Il vaccino polivalente – Con il termine “polivalente” o vaccino eptavalente per cane viene indicato un iter vaccinale che aggiunge ai quattro vaccini di base tre vaccinazioni facoltative: parainfluenza (tosse dei canili), coronavirus canino e babesiosi,
La parainfluenza, causata dai batteri bordetella bronchiseptica e pasteurella multocida, è un’ infezione dei bronchi che si manifesta con una tosse violenta; il coronavirus, grave infezione che colpisce l’apparato digerente, provoca una disidratazione dagli esiti gravissimi (talvolta mortali) a causa della prolungata diarrea; la babesiosi, trasmessa dalle zecche, distrugge i globuli rossi portando il cane al coma e al decesso.
Per le sue caratteristiche, il vaccino polivalente è altamente consigliato ai cani che frequentano abitualmente luoghi molto promiscui, come i canili, le pensioni e i centri di addestramento.
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Cosa copre il vaccino dei cani?
I vaccini del cane: quali sono, quando farli e i costi – Dog Heroes I vaccini sono fondamentali per la prevenzione di malattie potenzialmente letali o per limitare gli effetti di alcune patologie. Leggi l’articolo e scopri quali sono quelli obbligatori È fondamentale che ciascun cucciolo sia vaccinato contro le principali patologie al fine di proteggerlo da gravi malattie facilmente prevenibili. I cuccioli sono generalmente al sicuro dalle infezioni durante le prime settimane grazie all’immunità che viene trasmessa loro dal latte materno. Tuttavia, dopo questo periodo, avranno bisogno della vaccinazione.
I vaccini obbligatori proteggono l’animale da malattie mortali o potenzialmente letali, e sono, ad esempio, la parvovirosi del cane, il cimurro del cane, l’ epatite del cane e la leptospirosi, Altri vaccini non obbligatori ma consigliati sono:-Bordetella;-Influenza canina (influenza canina);-Vaccino di Lyme-Leishmania
Anche se si tratta di vaccini non obbligatori, sono molto importanti per proteggere il cane da queste malattie infettive, Per quanto riguarda la rabbia, la vaccinazione è richiesta dalla legge nella maggior parte degli stati, I proprietari devono periodicamente vaccinare i cani adulti e i cuccioli contro la rabbia: nei cuccioli viene generalmente somministrato a 16 settimane e la vaccinazione contro la rabbia è valida per un anno.
- Per i cani adulti, la vaccinazione antirabbica è valida per tre anni.
- I vaccini preparano il sistema immunitario del cane a difendersi dall’eventuale attacco di organismi patogeni.
- I vaccini contengono antigeni, che imitano gli organismi patogeni nel sistema immunitario senza causare malattie.
- Lo scopo dei vaccini per cani sia cuccioli che adulti è quello di stimolare lievemente il sistema immunitario facendogli riconoscere gli antigeni presenti,
In questo modo, se un cane dovesse contrarre quella malattia, il suo sistema immunitario la riconoscerà e quindi sarà pronto a combatterla o almeno a limitarne gli effetti. Un cucciolo dovrebbe iniziare il suo programma di vaccinazione già dai primi giorni in cui arriva a casa (di solito tra le 6 e le 8 settimane) per poi continuare ogni tre settimane fino a circa quattro mesi quando riceverà l’ultimo vaccino.
6-10 settimane: DHPP, dei canili;11-14 settimane: DHPP, Leptospirosi, Influenza canina, Malattia di Lyme;15-16: DHPP (cimurro, epatite, parvovirus, parainfluenza), influenza canina, malattia di Lyme, Rabbia;I vaccini contro l’influenza canina e la malattia di Lyme vengono somministrati in base allo stile di vita del cane.
Una volta che il cucciolo raggiunge l’età adulta ed ha effettuato tutti i vaccini per cuccioli, può iniziare il programma di vaccinazione per cani adulti. Un programma di vaccinazione per cani adulti è costituito dalla ripetizione dei vaccini periodici (somministrati da cuccioli), insieme ad altre aggiunte.
- Prima del 2016 si raccomandava di ripetere le vaccinazioni per i cani ogni anno.
- Ma, è stato dimostrato che gli anticorpi di molti vaccini sono efficaci per tre anni.
- Infatti, la WSABA (World Small Animal Veterinary Association) suggerisce di ripetere i vaccini obbligatori ogni tre anni.
- Gli effetti collaterali ai vaccini per cani sono rari.
Tuttavia, in alcuni casi, possono verificarsi, pertanto, si consiglia di vaccinare il cucciolo o il cane adulto e di monitorarlo dopo la vaccinazione. Le reazioni alle vaccinazioni possono includere:
Febbre;Indolenza;Perdita di appetito;Gonfiore del viso o della zampa e/o orticaria;Vomito;;Dolore o gonfiore intorno al sito di iniezione;Collasso, difficoltà respiratorie e convulsioni (shock anafilattico).
Generalmente, le reazioni sono lievi e di breve durata. Se il tuo cane manifesta un sintomo più più grave, come gonfiore del viso, vomito o letargia, contatta il tuo veterinario. Il costo per la vaccinazione del cane varia in base alla città o alla struttura dove si effettua il vaccino.
In media ciascuna somministrazione costa, considerando anche la visita generale e solo i vaccini obbligatori, circa 30-40 euro. Questo ammontare può salire nel caso di vaccinazioni non obbligatorie legate alla presenza endemica. Colpo di calore, nausea, veleno, problemi dentali sono i motivi principali per cui un cane sbava ma ci sono tanti altri motivi.
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Cosa comprende l esavalente?
Vaccino esavalente: reazioni avverse e rischi correlati alle malattie – Il vaccino comunemente noto come “esavalente” è indicato per la vaccinazione primaria dei bambini contro difterite, tetano, pertosse, epatite B, poliomielite e malattia causata da Haemophilus influenzae tipo b.
- La maggior parte delle persone che si vaccina non presenta reazioni avverse.
- Tuttavia, i vaccini, come tutti i farmaci, non sono esenti da rischi potenziali, e, seppur raramente, possono verificarsi reazioni avverse a seguito della vaccinazione.
- Generalmente queste sono di lieve entità e si risolvono spontaneamente in pochi giorni.
Raramente possono verificarsi reazioni più gravi; tuttavia, è molto più pericoloso per un bambino contrarre una delle malattie che essere vaccinato. Le controindicazioni e precauzioni alla vaccinazione sono riportate nella Guida alle controindicazioni alla vaccinazione,
Sonnolenza | 42,7% | molto comune |
Anoressia | 21,7% | molto comune |
Vomito | 12,6% | molto comune |
Dolore al sito di iniezione (severo-moderato) | 14-29% | molto comune |
Indurimento nel sito di iniezione | 3-11% | da comune a molto comune |
Febbre 37,8°C -39°C | 2,8-20,8% | da comune a molto comune |
Arrossamento nel sito di iniezione | 3,3-31,4% | da comune a molto comune |
Gonfiore nel sito iniezione | 4,2-20,1% | da comune a molto comune |
Irritabilità (di grado severo a moderato) | 4,7-12,4% | da comune a molto comune |
Cefalea | 3% | comune |
Pianto inconsolabile | 0,2% | non comune |
Episodio di ipotonia-iporesponsività | 14-62/100.000 | raro |
Convulsioni | 0,5/100.000 | molto raro |
Neurite brachiale | 5-10/1.000.000 | molto raro |
Anafilassi | 1-6/1.000.000 | molto raro |
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Tabella 2 – Rischi correlati alle malattie difterite, tetano, epatite B, pertosse, Haemophilus influenzae di tipo B e poliomielite (FONTE: Cdc ; Oms )
Difterite | |
Complicanze cardiache | 10%–25% dei casi |
Complicanze neurologiche | 20% dei casi |
Letalità | 5%–10% dei casi |
Tetano | |
Malattia grave che richiede ospedalizzazione prolungata in terapia intensiva | |
Letalità da tetano con trattamento | 10-20% |
Pertosse | |
Convulsioni | 1,1% |
Polmonite | 23% |
Encefalopatia | 0,3% |
Letalità | 1% |
Poliomielite | |
Malattia paralitica | 1% |
Meningite asettica | ~1% |
Letalità (nei casi di malattia paralitica, aumenta con l’età) | 2%-10% |
Haemophilus influenzae tipo b | |
Danni neurologici | 15%–30% |
Letalità | 5% |
Le infezioni da Hib possono manifestarsi in diversi organi causando meningite, polmonite o epiglottite. Possono causare anche setticemia, cellulite (spesso facciale) artrite settica e osteomielite. | |
Epatite B | |
Cronicizzazione | 80-90% se l’infezione è contratta nel primo anno di vita 30-50% se contratta tra 1-4 anni di età 5-10% negli adulti |
Cirrosi | 5% |
Carcinoma epatocellualre | 5% |
Letalità da epatite B acuta | 1% |
Letalità da epatite B cronica | 25% nelle epatiti croniche acquisite nell’infanzia, 15% per quelle acquisite successivamente |
Quanti vaccini servono per far uscire il cane?
Al nuovo arrivato si fanno due vaccini a distanza di un mese uno dall’altro: l’ideale sarebbe il primo vaccino intorno ai due mesi con richiamo dopo 1 mese: solo una settimana dopo il secondo vaccino potete portare fuori il cane: attenzione prima di questa data il cucciolo non sarà completamente protetto nei confronti
Quando si fa il vaccino antirabbia al cane?
Animali all’estero – Rilascio di documenti per l’espatrio di animali al seguito dei viaggiatori 1. Descrizione del procedimento Il Regolamento della Comunità Europea n.576/2013 e n.577/2013, prevede che coloro che intendono recarsi all’estero portando con sé animali di proprietà (cani, gatti e altre specie d’affezione), devono munirsi del passaporto per cani gatti e furetti e/o del certificato internazionale di espatrio per le altre specie animali d’affezione. Il rilascio del passaporto viene effettuato solo su appuntamento, previa verifica della seguente documentazione inviata via mail ( Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), come da indicazioni riportate al punto 4.: – attestazione di avvenuto pagamento della prestazione, secondo le modalità indicate al punto 9.; – fotocopia carta d’identità del proprietario; – certificato d’iscrizione del cane/gatto/furetto all’Anagrafe Animali d’Affezione della Lombardia, attestante l’identificazione dell’animale mediante microchip. Il passaporto può essere rilasciato anche per un cane identificato con tatuaggio, purchè ben leggibile ed applicato all’animale prima del 01/07/2011; – attestazione di avvenuta vaccinazione antirabbica (per cane/gatto/furetto) effettuata da almeno 21 giorni e da non più di 12 mesi. La vaccinazione antirabbica deve essere fatta sul cane di età superiore alle 12 settimane (3 mesi). Cani di età inferiore alle 12 settimane non possono essere portati all’estero. Ci sono però alcuni Paesi che hanno concesso una deroga a questo e permettono l’ingresso di animali di età inferiore alle 12 settimane e senza vaccinazione antirabbica. Al momento tali Paesi sono: Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Croazia, Lituania, Lussemburgo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Svizzera. In questi casi deve essere compilata l’autodichiarazione prevista dal Reg. UE 577/2013. La validità della vaccinazione è stabilita dalla Ditta produttrice a seconda del tipo di vaccino (esempio Rabisin e Nobivac validità 3 anni). Si ricorda che la validità del passaporto è subordinata al richiamo del vaccino, effettuato prima della scadenza della precedente vaccinazione. Pertanto se il richiamo viene effettuato dopo la scadenza della precedente vaccinazione, il passaporto è valido per l’espatrio solo dopo che saranno trascorsi 21 giorni dall’ultima vaccinazione. Si specifica che una vaccinazione antirabbica praticata all’animale prima della sua identificazione ed iscrizione all’anagrafe degli animali da affezione regionale, non ha alcuna validità. Nel caso in cui un animale dovesse essere portato in un Paese Terzo e poi rientrare in Italia, è richiesta la titolazione degli anticorpi per la rabbia. L’animale, dopo 30 giorni dalla vaccinazione antirabbica deve essere cioè sottoposto a prelievo di sangue presso un veterinario libero professionista, per la titolazione anticorpale. L’esito del prelievo (>0,5UI/ml) deve essere registrato alla sezione VI del passaporto ad opera di un Veterinario libero professionista o da un Veterinario Ufficiale dell’ATS/ASL qui in Italia. Nel caso in cui il prelievo per la titolazione anticorpale fosse effettuato nel Paese Terzo, è necessario verificare che il laboratorio di analisi sia riconosciuto dall’UE. Inoltre il rientro in Italia è consentito dopo 3 mesi dall’effettuazione del prelievo. In deroga a quanto sopra descritto vi sono alcuni Paesi Terzi, che hanno fornito garanzie sanitarie per i cui ai sensi dell’art.13 del Reg. UE 576/2013 e dell’ allegato II parte I e II del Reg. (UE) n.1219/2014, è consentito il rientro in Italia senza aver effettuato la titolazione anticorpale. Se l’animale viene condotto in un Paese Terzo è inoltre obbligatorio l’esame clinico, da riportare alla sezione X del passaporto, sulla base del certificato di buona salute redatto dal veterinario libero professionista. Una copia del certificato è mantenuto agli atti presso gli uffici veterinari dell’ATS. Se l’animale viene condotto in uno dei seguenti Paesi: Finlandia, Regno Unito, Irlanda e Malta, oltre alla vaccinazione antirabbica effettuata da almeno 21 giorni (se prima vaccinazione), deve essere sottoposto a trattamento contro l’echinococco effettuato entro un periodo non superiore a 120 ore (5 giorni) e non inferiore a 24 ore prima della data prevista di entrata in tale Stato membro o in una sua parte (Reg. UE n.1152/2011 e s.m.i.). Nel caso di destinazione verso Paesi Terzi, il proprietario dell’animale è bene che si informi presso l’Ambasciata, di ulteriori certificazioni sanitarie previste dal paese di destinazione. Un passaporto rilasciato prima dell’effettuazione della vaccinazione antirabbica acquisisce validità all’effettuazione della vaccinazione antirabbica ed alla sua validità temporale (21 giorni e massimo 1 anno o 3 anni a seconda del vaccino). Un passaporto rilasciato prima dei 21 giorni dall’effettuazione della vaccinazione antirabbica, riporterà alla sezione V la data di vaccinazione, la data di inizio validità e la data termine validità. ATTENZIONE: il passaporto è rilasciato solo al proprietario dell’animale che risulta dal certificato di iscrizione nell’anagrafe regionale o da suo delegato, in possesso di delega formale e copia di documento d’identità del proprietario.2. Unità organizzative responsabili dell’istruttoria DIPARTIMENTO VETERINARIO E SICUREZZA ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE SC Igiene Urbana Veterinaria e prevenzione del randagismo – SIUV RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Il responsabile della gestione del procedimento è individuato nel Responsabile di SIUV Per conoscere orari e contatti della sede più vicina ? Cliccare QUI selezionando il comune di appartenenza 3. Ufficio del procedimento 4. Modalità con le quali gli interessati possono ottenere le informazioni Il rilascio del passaporto è solo su appuntamento e non occorre portare con sé l’animale. Il proprietario/detentore invia la richiesta al seguente indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., allegando la documentazione sopra indicata (vedi punto 1). Nel testo della mail, il richiedente deve indicare il proprio Comune di residenza, un recapito telefonico e la destinazione per cui richiede il passaporto. Il personale amministrativo, competente per territorio a seconda della residenza del proprietario, prende in carico la richiesta, verificando la validità della documentazione presentata e in caso di riscontro di non conformità o documentazione mancante, comunica al richiedente la documentazione da regolarizzare. A seguito di presentazione di documentazione regolare, il personale amministrativo comunica al proprietario la data e ora in cui recarsi all’Ufficio Veterinario competente, per il ritiro del passaporto.5. Termine fissato in sede di disciplina normativa del procedimento per la conclusione Le richieste sono assolte, previo pagamento nelle modalità sotto indicate, al massimo entro 15 giorni lavorativi dalla richiesta.6. Procedimenti per i quali il provvedimento dell’amministrazione può essere sostituito da una dichiarazione dell’interessato ovvero il procedimento può concludersi con il silenzio-assenso dell’amministrazione Per questo procedimento non è possibile utilizzare la dichiarazione sostitutiva di certificazione 7. Strumenti di tutela amministrativa e giurisdizionale Avverso il provvedimento conclusivo del procedimento è ammesso, con il patrocinio di un legale incaricato, ricorso al TAR per la Regione Lombardia, entro il termine di 60 giorni dalla data di notificazione del provvedimento, ai sensi dell’art.29 e ss. del codice del processo amministrativo (D.L.gs.n.104/2010). In alternativa è ammesso ricorso Straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla medesima data ai sensi del d.P.R.n.1199/1971.8. Link di accesso al servizio on line Per usufruire del servizio è necessario inviare una mail all’indirizzo sopra indicato 9. Modalità per l’effettuazione dei pagamenti eventualmente necessari La prestazione è a pagamento secondo le tariffe stabilite dal tariffario regionale in vigore (codice versamento A36) ed è pari a € 20,40. Il versamento dei diritti sanitari dovrà essere effettuato: PAGO PA: come pagare 10. Nome del soggetto a cui è attribuito, in caso di inerzia, il potere sostitutivo Il responsabile della gestione del procedimento è individuato nel Responsabile di Servizio, limitatamente alle attività localizzate nell’area territoriale di sua competenza. L’esercizio del potere sostitutivo può essere richiesto qualora entro i termini di legge non sia stato adottato il provvedimento amministrativo, laddove non vige la regola del silenzio/assenso, con richiesta motivata indirizzata al Direttore del Dipartimento Veterinario e Sicurezza degli Alimenti di Origine Animale.11. Atti e documenti da allegare all’istanza e modulistica necessaria
All. II reg. UE 1219-2014 Allegato 1 reg. UE 577-13
12. Uffici ai quali rivolgersi per informazioni SC Igiene Urbana Veterinaria e prevenzione del randagismo – SIUV
Quante dosi di esavalente sono obbligatorie?
Quando fare il vaccino esavalente? – Il vaccino esavalente rientra nelle vaccinazioni obbligatorie e viene somministrato nel primo anno di vita in tre dosi. Le componenti antipertosse ed haemophilus B non sono obbligatorie, per cui è possibile rifiutarne la somministrazione mediante dissenso firmato.
Quando non fare il vaccino esavalente?
Quando evitare il vaccino – Sono controindicati i vaccini che contengano componenti che, nel corso di precedenti vaccinazioni, hanno causato al bambino una reazione allergica grave, cioè uno shock anafilattico, Lo stesso vale se il bambino ha avuto uno shock anafilattico provocato dal lattice che può essere presente nella confezione del vaccino, per esempio nel tappo della fiala o della siringa o nello stantuffo della siringa.
- Reazioni allergiche non gravi a una vaccinazione precedente non comportano invece controindicazioni a vaccinazioni successive.
- E se il piccolo ha avuto, in passato, reazioni allergiche gravi a sostanze che non c’entrano nulla con i vaccini, come alimenti o altri farmaci ? In questi casi non ci sono problemi: i vaccini si possono fare.
La Guida alle controindicazioni consiglia tuttavia di prolungare il periodo di osservazione dopo la vaccinazione a 60 minuti. Se sono in corso tumori, leucemie, malattie del sistema immunitario (tra le quali HIV/ AIDS ) la situazione va attentamente analizzata caso per caso.
Quante sono le dosi del vaccino esavalente?
Vaccinazioni per gruppi di popolazione: bambini (0-6 anni) – Le vaccinazioni sono il miglior modo che i genitori hanno per proteggere i propri figli da malattie potenzialmente molto gravi (o letali). Di seguito vengono qui riportate le vaccinazioni previste dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019 per i bambini fino a 6 anni.
Il vaccino esavalente (DTPa/IPV/Ep B/Hib) protegge contro la difterite, il tetano, la pertosse, la polio, l’epatite B e le infezioni da Haemophilus influenzae tipo b e viene somministrato in tre dosi (al terzo, al quinto e al dodicesimo mese). Riguardo questo vaccino è importante considerare che:
il terzo mese inizia al 61simo giorno di vita, e che è opportuno iniziare la somministrazione del vaccino esavalente il prima possibile per fornire una protezione rapida soprattutto nei confronti della pertosse, la cui gravità clinica è tanto maggiore quanto più è contratta precocemente nel caso di neonati da madre HBsAg positiva, la vaccinazione monovalente anti-epatite B deve essere somministrata al più presto subito dopo la nascita, contemporaneamente all’iniezione in altra sede anatomica delle immunoglobuline specifiche anti-HBs. Seguirà, poi, la 2ª dose di vaccino monovalente anti-epatite B al compimento del primo mese (a distanza di 4 settimane dalla prima); a partire dalla 3ª dose, che deve essere effettuata dal 61simo giorno, si segue il calendario con il vaccino combinato esavalente.
Il vaccino pneumococcico coniugato (PCV) protegge contro le infezioni causate dal batterio Streptococcus pneumoniae e la somministrazione è raccomandata contemporaneamente alla vaccinazione con esavalente, ma in sede anatomica diversa (quadricipite femorale della coscia contro-laterale).
la somministrazione è raccomandata per tutti i nuovi nati ed è cruciale iniziarla il prima possibile, poiché le malattie causate da questo agente eziologico hanno l’incidenza massima nei primi due anni di vita la somministrazione simultanea del vaccino meningococcico B con altri prodotti può determinare un aumento della frequenza di febbre di grado moderato/elevato
Il vaccino contro il rotavirus protegge contro le infezioni da rotavirus, viene somministrato per via orale ed è raccomandato universalmente a tutti i bambini a partire dalla sesta settimana di vita. Il ciclo vaccinale consiste di 2 o 3 dosi (in base al vaccino utilizzato) e può essere somministrato contemporaneamente agli altri vaccini previsti nei primi mesi di vita (esavalente, pneumococco coniugato e meningococco B) L’intervallo minimo tra le dosi è di 4 settimane; il ciclo vaccinale deve essere completato non oltre le 24 o 32 settimane di vita in base al vaccino utilizzato. Il vaccino anti-influenzale è raccomandato e offerto gratuitamente a partire dai 6 mesi di vita, ai bambini appartenenti a gruppi a rischio,
Le vaccinazioni nel secondo anno di vita sono:
le prime dosi di vaccinazione contro morbillo-parotite-rosolia (MPR) e contro la varicella (V) (13simo-15simo mese), sono somministrate mediante vaccino combinato quadrivalente MPRV, oppure tramite vaccino trivalente MPR e monovalente varicella in diversa sede anatomica la vaccinazione contro il meningococco C (MenC) protegge contro le infezioni causate dal batterio Neisseria meningitidis ed è raccomandata tra il 13simo e 15simo mese di vita. Riguardo questo vaccino è importante considerare che:
in alternativa al vaccino anti-meningococco C, alcune Regioni offrono il vaccino tetravalente A,C,Y,W135 per una protezione più ampia per quei ceppi di meningococco che, pur ancora sporadici nel nostro Paese, mostrano una tendenza all’espansione, principalmente in conseguenza dei cambiamenti climatici, dei viaggi, e dei movimenti migratori vista la necessità di fornire in breve tempo protezione con diversi vaccini, è importante considerare la co-somministrazione con altri vaccini.
Quinto e sesto anno di vita È il momento per il richiamo delle vaccinazioni contro difterite, tetano, pertosse e poliomielite, che può essere effettuata con vaccini combinati ed è raccomandata la somministrazione della seconda dose del vaccino contro morbillo – parotite – rosolia e varicella,
Quanto dura il ciclo vaccinale dei cani?
Linee guida per la corretta vaccinazione del tuo Pet VACCINAZIONE DEL CUCCIOLO Nelle prime settimane di vita I cuccioli sono protetti dagli anticorpi trasmessi dalla madre che tendono a diminuire tra le 8 e le 12 settimane d’età. Gli anticorpi materni hanno un effetto neutralizzante nei confronti degli anticorpi indotti dalla vaccinazione.
- Per queste ed altre ragioni, come ad esempio il territorio e lo stile di vita del cane, un singolo protocollo standard che vada bene per tutte le situazioni
- In generale, si consiglia di effettuare una prima vaccinazione tra 8-9 settimane di età seguita da una seconda dopo 3-4 settimane e una terza vaccinazione dopo altre 3-4 settimane.
- In termini immunologici, le ripetute vaccinazioni nel primo anno di vita del cucciolo non costituiscono effetto “booster” ( richiamo della memoria immunitaria), ma sono tentativi di indurre una risposta immunitaria primaria iniettando un virus attenuato ( vivo modificato), in un animale privo di anticorpi neutralizzanti ( materni).
La presenza degli anticorpi materni è la ragione più comune del fallimento della vaccinazione. Tuttavia quando l’ultima vaccinazione viene somministrata tra le settimane 14-16 di vita l’immunità passiva è ridotta al minimo e l’immunizzazione attiva si ha nella maggior parte dei cuccioli ( >98%).
- In tutto il periodo del protocollo vaccinale i proprietari devono avere grande cautela nell’esporre il cucciolo a rischio di infezioni evitando le uscite e i contatti con altri cani soprattutto se non regolarmente sottoposti a vaccinazioni.
- Dopo 12 mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazioni i cuccioli devono ricevere un primo richiamo.
VACCINAZIONE DEL CANE ADULTO I cani che hanno risposto alla vaccinazione con i vaccini di base mantengono una solida immunità per diversi anni in assenza di qualsiasi richiamo. Sebbene le vaccinazioni di base potrebbero essere ripetute ad intervalli di tre anni a fare eccezione sono i vaccini contro Leptospira, Bordetella, Borrellia ed i virus parainfluenzali che richiedono richiami più frequenti.
Per queste ragioni e per motivi legati al territorio in cui vivono i nostri cani, un adulto spesso è vaccinato ogni anno ed in particolar modo la vaccinazione contro la Leptospira si ripete anche più volte l’anno ( ad esempio ogni 6 mesi). Un cane adulto che ha ricevuto da cucciolo un ciclo completo di vaccinazioni di base e un richiamo a 12 mesi che però successivamente non è stato regolarmente vaccinato richiede solo una singola dose di vaccino per aumentare l’immunità.
In una situazione del genere un tempo si consigliavano due vaccinazioni ma questa pratica si ritiene ormai ingiustificata. Al contrario un approccio con due somministrazioni a distanza di un mese l’una dall’altra è da preferire per un cane adulto di cui non si conosce la storia vaccinale.
- VACCINAZIONE CONTRO LA RABBIA Anche i protocolli vaccinali per la rabbia variano molto a seconda che il cane viva in un area considerata endemica o meno, allo stile di vita ed agli spostamenti che fa.
- A differenza degli altri vaccini quello contro la rabbia è regolamentato dalla legge in modo diverso soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti dentro e fuori la comunità europea.
Prima dunque di effettuare un viaggio bisogna informarsi tramite il proprio veterinario riguardo al regolamento del paese di destinazione. In linea generale, nel cucciolo la prima vaccinazione si può fare a tre mesi di età per poi essere ripetersi a distanza di un anno e successivamente con richiami annuali o ogni 3 anni.
- Vaccinazioni di base nel cane: CPV-2 ( parvovirus); CDV ( distemper virus); CAV-1 e CAV-2 (adenovirus); Rabbia ( in base alla localizzazione geografica)
- Vaccinazioni opzionali nel cane: CPiV (parainfluenza); Bordetella bronchiseptica; Borrellia burgdorferi; CIV (influenza virus)
- VACCINAZIONI NEL GATTINO
Quanto discusso per i cuccioli di cane vale anche per i gattini. La maggior parte dei gatti sono protetti dagli anticorpi materni nelle prime settimane di vita. Senza test sierologici, il livello di protezione e il momento in cui il gattino è suscettibile di infezione e / o in grado di rispondere immunologicamente alla vaccinazione è sconosciuto.
- Generalmente,l’immunità materna diminuisce tra le 8-12 settimane di età e di conseguenza la prima vaccinazione è raccomandata tra le 8-9 settimane di età seguita da una seconda vaccinazione 3-4 settimane dopo.
- Tuttavia, gattini con scarsi anticorpi materni possono essere vulnerabili (e in grado di rispondere alla vaccinazione) ad una età più giovane, mentre altri possono avere titoli di anticorpi materni alti ed essere quindi incapaci di rispondere alla vaccinazione anche dopo 12 settimane di età.
Pertanto si raccomanda la somministrazione della dose finale gattino a 14-16 settimane di età. Tutti i cuccioli dovrebbero ricevere i vaccini di base. Sono raccomandate un minimo di tre dosi: una a 8-9 settimane di età, una secondo 3-4 settimane dopo e dose finale a 14-16 settimane di età.
- VACCINAZIONE NEL GATTO ADULTO
- Tutti i gatti dovrebbero ricevere un primo richiamo dopo 12 mesi dal termine del protocollo vaccinale da cuccioli.
- In base allo stile di vita indoor o outdoor i richiami successivi saranno annuali oppure ogni tre anni.
- Un gatto adulto che ha ricevuto da cucciolo un ciclo completo di vaccinazioni di base e un richiamo a 12 mesi che però successivamente non è stato regolarmente vaccinato richiede solo una singola dose di vaccino per aumentare l’immunità.
In una situazione del genere un tempo si consigliavano due vaccinazioni ma questa pratica si ritiene ormai ingiustificata. Al contrario un approccio con due somministrazioni a distanza di un mese l’una dall’altra è da preferire per un gatto adulto di cui non si conosce la storia vaccinale.
- VACCINAZIONE CONTRO LA RABBIA NEL GATTO Come per il cane i protocolli vaccinali per la rabbia si rendono obbligatori a seconda che il gatto viva in un area considerata endemica o meno, allo stile di vita ed agli spostamenti che fa.
- A differenza degli altri vaccini quello contro la rabbia è regolamentato dalla legge in modo diverso soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti dentro e fuori la comunità europea.
Prima dunque di effettuare un viaggio bisogna informarsi tramite il proprio veterinario riguardo al regolamento del paese di destinazione. In linea generale, nel gatto la prima vaccinazione si può fare a tre mesi di età per poi essere ripetuta a distanza di un anno e successivamente con richiami che variano a seconda della legislazione locale.
- Vaccinazioni di base nel gatto:FPV (panleucopenia);FHV (herpes virus); FCV ( calicivirus); Rabbia ( in base alla localizzazione geografica).
- Vaccinazioni opzionali nel gatto: FelV (leucemia felina); Chlamydophila felis ; Bordetella Bronchiseptica
Fonte: WASAVA ( Word Small Animal Veterinary Association) Guidelines for the vaccination of dogs and cats. Journal of Small Animal Practice. Vol 51. June 2010. Tags : : Linee guida per la corretta vaccinazione del tuo Pet
Come si chiama il vaccino per la parvovirosi?
Versican Plus DHPPi è un vaccino veterinario contenente i seguenti virus vivi attenuati (indeboliti): virus del cimurro canino, adenovirus canino di tipo 2, parvovirus canino di tipo 2 e virus della parainfluenza canina di tipo 2.
A cosa serve il vaccino Versican Plus?
Lo studio sul campo ha dimostrato che la vaccinazione con Versican Plus DHPPi/L4R ha determinato lo sviluppo di livelli di anticorpi sufficienti a proteggere tutti i cani dal cimurro canino e dalle infezioni provocate dall’adenovirus canino.
Quanti vaccini deve fare un cane in un anno?
Quando Fare i Vaccini nel Cane: il Calendario – Generalmente, per i cuccioli di cane nati da madri vaccinate il calendario vaccinale prevede:
Una prima vaccinazione a 6-8 settimane d’età contro Cimurro e Parvovirus (gastroenterite emorragica); Dopo 21 giorni (11-12esima settimana di vita), una seconda vaccinazione contro Cimurro, Parvovirus e Adenovirus ; Dopo altre 3 settimane (13-14esima settimana di vita del cane), un ulteriore richiamo contro Cimurro, Parvovirus e Adenovirus ; I richiami annuali alle vaccinazioni precedenti.
In cuccioli di età superiore alle 12 settimane ed in cani adulti di cui non si conosce la storia vaccinale, si eseguono due vaccinazioni contro Cimurro, Parvovirus e Adenovirus a distanza di 21 giorni, con, infine, un richiamo all’anno.