stronghold ( Selamectina ) e Advocate® ( Moxidectina ): da usare anch’essi mensilmente. La Moxidectina si può trovare anche sotto forma di compresse orali nel Guardian®,
- Questo farmaco è anche in soluzione iniettabile Guardian®SR, E’ la soluzione più recente e pratica visto che consta di un’unica iniezione (fatta dal veterinario) valevole per tutto l’anno.
- In ulteriore alternativa, con applicazione a cadenza mensile anche le tavolette masticabili di Ivermectina ( Cardotek 30® e Cardotek 30®Plus ).
Tutti questi prodotti vanno soministrati solo dopo la consulenza di un medico veterinario. Si tratta di medicinali e come sempre accade in questi casi possono avere effetti collaterali più o meno gravi. La maggior parte di loro è in uso anche per trattare altre forme parassitarie. Appartengono alla categoria defli antielmintici
- La Sintomatologia :
- La presenza di poche macrofilarie è ben tollerata dall’animale, differentemente infestazioni massive provocano alterazioni a carico di:
- Apparato circolatorio :
si può verificare una endoarterite proliferativa (infiammazione della tunica interna di un’arteria con fenomeni proliferativi) a carico dell’arteria polmonare (sede preferenziale delle macrofilarie). Ne consegue uno stato di ipertensione polmonare che porta ad una progressiva insufficienza cardiaca di destra con i seguenti segni clinici: abbattimento, ascite(versamento di liquido in cavità peritoneale) e lipotimia(svenimento).
- Apparato respiratorio :
- Per le secrezioni di cataboliti da parte dei parassiti si verificano stati infiammatori a carico del polmone il cui segno clinico più caratteristico è la tosse.
- Inoltre la presenza di Macrofilarie nelle camere cardiache destre può provocare la così detta “sindrome della vena cava” caratterizzata da emolisi intravasale spontanea che ostacola il ritorno venoso al cuore di destra.
- Ancora le Microfilarie circolanti possono precipitare come immunocomplessi e dare danni renali.
- Diagnosi :
- Sintomatologia clinica:
i cani colpiti da filiarosi cardio-polmonare hanno un’età raramente inferiore ad un anno e di norma superiore a due anni. Sintomi rilevabili dal padrone e con visita clinica sono affaticamento, abbattimento, tosse e negli stadi più avanzati lipotimie sotto sforzo; ascite ed edemi degli arti nella fase terminale della malattia.
- -Esame microscopico del sangue: evidenzia la presenza delle microfilarie circolanti (il prelievo deve essere effettuato preferibilmente al mattino o alla sera)
- -Esame radiografico del torace
- -Esame ecografico
- Trattamento :
In primis si inizia una terapia contro gli esemplari adulti di Filarie con farmaci quali arsenicali, melarsomina e tiacetersamide. La melarsomina è preferibile perchè è il farmaco con minor tossicità. Tuttavia bisogna prestare molta attenzione perché la morte delle Macrofilarie può provocare tromboembolismo quindi si deve adottare una buona terapia collaterale.
- Nel caso di sindrome della vena cava è consigliabile la rimozione chirurgica delle macrofilarie dall’atrio destro del cuore.
- Profilassi :
- Somministrazione mensile di avermectina o milbemicina ossima durante tutto il periodo di vita delle zanzare.
: La prevenzione della filariosi cardiopolmonare
Chi porta la filaria?
FILARIA NEL CANE: COS’È E COME SI TRASMETTE? – La filaria del cane è una malattia trasmessa da un parassita che attacca prima le zanzare (ospiti intermedi) e si trasmette in questo modo: quando una zanzara portatrice di microfilarie si posa sul cane e ne succhia il sangue, infetta e trasmette le larve nel sangue dell’animale (ospite definitivo).
Cosa dare ai cani per la filaria?
Trattamento della filariosi cardiopolmonare – La cura mira a migliorare la condizione clinica del paziente eliminando tutti gli stadi vitali del parassita, I cani che presentano segni clinici importanti devono prima essere stabilizzati con terapia di supporto tra cui ricordiamo:
corticosteroidi vasodilatatori diuretici e altri farmaci necessari.
Per la morte dei vermi adulti ( terapia adulticida ) il trattamento di scelta è la melarsomina cloridrato, Purtroppo tale terapia non è priva di complicanze. La terapia adulticida, infatti, ha come conseguenza inevitabile la tromboembolia polmonare, ovvero il blocco del flusso di sangue nei capillari e nei piccoli vasi del polmone, causato dalla frammentazione degli adulti morti.
di lieve entità e limitata ad aree sane del polmone, risultando quasi asintomatica grave se l’infezione è massiva e le lesioni preesistenti causate dai vermi ai vasi polmonari sono estese.
Per questo motivo può essere indicato il ricovero del paziente per un suo stretto monitoraggio. Un fattore fondamentale per ridurre il rischio di complicanze tromboemboliche è la rigorosa limitazione dell’esercizio fisico, perché durante i periodi di esercizio, l’aumento del flusso sanguigno nei vasi ostruiti può determinarne la rottura e la fibrosi.
- Consiglio per veterinari In preparazione alla terapia adulticida può essere consigliabile eseguire una trattamento con doxiciclina, un antibiotico che agisce su un batterio endo-simbionte della filaria, Wolbachia.
- Si ritiene infatti che tale batterio e i suoi metaboliti siano implicati nella patogenesi della malattia da filaria.
In questo modo si può ridurre o eliminare la presenza di Wolbachia e dei suoi metaboliti prima della morte e della frammentazione delle filarie. Per l’ eliminazione delle microfilarie si può invece valutare l’utilizzo di lattoni macrociclici nei 2 mesi precedenti la terapia con melarsomina.
Cosa dare al cane per la filaria?
I farmaci contro le larve della filaria – La terapia non può essere somministrata nei cuccioli, Occorre che gli amici pelosetti abbiano compiuto almeno le 6-8 settimane di vita, ma nessun problema nel procedere dopo: i farmaci in questione hanno un’efficacia retroattiva anche fino a 30-50 giorni, è comunque necessaria una visita iniziale del veterinario che escluda la presenza della filaria adulta nel cane,
- Interceptor ®Flavor e Milbemax®Cani ( Milbemicina ossima ): si somministrano per via orale 1 volta al mese a partire dalla comparsa delle prime zanzare fino ad un mese dopo la loro scomparsa, ovvero date le nostre temperature e l’attuale diffusione degli insetti dall’inizio della primavera all’ autunno, Interceptor ®Flavor è in compresse ed una confezione da 8 (giusta per tutto il periodo necessario) ha un costo di circa 30 euro. Leggermente più caro Milbemax®Cani.
- In formulazione spot on (ovvero gocce da applicare localmente sulla cute dell’animale, alla base del collo) Stronghold ( Selamectina ) e Advocate® ( Moxidectina ): da usare anch’essi mensilmente. La Moxidectina si può trovare anche sotto forma di compresse orali nel Guardian®,
- Questo farmaco è anche in soluzione iniettabile Guardian®SR, E’ la soluzione più recente e pratica visto che consta di un’unica iniezione (fatta dal veterinario) valevole per tutto l’anno.
- In ulteriore alternativa, con applicazione a cadenza mensile anche le tavolette masticabili di Ivermectina ( Cardotek 30® e Cardotek 30®Plus ).
Tutti questi prodotti vanno soministrati solo dopo la consulenza di un medico veterinario. Si tratta di medicinali e come sempre accade in questi casi possono avere effetti collaterali più o meno gravi. La maggior parte di loro è in uso anche per trattare altre forme parassitarie. Appartengono alla categoria defli antielmintici
- La Sintomatologia :
- La presenza di poche macrofilarie è ben tollerata dall’animale, differentemente infestazioni massive provocano alterazioni a carico di:
- Apparato circolatorio :
si può verificare una endoarterite proliferativa (infiammazione della tunica interna di un’arteria con fenomeni proliferativi) a carico dell’arteria polmonare (sede preferenziale delle macrofilarie). Ne consegue uno stato di ipertensione polmonare che porta ad una progressiva insufficienza cardiaca di destra con i seguenti segni clinici: abbattimento, ascite(versamento di liquido in cavità peritoneale) e lipotimia(svenimento).
- Apparato respiratorio :
- Per le secrezioni di cataboliti da parte dei parassiti si verificano stati infiammatori a carico del polmone il cui segno clinico più caratteristico è la tosse.
- Inoltre la presenza di Macrofilarie nelle camere cardiache destre può provocare la così detta “sindrome della vena cava” caratterizzata da emolisi intravasale spontanea che ostacola il ritorno venoso al cuore di destra.
- Ancora le Microfilarie circolanti possono precipitare come immunocomplessi e dare danni renali.
- Diagnosi :
- Sintomatologia clinica:
i cani colpiti da filiarosi cardio-polmonare hanno un’età raramente inferiore ad un anno e di norma superiore a due anni. Sintomi rilevabili dal padrone e con visita clinica sono affaticamento, abbattimento, tosse e negli stadi più avanzati lipotimie sotto sforzo; ascite ed edemi degli arti nella fase terminale della malattia.
- -Esame microscopico del sangue: evidenzia la presenza delle microfilarie circolanti (il prelievo deve essere effettuato preferibilmente al mattino o alla sera)
- -Esame radiografico del torace
- -Esame ecografico
- Trattamento :
In primis si inizia una terapia contro gli esemplari adulti di Filarie con farmaci quali arsenicali, melarsomina e tiacetersamide. La melarsomina è preferibile perchè è il farmaco con minor tossicità. Tuttavia bisogna prestare molta attenzione perché la morte delle Macrofilarie può provocare tromboembolismo quindi si deve adottare una buona terapia collaterale.
- Nel caso di sindrome della vena cava è consigliabile la rimozione chirurgica delle macrofilarie dall’atrio destro del cuore.
- Profilassi :
- Somministrazione mensile di avermectina o milbemicina ossima durante tutto il periodo di vita delle zanzare.
: La prevenzione della filariosi cardiopolmonare
Dove è diffusa la filaria?
La Filariosi è diffusa solo al Nord? – Clinica Veterinaria Città di Saronno Se per tutto l’anno è importante per cani e gatti eseguire la profilassi per prevenire parassiti esterni (pulci e zecche), in estate è importante non dimenticare la prevenzione da alcuni parassiti interni molto pericolosi.
- La filariosi è una malattia una malattia veicolata dalle zanzare diffusa soprattutto al Nord, in particolare in tutta la Pianura Padana, nelle zone attorno al Po e nelle zone lacustri,
- Purtroppo però sono in costante aumento i casi di malattia anche in altre aree geografiche: in tutta la Toscana, nelle zone pianeggianti e costiere della Sardegna e in alcune aree della Sicilia e della Campania.
Come prevenirla? è opportuno proteggere il tuo cane con una profilassi per via iniettabile una volta l’anno oppure per via orale tutti i mesi. Da aprile a novembre la soglia di attenzione deve essere elevata, ma è consigliabile proteggersi sempre poiché le zanzare ormai sono presenti tutto l’anno. : La Filariosi è diffusa solo al Nord? – Clinica Veterinaria Città di Saronno
Quanto costa curare un cane dalla filaria?
40,00 comprensivi di IVA e Enpav per i cani di piccola taglia (fino a 15 kg) ed aumenta gradualmente; per un cane 45 kg di peso ad es. il costo arriva a €.91,00 comprensivi di IVA e Enpav.